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venerdì 24 giugno 2016

Come fare disinfettanti per le mani naturali

Come fare disinfettanti per le mani naturali. Invece di comprare salviette o detergenti, per avere a portata di mano disinfettati per le mani del tutto naturali e molto efficaci, basteranno pochi ingredienti


Perché non provare a preparare in casa un disinfettante mani fatto con ingredienti naturali? Perché spendere soldi quando con l'unica spesa da fare per procurarsi gli ingredienti possiamo poi ammortizzare i costi? Qualcuno potrebbe anche obiettare che è più pratico l'uso delle salviettine usa e getta, ma io propendo sempre il self made con ingredienti sani e naturali. Ho chiesto ausilio alla mia erborista di fiducia, e ho ricevuto in omaggio alcune ricettine che propongo anche a voi, ma che probabilmente troverete comunque girellando per il web.

1) Disinfettante mani all'aloe vera  Vi serviranno: - 25-30 gocce di olio essenziale di Tea Tree - 9 gocce di olio essenziale di lavanda - 9 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano - 1 cucchiaio di acqua di amamelide (facoltativo) - 16 cucchiai di gel d'aloe vera - 1 piccolo contenitore - 1 ciotola. In una ciotola versate gli oli essenziali e il gel d'aloe vera. Mescolateli e uniteli a un cucchiaio di acqua di amamelide (o distillato di amamelide) se lo avete a disposizione. Continuate a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo e conservate il tutto in un piccolo contenitore - ad esempio un flaconcino - da portare sempre con voi per averlo a disposizione al momento del bisogno e da conservare al riparo dalla luce. Si conserva a lungo, ma non all'infinito. Tenete presente la durata del gel d'aloe vera dopo l'apertura della confezione.
 
2) Disinfettante mani al Tea Tree Oil  Lo potrete preparare rapidamente e sarà sempre pronto all'uso: - 120 ml d'acqua - 12 gocce di olio essenziale di Tea Tree - 24 gocce di olio essenziale di eucalipto - 12 gocce di olio essenziale di bergamotto. Abbinare il Tea Tree Oil agli oli essenziali di eucalipto e di bergamotto, anziché utilizzarlo come olio essenziale esclusivo, permette di ottenere un disinfettante per le mani dall'odore più gradevole. Per prepararlo non dovrete fare altro che versare l'acqua in una bottiglietta con spruzzino, aggiungere gli oli essenziali, mescolare e agitare sempre prima dell'uso.
 
3) Disinfettante mani alla cannella Recuperate come contenitore un flaconcino con dosatore vuoto, che magari in precedenza conteneva del sapone liquido. Vi serviranno: - 1 flaconcino con dosatore - 1 cucchiaio di gel d'aloe vera - 10 gocce di olio essenziale di limone - 10 gocce di olio essenziale di cannella - 10 gocce di olio essenziale di eucalipto - 10 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano - acqua. Versate nel flacone prescelto il gel d'aloe vera e gli oli esenziali. A questo punto, con l'aiuto di un imbuto, aggiungete l'acqua fino a riempirlo. Agitate bene alla fine della preparazione e ogni volta prima dell'uso. Per utilizzarlo, applicate il disinfettante sulle mani premendo il dosatore da 3 a 5 volte. Massaggiate il prodotto ottenuto sulle mani per 5-10 secondi.
 
4) Disinfettante mani alla lavanda  Vi serviranno: - 50 gr di gel d'aloe vera - 150 ml di alcol alimentare - 25 gr di glicerina vegetale (facoltativa) - 10 gocce di olio essenziale di lavanda - 1 mixer da cucina o frullatore. Versate tutti gli ingredienti nel mixer da cucina o nel frullatore. Azionate per uno o due minuti, fino a quando non avrete ottenuto un composto dalla consistenza omogenea. Trasferite il tutto in uno o più flaconcini comodi da tenere a portata di mano e da utilizzare. Si conserva per almeno 6 mesi e oltre. Utilizzatelo come un comune disinfettante per le mani. In alternativa all'olio essenziale di lavanda, potrete utilizzare olio essenziale di limone, rosmarino, Tea Tree, menta piperita, geranio o cannella.

5) Disinfettante mani all'olio di jojoba  Per questa ricetta vi serviranno: - 60-80 gr di gel d'aloe vera - 3 contagocce colmi di olio di jojoba - 5 gocce di olio essenziale di limone - 5 gocce di Tea Tree Oil - 5 gocce di olio essenziale di Palmarosa - 5 gocce di olio essenziale d'arancio - 5 gocce di olio essenziale di incenso - 1 flaconcino con dosatore. Versate nel contenitore prescelto l'olio di jojoba e gli oli essenziali. Tappate e agitate. Quindi aggiungete il gel d'aloe vera. Tappate il flacone e agitate di nuovo. Ecco fatto. avrete preparato il vostro disinfettante per le mani a base di soli ingredienti naturali. Utilizzate come un normale disinfettante per le mani.

martedì 24 maggio 2016

Lavanda e Basilico per l'Emicrania

Lavanda e Basilico per l'Emicrania, un rimedio naturale da tenere nel nostro quaderno dei rimedi naturali magici, forse un po' esoterici, ma di grande efficacia.


Oggi, come ogni fine settimana propongo una sorta di rito magico con le piante, come accade spesso nelle favole, alla base delle quali c'è sempre un fondo di verità, basta saper leggere oltre. Ecco un rimedio per sconfiggere l'emicrania.


Occorrente: un sacchettino di lavanda essiccata o una compressa di garza imbevuta di olio di lavanda, un metro di nastro verde, una foglia di basilico

Inspirate la lavanda e assorbitene la fragranza in tutto il corpo per purificarvi e rilassarvi; se preferite tenete la garza sulla fronte per qualche minuto. Prendete il nastro e avvolgetelo all'indice della mano sonostra, poggiatelo sul vostr o"terzo occhio" e massaggiate delicatamente avantie indietro. Poi svolgete il nastro, legatelo intorno alla fronte come una fascia fissandoci una foglia di basilico in corrispondenza del terzo occhio.

Rilassatevi completamente per  dieci minuti e immaginate i veleni defluire dalla fronte al nastro. Quando il dolore è un po' passato, togliete il nastro, tagliatelo a metà e gettatelo via. Questo rimedio allevierà persino le emicranie più violente, scacciando anche quelle persistenti.


giovedì 7 aprile 2016

Tutti gli usi della Lavanda

Il profumo della lavanda è a tutti noto, in qualunque casa, nei cassetti, negli armadi, è difficile non trovare un aromatico sacchettino di lavanda che dona quell'inconfondibile profumo. Ma se è universalmente assodato che la lavanda è un ottimo profuma biancheria, non tutti conoscono gli infiniti usi di questa magica pianticella.

La lavanda, una delle piante più conosciute, era utilizzata nell’antichità per il suo profumo e per le sue proprietà terapeutiche, ed oggi  è una delle piante medicinali più apprezzate in fitoterapia, soprattutto per i problemi digestivi, articolari e di nervosismo.


Utilizzo interno: per il suo leggero effetto narcotico (cumarina) si usa per l'insonnia, l'isteria, i disturbi nervosi. Ha anche un effetto antispasmodico, grazie agli esteri contenuti nella pianta. Va benissimo per una digestione difficile legata allo stress o al nervosismo, e per le ulcere. E' una pianta multitasking e quindi si usa anche per il raffreddore e l'asma. Allevia le vertigini. Inoltre calma i sintomi iniziali dell'angina pectoris. Trattamento delle emicranie e delle cefalee.

Utilizzo esterno: per alcune affezioni della pelle come eczema, acne, ustioni lievi, psoriasi, punture di insetti. Favorisce la cicatrizzazione e la guarigione delle piaghe e delle ulcere. Dolori articolari: distorsioni, slogature, contusioni e reumatismi. Azione antivipera, in caso di morso, antiparassitaria (pidocchi) e vermifuga.

La lavanda è un ottimo battericida e un antisettico e favorisce la guarigione delle piaghe e delle ulcere della pelle; è anche un antiparassitario ed elimina i pidocchi. Neutralizza il veleno in caso di morso di vipera ed è coadiuvante nel trattamento delle distonie neurovegetative. Il suo olio essenziale è utilizzato in massoterapia.  Se ne utilizzano le sommità fiorite. Fra i principi attivi troviamo gli acidi fenolici; alcoli terpenici: linalolo, geraniolo; alcol perillico; cumarina; ombelliferone; tannini; esteri; ossidi; chetoni; aldeidi.

Dosaggio:
- In polvere secca micronizzata (gellule): 1-2 g al giorno in tre assunzioni.
- Estratto secco (gellule): 200-400 mg al giorno in tre assunzioni.
-In infusione: 2 cucchiaini da te in 150 ml d'acqua calda. Bere fino a 3 tazze al giorno tra i pasti per contrastare o prevenire i problemi digestivi e per alleviare l'emicrania, le vertigini o i sintomi iniziali dell'angina pectoris.
- Alcolato: per le frizioni locali in caso di dolori articolari (mattina e sera).
- Per risanare il cuoio capelluto: frizionare leggermente con la punta delle dita tre volte alla settimana.
- Olio per massaggio: 2-4 gocce per 60 ml di base neutra (ad esempio olio di mandorla dolce) per alleviare i dolori legati alle distorsioni, alle slogature e ai crampi muscolari.
- In inalazione, per contrastare l'insonnia e il nervosismo: 2-4 gocce versate in un diffusore o 1-2 gocce su un tampone di ovatta messo in un cuscino.

Benchè l'olio essenziale di lavanda possa essere applicato direttamente sulla pelle, in presenza di pelle sensibile se ne sconsiglia l'uso. E' sconsigliata alle persone che assumono prodotti naturali o farmaci ad effetto anticoagulante e alle donne incinte nei primi tre mesi di gravidanza. Non si segnalano effetti indesiderati noti legati alla lavanda, anche se pare che alcune persone presentino una reazione eccessiva al suo effetto narcotico, benché quest'ultimo sia lieve.  ATTENZIONE: la lavanda è incompatibile con i sali di ferro e lo iodio.  Si sconsiglia di assumere la lavanda, in infusione o in altra forma, insieme ai farmaci anticoagulanti (a causa della cumarina in essa contenuta).

lunedì 11 gennaio 2016

Aceto e lavanda per un detergente ecologico e fai date

Se volete produrre un detergente ecologico efficace e per nulla inquinante potete farlo con aceto di bassa qaulità e lavanda. Meglio sarebbe avere a disposizione una pianta di lavanda, ma  va benissimo quella essiccata. Servono fiori e foglie essiccate da far macerare nell'aceto di vino bianco.


Si procede così: ad 1 litro di aceto si aggiungono circa 5 cucchiai da minestra di fiori e foglie di lavanda freschi, 3 cucchiai se secchi. Questa miscela va lasciata macerare in un contenitore di plastica o vetro per circa un mese, ma più tempo di lascia macerare meglio è.  Terminato il tempo di macerazione basterà filtrare e mettere in uno spruzzino che avrete conservato.   Come potete utilizzarlo? Ad esempio per pulire la lavatrice, facendone una a vuoto a 90 gradi con mezzo litro di questo aceto. Oppure va benissimo anche per pulire i vetri dopo averlo diluito con acqua al 50%, per pulire la ceramica e l’acciaio in genere. Non si utilizza sulle pietre naturali.

Tutti noi sappiamo che  l’aceto e’ un ottimo ed economico anticalcare, anche se è opinione comune possa contribuire a rovinare le guarnizioni delle macchine lavatrici e lavastoviglie. Perciò al suo posto è possibile usare l’acido citrico in soluzione al 15-20%. Io l'aceto lo uso da anni anche come ammorbidente per il bucato e la lavatrice è ancroa lì intatta e bella.

lunedì 23 novembre 2015

Apparato respiratorio: prevenzione, cura e depurazione

Aver cura del proprio apparato respiratorio è il modo migliore per evitare di ammalarsi nei periodi dell'anno in cui siamo esposti al freddo e ai virus dell'influenza. Come ben sappiamo l'apparato respiratorio ci permette di far uso dell'ossigeno affinchè possano svolgersi in maniera corretta le varie funzioni fisiologiche del nostro organismo.


Se l'apparato respiratorio si infiamma a causa di agenti come inquinamento, batteri, freddo, tossine, si avranno vari tipi di sintomatologie come mal di gola, raucedine, tosse, catarro, mal di testa, starnuti, abbassamento di voce che inevitabilmente di portano uno stato di malessere generale e di malattia. Ecco perchè è particolarmente importante depurare l'apparato respiratorio: in questo modo si riduce di molto il rischio di ammalarsi.

In nostro aiuto vengono a tal proposito alcuni efficaci rimedi naturali che aiutano a depurare i polmoni. Vediamo quali.

Eucalipto: di cui ho descritto le proprietà nel mio post relativo all'olio essenziale.   Esso infatti è particolarmente efficace nel trattamento di affezioni bronchiali e polmonari per la sua azione antisettica e contemporaneamente balsamica che facilitano la fuoriuscita di muco e sedano la tosse e l'asma.

Lavanda:  come descritto nel post relativo all'olio essenziale, è efficace  nel liberare polmoni e bronchi dalle tossine e utile a prevenire le secrezioni di catarro. Inoltre per le sue proprietà sedative e calmanti è utile contro lo stress.

Menta:  assolve a diverse funzioni come descritto nel mio post, la menta contiene alcuni principi che la rendono ottima per disinfiammare le vie respiratorie, è utile anche per lenire la cefalea e come digestivo.

Timo:  come descritto nelle proprietà dell'olio essenziale, il timo è un forte antisettico, paritcolarmente utile in caso di laringiti, faringiti, tosse e catarro. Ottimo antibatterico e sedativo della tosse.


sabato 21 novembre 2015

Dolori mestruali e oli essenziali

I dolori mestruali sono comuni a circa l’80% delle donne  durante il periodo del ciclo per uno o due giorni al mese, che risultano essere generalmente sopportabili. Ma talvolta il dolore è così forte da ostacolare le normali attività quotidiane come l’attività scolastica, sportiva o lavorativa. In tutti questi casi si parla di dismenorrea. Ogni caso è unico, ma di solito il dolore si irradia alle gambe e alla schiena e può essere accompagnato da nausea, diarrea, cefalea o da una forma di malessere generale. Alla base di questi disturbi può esserci anche un’origine emotiva, ma in taluni casi si trasforma in un problema limitante e spesso anche poco compreso da chi tali disturbi non li ha mai neppure immaginati. Questo fa si che per far fronte al quotidiano, si ricorra a forti analgesici, che tamponano ma non risolvono.

 
In caso di dolore cronico non si può pretendere di togliere subito gli analgesici chimici: addirittura in certe persone prevale la paura che se non si assumono analgesici al primo manifestarsi dei dolori tali farmaci potrebbero rivelarsi inefficaci. L’obiettivo è ridurre i farmaci chimici fino ad eliminarli, via via che il riequilibrio con i metodi naturali da risultati crescenti: il processo deve dunque essere lento e graduale.

Possono aiutarci gli oli essenziali come l’Anice, che induce a straccarsi dai problemi quotidiani che generano ansia e induce ottimismo, inoltre agisce in varie forme di alterazioni mestruali; la Lavanda, che esercita azione calmante, antistress e rappresenta un tonico per chi si sente giù di morale; la Maggiorana, che svolge azione antidolorifica e lavora sui problemi sessuali; la Salvia officinale e la Salvia sclarea, che sono rimedi specifici dei disturbi mestruali. Il calore aiuta a alleviare il dolore, quindi possiamo preparare un bacinella con dell’acqua calda e versarci un po’ di aceto (di vino o di mele) in cui avremo emulsionato uno o più oli qui indicati: Anice, Lavanda, Maggiorana, Menta piperita, Salvia officinale e Salvia sclarea.

In particolare si consiglia di provare con una miscela di 7 gocce di Lavanda e 7 di Salvia sclarea. Dopo aver versato la miscela di aceto e di olio essenziale nella bacinella di acqua calda, si bagna una pezza di cotone e la si posiziona sul ventre fino a quando non si raffredda. Questo trattamento può essere ripetuto più volte al giorno. Se la miscela di Lavanda e Salvia sclarea non da buoni risultati si provi allora con 7 gocce di Anice e 7 di Salvia officinale, o con Lavanda, Maggiorana e Menta piperita. Se il dolore si irradia alle gambe o alla schiena, possiamo preparare un olio vegetale con il quale massaggiare le parti indolenzite. In 50 ml di olio di Mandorle dolci (o di Cumino nero) versare 3 gocce di olio essenziale di Menta piperita, 7 di Lavanda, 5 di Maggiorana e 4 di Salvia sclarea; agitare bene e usare la miscela direttamente sulla pelle. Infine può giovare l’inalazione diretta degli oli essenziali suddetti: si provi a versare 3 gocce di un olio su un fazzoletto di carta e ad annusarlo ripetutamente per almeno 15-20 minuti


giovedì 1 ottobre 2015

Lavanda, olio essenziale

Nome botanico: Lavandula officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dai fiori
Profumo: fresco, penetrante, floreale
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Mercurio, Luna
Proprietà: analgesica, antidepressiva, antispastica, antireumatica, cicatrizzante, antisettica, calmante, antiemicranica, antitossica, regolatrice del sistema nervoso, diuretica, deodorante
Principali indicazioni: malattie della pelle, reumatismi, affezioni delle vie respiratorie, disturbi digestivi, infezioni genitourinarie, disturbi del sistema nervoso

La lavanda gode di numerosissime proprietà ed è considerata l'essenza più versatile, per le sue molteplici utilizzazioni, da tenere sempre a portata di mano per ogni evenienza. Il nome deriva dal latino lavare, e infatti i Romani usavano utilizzarla per le loro pratiche di abluzione; ben noto è il suo potere antitossico e antiveleno, per cui ancora oggi i cacciatori, quando i loro cani sono morsi da una vipera, colgono un po' di lavanda, la stropicciano tra le dita per liberarne l'essenza e la strofinano sulla sede del morso per inattivare il veleno.

Sacchettini di tela pieni di fiori di lavanda vengono messi tra la biancheria per aromatizzarla e per preservarla dalle tarme, ma alla base di questa tradizione c'è un significato ben più profondo: infatti la lavanda è una vera e pianta per le donne, che si adattava, tradizionalmente, per i primi tempi di matrimonio (fiori di lavanda venivano messi tra le lenzuola di lino del corredo della sposa). Essa aiutava la personalità femminile ancora immatura a superare il timore dei rapporti sessuali.

L'utilizzo di fiori ancora in boccio si confaceva alle personalità non ancora "sbocciate" di queste promesse spose, spesso giovanissime, con aspirazioni di matrimonio romantico in cui però il sesso veniva avvertito in modo alquanto minaccioso. La lavanda quindi, pianta sotto l'influsso della luna, pianeta tipicamente femminile, rafforza l'ego della donna, stabilizzandone l'emotività eccessiva. La lavanda, pianta mercuriana, è prettamente indicata in tutti gli squilibri energetici, quali nervosismo, stress, debilitazione, e nelle relative somatizzazioni: insonnia, ipertensione, cefalea, palpitazioni, dove svolge un'azione essenzialmente riequilibratrice. Alla sera, qualche goccia massaggiata sulla nuca e sulle tempie o messa sul cuscino favorirà il sonno. Secondo gli antroposofi, qualche goccia di essenza nell'acqua del bagno aiuta a ristabilire il contatto tra il corpo fisico, l'etereo e l'astrale. E' leggermente anestetica, ha proprietà antisettiche e antimicrobiche, stimola la produzione dei globuli bianchi, quindi è utile in corso di infezioni e malattie da raffreddamento.

E' antispastica, calma i dolori mestruali e stimola la mestruazioni scarse. Facilita la digestione, combatte le coliche e il meteorismo, soprattutto su base nervosa. Allevia i dolori muscolari; durante il travaglio del parto, massaggiata sulla regione lombare, allevia i dolori e facilita le contrazioni, inoltre ha un'azione calmante. Per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, unite alla sua tollerabilità, trova largamente impiego nella cura della pelle: dopo un'eccessiva esposizione al sole, spalmata sulla pelle , diluita in un latte rinfrescante o in un olio doposole, previene e calma le scottature, disinfetta le ferite e promuove la cicatrizzazione,agisce sulle punture di insetti, sulle ustioni, sulle micosi; può essere applicato su ogni tipo di pelle, combatte la seborrea e può stimolare la ricrescita dei capelli in caso di alopecia areata.


mercoledì 30 settembre 2015

Cellulite: crema fai da te

Cellulite, maledetta che fare per eliminarti? Teniamo presente che una tisana drenante male non fa e qualche massaggio con una crema o  un olio specifico ci danno una grossa mano. 

 Tenendo sempre un occhio al portafoglio, possiamo procurarci un infuso presso la nostra erboristeria di fiducia. Esso, tenete presente,  deve contenere piante che siano drenanti, per esempio un infuso composto da betulla, centella asiatica, peduncoli di ciliegie, orthosiphon e rusco in quantità uguale per ciascuna pianta da prendere 2 volte al giorno (mattina e pranzo). 

Per l'olio o la crema possiamo tranquillamente farla noi, con le nostre mani  e con soddisfazione vederne i risultati. Ecco l'occorrente (ricordate che fra li ingredienti ci sono gli oli essenziali il cui uso è sconsigliato in gravidanza)

Ingredientiburro di karitè bio 10 gr, burro di cacao bio 40 gr, olio di jojoba 20 gr, olio di rosa mosqueta 20 gr , vitamina E 5 gocce, olio essenziale di cipresso 25 gocce, olio essenziale di ginepro 25 gocce,  olio essenziale di cedro 25gocce, olio essenziale di lavanda vera 15 gocce. 
Procedimento: sciogliete i due burri a bagnomaria,  lasciateli leggermente raffreddare in una ciotolina, non appena i bordi iniziano a sbiancare, unitevi l'olio di jojoba e mescolate per bene,  aggiungete quello di rosa mosqueta e mescolate nuovamente; una volta che il mix è quasi completamente raffreddato aggiungete gli oli essenziali ed ad ogni aggiunta mescolate, alla fine aggiungete la vitamina E. 

 Conservatela a temperatura ambiente, grazie alla vitamina E durerà per 3 mesi almeno. Questa crema (che in realtà è composta da burri ed oli) ha proprietà rigeneranti, elasticizzanti, riparatrici. L'olio di jojoba restituisce alla pelle tonicità, elasticità e morbidezza, l'olio di rosa mosqueta combatte il cedimento dei tessuti ed in caso di smagliature contrasta la formazione di tessuto cicatriziale, il burro di cacao rende la pelle elastica e ne migliora il tono prevenendo le smagliature ed infine gli oli essenziali svolgono una forte azione drenante ed antiedematosa. E ora  via all'attacco!

 

I fiori commestibili nei nostri piatti

Qualche anno fa, al tempo in cui lavoravo presso uno splendido agriturismo, fui invitata, insieme ai titolari e alla mia collega, ad una particolare iniziativa posta in essere da un centro benessere e termale della mia zona. Si trattava di inserire i fiori nell'alimentazione. Fu illuminante e allo stesso tempo affascinante vedere uno chef usare i fiori in svariate preparazioni culinarie. La sua abilità era supportata dalle sapienti ed esaustive spiegazioni di una naturopata.

I fiori oltre a deliziare i nostri occhi, aiutano il nostro organismo e non lo intossicano, anzi, favoriscono l’eliminazione delle tossine accumulate. Facciamo alcuni esempi: i fiori della vaniglia hanno un sapore dolce e vanigliato (è abbastanza ovvio); il nasturzio ha un sapore meravigliosamente pepato simile al crescione e le sue gemme in salamoia possono sostituire i più costosi capperi;  la borragine ha un gusto simile al cetriolo e le viole del pensiero hanno un gusto delicato, dal sentore invernale. Viole, rose e lavanda conferiscono un sapore dolce alle insalate e ai dessert mentre le brillanti calendule gialle sono un’alternativa economica al costoso zafferano, anche se non hanno la sua nota pungente. Altri fiori possono avere un sapore piccante o un sentore di menta piperita. 

Documentatevi bene sui fiori commestibili, leggete, chiedete informazioni al vostro erborista o naturopata di fiducia.  I fiori commestibili rendono ogni piatto speciale. Assicuratevi innanzitutto che il sapore del fiore sia armonico con il resto. Ecco alcune idee per abbellire le ricette e stimolare le vostre papille gustative: 

 • Posizionate un gladiolo o fiori di ibisco (da cui rimuoverete stami e pistilli) in una ciotola di vetro trasparente e riempite con la vostra insalata preferita.
 • Cospargete fiori commestibili in insalate verdi per dare un tocco di colore e di gusto.
 • Congelate interi piccoli fiori in anelli di ghiaccio o in cubetti per aggiungerli alle bevande. 
 • Usa i fiori negli oli aromatizzati, vinaigrette, gelatine e marinate. 
 • Uno degli usi più popolari è candire o cristallizzare i fiori, utilizzati per decorare torte e caramelle . 
 • Gli asmatici o coloro che soffrono di reazioni allergiche a fiori compositi (calendula, cicoria, crisantemo, margherita, margherita inglese) devono stare attenti per possibili reazioni allergiche. 
 • Non utilizzate mai i fiori non commestibili come guarnizione. Se gli ospiti trovano un fiore su un piatto, penseranno che sia commestibile. 
 • Utilizzate i fiori con parsimonia nelle vostre ricette, soprattutto se non siete abituati a mangiarli. Esagerare può portare a problemi digestivi. 
 • Se siete inclini alle allergie, introducete i fiori in piccole quantità in modo da poter giudicare il loro effetto. Alcuni hanno un sapore molto più pronunciato rispetto ad altri, quindi avrete bisogno di giudicare l’impatto. 
 • Le foglie di alcuni fiori hanno anche usi culinari, ma  controllate una fonte di riferimento attendibile prima di sperimentare. 
 • Controllate con attenzione le liste di tossicità della pianta che avete scelto di utilizzare.


lunedì 10 agosto 2015

Il detergente intimo, prepariamolo in base alle nostre esigenze

Volete in detergente intimo efficace e delicato, ne avete provati molti, ma continute a non essere soddisfatti. Che fare? Una soluzione c'è: preparatelo voi stessi in modo da renderlo quanto più consono alle vostre esigenze personali. Non sarà difficile reperire tutti gli ingredienti naturali di cui avete bisogno, oli essenziali e tensioattini che siano adatti a voi senza produrre quantitativi inutili di schiuma. 

Chiedete consiglio al vostro medico o al vostro erborista, che sapranno consigliarvi al meglio. Nel frattempo ecco alcuni esempi
 1) Detergente intimo agli oli essenziali: questo è un detergente intimo dal potere antibatterico. Occorrente: - 100 ml di detergente liquido pH 4.5 - 15 gocce di olio essenziale di lavanda - 15 gocce di olio essenziale di Tea Tree - 10 gocce di olio essenziale di sandalo. E' preferibile utilizzare un detergente liquido inodore. Unite al detergente prescelto gli oli essenziali e mescolate con molta attenzione tutti gli ingredienti, utilizzando un bastoncino o un cucchiaio di legno. Per preparare maggiori quantità di prodotto, aumentate le dosi di detergente e oli essenziali in proporzione. 

 2) Detergente intimo antibatterico alla camomilla: anche questo detergente ha un ottimo potere antibatterico. Occorrente: 1/3 di tazza di sapone liquido (80 ml circa), 2/3 di tazza di acqua distillata (160 ml circa), 1 goccia di olio essenziale di camomilla. E' preferibile utilizzare un sapone liquido o un detergente liquido dal pH adatto alle parti intime. L'acqua distillata contribuirà ad abbassare il pH del prodotto prescelto. Regolatevi con una cartina al tornasole per ottenere un detergente intimo fai-da-te il cui pH rispecchi quello dei vostri prodotti abituali per l'igiene intima. 

3) Detergente intimo al bicarbonato di sodio: il bicarbonato è presente in tutte le case e gli usi che se possono fare sono molteplici. Lavare le parti intime con acqua e bicarbonato sarebbe un vero e proprio toccasana per le donne che soffrono di candida. Chiedete conferma al vostro medico di fiducia per sapere se ricorrere a semplice acqua e bicarbonato in sostituzione del detergente intimo possa rappresentare una soluzione ideale per la vostra situazione. 
Domani altri semplici suggerimenti, da non perdere!


sabato 1 agosto 2015

Un rimedio contro l'emicrania, Abracadabra

Miei seguaci della magica rubrica del Sabato pomeriggio oggi ecco un magico rimedio alle emicranie.
La lavanda è notoriamente un calmante, proprietà a cui si deve la sua efficacia contro i mal di testa da stress.

A BASE DI LAVANDA E BASILICO
Occorrente: un sacchettino di lavanda essicata o una compressa di garza imbevuta di olio di lavanda, un metro di nastro verde, una foglia di basilico

Inspirate la lavanda e assorbitene la fraganza in tutto il corpo per purificarvi e rilassarvi; se preferite, tenete la garza sulla fronte per qualche minuto. Prendete il nastro e avvolgetelo attorno all'indice della mano sinistra, poggiatelo terzo occhio e massaggiate delicatamente avanti e indietro. Poi svolgete il nastro, legatelo attorno alla fronte come una fascia fissandoci una foglia di basilico in corrispondenza del terzo occhio. Rilssatevi completamente per dieci minuti e immaginate i veleni defluire dalla fronte al nastro. Quando il dolore è un po' passato, togliete il nastro, tagliatelo a metà e gettatelo via. Questo rimedio allevierà persino le emicranie più violente, scacciando anche quelle persistenti.


martedì 16 giugno 2015

Di altri utili infusi: luppolo-menta-anice e camomilla, arancio-biancospino-lavanda e liquirizia; malca-rosolaccio, tisana supercalmante

Quando lo stress non vi dà pace, l'ansia vi consuma, l'insonnia vi fa diventare degli zombie, non prendete calmanti di sintesi ma rivolgetevi con fiducia alla natura, essa è sempre generosa con noi di rimedi che sono efficaci. Oggi vi presenterò alcuni utilissimi infusi misti: luppolo, menta e camomilla; arancio, biancospino, lavanda e liquirizia; malva e rosolaccio; e una tisana supercalmante. 


Infuso di luppolo, menta, anice e camomilla
In un periodo di nervosismo, esaurimento, quando anche l'apparato digestivo è compromesso, ricorrere all'azione combinata di quattro piante: luppolo, 30 grammi; menta, 30 grammi; anice, 20 grammi; camimilla, 20 grammi. 1 cucciaio di miscela per 2 decilitri di acqua in ebollizione.

Infuso di arancio, biancospino, lavanda e liquirizia
Per chi si sveglia durante la notte e non riesce a riprendere sonno, negli esaurimenti nervosi e negli stati depressivi, miscelare fiori d'arancio, fiori e frutti di biancospino, fiori di lavanda e frammenti di liquirizia in aprti uguali: 1 cucchiaio di miscela per 2 decilitri di acqua.


Infuso di malva e rosolaccio
Per un effetto ipnotico  e calmante, associare fiori e foglie di malva a petali di rosolaccio: 3 sommità fiorite di malva e 4-5 petali di rosolaccio freschi in una tazza d'acqua, oppure 2 prese (ricordate una presa son 2-3 grammi) di rosolaccio e 18/2 cucchiaino di malva se le piante sono essiccate.

Tisana supercalmante
Grammi 35 di fiori di malva, 25 di foglie d melissa (possibilmente fresche), 10 di fiori d'arancio, 5 di petali di rosolaccio: 1 cucchiaio di miscela per una tazza grande di acqua in abollizione. lAsciar riposare 8 minuti.

E per finire una dolce cantilena per addormentarsi:

Pugno pugnetto
una gallina ed un galletto
il galletto andava in campagna,
sotto una foglia trovò una castagna,
sopra lafoglia c'era una rana,
il sonno non è una cosa strana

E ancora:

Bolli bolli pentolino
fai la pappa al mio bambino
la rimescola la mamma
mentre il bimbo fa la nanna
fa la nanna, gioia mia, 
o la pappa scappa via 


domenica 15 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: la salvia


La Salvia (Salvia offinalis) è conosciuta in tutta la fascia mediterranea, dove nasce spontaneamente. Fin dall'antichità è apprezzata per le sue numerose qualità curative. Per questo i latini la chiamavano "salvia" (da salus, salute, o salvus, salvo). A questo vegetale è collegata la "Storia dei quattro ladroni". Si racconta che durante la peste di Tolosa (1630) quattro manigoldi si diedero a fare razzia nelle case degli ammalati. Quando furono catturati fu chiesto loro il segreto che li aveva scampati dal contagio. I ladroni chiesero di aver salva la vita e, ottenuta la garanzia, rivelarono il loro segreto: un prodotto ottenuto dalla macerazione in aceto di rosmarino, timo, lavanda, e molta salvia. In medicina ha proprietà antinfiammatorie, espettoranti e balsamiche, digestive, stimolanti della bile, dermatologiche. E' usata anche per la caduta dei capelli.
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