Quando il cuore fa i capricci e la sua attività si altera causando aritmie, tachicardia e palpitazioni, per ritrovare il benessere possiamo come sempre affidarci al benevolo aiuto della natura, previo consulto con il proprio medico. In questo caso gli alleati del cuore sono: Argento, Biancospino, Nardo e Tiglio.
Il cuore a volte, a causa di periodi di superlavoro e stress può andare fuori giri, e si fa sentire con accelerazione del battito, con una sensazione di costrizione al petto. Significa che c'è indubbiamente un'alterazione dell'attività cardiaca che può trasformarsi in aritmie, palpitazioni, tachicardia. E' ovvio che è sempre bene consultare un medico, ma si può comunque intervenire con l'aiuto di rimedi naturali.
Si può ricorrere al biancospino nei casi di alterazione cardiaca, perchè i battiti cardiaci vengono regolarizzati e questo si verifica in quanto il biancospino incrementa l’apporto sanguigno a miocardio e coronarie, e dilata la muscolatura dei vasi (soprattutto le coronarie) nei distretti periferici, diminuendo quindi la pressione. Un effetto il suo che si percepisce con gradualità, e l'estratto è ideale come cura preventiva per tutti i disturbi cardiocircolatori e per la protezione dei vasi.
In caso di alterazione del battito, il biancospino si utilizza principalmente in queste forme, fino a miglioramento dei sintomi;
- in estratto secco: 1 capsula da 100 mg 2 volte al dì;
- in infuso (2 cucchiaini di fi ori, da lasciare in infusione per 10 minuti; bere il preparato 2-3 volte al giorno);
- in macerato glicerico (1 DH), specificatamente efficace in caso di aritmie ed extrasistoli (40 gocce 3 volte al dì).
Se invece il vostro problema sono le palpitazioni e le tachicardie, allora per voi ci vuole il tiglio la cui azione si manifesta sul sistema nervoso e, quindi, si rivela efficace nel placare tachicardia e palpitazioni, spesso associate a insonnia. Anche le lievi forme ipertensive legate allo stress possono essere alleviate, per l’effetto combinato delle sue proprietà calmanti e vasodilatatrici. Il tiglio si assume come infuso (2 cucchiaini di fiori, da lasciare in infusione per 10 minuti; bere il preparato 2-3 volte al giorno) o in macerato glicerico (1 DH), nella dose di 30 gocce 3 volte al giorno.
Nel caso soffriate di extrasistole va bene il nardo ricavato da un’erba aromatica originaria delle regioni montuose dell’India settentrionale. Ha un effetto pacificante e riarmonizzante sulle somatizzazioni nervose a carico del cuore. Massaggiare 2 gocce di olio essenziale al centro del petto, all’altezza dello sterno, e annusane il profumo.
L’aritmia è un’alterazione temporanea del normale battito cardiaco: i sintomi fisici sono palpitazioni, sudore e cefalea, cui si cerca di supplire mettendosi sdraiati e cercando di respirare meglio, stando all’aperto o aprendo una finestra. In questi casi l’omeopatia suggerisce Argentum nitricum, che cura l’aritmia associata allo stress e la stanchezza prodotta dall’alterazione del ritmo cardiaco. Il rimedio si assume alla 5 CH, 5 granuli 2 volte al dì.
Il cuore a volte, a causa di periodi di superlavoro e stress può andare fuori giri, e si fa sentire con accelerazione del battito, con una sensazione di costrizione al petto. Significa che c'è indubbiamente un'alterazione dell'attività cardiaca che può trasformarsi in aritmie, palpitazioni, tachicardia. E' ovvio che è sempre bene consultare un medico, ma si può comunque intervenire con l'aiuto di rimedi naturali.
Si può ricorrere al biancospino nei casi di alterazione cardiaca, perchè i battiti cardiaci vengono regolarizzati e questo si verifica in quanto il biancospino incrementa l’apporto sanguigno a miocardio e coronarie, e dilata la muscolatura dei vasi (soprattutto le coronarie) nei distretti periferici, diminuendo quindi la pressione. Un effetto il suo che si percepisce con gradualità, e l'estratto è ideale come cura preventiva per tutti i disturbi cardiocircolatori e per la protezione dei vasi.
In caso di alterazione del battito, il biancospino si utilizza principalmente in queste forme, fino a miglioramento dei sintomi;
- in estratto secco: 1 capsula da 100 mg 2 volte al dì;
- in infuso (2 cucchiaini di fi ori, da lasciare in infusione per 10 minuti; bere il preparato 2-3 volte al giorno);
- in macerato glicerico (1 DH), specificatamente efficace in caso di aritmie ed extrasistoli (40 gocce 3 volte al dì).
Se invece il vostro problema sono le palpitazioni e le tachicardie, allora per voi ci vuole il tiglio la cui azione si manifesta sul sistema nervoso e, quindi, si rivela efficace nel placare tachicardia e palpitazioni, spesso associate a insonnia. Anche le lievi forme ipertensive legate allo stress possono essere alleviate, per l’effetto combinato delle sue proprietà calmanti e vasodilatatrici. Il tiglio si assume come infuso (2 cucchiaini di fiori, da lasciare in infusione per 10 minuti; bere il preparato 2-3 volte al giorno) o in macerato glicerico (1 DH), nella dose di 30 gocce 3 volte al giorno.
Nel caso soffriate di extrasistole va bene il nardo ricavato da un’erba aromatica originaria delle regioni montuose dell’India settentrionale. Ha un effetto pacificante e riarmonizzante sulle somatizzazioni nervose a carico del cuore. Massaggiare 2 gocce di olio essenziale al centro del petto, all’altezza dello sterno, e annusane il profumo.
L’aritmia è un’alterazione temporanea del normale battito cardiaco: i sintomi fisici sono palpitazioni, sudore e cefalea, cui si cerca di supplire mettendosi sdraiati e cercando di respirare meglio, stando all’aperto o aprendo una finestra. In questi casi l’omeopatia suggerisce Argentum nitricum, che cura l’aritmia associata allo stress e la stanchezza prodotta dall’alterazione del ritmo cardiaco. Il rimedio si assume alla 5 CH, 5 granuli 2 volte al dì.