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lunedì 25 aprile 2016

Consigli per le allergie primaverili

Occhi che lacrimano, sensazione di prurito dentro al naso, qualche accenno d'asma, starnuti...ci siamo, sono arrivate le allergie primaverili, che ci fanno stare davvero male, costringendoci, molto spesso a ricorrere agli antistaminici. Ecco qualche semplice consiglio per vivere meglio in casa.

Chiunque soffre di allergie primaverili deve affrontare l'attacco dei pollini che inevitabilmente viaggiano felici nell'aria ma che mettono a dura prova la salute dei soggetti che non li tollerano. Abbiamo parlato dei rimedi naturali per stimolare il sistema immunitario, ma in ogni caso è bene attenersi ad un decalogo di consigli per cercare di soffrire meno. Ovviamente questi consigli vanno messi in pratica nei limiti del possibile. 



1. Vento e Sole:  quando ci sono giornate ventose o particolarmente assolate sarebbe bene rimanere in casa poichè la concentrazione dei pollini nell’aria è molto più alta.

2. Pulizia della a casa:  anche la pulizia della casa è utile per tenere sotto controllo le allergie. I pollini si depositano con facilità sui pavimenti e sui mobili, quindi quando dovete areare la casa fate attenzione e impegnatevi ad una pulizia più accurata.

3. Capelli:  possono catturare il polline e poi depositarsi sul cuscino del letto, quindi aanche in questo caso scegliete di lavarli una volta in più.

4. Protezione del viso: in macchina tenete i finestrini chiusi, usate gli occhiali da sole e se possibile anche le mascherine soprattutto quando viaggiate e vi muovete, sarete più protetti dagli attacchi.

5. Arredamento: evitate di tenere in casa tappeti, tende e moquette perché diventano facilmente un ricettacolo di batteri e particelle.


6. All'aperto:  se possibile evitare  prati, campi e campagne.

7. Sport: per evitare fastidiosi e pericolosi attacchi di rinite o asma prediligete in questo periodo la palestra.

8. Orti e giardini: se avete vicini con orti e giardini evitate di star fuori mentre sistemano piante e fanno potature. 

9. Animali: a volte cani e gatti possono essere portatori di pollini: fate in modo tale che non si posino su coperte e vestiti che potete trovarvi ad utilizzare.

10. Igiene personale:  lavate tutte le zone del corpo esposte al polline, con particolare attenzione ad occhi, naso e bocca.


martedì 14 luglio 2015

Erbe curative nella preistoria

"Maledetto sia il suolo per causa tua. Con dolore ne trarrai il cibo...Spine e cardi produrrà per te, e tu mangerai le erbe del campo" (Gen. 3,17). Così la Bibbia dà inizio all'avventura dell'uomo sulla terra. Difficile poter ricostruire questo cammino senza aiutarci con un po' di fantasia. Qualche reperto archeologico ci porta a pensare alla presenza di pollini di piante curative insieme ad ossa di epoca neandertaliana (200 mila- 35 mila a. C.) rinvenuti in una caverna irachena. 

Vita quotidiana
In altri siti archeologici, risalenti a circa 60 mila anni fa, sembra ci siano tracce di prodotti curativi. Con l'arrivo dell'Homo sapiens (35 mila anni fa), questi segnali si moltiplicano e acquistano maggiore concretezza, specialmente per quanto riguarda il lenimento del dolore: camomilla, valeriana, millefoglio, lino, canapa e papavero. L'uomo inizialmente si basava sull'osservazione degli altri mammiferi, poi, man mano, sull'epsrienza diretta. In Mesopotamia troviamo i primi accenni di prescrizioni mediche in caratteri ideografici e cueniformi. Sappiamo che i Sumeri utilizzavano decotti, cataplasmi, unguenti...ed anche "sostanze ausiliarie" (miele, birra, vino) come eccipienti alla somministrazione del farmaco.

Memento: L'uomo discerne gli elementi che lo circondano: sperimenta il valore terapeutico del sole, dell'acqua, del calore. Nel bosco non  trova solo cibo, ma anche le piante con cui curarsi. Le scoperte avvengono per imiazione dei comportamenti osservati negli animali. Forse le piante, grazie agli effetti che producono, venivano viste avvolte da un alone di mistero e superstizione.
Diceva l'abate Galiani: "La malattia è una come una lotta tra il male e il malato, nella quae interviene il medico con un bastone, che tira botte da orbi: se colpisce il male, va bene per il malato; ma se colpisce il malato....."
Che cos'è un'erbaccia? E' una pianta di cui ancora non si sono scoperte le virtù (Ralph W. Emerson)


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