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martedì 24 maggio 2016

Lavanda e Basilico per l'Emicrania

Lavanda e Basilico per l'Emicrania, un rimedio naturale da tenere nel nostro quaderno dei rimedi naturali magici, forse un po' esoterici, ma di grande efficacia.


Oggi, come ogni fine settimana propongo una sorta di rito magico con le piante, come accade spesso nelle favole, alla base delle quali c'è sempre un fondo di verità, basta saper leggere oltre. Ecco un rimedio per sconfiggere l'emicrania.


Occorrente: un sacchettino di lavanda essiccata o una compressa di garza imbevuta di olio di lavanda, un metro di nastro verde, una foglia di basilico

Inspirate la lavanda e assorbitene la fragranza in tutto il corpo per purificarvi e rilassarvi; se preferite tenete la garza sulla fronte per qualche minuto. Prendete il nastro e avvolgetelo all'indice della mano sonostra, poggiatelo sul vostr o"terzo occhio" e massaggiate delicatamente avantie indietro. Poi svolgete il nastro, legatelo intorno alla fronte come una fascia fissandoci una foglia di basilico in corrispondenza del terzo occhio.

Rilassatevi completamente per  dieci minuti e immaginate i veleni defluire dalla fronte al nastro. Quando il dolore è un po' passato, togliete il nastro, tagliatelo a metà e gettatelo via. Questo rimedio allevierà persino le emicranie più violente, scacciando anche quelle persistenti.


Yamuna Body Rolling: benessere psicofisico

Yamuna Body Rolling: benessere psicofisico. Oggi vi parlerò di un nuova frontiera del fitness, una disciplina che può migliorare tutto il nostro corpo.


Lo Yamuna Body Rolling nasce circa 30 anni fa e prende il suo nome da una donna, Yamuna Zake, che ha dedicato tutta la sua vita alla comprensione delle logiche del corpo e a cercar di capire come, attraverso l’applicazione corretta di esercizi specifici, si potesse migliorare il proprio benessere.

Lo Yamuna Body Rolling fonda i suoi principi nello Hatha Yoga ed è in grado di creare a livello corporeo effetti positivi strutturali a lungo termine.

E' un lavoro innovativo per l'allungamento muscolare profondo, l'elasticità e la tonicità muscolare, nonché la scioltezza delle articolazioni. Migliora la densità ossea e contrasta efficacemente l'usura del tempo.

Indicato come YBR (uai-bi-ar) è un'attività che si svolge in carico, utilizzando delle palle apposite, studiate in dimensioni e consistenza per lavorare nel dettaglio muscoli specifici. Ogni seduta ha come obiettivo quello di rendere consapevoli dei propri movimenti e migliorarli, e si basa su tre semplici principi fondamentali: stimolazione dell'osso, stimolazione del tendine e stimolazione del muscolo.

Il risultato è un senso di benessere complessivo, maggior elasticità di movimento, eliminazione dei dolori articolari, riduzione degli infortuni legati al movimento. Tutto ciò grazie al fatto che questo metodo si applica a tutto il corpo, dalla testa ai piedi, grazie all'esistenza di routine specifiche per ogni parte del corpo che ha bisogno di essere trattata. Sin dalle prime lezioni è possibile constatare il miglioramento e grazie al lavoro personalizzato si superano i problemi associati a limitazioni articolari e muscolari e, favorendo l'allineamento, si migliora la postura.

5 lezioni per stare bene, 10 per migliorare il proprio aspetto!

Lo YBR prevede un' importante lavoro di rinforzo della colonna vertebrale, in conseguenza del quale si ristabilisce nel nostro corpo un flusso energetico ottimale, che ci fa sentire fisicamente più leggeri e più attivi. Questa pratica si associa proficuamente agli sport svolti abitualmente, in quanto facilita e favorisce il conseguimento di risultati avanzati in un tempo inferiore, grazie alla elasticità muscolare e alla scioltezza articolare che conferisce a chi lo svolge.

Soprattutto lo YBR si pone come un potente anti-infortunio delle nostre attività quotidiane o ricreative, tanto da poterlo definire:

• indispensabile per chi corre, per evitare gli infortuni della corsa o per porvi rimedio: problemi alle ginocchia, infiammazioni dei tendini, spina calcaneale, fascite plantare sono solo alcuni dei casi che hanno trovato giovamento;

• utile a chi gioca a golf e a tennis, per migliorare l'elasticità e apertura dell'articolazione della spalla;

• irrinunciabile per chi danza, per la possibilità di movimento e scioltezza a livello dell'anca, nonché per il lavoro di rinforzo sui piedi e la capacità di fornire un allungamento profondo e unico dei muscoli.

Controindicazioni relative a situazioni particolari:

• Interventi chirurgici: attendere almeno 3 mesi dalla data dell’intervento;

• Radioterapia: attendere almeno 6 mesi e richiedere il permesso del medico;

• Sarcoma osseo di vario tipo: astenersi totalmente dal body rolling.

ATTENZIONE: Allenatevi solo con Insegnanti Certificati. Il Body Rolling per dare benefici, e non nuocere, deve essere di Qualità.


Uromodulina, proteina dell'ipertensione

Uromodulina, proteina dell'ipertensione, è tutt'ora un mistero per gli studiosi. Scoperta oltre 50 anni fa, non è ancora chiaro il suo funzionamento.


Uromodulina, proteina dell'ipertensione, è da anni oggetto di studio. Si sa che è la proteina responsabile dell'ipertensione, ma è ancora oggetto di studio. Il gruppo guidato da Luca Rampoldi, dell'Istituto Telethon Dulbecco presso l'Istituto San Raffaele di Milano, in collaborazione con Olivier Devuyst, dell'università di Zurigo, Paolo Manunta, dell'Università San Raffaele, e Maria Pia Rastaldi del Policlinico di Milano, è stata pubblicata sulla rivista Nature Medicine, è impegnato proprio in questa ricerca.


Da anni questo gruppo di ricerca studia una rara malattia renale dovuta a difetti nel gene che contiene le informazioni per l’Uromodulina, la proteina più abbondante normalmente presente nelle urine. Sebbene questa proteina sia stata scoperta più di 50 anni fa, la sua funzione biologica continua ad essere un mistero. Il punto di partenza di questo lavoro è stata la scoperta che alcune varianti comuni del gene dell’Uromodulina, in particolare della regione che ne regola l’espressione e quindi la produzione, sono associate ad un rischio maggiore di sviluppare ipertensione e danno renale nel corso della vita.

La produzione di Uromodulina determina la comparsa di ipertensione già in giovane età, ma anche che una riduzione dell’apporto di sale nella dieta è sufficiente per ripristinare valori normali di pressione sanguigna. «La nostra ipotesi – continua il ricercatore – è che questa proteina favorisca il riassorbimento di sale e acqua a livello renale, con un meccanismo che abbiamo parzialmente identificato. Alti livelli di espressione provocano un maggiore riassorbimento di sodio, potenziando l’azione di una specifica proteina di trasporto localizzata nel rene: questo si traduce in un aumento della pressione sanguigna. La prova del nove? Somministrando un potente diuretico che ha come bersaglio proprio questo sistema di riassorbimento, abbiamo riscontrato un maggiore effetto del farmaco sulla pressione negli animali “superproduttori” di Uromodulina».


lunedì 23 maggio 2016

N'ha fatte quante Cacco, ni fuma, nocchini

N'ha fatte quante Cacco, ni fuma, nocchini, non avere i' su santo con uno, non casca nel quarto altri divertenti modi di dire toscani davvero originali.


N'HA FATTE QUANTE CACCO: Cacco è la versione fiorentina del mitico Caco, il ladro ucciso da Ercole. E' probabile che questo modo di dire sia nato da quando venne scoperto, davanti a Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria, il mediocre gruppo marmoreo in cui Baccio Bandinelli raffigurò (nel 1534) Ercole e Caco e che suscitò discussioni e sarcasmi a non finire

NI FUMA: non tollera mosche al naso. Lo dicono in Versilia e nel Pisano di chi è "fumino", cioè si arrabbia con facilità, è permaloso


NOCCHìNI: sono colpi secchi picchiati con le nocche sulla testa altrui, L?escalation dello sculaccione

NON AVERE I' SU SANTO CON UNO: non andarci d'accordo, non averci simpatia

NON CASCA NEL QUARTO: quando una cosa non è urgente e può essere rimandata senza danno. E' un modo di dire originato dalla multa di un quarto in più della tassa daziaria che non veniva pagata il giorno stabilito


Liberarsi degli Scarafaggi naturalmente

Liberarsi dagli Scarafaggi naturalmente può sembrare un'utopia, ma non è così. Oggi spieghiamo quali sono tutti i piccoli trucchi a nostra disposizione per tenerli lontani senza ricorrere a pericolosi disinfestanti.


Gli scarafaggi non piacciono a nessuno, soprattutto se li troviamo come coinquilini nelle nostre case, anche se in natura hanno il loro ruolo. Come tutti sappiamo, questi indesiderati animaletti notturni, prediligono ambienti umidi e bui e nelle case portano scompiglio. Ne esistono diverse specie che variano la loro dimensione ma solitamente si riconoscono bene perché sono di colore nerastro o bruno, zampette lunghe e pelose, corpo ovale e appiattito. 



Non mi dilungherò sulla loro descrizione, ma preciso che sono ovipari e che depongono molte uova, si nutrono di tutto e portarli in casa è più semplice di quanto non si creda basta anche solo un semplice sacco di patate o dei cartoni provenienti da magazzini infestati.

Durante il giorno sono praticamente invisibili perché trovano riparo nelle crepe dei muri, sotto i battiscopa o in qualsiasi altro riparo umido e poco illuminato, specialmente vicino a fonti di calore (compressore del frigorifero, forno di cucina, canali di passaggio per i tubi dell’acqua calda ecc.). Non è raro trovarli nei sottolavelli, nelle contropareti dei fornelli e dei ripiani di cottura.

La loro presenza in casa si rivela nociva per la nostra salute, poichè essi sono veicolo di trasporto per le uova di molti parassiti e provocare reazioni di tipo allergico (per contatto diretto o con i loro residui), ma possono anche propagare con facilità germi patogeni, per il fatto che si nutrono anche di escrementi. In casa rilasciano deiezioni e rigurgitano con frequenza una parte del loro cibo, liberando una secrezione nauseante e dal cattivo odore, i cui microrganismi possono contaminare gli alimenti e i vari luoghi od oggetti colpiti.

Intanto per contribuire a tenerli lontani da noi è bene:
- non lasciare cibi o loro residui in contenitori aperti;
- smaltire ogni giorno le immondizie e non tenerle in recipienti aperti;
- non accumulare scorte alimentari in cantine o ripostigli.

- mantenere tutti i locali puliti e ordinati e lasciare il pavimento libero da oggetti; 
- stuccare eventuali crepe e fessure di pavimenti, pareti e soffitti;
- controllare sempre sacchi, sacchetti o cartoni di alimenti e verdure che vi portate in casa, poiché potrebbero provenire da magazzini infestati;
- accertare che tutti gli scarichi siano dotati di sifone;
- sigillare ermeticamente con del silicone il passaggio sui muri delle canalizzazioni di tubi del gas, dell’acqua, degli scarichi e dell’impianto elettrico, per evitare che entrino da fuori.

Questi accorgimenti sono validi sia per chi ha un'abitazione unifamiliare che per coloro che vivono nei condomini,  in particolare questi ultimi se infestati, dovranno ricorrere alla disinfestazione e si dovranno non solo controllare i singoli appartamenti, ma anche le zone comuni. 

Per tenere lontani gli scarafaggi non è obbligatorio ricorrere alla disinfestazione chimica con prodotti spesso ad alto rischio (ad esempio piretrine e organo fosforici), ma si possono usare dei metodi di prevenzione e lotta naturale, più sicuri e privi di controindicazioni. Vediamo quali:

- pulire le principali superfici lavabili della casa (pavimenti, tavoli, lavandini, vasche da bagno, finestre, porte da balcone ecc.) con un semplice panno imbevuto di una soluzione acqua-aceto che è un ottimo repellente per gli insetti

-distribuire  nei punti più critici della casa alcuni spicchi d’aglio, mucchietti di foglie d’alloro o rametti di rosmarino
- gli scarafaggi temono particolarmente l’erba gatta e il tanaceto, che potrete posizionare con qualche vasetto o piccolo mazzo sul balcone, lungo i davanzali delle finestre o in prossimità delle porte.



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