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martedì 29 marzo 2016

L'olio essenziale di cannella in cosmetica e salute - Parte prima

Oggi vorrei proporvi delle ricettine pratiche da preparare con l'olio essenziale di cannella, che ha moltissime proprietà, fra cui la stimolazione del sistema nervoso centrale,  la sudorazione, è efficace in caso di apatia, tristezza, aumenta la memoria, la creatività e dona ispirazione. Ma non solo, fra le sue proprietà medicamentose si annoverano anche quelle antibatteriche, antimicotiche, carminative, antiossidanti e digestive. E potrei continuare, ma vi rimando al mio post specifico. Vediamo invece come potete utilizzarlo.


Olio anticellulite: vi occorreranno 100 ml di olio vegetale (argan, mandorla, nocciola..), e rispettivamente 6 gocce di olio essenziale di Limone e Arancio amaro, 3 gocce di olio essenziale di Cannella foglie e 4 di Zenzero. Dovete massaggiare dalla caviglia fino alla coscia e a lgluteo, ogni giorno, melgio se la sera dopo la doccia. Ha proprietà positive sul microcircolo, favorisce il drenaggio e l'eliminazione delle tossine. Durante il periodo di applicazione di questo olio, non fate lampade abbronzanti e non esponetevi al sole, perchè gli oli essenziali di agrumi sono fotosensibilizzanti.

Impacco per capelli: ottimo come ristrutturante e antiforfora, ma anche contro la caduta. A 100 ml di olio di Jojoba aggiungere 15 gocce di olio essenziale di Cannella foglie. Applicate sui capelli, massaggiando delicatamente per 1 minuto e lasciate in posaper 20 minuti. Poi sciacquate con acqua tiepida. Ripetere una volta a settimana per un mese.

Bagno per sbloccare il metabolismo: riempite la vostra vasca da begno di acqua calda, ma non troppo, e prima di immergervi, versate 3-4 gocce di olio essenziale di Cannella foglie miscelato con un cucchiaio di miele o panna. Fatelo una volta a settimana per un mese

Colluttorio per gengive infiammate: in un cucchiaio di aceto di mele Bio, versate 1-2 gocce di olio essenziale di Cannella foglie. Versatelo in un bicchiere d'acqua ed eseguite sciacqui prolungati. Ripetere 2-3 volte al giorno

Come usare i chiodi di garofano per la cura del corpo

Chi non conosce i chiodi di garofano? Si mettono nel vin brulè, oppure sulla frutta cotta per dare un aroma esotico, e in altre preparazioni culinarie, ma hanno anche innumerevoli proprietà antinfiammatorie e antalgiche. Il chiodo di garofano è anche un ottimo anestetico locale e un antisettico efficace. Svolge anche un'azione contro i batteri, i microbi e i virus.

Uso interno:  la sua azione antinfiammatoria si esplica alleviando i dolori muscolari o i reumatismi. Ha proprietà afrodisiache, antibatteriche e allevia le infezioni urinarie (calcoli renali o cistiti). Attenua le diverse forme di dolori allo stomaco, tra cui aerofagia e gonfiore addominale. Ottimo anestetico locale. Utile per attenuare la tosse a seguito di malattie virali.

Uso esterno: per le sue prorietà antisettiche, il chiodo di garofano consente di disinfettare le ferite. Può essere anche impiegato come rimedio contro l'alitosi. È utilizzato contro il mal di denti.


Il chiodo di garofano era impiegato dalla medicina indiana tradizionale per le sue proprietà curative. In Cina, si usava per combattere l'alito cattivo prima di presentarsi al cospetto dell'imperatore. Nel XIII secolo, il chiodo di garofano diventa una delle basi della fitoterapia, in particolare nei trattamenti oro-dentali, come antalgico e come anestetico locale.

I chiodi di garofano (i boccioli essiccati), da cui viene estratto l'olio essenziale, sono le parti utilizzate in fitoterapia. E' costituito da oltre il 15% di olio essenziale e dal 70 al 90% di eugenolo, un composto antibatterico, antisettico e antifungico. Contiene anche tra il 9 e il 15% di acetato di eugenolo, tra il 5 e il 12% di beta-cariofillene e il 2% di acido oleanico. Sono anche presenti altri principi attivi, in minore quantità, come il cariofillene ossido, l'alfa-umulene e il copaene (inferiore all'1%). Si trovano infine anche tracce di furfurolo e vanillina.

Dosaggio: più frequentemente viene utilizzato sotto forma di olio essenziale. Poiché il dosaggio è diverso a seconda del problema da trattare, il chiodo di garofano è spesso combinato all'olio essenziale di un'altra pianta.
- Contro il mal di denti, fare sciacqui utilizzando 3 gocce di olio essenziale in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
- Sarà possibile utilizzare una mistura composta da 2 gocce di olio essenziale di chiodo di garofano associate a olio vegetale di macadamia per trattare una tonsillite (massaggiare i lati del collo), calmare un'infezione urinaria o genitale (applicato sul basso ventre), combattere la stanchezza (frizione del plesso solare) e in caso di infezione respiratoria o di bronchite (nella parte superiore della schiena e sul torace).
- Lo stesso preparato trova impiego in caso di epatite virale, con massaggi praticati nella parte superiore del ventre. - Per attenuare il mal di denti, è necessario eseguire frizioni a livello delle gengive doloranti.

E' sconsigliato nei bambini di età inferiore ai 12 anni, alle donne incinte o che allattano. Un sovradosaggio può causare disturbi gastrointestinali, come vomito, nausea o diarrea. Può essere impiegato nel trattamento di disturbi di lieve entità ed associandolo ad altre piante è possibile potenziarne gli effetti. Per curare gli stati di stanchezza e di spossatezza si utilizza una miscela composta da 1 goccia di chiodo di garofano combinata con 1 goccia di olio essenziale di ravensara (Cinnamomum camphora). Per attenuare il mal di denti, si raccomanda di utilizzare una miscela ottenuta a partire da: 1 ml di chiodo di garofano, 1 ml di menta piperita, 2 ml di olio di germe di grano e 1 ml di olio di santoreggia di montagna. Per calmare le afte, si utilizza 1 ml di chiodo di garofano associato a 2 ml di olio essenziale di tea tree, 4 ml di olio essenziale di alloro nobile e 3 ml si olio essenziale di timo thujanol. Interazioni con i farmaci Non esistono interazioni note.

lunedì 28 marzo 2016

Miscele di oli essenziali per mitigare lo stress

STRESS

Inalazione secca e diffusione ambientale: Bergamotto, Camomilla romana, Finocchio dolce,
Geranio, lavanda, Legno di Rosa, Lemongrass, Mandarino, Patchouli, Pompelmo, Salvia, Sandalo.
Ecco alcune formulazioni antistress per inalazione secca.
Formulazione 1: Bergamotto, Camomilla romana, Sandalo
Formulazione 2: Finocchio dolce, Lavanda, Lemongrass.
Formulazione 3: Legno di Rosa, Patchoull, Pompelmo.
Stillare 2 gocce di ciascun olio su un fazzoletto e annusare ripetutamente per almeno 15 minuti, 2 volte al giorno o più .


Massaggio e bagno: Bergamotto, Camomilla romana, Issopo, Lavanda, Lemongrass, Limone, Melissa, Menta piperita, Neroli, Pino silvestre, Ravensara, Tuberosa. Ecco alcune formulazioni antistress per massaggio, date per 50 mi di olio vettore o crema base neutra.
Formulazione 1: 8 gocce di Camomilla romana, 4 di ìssopo, 6 di Lemongrass, 3 di Neroli. Formulazione 2: 8 gocce di Pino silvestre, 4 di Lavanda, 6 di Melissa, 3 di Limone.
Ricorrere anche a bagni frequenti con il sale del Mar Morto a cui siano state aggiunte almeno 2 essenze diverse.

Pediluvio e maniluvio: Geranio, Issopo, Lavanda, Legno di Rosa, Mandarino, Patchouli, Ravensara,
Salvia, Salvia sclarea, Sandalo.

Uso interno: Achillea, Bergamotto, Camomilla blu, Coriandolo, Finocchio dolce, Lavanda, Legno
di Rosa, Lemongrass, Mandarino, Melissa, Neroli, Pompelmo, Salvia sclarea

I Segreti della Noce Moscata

Tutti conosciamo la noce moscata, un ottimo complemento culinario, dall'inconfondibile profumo e che dona un aroma speciale ai nostri piatti. Ma questa pianta è molto di più, perchè una pianta medicinale, ricca di proprietà benefiche, fra cui quelle stimolanti, carminative, sedative e immunostimolanti. Ecco perchè può essere utile quando l’organismo è scarso di difese e pieno tossine accumulati durante la lunga pausa invernale: quindi va bene aggiungerla come condimento sui cibi dolci e salati, grattugiandola al momento. Ottimo supporto anche l’olio estratto dalla noce moscata, infatti se  diffuso negli ambienti combatte le infezioni delle vie aeree e versato sulla spugna (2 gocce), sotto la doccia riattiva le difese della pelle e dissolve anche i dolori ossei tipici dell’influenza.


Ma la lista delle proprietà della noce moscata è lunga: agisce infatti su tutto l’apparato gastrointestinale: un pizzico di spezia stimola la digestione ma calma anche nausea e vomito, apportando benefici in caso di infezioni dell’apparato digerente. Aggiungete una grattugiata di noce moscata allo yogurt naturale del mattino, in modo da fare scorta sia di probiotici che di sostanze disinfettanti. Bisogna, però, usare questa spezia con parsimonia, non eccedendo con le dosi poiché potrebbe risultare eccessivamente stimolante per il sistema nervoso.

In caso di fermentazione intestinale e patologie virali dell'apparato digerente,  si usa come infuso. Aggiungere  una spolverata di noce moscata appena grattugiata a un cucchiaino di menta piperita (foglie essiccate) e uno di radice di zenzero grattugiata; lasciare in infusione 5 minuti, filtrare e bere.

Infine, in caso di stanchezza, rigidità e affaticamento muscolare, un massaggio con olio essenziale di noce moscata può tonificare i tuoi muscoli arrecandoti sollievo. Versare 8 gocce del suo olio in 250 ml di olio di arnica e frizionare le zone dolenti effettuando un massaggio circolare due volte al dì.

Psicopittografia, liberarsi dalla frustrazione

La frustrazione continua indebolisce la fiducia dell'uomo. Ecco perchè molti si chiedono: "Perchè gli sforzi per raggiungere uno scopo prefisso non giungono a nulla?"

Per fare qualcosa, noi dobbiamo dobbiamo innanzitutto esser qualcosa. Per poter fare  di più, bisogna essere qualcosa di più. L'uomo che opera con questi principi riuscirà a superare gli ostacoli che precedentemente lo frustravano. Dobbiamo cambiare noi stessi, il modo di vedere le cose, di pensare e di sentire, le nostre abitudini e i punti di vista.
Mano a mano ci eleviamo, ci poniamo all'altezza dei compiti che ci siamo prefissi.

E' come un alpinista che ha scalato una cima ma che vorrebbe andare più in alto. Per far ciò, egli deve modificare il suo pensiero nei confronti di se stesso, e non nei confronti della vetta più elevata. Deve allentare i muscoli in vista di un'ascensione più lunga, deve preparare le provviste, l'equipaggiamento speciale ecc. Se cerca di scalare la vetta più alta equipaggiato per una scalata normale, il fallimento e la frustrazione saranno inevitabili. [Immagine mentale 42]

E' troppo facile incolpare la vetta invece che analizzare le nostre capacità di alpinisti. Qualcuno potrebbe chiedere: "Potreste indicarmi un buon piano per innalzarmi?" Smettiamo di cercare i mezzi per fare le cose, cominciamo semplicemente a farle.
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