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lunedì 8 febbraio 2016

La pilosella: il super drenante naturale

Quando c'è necessità di depurarsi è necessario rivedere la nostra dieta, l'apporto calorico e i cibi che di solito danno parte del nostro regime alimentare. In questo stato di cose dobbiamo chiedere l'aiuto dei nostri rimedi naturali. Per allontanare gli effetti negativi che un'alimentazione smodata ha sul nostro organismo, soprattutto se abbiamo ecceduto con grassi e zuccheri, bisogna liberarsi delle tossine accumulate in fegato e reni . Tra le varie possibilità terapeutiche possiamo optare per una pianta che più di altre incarna questa filosofia di benessere, la Pilosella.


E' un’erba amara dai fiori gialli,  già descritta  da Santa Hildegarda di Bingen già nel XII secolo come tonico del cuore e diuretico. Si utilizzata è la pianta intera (e possibilmente fresca). Con essa si produce principalmente la Tintura Madre, ma anche l’estratto fluido, l’estratto secco, i decotti e le tisane sono spesso utilizzati per sfruttare le sue proprietà. Principalemnte la Pilosella è diuretica e drenante renale, quindi ideale per combattere la ritenzione idrica e favorire l’eliminazione delle tossine anche in concomitanza di un eventuale sovrappeso e di cellulite. Ma fra le sue proprietà vi è un’attività antisettica urinaria esplicata da sostanze di tipo cumarinico. Contennedo flavonoidi, riduce gli acidi urici, il cui aumento è legato a molti disordini alimentari (come l’abuso di carne). Stimola la produzione e il flusso di bile, potenziando così il lavoro detossificante del fegato.

La possiamo trovare sottoforma di Tintura Madre (30 gocce 3 volte al dì), estratto fluido (3/5 grammi al dì) ed estratto secco titolato in capsule da 50-100 mg (1-3 cps al dì). Se se vuole potenziare potenziare l’azione diuretica la si può abbinare con Ortosiphon e Gramigna (30 gocce di ogni pianta, anche nello stesso bicchiere). L’eliminazione di tossine e di acido urico è invece favorita dall’associazione con Linfa di Betulla macerato glicerico (50 gocce 2 volte al dì, alternate con la TM di Pilosella). Se vogliamo invece concentrarci sul fegato, sicuramente possiamo scegliere l’abbinamento con il Tarassaco e il Carciofo: preparate una miscela in parti uguali e prendetene 30 gocce tre volte al di. Per riavviare il metabolismo, utilizzate un abbinamento di estratti secchi di Pilosella e Gambo d’ananas in capsule da 50-100 mg (2 volte al dì).

lunedì 23 novembre 2015

Limone, olio essenziale

Nome botanico: Citrus limonum
Famiglia: Rutacee
Provenienza: India
Estrazione: dalla buccia
Profumo: agrumato, fresco, delicato
Azione enrgetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, antitossico, astringente, stimolante, antireumatico, antianemico, febbrifugo, cicatrizzante, depurativo, diuretico, vermifugo, ipotensivo, fluidifica il sangue, stimola i globuli bianchi
Principali indicazioni: malattie infettive, febbre, astenia, inappetenza, convalescenza, cellulite, acne, punture di insetti, disturbi digestivi, ipertensione
Precauzioni: se applicato puro, può essere irritante su pelli sensibili. Non usare sulla pelle prima dell'esposizione al sole, perchè fotosensibilizzante

Il limone è un frutto ben noto per le sue virtù rimineralizzanti, vitaminiche, disintossicanti, antibatteriche; l'essenza che si ottiene per spremitura della buccia (occorrono ben tremila limoni verdi per estrarne un chilo) entra a buon merito nel novero di quelle da tenere senz'altro in casa. L'abitudine di spremere del succo di limone sui frutti di mare e sulle ostriche da mangiare crudi nasce dal fatto che, entro un quarto d'ora, il potere antibatterico sviluppato dal limone è in grado di inattivare il novanta per cento dei batteri eventualmente presenti. Lo stesso vale per l'acqua o per la verdura.

L'azione battericida dell'essenza di limone e quella di stimolo dei globuli bianchi sono state ampiamente dimostrate e questo la rende molto utile nel corso di epidemie influenzali e malattie infettive, per frizioni, per compresse di acqua fredda, durante la febbre, per nebulizzazioni ambientali, per inalazioni umide in caso di bronchite o tosse, per gargarismi per il mal di gola o in presenza di afte, stomatiti o gengiviti, sfruttando in questo caso anche la sua azione cicatrizzante. Il limone è una pianta dotata di una straordianria fecondità ( un solo albero può produrre anche duecento frutti in un anno) che tuttavia domina e amministra senza esaurirsi.

Quindi la sua azione sull'organismo umano sarà di tipo astringente e di controllo dell'eccesso di proliferazione e della dilatazione delle forze metaboliche, che vengono domate e ricondotte verso l'equilibrio. Ne consegue la sua azione di attenuazione dei processi infiammatori e delle tendenze allergiche, quali per esempio il raffreddore da fieno, le affezioni reumatiche, la tendenza a un eccesso di liquidi nei tessuti. Ha un'azione antireumatica ed è molto utile anche nei "dolori di crescita" dei bambini per massaggi. E' un depurativo del fegato e del sangue, aiuta la digestione, migliora la circolazione e fluidifica il sangue in caso di arteriosclerosi.

Per il suo effetto drenante e decongestionante, trova indicazione nella cellulite e nel sovrappeso, in particolar modo associato al ginepro, aumenta l'eliminazione di liquidi e favorisce il metabolismo e il riassorbimento dei grassi. Sulla pelle combatte le impurità, la seborrea, attenua le macchie scure, rinforza le unghie, disinfetta le ferite ed è un ottimo cicatrizzante. Pianta solare per eccellenza, il limone estrinseca pienamente la sue qualità sia come frutto che sotto forma  di essenza: agisce aumentando la tonicità e la forza vitale. E' consigliabile, per una azione stimolante e rivitalizzante generalizzata, massaggiare questa essenza a livello del plesso solare, "cuore nervoso" degli organi; da qui le forse vitali si diffondono in tutto il corpo.


domenica 25 ottobre 2015

La linfa d'acero un potente elisir per la salute del nostro organismo

Grazie al diffondersi della cultura americana tutti abbiamo conosciuto un classico delle abbondanti colazioni americane: lo sciroppo d'acero che viene  versato sui pancakes. Lo sciroppo d'acero si ottiene dalla sua linfa ed è un elisir davvero prezioso per la salute: un rimedio rimineralizzante efficacissimo contro l’invecchiamento cellulare, ottimo contro l'obesità in quanto elimina l’adipe e i liquidi in eccesso ed in più eccellente sostituto dello zucchero per chi accusa rialzi di glicemia. Inoltre, questo sciroppo è molto utile anche in caso di gastrite, di costipazione intestinale e di colite spastica.


Lo sciroppo d’acero si ottiene facendo bollire la linfa estratta all’inizio di primavera dall’Acer saccharum e dall’Acer nigrum: sappiate che gli alberi devono avere almeno 80 anni di vita e per produrre un litro di sciroppo sono necessari almeno 40 litri di linfa, un liquido dal colore ambrato, dolce ed aromatico. Nella medicina antroposofica è usato da sempre per depurare e disintossicare l’organismo, mescolandone un cucchiaio a qualche goccia di succo di limone, aggiungendo un cucchiaio di sambuco, un po’ d’acqua naturale e bevendo il preparato la mattina per cicli di un mese.

Grazie ad un approfondito studio condotto dall'Università di Rhode Island si è scoperto che i composti chimici utili per la salute contenuti nello sciroppo d’acero, sono circa una ventina. Addirittura sembra che questi composti benefici  si formino quando l’acero viene inciso per far sgorgare la linfa, ovvero nel momento in cui l’albero mette in atto una sorta di meccanismo di difesa che provoca la secrezione di composti fenolici: sono loro le vere risorse del sistema immunitario dell’albero e noi, assumendoli, li trasformiamo in uno scudo verde per la nostra salute.

Lo sciroppo d’acero è ideale anche per chi pratica sport. Va diluito in acqua e assunto sia prima dell’allenamento come integratore di zuccheri a rapido assorbimento, che durante l’attività fisica, come integratore di minerali. È anche un ottimo dolcificante per i bimbi, fin dallo svezzamento. La sua ricchezza in minerali e il suo sapore lo rendono sicuramente migliore dello zucchero raffinato.

mercoledì 11 marzo 2015

Drenare e Depurare con la Pilosella

Vogliamo prepararci al meglio alla primavera e poi all'estate, dopo i rigori e qualche stravizio invernale, che parliamoci chiaro, non è ancora finito, dato che dobbiamo superare la Pasqua. Quindi organizziamoci prima, per affrontare un periodo di depurazione. Possiamo sempre contare sui rimedi naturali. Quindi ricordate, passata la Pasqua, dobbiamo dare il via all'eliminazione delle tossine. Dovremmo dunque concentrarci sui quei rimedi che agiscono là dove le scorie dannose si accumulano: fegato e reni.  Per questo è ottima la Pilosella.

Dalla Pilosella si ricavano la Tintura Madre, l'estratto fluido, l'estratto secco, si possono fare decotti, tisane per sfruttarne al meglio le proprietà. La sua caratteristica principale è quella di essere un ottimo drenante renale e diuretico, che aiuta a contrastare la ritenzione idrica e favorisce lo smaltimento delle tossine anche in caso di sovrappeso e cellulite (che purtroppo è sempre una spada di Damocle che ci pende sulla testa). Altra proprietà che la contraddistingue è che è antisettica grazie alla presenza di sostanze di tipo cumarinico. Contiene inoltre flavonoidi utili alla riduzione degli acidi urici e stimola la produzione e il flusso di bile.


Previo consulto medico o erboristico, ecco come potete usarla al meglio:  la Tintura Madre (30 gocce 3 volte al dì), l’estratto fluido (3/5 grammi al dì) e l’estratto secco titolato in capsule da 50-100 mg (1-3 cps al dì). Se se ne vuole potenziare l’azione diuretica abbinatela con Ortosiphon e Gramigna (30 gocce di ogni pianta, anche nello stesso bicchiere). Per eliminare le tossine e l'acido urico si può associare alla Linfa di Betulla macerato glicerico (50 gocce 2 volte al dì, alternate con la TM di Pilosella). Per il fegato, abbinatela con il Tarassaco e il Carciofo: preparate una miscela in parti uguali e prendetene 30 gocce tre volte al dì. Per riavviare il metabolismo, utilizzate un abbinamento di estratti secchi di Pilosella e Gambo d’ananas in capsule da 50-100 mg (2 volte al dì).

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