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mercoledì 6 maggio 2015

PIccola introduzione ai Fiori di Bach

Avrete tutti sentito parlare dei fiori di Bach, spesso consigliati in ambito naturale per curare tante piccole sindromi che ci affliggono ogni giorno. Se ne sente parlare, ma ci si limita solamente al sentito dire. Io invece, che sono curiosa per natura e che sostegno da sempre il natuale curativo nei limiti del possibile, amo approfondire e sapere. Perciò da oggi e nei prossimi giorni esaminerò con voi l'argomento.

I Fiori di Bach servono da rimedio per lo stato emozionale delle persone, basato sulla convinzione del dottor Bach, che un individuo equilibrato può raggiungere con maggiore facilità uno stato di benessere psicofisico. Il Dr. Bach scoprì 38 rimedi, uno per ogni specifico stato emozionale e mentale, e una combinazione di 5 Fiori specifica per momenti di forte difficoltà o emergenza che chiamò Rescue Remedy. I Fiori di Bach sono estratti da fiori selvatici o germogli di alberi e arbusti, unica eccezione il Rock Water, preparato con pura acqua di sorgente.

 Dopo intesi studi dottor Bach isolò i 38 estratti vegetali nella convinzione che l’atteggiamento emotivo svolge un ruolo importantissimo nel mantenimento dello stato di salute e nel recupero delle malattie. Questa opinione al giorno d'oggi è confermata anche da molti medici tradizionali. Quando nel 1936 morì, il dottor Bach aveva sviluppato un sistema di cura completo basato sui 38 estratti vegetali da lui scoperti e poi coltivati. Ogni cura è ottenuta da fiori di piante selvatiche, arbusti o alberi. Questi estratti aiutano a ripristinare uno stato emozionale equilibrato, dunque a contrastare le emozioni e i sentimenti negativi, e non a curare patologie o sintomi fisici. L'idea è che prima della cura fisica la persona debba riottenere quel sistema emozionale equilibrato che le permetta il proprio benessere psicofisico.

 Le cure con i Fiori di Bach agiscono sul paziente visto come un individuo completo e non si limitano alla cura delle malattie o dei suoi sintomi. La loro azione si rivolge specificamente allo stato emozionale della persona, quindi accade molto frequentemente che due persone possano far ricorso a due diversi Fiori di Bach, pur soffrendo della medesima malattia. Ogni persona è diversa, e così le reazioni di fronte agli eventi della vita, alle preoccupazioni o alle malattie. Essi agiscono proprio sugli stati emozionali che ci fanno affrontare le cose ciascuno in maniera differente. È così che per aiutarci ad esempio ad uscire da un brutto raffreddore possiamo assumere diversi Fiori di Bach a seconda della nostra personalità e del nostro carattere. C'è chi di fronte ad una malattia si abbatte e si fa prendere da una anche leggera depressione e chi ad esempio risulta essere molto apprensivo e nervoso: in questi casi l'aiuto dei Fiori di Bach si esercita sui rispettivi stati d'animo, e assolutamente non sulla cura del raffreddore. Il supporto che i Fiori di Bach attivano al nostro stato d'animo e alle nostre emozioni è, infatti, considerato fondamentale dalla filosofia del dottor Bach per il benessere di ogni persona.

La filosofia del dottor Bach e il suo atteggiamento nei confronti della vita sono all'insegna della semplicità. Lo studio e la scoperta dei 38 Fiori di Bach fu improntata alla ricerca di un sollievo dalla fatica, dalle paure e dai dispiaceri in maniera dolce e in totale armonia con la nostra natura. Il fine di ogni cura di Fiori di Bach è di raggiungere  la propria pace interiore.

Usi terapuetici ed energetici del Platino colloidale

Abbiamo trattato due argomenti importanti quando abbiamo parlato di argento e oro colloidale e delle loro proprietà terapeutiche. Oggi terminiamo la nostra trilogia parlando del platino colloidale e delle sue qualità sia nella terapia omeopatica che delle sue funzioni a livello energetico.  Il platino colloidale  è un importante rimedio femminile. Si in particolare per stitichezza, sordità, mal di testa, problemi mestruali, spasmi nervosi, paralisi, intorpidimento, irritabilità, ed eccessivo interesse per la sessualità.  Nella medicina occidentale, il platino viene somministrato per curare il cancro, sottoforma di chemioterapico. In chirurgia  è stato usato anche per impianti in metallo nelle fratture ossee e per i pacemaker cardiaci. E può essere utilizzato per stimolare la salute degli occhi. Ciò che caratterizza il platino è che stabilisce un legame con la struttura cellulare del corpo fisico attivando nella memoria delle cellule il riconoscimento della condizione di salute e i processi necessari per mantenere tale condizione stimolando il sistema immunitario.

Grazie a questo meccanismo nelle cellule si attiva u meccanismo di comprensione e quindi, possono procedere ad eliminare con efficacia il disordine all'interno della propria struttura. Fra le sue proprietà esso coadiuva il corretto funzionamento del tratto digestivo e migliora l' assimilazione delle sostanze nutritive. Si deve però considerare che l'esposizione eccessiva al platino a basso tenore può causare la platinosi, che comporta l'irritazione del naso o del tratto respiratorio, lacrimazione degli occhi, e tosse o starnuti. Si possono anche presentare sintomi asmatici, come il respiro corto, affannoso, tensione toracica e lesioni cutanee. Il platino colloidale facilita l'assorbimento di vitamine e minerali da parte del corpo.

Il nostro DNA è compromesso dall'esposizione ad una elevata quantità di elementi tossici, sia materiali che emotivi, proprie del terzo millennio e della sua cultura distruttiva. È documentato che il platino colloidale è uno dei maggiori rinnovatori della forza vitale, poiché agisce  sul DNA delle cellule creando l'ambiente interno necessario per aiutare il corpo ad invertire le condizioni degenerative. A livello energetico migliora la produzione di una frequenza armonica specifica che ottimizza il funzionamento del DNA e aiuta il corpo a correggere stati degenerativi di molti generi, come gli squilibri autoimmuni. Contribuisce inoltre ad alzare la frequenza generale di risonanza armonica della cellula.

Quando il DNA della cellula vibra alla sua frequenza ottimale, si crea una "danza alla quale nessuna malattia può prendere parte" e il corpo rimane in uno stato di equilibrio e di salute ottimale. Il platino aiuta a rigenerare il tessuto cardiaco, il timo e l'intero sistema endocrino. Aumenta la trasmissione elettrica attraverso le sinapsi all'interno del cervello; facilita dunque la rigenerazione generale dei tessuti neurologici. Le vertebre vengono allineate e c'è un aumento nell'efficienza delle informazioni ricevute attraverso tutto il tessuto neurologico. E' considerato un ottimo antidepressivo. Migliora la memoria, specie nel caso di perdita di memoria dovuta a choc, ansia o simili. Per quanto riguada coloro che hanno intrapreso un percorso spirituale, grazie al paltino c'è un affinamento nell'interpretazione di queste esperienze interiori. Il platino può essere usato per l'amplificazione generale del pensiero, in questo senso le sue qualità eguagliano quelle del quarzo.

Ciò avviene perché questa sostanza metallica ha la capacità di trattenere le proprietà magnetiche. Il platino mantiene alto il livello energetico migliorando i risultati e il raggiungimento dei propri obiettivi. È stato usato per stimolare la ghiandola pineale e può acuire l'intuito e le facoltà paranormali, e la consapevolezza di altri livelli di intelligenza. Il platino è la "pietra" di cui parlò Archimede, quando era alla ricerca di una "situazione che centrasse". Credeva che questa "pietra" fornisse le capacità che consentissero di "muovere la terra". Il platino aiuta anche a riconoscere, vedere e sentire "il fiorire" dello spirito facendo affiorare la luce proveniente dall'interiorità. Questo elisir bilancia le qualità femminili. I meridiani e i nadi vengono attivati e il platino ha la rara qualità di aprire i cinque chakra al si sopra del chakra della corona.



martedì 5 maggio 2015

Sono mancina e scrivo alla rovescia

Sono mancina, un mancinismo il mio di quelli estremi, che non ti permette di far nulla con la mano destra, nemmeno portarti la forchetta alla bocca. La mano sinistra è per me lo strumento indispensabile alla vita, come l'acqua per l'assetato. Ho avuto la fortuna di nascere in epoca moderna e non dover subire traumatiche correzioni scolastiche, dettate da una eretica visione del mancismo da parte di educatori poco inclini ad una visione illuminata della diversità. Ciononostante il primo giorno di scuola, alle elementari, la mia aperta maestra fu costretta a farmi notare che, per scrivere, era necessario partire da sinistra e andare verso destra, e non come facevo io, che partivo da destra e andavo verso sinistra.


Confesso che fu un grosso sacrificio per me, dover obbligare la mia mente a pensare di partire da una direzione non consona alla mia natura, ma dovetti sottostare a tale regola. Ho quindi imparato a scrivere come tutti, in bella e ordinata grafia, ma, per verificare l'andamento della mia scrittura ero obbligata a tenere il quaderno storto, altrimenti la mia mano avrebbe coperto lo scritto. L'istinto però non lo si può reprimere, nè incatenare, esso riaffiora, anche quando si crede di averne dimenticato l'esistenza. Lo si deve seguire prima o poi, e io non ho mancato al mio appuntamento con lui, l'ho seguito, scrivendo nella maniera che mi veniva naturale: alla rovescia.

Già, al contrario, come se lo vedessi attraverso uno specchio, ogni lettera specularmente rovesciata.  E così ho mantenuto la mia abitudine, anzi l'ho coltivata, scrivendo in questo modo, senza difficoltà alcuna, senza dover tenere il  quaderno storto. Assecondare questa mia naturale inclinazione è come entrare in meditazione, ne sono totalmente assorbita, tanto da fermare il normale fluire dei pensieri nella mente mentre scrivo, ma la mente se pur fuori dallo scorrere razionale dei pensieri, detta alla mano ciò che razionale non è, e in quella scrittura a rovescio rimangono tracce di pensieri provenienti da anfratti ancestrali che la preponderante razionalità disconosce.

Le testimonianze della mia scrittura a rovescio sono ovunque, su fogli sparsi, in qualche quaderno, nella lista della spesa, in messaggi cartacei lasciati ai familiari, costretti all'uso dello specchio per leggerli correttamente. L'impulso a scrivere a rovescio esplode così, all'improvviso, senza avvertire, anche di notte, e io lo devo seguire, mi sveglio e scrivo a rovescio ciò che l'altra parte di me stessa detta alla mano, e ciò che scrivo non passa dal mio io presente, ma dalla mia parte mancina, quella vera, che conosco attraverso l'altro io nello specchio della mia scrittura.

Indagine sull'Oro colloidale

In un mio precedente post avevo parlato dell'argento colloidale, un presidio medico che i più ignorano, ma dalle grandi proprietà. Oggi invece vorrei introdurvi all'oro colloidale e ai suoi usi.
Vediamo innanzitutto di cosa si tratta.  Intanto dobbiamo dire che c’è differenza tra Oro inorganico e l’ Oro “organico” in forma colloidale, ossia utilizzabile dall’ organismo umano. L’oro colloidale è una sospensione colloidale di particelle d’oro in un fluido che in questo caso è l’acqua.

L’ oro colloidale esplica le sue funzioni  su due livelli :
1 sul piano fisico o cellulare: si comporta come un catalizzatore che facilita le funzioni fisiologiche e in caso di alterazione di questi processi, contribuisce a riequilibrali. Per questa ragione si dimostra utile in moltissime patologie, comprese quelle di tipo degenerativo.
 2 sul piano energetico: innalza la frequenza di risonanza propria delle cellule che lo ospitano. Le nano particelle, sospese in acqua energizzata, hanno un effetto benefico su tutto il corpo. Agisce in profondità sul DNA delle cellule creando l’ambiente ottimale affinché il corpo possa modificare le condizioni degenerative e combatterle.


Chi conosce l’argento colloidale e le sue proprietà germicide e antibatteriche, potrà facimente constatare che anche l'oro colloidale ci fornisce in modo simile, impressionanti benefici per la salute. Se da un lato l’argento colloidale purifica i nostri corpi da microbi e batteri, l’oro colloidale ha uno scopo diverso: migliora le nostre facoltà mentali e ringiovanisce il nostro corpo. In base ad uno studio condotto dal Dr. Joel Dill e Souhaila McReynolds e pubblicato sulla rivista Journal of Sciences Frontier, coloro che hanno assunto 30 milligrammi al giorno di oro colloidale per un periodo di un mese, hanno sperimentato notevoli miglioramenti nel QI. Purtroppo, lo studio ha anche dimostrato che i livelli di QI di questi soggetti sono tornati normali tra 1-3 mesi, dopo aver smesso di assumere l’oro colloidale. Pertanto, se si desidera migliorare la propria intelligenza, è necessario assumere il composto a lungo termine.

Inoltre l’oro colloidale può contribuire ad amplificare gli stati d’animo delle persone che soffrono di bassi livelli vibrazionali, come la depressione, tristezza, ansia e frustrazione. Se si soffre di queste condizioni si può prendere in considerazione l’assunzione di 15-30 milligrammi di oro colloidale al giorno, per quattro settimane.

In base ai dati raccolti durante un altro studio condotto dal Dr. Guy Abraham e dl Dr. Peter Himmel per un’edizione del 1997 del Giornale di Medicina Nutrizionale e Ambientale , i pazienti che sono stati trattati per il dolore, con oro colloidale, hanno segnalato una riduzione della sofferenza rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo. L’oro colloidale si è rivelato particolramente utile nell'alleviare il gonfiore causato da condizioni infiammatorie come i reumatismi, l’artrite, tendiniti, borsiti ecc.

Se assunto per un lungo periodo, esso ha un impatto estremamente positivo sulla nostra salute generale. Infatti può ringiovanire le nostre ghiandole e regolare la nostra temperatura, con conseguente minor numero di brividi, vampate di calore, sudorazioni notturne e le altre condizioni da temperatura. Può stimolare i nostri nervi, diminuendo in tal modo la pressione del nervo. Funziona anche come un afrodisiaco alleviando l’impotenza e migliorando la nostra salute sessuale. Per queste ragioni, l’oro colloidale è noto anche per aumentare la longevità.

Ma non finisce qui, perchè è utile contro la tubercolosi, la sclerosi multipla, asma bronchiale, sifilide, artrite e reumatismi, la sifilide, lupus discoide, incoordinazione ghiandolare e nervosa, asma bronchiale. Si pensi che la combinazione di irradiazione a microonde e oro colloidale ha dimostrato in vitro, che può distruggere le fibre e le placche beta-amiloidi nella malattia di Alzheimer. In pratica ha un effetto diretto sulle cellule del cervello e nervose, ha proprietà sedative che non intaccano la trasmissione degli impulsi nervosi.

E' opinione del dott. Edward H. Ochsner, medico chirurgico ad Augustana, negli USA, che l’oro colloidale possa avere un effetto inibitorio sulla crescita dei tumori. Le sue ricerche hanno dimostrato che può contribuire a ridurre le dimensioni dei tumori e alleviare il dolore. Dal momento che l’oro colloidale ha uno scopo completamente diverso dall’argento colloidale, alcune persone scelgono di utilizzarli entrambi. Questo è perfettamente possibile in quanto argento e oro non sono in conflitto e non sono tossici. E ‘una buona idea, tuttavia assumerli separatamente piuttosto che mescolati insieme. Come molti integratori, è meglio iniziare a prendere piccole quantità di colloide e verificare come il corpo reagisce ad esso. Allergie al metallo non sono comuni, ma esistono.

lunedì 4 maggio 2015

L'Elicriso, alcune proprietà

Vi siete mai inebriati con l'odore intenso e incantatore dell'elicriso? Nell'antichità se ne facevano ghirlande che adornavano le statue di Atena e Apollo. Questo nome così particolare deriva dall'unione di due parole greche: sole e oro, in botanica il suo nome è Helicrysum italicum, ed ha moltissime proprietà benefiche.


In fitoterapia si utilizzano dell'elicriso le sommità fiorite per la ricchezza di oli essenziali, flavonoidi, acidi (tra cui quello caffeico). Se ne facevano suffumigi che erano efficaci nel contrastare il senso di soffocamento dovuto all'eccessiva ingestione di cibo. Oggi se ne usano sia l'estratto fluido che la tintura madre soprattutto per l'apparato respiratorio, per il raffreddore, tosse, pertosse e persino per le allergie.

In pomata o come oleolita, l’elicriso si rivlea essere un buon antinfiammatorio, è un rimedio contro le ustioni e gli eritemi solari. In particolare, in dermatologia, può essere utile contro eczemi e psoriasi.

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