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mercoledì 29 giugno 2016

Il regale Basilico, cenni e usi

Il regale Basilico, cenni e usi. Una pianta nobile che vanta rituali molto antichi e le cui proprietà non si limitano al suo uso in cucina.


Ocimum deriva da okirnon, nome greco della specie di piante a cui appartiene il basilico, mentre basilicum significa ''regale". . . La nobiltà di questa pianta, originaria dell'Oriente, era sottolineata dai rituali che ne regolavano la raccolta presso i Greci. Si doveva purificare la mano destra, aspergendola mediante un ramo di quercia con acqua di tre diverse fonti. Si doveva, inoltre, indossare abiti candidi e astenersi da contatti con esseri considerati impuri. In Egitto, il basilico fu uno dei componenti del balsamo usato per la mummificazione ma ebbe successo anche come condimento.

Presso i Romani il basilico, oltre ad essere simbolo degli innamorati, figurava tra gli odori utilizzati in cucina. Apicio, per esempio, lo inserisce in una ricette per i piselli. Nel medioevo si attribuiscono a questa pianta proprietà magiche e, ad esempio, la si considera portentosa contro il drago basilisco. Ancora nel '600 si sosteneva che se uno avesse fatto a pezzetti  qualche foglia di basilico e li avesse riposti in un buco tra due mattoni, dopo breve tempo ne sarebbero nati degli scorpioni. Ai giorni nostri, il basilico è uno degli aromi più usati nella cucina mediterranea.


Caratteristiche e proprietà
Si tratta di una pianta erbacea della famiglia delle Labiate; ha fusto eretto, raggiunge un'altezza di 30-60 cm con foglie opposte, verde vivo sulla parte superiore e verde-grigie inferiormente. I fiori sono piccoli, bianchi. Il basilico cresce bene nei terreni leggeri, ben drenati, in posizioni soleggiate.
Da tutta la pianta emana un piacevole caratteristico profumo e viene coltivato con successo anche nei vasi sui davanzali delle finestre. Le foglie fresche possono essere raccolte da maggio fino a settembre. Si possonoessiccare, disponendole in strati sottili, in luogo all'ombra, riparato ed aerato.
Il prodotto, che anche essiccato mantiene un certo profumo, va conservato in recipienti di vetro o porcellana. Le foglie non vanno tagliuzzate col coltello ma sminuzzate con le dita. Il basilico ha proprietà toniche, calmanti, ed è utile ai nervosi e agli insonni.

Utilizzo
Il basilico è l'ingrediente fondamentale in due famose preparazioni della cucina mediterranea: il pesto genovese e il pistou provenzale. Il primo si confeziona pestando un buon numero di foglie di basilico, uno spicchio d'aglio e formaggio pecorino sardo, olio d'oliva finissimo sino ad ottenere
una crema liquida ma non troppo. Alcuni aggiungono nel mortaio un po' di pinoli. Il pistou vede invertite le proporzioni fra aglio e basilico. Come formaggio viene usato il parmigiano. Per il resto il procedimento è uguale a quello del pesto.

L'olio al basilico si prepara mettendo nell'olio un certo numero di foglie di basilico spezzettate e lasciando macerare un paio di mesi.
L'aceto al basilico si ottiene versando aceto bollente sulle foglie sminuzzate di basilico; lasciato macerare per due o tre giorni va poi filtrato.
Anche la medicina popolare utilizza variamente il basilico. Contro la caduta dei capelli si mette una manciata di foglie fresche di basilico in una tazza d'acqua bollente. Dopo un quarto d'ora, strizzate bene le foglie, si friziona la cute con il liquido.
Un pizzico di foglie di basilico in acqua bollente zuccherata serve a preparare un ottimo energetico.
Un infuso ottenuto con 5 g di basilico fresco in una tazza d'acqua bollente, con succo di limone e zucchero serve a calmare gli spasmi gastrici.
Un rimedio per l' alito cattivo si ottiene mettendo in infusione in mezzo litro d'acqua bollente 30 g di foglie essiccate di basilico, 30 g di bacche di ginepro e 10 g di foglie di rosa rossa. Quando il liquido si è intiepidito, bisogna colarlo strizzando bene foglie e bacche e versarne l'infuso in una bottiglia. Serve per fare sciacqui alla bocca. Per ottenere un efficace colluttorio da adoperare contro le infiammazioni della bocca, basta far bollire per 10 minuti 50 g di foglie essiccate di basilico in mezzo litro d'acqua. Si adopera il liquido per sciacquare la bocca.
Quando un raffreddore non si risolve giova molto provocare degli starnuti liberatori aspirando col naso una presa di polvere di basilico. Un infuso di foglie secche in acqua bollente calma il vomito.

martedì 29 marzo 2016

L'olio essenziale di cannella in cosmetica e salute - Parte prima

Oggi vorrei proporvi delle ricettine pratiche da preparare con l'olio essenziale di cannella, che ha moltissime proprietà, fra cui la stimolazione del sistema nervoso centrale,  la sudorazione, è efficace in caso di apatia, tristezza, aumenta la memoria, la creatività e dona ispirazione. Ma non solo, fra le sue proprietà medicamentose si annoverano anche quelle antibatteriche, antimicotiche, carminative, antiossidanti e digestive. E potrei continuare, ma vi rimando al mio post specifico. Vediamo invece come potete utilizzarlo.


Olio anticellulite: vi occorreranno 100 ml di olio vegetale (argan, mandorla, nocciola..), e rispettivamente 6 gocce di olio essenziale di Limone e Arancio amaro, 3 gocce di olio essenziale di Cannella foglie e 4 di Zenzero. Dovete massaggiare dalla caviglia fino alla coscia e a lgluteo, ogni giorno, melgio se la sera dopo la doccia. Ha proprietà positive sul microcircolo, favorisce il drenaggio e l'eliminazione delle tossine. Durante il periodo di applicazione di questo olio, non fate lampade abbronzanti e non esponetevi al sole, perchè gli oli essenziali di agrumi sono fotosensibilizzanti.

Impacco per capelli: ottimo come ristrutturante e antiforfora, ma anche contro la caduta. A 100 ml di olio di Jojoba aggiungere 15 gocce di olio essenziale di Cannella foglie. Applicate sui capelli, massaggiando delicatamente per 1 minuto e lasciate in posaper 20 minuti. Poi sciacquate con acqua tiepida. Ripetere una volta a settimana per un mese.

Bagno per sbloccare il metabolismo: riempite la vostra vasca da begno di acqua calda, ma non troppo, e prima di immergervi, versate 3-4 gocce di olio essenziale di Cannella foglie miscelato con un cucchiaio di miele o panna. Fatelo una volta a settimana per un mese

Colluttorio per gengive infiammate: in un cucchiaio di aceto di mele Bio, versate 1-2 gocce di olio essenziale di Cannella foglie. Versatelo in un bicchiere d'acqua ed eseguite sciacqui prolungati. Ripetere 2-3 volte al giorno

sabato 9 gennaio 2016

Denti e gengive sane con il tè verde

E' dalle foglie della Camelia sinensis che si ricava il tè verde, utilizzato da millenni sia come alimento che come farmaco.  La coltivazione del tè verde avviene a circa mille metri di altitudine e giunge a piena maturazione protetto da strutture cosituite da bambù e paglia. L'insieme di queste caratteristiche fa sì che il tè verde acquisisca un sapore delicato ma intenso, ma sopra ogni altra cosa aumenta il contenuto di flavonoidi, aminoacidi, polifenoli e vitamina C.  


Le sue doti sono ormai note e sono state ampiamente confermate in uno studio condotto in Giappone e pubblicate sul  Journal of Periodontology ; inoltre la ricerca, ne ha evidenziato anche l’azione benefica nei confronti di gengivite e parodontite. Questa sua azione è dovuta alla presenza della catechina, una molecola antiossidante capace di contrastare i processi infiammatori che spesso minacciano la salute della nostra bocca. L'insorgere di malattie gengivali è dovuta alla risposta infiammatoria ai batteri presenti all’interno della bocca, fra cui il Porphyromonas gengivalis. La catechina del tè verde non solo uccide il ceppo batterico ma, in virtù delle sue qualità antiossidanti, arresta lo sviluppo e l’evoluzione della patologia. Lo studio ha sottolineato che  chi fa regolare uso di tè verde ha denti e gengive più sani di quelli che non ne bevono. Inoltre il tè verde, non essendo fermentato, può essere tranquillamente consumato anche da chi soffre di intolleranza alimentare ai lieviti. Per i bambini e per chi ha problemi di insonnia, è consigliata la varietà Bancha, naturalmente povera in teina.

Le gengiviti non vanno trascurate poichè oltre a causare alitosi, gonfiori, parodontite, possono anche provocare la piorrea.  Ma grazie alla  vitamina C, alle proprietà antibatteriche e cicatrizzanti, il tè verde è un prezioso alleato nella pulizia del cavo orale. Oltre che bevuto come infuso ma anche usato per gli sciacqui, lenisce, decongestiona e risana le arcate gengivali apportando benefici alla salute della bocca e, di riflesso, di tutto il corpo. L’infuso di tè verde può essere utilizzato come collutorio per prevenire la carie e promuovere la salute delle gengive. Se bevuto a cena al posto del vino, o a fine pasto come digestivo, vi assicurate un effetto disinfettante e calmante che rilassa ed evita le tensioni notturne che possono favorire il bruxismo.

Versate un cucchiaio di foglioline di tè verde in una teiera con filtro, precedentemente riscaldata, scaldate l’acqua in un bricco e, quando bolle, versatela sul tè lasciandolo in infusione per 5 minuti. Se i tempi di infusione si allungano il sapore della bevanda diverrà più amaro ma si arricchirà di antiossidanti. Usate invece l’infuso tiepido come collutorio o come bevanda.

martedì 3 novembre 2015

Bistorta, caratteristiche, proprietà e usi di una pianta dimenticata

Il nome polygonum deriva dal fatto che il fusto porta grossi e numerosi nodi; bistorta per via della struttura rivoltata su se stessa. Quest' erba, che in Italia è sempre stata conosciuta e apprezzata soprattutto dalle popolazioni alpine, nei paesi del nord-Europa gode da secoli di grande considerazione. Addirittura, nel 1971 , il giornale londinese Times indisse un concorso per il più buon pudding fatto con la bistorta, allo scopo di rinverdire le tradizioni di questo dolce e proporre nuove ricette, ottenendo un insperato e clamoroso successo.


Caratteristiche e proprietà


Si tratta di una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Ha radice contorta e fusto semplice eretto e fogliato. Le foglie basali sono allungate e ovali con un lungo gambo spesso alato e mcrespato. La superficie inferiore è di colore azzurro chiaro. I fiori sono molto piccoli, di colore rosa viola-rosso e formano una densa spiga. Il frutto è nero e achenio cioè secco e con un solo seme. Si trova nei prati montani e pascoli umidi in suoli ricchi di nitrati, nei pressi delle torbiere e dei laghi alpini, sino ai 2000 m. Le foglie basali, che vanno sempre usate fresche, si raccolgono dalla tarda primavera fino all'inizio dell'autunno. La radice si raccoglie in autunno e si fa essiccare al sole, oppure in forno, dopo averla ripulita, liberata da fili e piccole radici: lavata ed asciugata. I componenti della bistorta sono tannini, acidi organici, zuccheri, composti organici e calcio. Ha proprietà astringenti, antinfiammatorie e cicatrizzanti.

Utilizzo

Le foglie basali della bistorta sono da sempre usate cotte come succedanee degli spinaci e quindi con tutti gli usi di questi ultimi. Nel consumo occorre tenere presente la sua proprietà astringente. Nella medicina popolare si usa soprattutto la radice. A questo proposito studi recenti affermano che i principi  attivi della bistorta sono chimicamente vicini a quelli della ratania, costosissima pianta esotica, di cui la nostra pianta dei prati alpini è un ottimo succedaneo. Andrebbe quindi valorizzata per la sua azione precisa e mirata ad impedire lo sviluppo dei batteri e come disinfettante del cavo orale.
Colluttorio contro le infiammazioni della bocca e delle gengive: 50gr di radice cotta per mezz' ora in un litro d 'acqua. Colare e lasciar intiepidire prima dell'uso. Per la gola, fare gargarismi.
Decotto contro la diarrea: far bollire 40 g di radice m un litro d'acqua per mezz'ora. Colare, zuccherare e consumare a tazzine nella giornata.
Infuso contro le infiammazioni uterine: 40 g di radice di bistorta in un litro d'acqua bollente. Lasciare intiepidire e usare il liquido per irrigazioni.

giovedì 7 maggio 2015

Colluttorio alla Salvia fai da te per alito fresco e gengive sane

I colluttori in commercio sono costituiti da sostanze  che possono essere dannose al nostro organismo, fra cui alcol e triclosan, e, a meno che il vostro dentista non ve ne consigli uno specifico per problemi legati ad infezioni batteriologiche, sarebbe meglio farne uno in casa per completare la quotidiana igiene orale e mantenere una bocca sana e l'alito fresco. La ricetta che qui propongo è a base di salvia e malva, utile a mantenere l'alito fresco e le gengive sane. Vediamo come farlo.


Collutorio alla salvia: 1 cucchiaino di salvia, 1 cucchiaino di malva, 1 limone, 1 bicchiere abbondante d'acqua, ½ cucchiaino di sciroppo di agave

Procedimento: versare un bicchiere d'acqua in un pentolino, un cucchiaino di malva e un cucchiaino di salvia. Salvia e malva possono essere usate sia fresche che secche, l'importante è che vengano sminuzzate.  Lasciar bollire il tutto per circa 4 minuti, poi spegnere e attendete che si raffreddi. Filtrare ed arricchire con il succo ricavato da un limone e con mezzo cucchiaino di sciroppo di agave. Si conserva fino a una settimana. E' sufficiente trasferirlo in una bottiglietta con tappo e riporlo in frigorifero.

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