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martedì 9 dicembre 2014

Contro lo spreco alimentare chiedete la Doggy Bag

Che cos'è la "doggy bag", non fatevi ingannare dal nome, non serve per metterci Fido, nè ha la forma di un animale. E' naturalmente una parola anglosassone che definisce più una pratica che un oggetto vero e proprio. Una buona pratica sia per il risparmio che per la sostenibilità ambientale: consiste infatti nel mettere da parte il cibo avanzato al ristorante e portarlo a casa. Del resto il cibo è stato pagato e si suppone che sia di buona qualità, quindi perchè permettere che finisca nella spazzatura? Non fatelo, chiedete allora una "doggy bag". 

Ora letteralmente “doggy bag” si traduce in “busta per il cane”, ma oggi la si richiede più per se stessi che non per il proprio animale domestico. E' sufficiente comunicare al cameriere che si vogliono portare a casa gli avanzi; ciò che è rimasto nel piatto sarà posto in un altro contenitore, come le vaschette di alluminio o  in cellophane e stagnola, e poi riposto in una bustina. Così confezionato non vi sarà nemmeno il rischio di macchiare abiti o mezzi di trasporto.


Su questo tema è stata condotta una ricerca, da  Sitcom Editore, su un campione di 937 italiani e 118 ristoranti da cui è risultato che quattro italiani su dieci portano a casa il cibo che non finiscono al ristorante. Qui non si tratta di bon ton, ma di motivazioni ben precise in merito allo spreco del cibo o bevande. Se ora la tendenza di andare al ristorante è dettata più dal desiderio di stare insieme che non da quello dalla voglia di mangiare, con la doggy bag non sarà un problema gustare a casa ciò che si è lasciato nel piatto al ristorante.

Per quanto riguarda la conservazione dei cibi è bene che siano posti in contenitori chiusi, separando il primo dal secondo, i cibi cotti da quelli crudi,  anche nel caso di vegetali, e gli alimenti crudi dai “ready to eat” (ovvero pronti al consumo, ad esempio salumi, formaggi, latte..). L’INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, consiglia che gli avanzi in frigorifero vanno riposti in piccole porzioni ed è sconsigliato riscaldare lo stesso cibo più di una volta. Inoltre, per proteggersi dai microrganismi, è fondamentale scaldare correttamente il cibo, aspettando che esso diventi caldo all’esterno ma soprattutto all’interno, poichè la maggior parte degli agenti patogeni non sopravvive a temperature superiori ai 75°C.

Cosa mettere nella doggy bag? Sicuramente i cibi che hanno subito un processo di cottura e verranno cotti nuovamente prima di essere consumati. Prediligete alimenti come formaggi stagionati, frutta molto acida (ananas, ciliegie, lamponi, mirtilli, pompelmi, limoni, ecc.), salumi e vino, che presentano una conservabilità maggiore rispetto ad altri. Evitate, sfiziosi antipasti, in genere sono preparati con largo anticipo e molti sono conditi con salsine che non si mantengono per troppo tempo. Non mettete nella doggy bag alimenti crudi salati e dolci, perché non necessitano cottura e quindi sarebbe impossibile sterminare gli eventuali microrganismi che nel frattempo si sono formati. 

È sconsigliato conservare certi cibi in determinate stagioni, come il tiramisù perchè durante la stagione estiva è meglio lasciarlo al ristorante e non portarlo a casa. D’estate, infatti, è più facile che il cibo vada a male, in quanto i valori ottimali di crescita di microrganismi sono intorno ai 37°C. Gli ingredienti principali del tiramisù sono uova e mascarpone e assieme, complice la temperatura elevata, potrebbero giocare un brutto scherzo.

sabato 6 dicembre 2014

Il linky Party un modo per aiutarsi e conoscere altri bloggers

http://makeupineout.blogspot.it/2014/11/linky-party-1-compleanno-del-mio-blog.html 

Sono stata invitata da un'amica a partecipare a questa inziativa, un modo per aiutarsi a vicenda e far conoscere il proprio blog, magari visitandosi a vicenda possono nascere nuovi contatti e chissà magari nuove colaborazioni.  Perciò, chiunque sia interessato ad esplorare il mondo dei nuovi bloggers può cliccare sul link della foto e partecipare.  E vento in poppa.


venerdì 5 dicembre 2014

Etica ecologica e ecosostenibilità: Ecocose

Sfiatata come non mai e alla ricerca di regali ecosostenibili, mi sono imbattuta quasi per caso in ECOCOSE,  un portale di ecommerce che è stato una fonte di ispirazione per me. Cosmetici, detersivi, rimedi naturali, profumi tutti con un punto comune: la rigida etica ecologica. Son prodotti sostenibili, selezionati, biologici, ecologici con una funzione biunivoca: rispetto per il lavoro dell'uomo e rispetto per i diritti della terra.

Ognuno di noi, in qualità di consumatore  deve e può essere responsabile di ciò che acquista, e  l'acquisto è un'azione che riguarda e influenza l’intera comunità. Lo ripeto spesso, si deve saper scegliere dato che non consumare è impossibile e si può imparare a farlo rivolgendo la nostra attenzione alla qualità. Ecco perchè su questo portale trovate solo prodotti sostenibili e di altissima qualità per l'uomo e quindi anche per la terra: c'è tutto.


Di ogni prodotto si tiene conto anche del suo impatto ambientale, dei materiali da cui è composto, della sua provenienza. Per cosmetici e detersivi viene effettuato un severo controllo dell'INCI Name (lista degli ingredienti utilizzati nei prodotti), così vengono evitati prodotti contenenti elementi dannosi per la persona e l’ambiente. Qui si dà la precedenza al made in Italy,   o ai paesi europei limitrofi per limitare il più possibile l'emissione di CO2. Già non solo vendita di prodotti, ma etica contro l'inquinamento e il trasporto lo sappiamo, inquina. Per questo il packaging è ecologico e sostenibile: imballi biodegradabili e materiali di recupero.


Sul portale potete scegliere tra tantissimi prodotti etici e certificati, è possibile iscriversi alla newsletter e ricevere tutte le novità, in più si può approfittare delle offerte periodiche promozionali o sconti. Se viene effettuato un acquisto superiore ai 100 euro si riceve un omaggio e buoni sconto. Le spese di spedizione sono gratuite sopra i 55 euro di spesa, mentre si può pagare con carta di credito, paypal, bonifico bancario e contrassegno. Per chi abitasse nelle vicinanze di Bevilacqua (Verona), sede dell'azienda, c'è la possibilità del ritiro merce direttamente in sede.

Ora non vi resta che andare a dare un'occhiata e scegliere ciò che più vi interessa.

giovedì 20 novembre 2014

Come servire i formaggi, bon ton a tavola

I formaggi vanno presentati in tavola su di un piatto unico, meglio se di legno. Ogni formaggio dovrebbe avere il proprio coltello, che alcuni vogliono bagnato nell'acqua per facilitare il taglio. Il buon gusto esclude di infilare nei formaggi bandierine o cartellini con il nome e la provenienza.


I formaggi vanno tolti dal frigorifero almeno un'ora prima di essere serviti e ad essi non va assolutamente né grattata né asportata la crosta. Un piatto di formaggi che si rispetti deve contemplarne almeno quattro o cinque qualità: uno dovrebbe essere a pasta molle e dolce, uno a pasta molle e saporita, uno erborinato e uno a pasta dura. Per i formaggi molli e dolci non bisogna scordare il sale, il pepe e l'ampolla con l'olio d'oliva; eventualmente non stonano alcune ciotoline contenenti aglio, prezzemolo, basilico o altre erbe aromatiche tritate finemente. Per i formaggi piccanti è indispensabile una coppetta contenente riccioli di burro fresco.

Decorate il piatto dei formaggi con teneri gambi di sedano bianco, foglie di lattuga, ravanelli e olive. Un cestino di noci andrà sempre bene; non dimenticate le classiche pere (di grandezza medio-piccola) con il Grana o il Parmigiano Reggiano e le fave, quand'è stagione, con il Pecorino. Accompagnate i formaggi con almeno quattro tipi di pane: bianco, casereccio, integrale, di segale, nonché dei crackers. Per lo Squaquerone possiamo suggerire delle piadine calde mentre, per i formaggi molli e saporiti, saranno molto apprezzate delle fette di polenta abbrustolita.

domenica 2 novembre 2014

Hottonia palustris o Water Violet, il fiore di Bach per principi e principesse solitari

Hottonia palustris o Water Violet è una pianta della famiglia delle Primulacee, detta anche violetta d'acqua  perchè vive in acque stagnanti o a corso lento. Ha fiorellini  di colore rosa e viola.

La  parola chiave che la contraddstingue è “la principessa solitaria”.  Bach così la defnisce: “… Per coloro che in salute o nella malattia amano restare da soli. Persone molto tranquille, che si muovono intorno senza disturbare, parlano poco ed in modo gentile. Molto indipendenti, capaci e fiduciosi nei propri mezzi. Sono quasi totalmente liberi dalle opinioni degli altri. Se ne stanno in disparte, vivono da soli e se ne vanno per la loro strada. Spesso sono intelligenti e dotati. La loro tranquillità e calma sono una benedizione per coloro che stanno loro attorno… ”.


Risulta attraente per caratteri di appartenenza aristocratica, che stanno sulle loro e sono un po’ snob, anche apparentemente. Orgogliosi, appaiono freddi e distaccati, preferiscono ascoltare piuttosto che parlare.Posseggono  una forma di orgoglio e presunzione, talvolta mista ad arroganza; c’è in loro anche, una postura ad hoc, non arrossiscono in mezzo alla gente, si attengono a galatei o a educazioni rigide, stanno bene con loro stesse in questo modo. Se cade in disarmonia, rstano isolati, stanno in solitudine e vivono un senso profondo di incomprensione,  quindi risultano incapaci di mostrare affetto e calore, che in realtà sono invece i suoi bisogni primari.

La trasformazione che porta questo rimedio ha dell'impressionante, perchè ristabilisce umiltà, e porta nell’individuo alla luce una profonda saggezza, positività, introspezione, riflessione e capacità di crescita. Essi si trasformano punti di riferimento per consigli, suggerimenti e aiuti; ritrovano fiducia in loro stesse, così riuscendo a intravedere dove altri non vedono. In conclusione, queste tipologie caratterilali ci insegnano che possiamo mantenere la nostra individualità mantenendo relazioni e vivendo il gruppo, questo è il grado più elevato di individualità, ossia il poter vivere nella comunità senza perdere la propria essenza, che resta in armonia.
 • Emozioni iniziali (prima di prendere il fiore): Altezzosità, orgoglio, sentimento di superiorità e di riserbo, distanza emotiva.
• Emozioni evolutive (dopo aver assunto il fiore): Umiltà, condivisione e saggezza, capacità di relazioni aperte, con affetto e calore.

Utile alle persone orgogliose,che tengono i loro affari per sé, sono riservate e disdegnano gli altri, vorrebbero vivere senza essere disturbate in anonimato, stimandosi molto, sanno che possono farlo. Infatti, spesso soffrono di disturbi alimentari, di ipertensione, mal di pancia, cefalee. Questi caratteri non riescono a esternare i propri sentimenti pur essendo, una loro primaria necessità. Nei bambini, questi caratteri si riscontrano nei casi in cui non vogliono giocare e mischiarsi con altri per orgoglio. Prezioso per coloro che sono solitari, che hanno un orgoglio elitarista ed esclusivista, che hanno freddezza emotiva.

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