Simply

Visualizzazione post con etichetta infusione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta infusione. Mostra tutti i post

sabato 12 dicembre 2015

Contro il raffreddore: tè nero allo zenzero

Le malattie da raffreddamento sono un fastidioso disturbo che l'autunno e l'inverno ci regalano gratuitamente e che infastidiscono molto le nostre giornate: il naso cola, siamo intasati, ci viene il mal di testa, starnutiamo ripetutamente. Ecco perchè nella medicina tradizionale cinese le malattie da raffreddamento vengono trattate con il tè nero allo zenzero.

Perchè il tè nero? Perchè la fermentazione delle qualità nere del tè lo rendono "tiepido", come si dice in gergo, e proprio per questo motivo molto più adatto a combattere il freddo rispetto al fresco tè verde (non fermentato). Tra gli alimenti tiepidi, indicati nella cura e nella prevenzione dei raffreddori, anche lo zenzero viene classificato come tiepido.

Ecco quello che vi occorre: tè nero, qualche fettina di zenzero
Dovete solo lasciar riposare a lungo l'infusione di tè con lo zenzero e aggiungete, se lo gradite, un buon miele, che è contemporaneamente energizzante e dolcificante.


martedì 17 novembre 2015

Infusi, decotti e tisane

Conosciute le erbe, conviene chiarire i modi delle preparazioni, dai quali pure dipende il risultato. Cominciamo dai termini. Con il termine infuso, infusione, si intende l'estrazione dei principi attivi delle parti tenere di un vegetale, di solito, fiori, foglie, fusti verdi, sommità fiorire, e si ottiene versandovi sopra acqua in ebollizione.

Un decotto è invece il liquido ottenuto facendo bollire in acqua da 5 a 20 minuti, sostanze vegetali più dure, come semi, cortecce, radici. Il periodo di 20 minuti è di solito richiesto per le sostanze molto legnose. Per entrambe le preparazioni, si suggerisce di attenersi alle regole che seguono:


  • Usare recipienti possibilmente non di metallo, ma smaltati, e non usare neppure cucchiai di metallo
  • Quando si prepara un infuso, versare sempre l'acqua in ebollizione sopra le erbe e non gettare le erbe nell'acqua
  • Lasciar riposare, coperto, per 5-10 minuti, secondo indicazione; un tempo troppo breve può non dar modo ai principi attivi di sciogliersi nell'acqua, e un tempo troppo lungo può liberare altre sostanze non desiderabili, come avviene per il tè.
  • Non conservare infusi e decotti per più di 24 ore
Le dosi indicate qui sotto valgono per le piante allo stato secco; circa uguali sono quelle per le piante allo stato fresco, che tuttavia possono essere aumentare

PICCOLA TABELLA PRATICA
una presa: 2-3 grammi
un cucchiaino: 5 grammi
un cucchiaio: 10 grammi
una manciata: 30-40 grammi

sabato 21 marzo 2015

Verbena sacra per sconfiggere un piccolo Malessere

Oggi vi suggerisco un rito per raccogliere e caricare la Verbena. Quest'erba sacra è nota secoli peri suoi poteri medicamentosi e le sue proprietà magiche. I Druidi la veneravano quanto il loro amato vischio, e secondo la leggenda fu trovata sul Calvario perchè usata per tamponare le ferite di Gesù. Da sempre la verbena viene adoperata per tener lontani da casa gli spiriti maligni mescolata a filtri d'amore e bevuta come tisana per curare un centinaio di malesseri.


Se lasciata in infusione nll'acqua bollente e poi aggiunta all'acqua del bagno ha un effetto molto rinfrescante. Usatela secondo quel che vi suggerisce l'intuito e, ogni volta che la cogliete, pronunciate queste magiche parole: "Erba fatata, sacra verbena, che da ogni male sfronda, sia benedetto il campo o il sentiero che di sua foglia abbonda".

Scoprirete che 25 gr di foglie essiccate  lasciate  a macerare in mezzo litro d'acqua bollente curano l'indigestione e i disturbi di stomaco; una quantità doppia serva a guarire un taglio o una ferita o una bruciatura, e può essere usata come gargarismo contro infezioni alla gola e stomatiti.




Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.