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sabato 16 gennaio 2016

Stimolare la creatività dei bambini con giocattoli fai da te

I giocattoli per bambini oggi sono al passo con i tempi, tutti tecnologicamente avanzati, pieni di luci, suoni, input. Ma se da un lato sono così attraenti, dall'altro fra coloranti artificiali, plastica, componenti elettroniche di vario tipo non sono poi così sicuri e tantomeno stimolano la creatività, la manualità, la fantasia, l'immaginazione. Proviamo noi a farli in casa dei veri e propri giochi che invece siano utili alla mente dei nostri figli.

Dare zero a un anno il cestino dei tesori:
se il bambino ha imparato a stare seduto, allora è il momento di fargli scoprire le bellezze della propria casa. Basterà dotarsi di un contenitore capiente, potrebbe essere un cesto rotondo, possibilmente naturale e dell'altezza di circa 12 centimetri affinché il bimbo possa infilarvi il braccio. Dentro riponete i "tesori" che devono essere numerosi, una trentina almeno, e di vario genere per stimolare tutti i sensi. Scegliete oggetti che il bimbo possa mettere in bocca, toccare, odorare, far rotolare, con i quali possa fare e disfare. Ecco alcuni spunti per oggetti da inserire nel vostro cestino dei tesori: una pigna grossa, qualche foglia, delle conchiglie, un grosso sasso, il nocciolo dell'avocado, il tappo di sughero da damigiana (evitate quelli troppo piccoli), una spugna da bagno naturale... Un cucchiaio di legno, una spazzola, un portauovo, un pezzetto di tessuto, qualche nastro, gomitolo di lana, foulard appallottolati.


Bottiglia sonaglio da 0 a 1 anno:
procuratevi una bottiglia facile da maneggiare e mettetevi tutti quegli oggetti rumorosi che al tocco del bambino possano fare rumore. Potrete scegliere bottoni, pezzi di giochi, pasta cruda, perline, campanelle, pezzettini di carta molto colorata, conchiglie, pezzi di cannucce.

Da tre anni in su:
si possono fare gli acquarelli home made. Occorretne: 1 cucchiaio di aceto bianco, 2 cucchiai di bicarbonato di sodio, 1 cucchiaio di amido di mais, 1/4 cucchiaio di glicerina, contenitori per le uova riciclati, coloranti naturali. Procedimento: mescolate l’aceto e il bicarbonato e fate riposare, attendendo che non ci sia più schiuma prima di versare gli altri ingredienti (amido di mais, glicerina in quest'ordine). Versare la miscela così ottenuta all’interno delle cavità dei contenitori delle uova, aggiungendo in ognuna diverse gocce di colorante per ottenere i colori desiderati. Mescolate delicatamente per miscelare bene il colore e aspettate che il colore si indurisca, lasciandolo riposare tutta la notte. Si utilizza con il pennello prima intinto nell’acqua come i soliti acquerelli.

Bolle di sapone:
Per fare bolle giganti e resistenti è la glicerina. Farle in casa è semplice, vi servono: alcuni barattoli con coperchio o vecchie boccette per bolle di sapone vuote, un secchiello o una vaschetta, frusta elettrica, 4 cucchiai di detersivo liquido per piatti, 4 cucchiai di glicerina, 1 litro di acqua colorante per cibi (facoltativo). Procedimento:  mescolate l’acqua, il detersivo e la glicerina in un secchio e battere con il mixer ad immersione per farli emulsionare bene. Lasciate riposare per 24 ore il liquido e versatelo nei contenitori scelti. Per fare le bolle usate l’apposito scovolino delle bottigliette oppure dei braccialetti rigidi ai quali avrete montato un manico fatto con spago e una matita. Conservate la quantità non utilizzata in barattoli con coperchio.

Pasta da modellare:
Ingredienti: 2 tazze di farina, 2 tazze di acqua calda, 1 tazza di sale, 2 cucchiai di olio vegetale, coloranti per alimenti. Procedimento:  ponete tutti gli ingredienti in un tegame e mescolate a fuoco basso, lasciando che l’impasto di rassodi piano piano. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Dovrà risultare un impasto asciutto e non appiccicoso: se l'impasto dovesse essere troppo molle,  continuate la cottura. Una volta ottenuta la consistenza ottimale, si possono aggiungere i coloranti e dividere l’impasto in piccole porzioni che potranno poi essere modellate a piacimento. Attenzione ad evitare che la pasta così prodotta possa essere ingerita da animali o bambini molto piccoli.

venerdì 15 gennaio 2016

Chi sei il mangia?, chi 'un piange 'un ha puppa, chiusocchi

CHI SEI, IL MANGIA?: è così apostrofato chi fa il gradasso, quasi volesse mangiare il prossimo. Il Mangia, che è un po' il simbolo di Siena, era l'automa di bronzo che batteva le ore sopra l'omonima torre del Palazzo Comunale. La statua aveva sostituito i campanari che anticamente battevano le ore agli ordini di un certo Giovanni di Ducci, detto Mangiaguadagni.

CHI 'UN PIANGE 'UN HA PUPPA: modo di dire pisano e lucchese: chi non chiede insisitentemente non ottiene nulla. A Lucca le puppe (ciocce a Firenze) si chiamano pùppore e fanno anche parte della toponomastica popolare: la PIazza del Salvatore è infatti più conosciuta come "PIazza della pupporona" a causa della statua marmorea di una naiade a seno scoperto che adorna la fontana neoclassica

CHIUSOCCHI: a occhi chiusi; senza esitare. Frequente nel dialetto versiliese: "Quéla giovenotta lì io la sposerei a chiusocchi".

Vampirismo psichico

L'energia vitale non defluisce soltanto dall'aura della persona che subìto una ferita orbicolare. Il suo deflusso può essere considerevolmente accresciuto dall'"azione vampiristica" di certi individui, i quali riescono a mantenere una normale quantità di energia vitale solo attingendola continuamente da altri che li circondano.

In moltissimi casi, il vampirismo psichico è puramente inconscio, e i vampiri stessi rimarebbero inorriditi se venissero a sapere ciò che fanno. Molti di noi hanno incontrato, una volta o l'altra, persone che li sfinifìvano con la loro presenza. Spesso sono ricercatori seri e sinceri delle verità spirituali: ma resta il fatto che chiunque venga a stretto contatto con loro per mezz'ora o poco più prova la sensazione di essere stato privato di tutta la sua vitalità (per contro, quello che lo ha prosciugato dell'energia, spesso dichiara di apprezzare assai melgio dopo essersi intrattenuto con lui).

Tuttavia, a parte questo esaurimento, vi è un corrispondente assorbimento da parte delle vittime, poichè il corpo vitale svuotato cerca di ricaricarsi. Ma a causa della lesione nell'epidermide aurica, la nuova vitalità, invece di venire attratta attraverso canali normali, viene presa da qualunque tipo d'energia circostante. Poichè queste fonti d'energia possono anche non essere normali e desiderabili, il risultato finale è spesso la ricarica del corpo con forze contaminate e nocive, che possono comportare condizioni favorevoli alle malattie .

Ritrovare lo sprint con cavolfiore, limone e riso

Abbiamo parlato di rimedi vari per affrontare l'autunno, l'inverno e i tutti i disagi che essi ci portano fra epidemie di raffreddore, tosse, influenza, cali  di energia. Anche l'inizio dell'anno però è forirero di qualche problema perchè gli inizi di Gennaio si portano dietro la pesantezza degli stravizi fatti durante le festività natalizie e del capodanno. Ma c'è un rimedio anche per questo, infatti per far sì che il senso di pensatezza e affaticamento passi velocemente e ritrovare il benessere.  Ve ne sono tre da tenere in grande considerazione: il cavolfiore, il limone e il riso.

Il cavolfiore è ottimo per combattere il reflusso e sfiammare tutto l’apparato digerente, questa azione  è dovuta ad una sostanza che esso contiene, il gefarnato, capace di rinforzare la mucosa dello stomaco e  proteggerla anche contro gli attacchi dell’Helicobacter pylori. Se non sopportate l'acuto odore del cavolo durante la cottura, mettete nell’acqua di bollitura un gambo di sedano e pezzetti di pane secco. Per potenziare la sua azione cicatrizzante  sull’ulcera ed evitare le comuni fermentazioni dopo averlo mangiato, basta condirlo con un filo d’olio e qualche cucchiaio di yogurt bianco intero (ovviamente senza zucchero).


Una potente proprietà del limone, oltre al fatto di essere un antibiotico naturale, è quella di migliorare la fissazione del ferro e contrastare le anemie. Ecco perchè è bene aggiungere il suo succo (a crudo) a carne e pesce, carpacci e insalate. Se non amate il limone potete usare il prezzemolo. Se messo nella frittata e nelle minestre, grazie al contenuto di vitamina C fa guarire in fretta il raffreddore. Provate l’insalata di ceci, noci e salmone affumicato: è perfetta per contrastare la debolezza e nutrire il sangue. Basta condirla con un cucchiaino di succo di limone, un pizzico di scorza grattugiata, peperoncino e olio d’oliva.

Il riso, quello integrale è ottimo per combattere la stipsi e rigenerare la flora batterica intestinale. Se la vostra dieta delle festività è stata a base di pane bianco, pasta e carboidrati raffinati, per depurarsi dall’eccesso di zuccheri accumulati basterà accompagnare i pasti con del riso integrale lessato molto al dente, senza dimenticare di aggiungere all’acqua di cottura 1-2 cucchiai di aceto bianco. È ricco di fibre antistipsi. Si può insaporire il riso lessato con l’acidulato di riso, condimento della cucina giapponese che combatte la stasi circolatoria ed è un ottimo ricostituente per iniziare l’anno.

Ylang-ylang, olio essenziale

Nome botanico: Unona odoratissima
Famiglia: Anonacee
Provenienza: Filippine
Estrazione: dai fiori gialli freschi
Profumo: dolce, intenso, soave, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, antistress, antisettico, sedativo nervoso, ipotensivo, tonico, stimolante della circolazione
Principali indicazioni: depressione, insonnia, tensione nervosa, frigidità, impotenza, ipertensione, palpitazioni, tachicardia, cura della pelle e dei capelli
Precauzioni: l'essenza non è tossica, ma l'intensità della fragranza può indurre nausea o cefalea; usare con moderazione


Ylang-ylang significa in filippino "fiore de fiori". Questo albero esotico originario dell'Asia tropicale e coltivato a Giava, Sumatra e nel Madagascar, simile a un salice piangente con i rami ricurvi verso il basso, porta grandi fiori delicati di colore rosa, malva o giallo a seconda della varietà. Quando la colorazione del fiore è completa, esso emana un profumo intenso e caratteristico. L'essenza più pregiata si ottiene dalla varietà con i fiori gialli. Essi vengono raccolti all'inizio dell'estate all'alba, prima che il calore del sole appesantisca troppo il loro profumo.

L'essenza viene estratta con un processo di distillazione in vapore acqueo: l'olio ottenuto con la prima parte della distillazione è il più pregiato e viene chiamato ylang-ylang extra; con la distillazione successiva si ottengono i distillati di grado 1, 2 e 3, meno pregiati. L'essenza ha un aroma molto persistente, che viene usato in profumeria per "fissare" i profumi.

Questo fiore è molto conosciuto dalle popolazioni locali, per le sue proprietà benefiche sulla pelle, per le dermatiti e le morsicature di insetti e per la bellezza dei capelli: le ragazze molucchesi mettevano i lunghi petali ricurvi a macerare al sole in olio di cocco, per preparare un unguento da spargere sui capelli. I colonialisti europei presero spunto da questa usanza e fecero dell'ylang-ylang un componente di un olio per la cura dei capelli, noto con il nome di "olio di Macassar".

Come altre essenze tratte dai fiori, anche l'ylang-ylang esercita uno spiccato effetto distensivo sul sistema nervoso. La sua fragranza soave ed esotica è estremamente piacevole e svolge un effetto  rilassante e leggermente euforizzante. E' perciò indicata per gli stati di stress e tensione nervosa, ansia, depressione, come altri delicati oli floreali quali gelsomino, neroli, rosa, con cui può essere eventualmente associata per creare un effetto sinergico sulla psiche.

Altre associazioni consigliate sono con maggiorana e basilico, dall'effetto più stimolante. Dell'ylang-ylang si è anche detto che "frena la collera derivante dalla frustrazione". L'effetto calmante e distensivo viene raggiunto maggiormente se l'essenza viene utilizzata per bagni o massaggi rilassanti.  In Indonesia i suoi fiori vengono sparsi sul letto nuziale degli sposi: l'essenza è tra quelle più frequentemente indicate come afrodisiache. utile  in caso di diminuzione del desiderio sessuale.

Ha un'azione calmante sul cuore e sul respiro, in caso di tachicardia, palpitazioni, respiro affannoso legato all'ansia; dà ottimi servigi alla pelle, per massaggi facciali, e ai capelli, per rafforzarli e frenarne la caduta. In questo caso si consiglia di utilizzare l'ylang-ylang per frizioni e massaggi al cuoio capelluto, miscelandolo con altre essenze attive in questo senso, come rismarino e alloro.
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