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giovedì 26 novembre 2015

Probitas laudatur et alget

L'onestà, valore inestimabile, un bene ormai perduto, un tesoro sepolto vivo. Quanti di voi conoscono persone la cui onestà è specchiata e potrebbero garantire per loro? Chi davvero è onesto spesso soccombe nel mare tempestoso degli approfittatori, di quelli che fanno lo sgambetto a tutti coloro che per capacità e rettitudine avrebbero il diritto di ergersi sugli altri.

Probitas laudatur et alget: L'onestà è lodata e muore di freddo (Giovenale, Satire, I, 74). Un passo analogo greco è in Sofocle, Elettra, "Loda ciò che è giusto, ma bada a guadagnare".
Direi che sotto certi aspetti sono miolioni coloro che ne hanno fatto un mantra.

Quando il colore fa la differenza: gelso bianco e gelso nero

Nel piccolo orto-giardino di una mia cara amica, vivono beati e lieti due splendidi alberi di gelso.  Sono di due qualità diverse, uno produce frutti neri, l'altro frutti bianchi.
Il gelso, originario della Cina, era già noto presso i Romani, che lo sfruttavano soprattutto per la coltivazione del baco da seta. I suoi frutti, succosi e dissetanti, hanno un sapore molto delicato, zuccherino. Dato che le varietà sono appunto due, quello nero e quello bianco, vediamo le differenze. 

I frutti del gelso nero sono ricchi di antociani, preziosi antiossidanti che ritroviamo in tutti i vegetali di colore nero, viola e rosso. Svolgono un’azione vaso protettrice, contengono acidi organici e glucidi. Le foglie hanno proprietà ipoglicemizzanti. E' un ottimo decongestionante, rinfrescante, tonico e lenitivo. Ha proprietà depurative e antibiotiche (che ritroviamo nelle foglie) tanto che anche in passato veniva impiegato in forma di colluttorio per lenire le infiammazioni della bocca e della gola, ma anche contro la tosse e come espettorante.

I frutti del gelso bianco invece, sono ricchi di proteine, tannini, rutina, vitamina A, B, C e secondo evidenze scientifiche, avrebbero una spiccata azione antibatterica, soprattutto nei confronti di quei batteri responsabili delle carie dentali. I gelsi contengono anche un alto contenuto di ferro, circa 185 mg per 100 gr di frutti, e pochissime calorie, circa 43 per 100 gr. In fitoterapia, la maggior parte delle componenti dell’albero del gelso risultano utilizzabili, dunque non solo i frutti ma anche le la corteccia, le radici e le foglie.  In genere, la corteccia viene impiegata mediante decotti, ottimi per la stitichezza, le foglie invece, messe in infusione hanno proprietà diuretiche. Dai frutti si può ottenere un colluttorio efficace per le afte del cavo orale.  In cucina, il gelso è protagonista di confetture, gelati, creme e yogurt, ma non potete immaginare che soddisfazione raccogliere i frutti dall'albero e mangiarli direttamente.

Palmarosa, olio essenziale

Nome botanico: Cymbopogon martini
Famiglia: Graminacee
Provenienza: India
Estrazione: dalla pianta fresca
Profumo: dolce, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antisettica, battericida, astringente, cicatrizzante, stimolante della circolazione, tonica, afrodisiaca
Principali indicazioni: stress, esaurimento nervoso, cura della pelle, acne, dermatiti, atonia digestiva, infezioni intestinali


La palmarosa è una pianta erbacea dai fiori rossi diffusa in Oriente che, per la sua somiglianza con il geranio, era nota come geranio dell'India o della Turchia. Il suo aroma dolce può ricordare quello della rosa, e viene utilizzato talvolta per adulterare il suo pregiato olio essenziale. Una caratteristica importante dell'essenza di palmarosa è la sua notevole capacità antibatterica, che si esplica soprattutto sui germi intestinali; sarà quindi utile in caso di diarrea, gastroenterite, infezioni genitali, malattie infettive in generale.

L'altra caratteristica della palmarosa è la sua tollerabilità e l'azione benefica e rivitalizzante sulle cellule della pelle: qualche goccia di essenza arricchirà qualsiasi trattamento cosmetico per il viso e il corpo, grazie al suo effetto di stimolo sulla circolazione, di regolarizzazione della secrezione sebacea, di cicatrizzazione: un massaggio o una maschera facciale con essenza di palmarosa è auspicabile al pari di altri oli ben più pregiati come rosa, gelsomino o neroli. A livello della sfera psichica, la palmarosa ha un effetto rilassante, schiarisce i pensieri e addolcisce; inclina verso l'aspetto più romantico dell'amore, come la rosa, e diversamente dall'ylang-ylang e dal gelsomino, che invece accentuano l'erotismo.

Le qualità della palmarosa, che richiamano quelle della rosa, in modo meno spiccato e più sfumato, possono utilmente venire impiegate nelle miscele a uso maschile, per ammorbidire e addolcire, soprattutto nei caratteri rigidi, senza che questo venga rigettato perchè sentito come qualcosa di eccessivamente estraneo e "altro da sè". Unita a sandalo o a cedro forma un mix seducente dolce, ricco, caldo, che aiuta a ritrovare la calma, a disperdere ansietà o apprensione, a elevare la capacità di entrare in contatto con i propri sentimenti e in intimità profonda con il partner.


Siate una fonte inesauribile di apprezzamenti, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quelli altrui

Quando siamo felici e spensierati è facile essere gentili e generosi con gli altri. Ma quando ci sentiamo tristi, depressi, arrabbiati o delusi, spesso riversiamo le nostre frustrazioni sulle persone che ci circondano. E non abbiamo alcuna voglia di comportarci bene. Ma non dobbiamo darci per vinti!


  • Quando tutto va a gonfie vele è facile vivere, amare, lavorare...anche compiere una buona azione, se non richiede un grande sacrificio. Voler bene agli altri e dimostrarlo non sempre è così semplice, anzi.
  • L'azione di questa settimana consiste nel fare un complimento a tutte le persone che incontriamo durante la giornata. Troviamo un modo carino per renderle felici, rivolgiamo loro un apprezzamento
  • I pensieri sono fatti di energia e per questo non conta solo ciò che diciamo o facciamo, ma anche il modo in cui ragioniamo. I complimenti che nel corso della settimana rivolgeremo a chi ci sta intorno non saranno soltanto un dono per loro, ma anche un regalo per noi: ci renderanno più saggi e sensibili
  • Nel cercare un parola gentile e sincera da offrire a chi incontriamo, prenderemo inevitabilmente coscienza del modo in cui pensiamo e potremo lavorare per trasformare la nostra energia negativa in energia positiva
  • Non esitiamo, dimostriamo la nostra generosità: appena ne abbiamo l'occasione, rendiamo felici le persone rivolgendo a chi ci circonda un complimento. Anche se è difficile, impegniamoci per renderlo possibile. Alla fine della settimana ci accorgeremo che ne è valsa la pena e ci ritroveremo a sorridere

mercoledì 25 novembre 2015

Pietre e cristalli, Turchese

In Egitto, Iside era chiamata la "Signora del Turchese", pietra considerata simbolo dell'aldilà. Il reperto più antico è infatti un braccialetto di turchesi risalente a circa 8000 anni fa.

TURCHESE
Carattesristiche: fosfato basico idrato di rame e alluminio; sistema triclino; masse e vene concrezionarie microcristalline, molto rari i cristalli prismatici; colori: verde chiaro o azzurro, Può essere confuso con altri minerali di colore azzurro chiaro quali la crisocolla e l'amazzonite.

Proprietà: infonde calma e favorisce comunicazione, creatività, sentimenti di amicizia e lealtà; dà forza ed energia al corpo; è un buon antidepressivo
Disturbi: aiuta nei disturbi agli occhi; combatte l'otite; fortifica i reni e aiuta nel processo di guarigione da varicella e morbillo; lenisce i dolori muscolari
Associazione con i chakra: quinto
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