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sabato 20 febbraio 2016

Lungo il canaletto

Cammino lungo l'argine di un canaletto per l'irrigazione, dove l'erba ormai trascolora nei colori dell'autunno. E' ancora morbida. I miei passi sono attutiti e intorno c'è un piacevole e musicale silenzio, la compagnia che preferisco. Accanto a me trotterella Sissy, con la sua pettorina rossa, tutta presa dagli odori che si spandono intorno ai vigneti, dove i grappoli dell'uva matura pendono pesanti fra i pampini dalle sgargianti sfumature.


Un passo dietro l'altro senza pensieri, forse è il mio modo di meditare, di staccare la mente, di fermare l'impertinente e sfacciato flusso di pensieri, parole, immagini che turbinano come una tempesta confusa nella mia mente sempre sull'attenti, come un soldatino ben addestrato agli inganni del mondo. Ma qui no, posso lasciarmi andare, calare il ponte levatoio fortificato con cui blindo l'ipersensibilità che mi appartiene, radice troppo forte che affonda le sue braccia dentro la mia anima.

Getto via questa pesante armatura, mi va bene solo ciò che mi circonda: l'erba del canaletto, le occhiatine di Sissy, in perfetta armonia con se stessa, perchè nulla chiede se non quello che ha, i vigneti sobri e gli alberi da frutto. In questo camminare senza pensiero alcuno, libero il mio essere e giungo in una raduretta solinga. Sorrido,  perchè la mia introversione mi ringrazia di questo isolamento che concedo a me stessa da tutta la confusione umana che non sopporto da sempre.

C'è un bellissimo albero di nocciolo, l'albero di Cenerentola, dei rabdomanti, simbolo di saggezza e della Luna. E così come per caso gli canterello dei versi:

"Presto alberello scuotiti al vento,
in fretta ricoprimi d'oro e d'argento"

Dette queste parole trovo una bella nocciola fuori stagione, che metto felice in tasca, ringraziando il nocciolo per aver udito le mie parole. Poco più avanti incontro l'imponente noce, dal secolare tronco, simbolo delle divinità femminili, legato a storie di streghe e simbolo di rigenerazione. L'ho ammirato in tutto il suo splendore e anche a lui ho canticchiato una canzoncina, per ricordargli i fasti medioevali di cui godeva:

"Sotto l'acqua e sotto il vento,
vicino al noce di Benevento"

Ai suoi piedi c'erano infatti delle noci ancora intatte nel verde mallo che le racchiudeva, e che ho accettato volentieri come segno di duratura amicizia. Sissy invece, aveva trovato alcune giuggiole. Nel misticismo magico in cui ero immersa sapevo che dovevo tornare sui miei passi, pur a malincuore e così sempre rivolgendomi al mio amico noce, ho canticchiato la canzoncina al contrario:

"Sopra l'acqua e sopra il vento
lontan dal noce di Benevento"

E passo passo, con la mia soddisfatta introversione, senza pensieri e il ponte levatoio ancora calato, accompagnata dal ritmico trotterellio di Sissy son tornata lungo il canaletto, le vigne e i frutteti là nella casa con il giardino di dove non so.




sabato 1 novembre 2014

Il noce o Walnut, il fiore di Bach per la transizione e la crescita

Sono i nomi latini l'essenza vera delle piante, così eccoci a parlare della Juglans Regia o Walnut, cioè il noce, originario dell'Iran, alto ed imponente.  I frutti si raccolgono dopo 14 anni. Secondo Bach: "...è il rimedio per le fasi della crescita e di transizione: la dentizione, la pubertà, i momenti in cui si decide di cambiare vita; per le grandi decisioni, come i cambiamenti della religione, del lavoro, del paese. Va bene per coloro che hanno deciso di fare un passo in avanti nella vita, infrangendo vecchie regole e superando vecchi limiti, per imboccare una nuova direzione. Tutte questo comporta sofferenze fisiche, a motivo di rimpianti e dispiaceri che si provano nello spezzare vecchi legami, vecchie associazioni, vecchi pensieri… Per coloro che nella vita hanno ambizioni e ideali ben precisi e li realizzano; qualche rara volta, tuttavia, l'entusiasmo, le convinzioni, le forti opinioni altrui possono distoglierli dalle loro idee e dai loro obiettivi…”.


La noce è protetta da un guscio, in questo caso inteso con individuo che può essere messo a dura prova in determinati periodi di vita, facendo fatica ad adattarsi; stati d’animo che possono avere origine da rimorsi, abbandoni, separazioni, cambiamenti di abitudini e routine consolidate. Questi caratteri vogliono però andare avanti nel loro cammino, hanno obiettivi precisi, sono personalità forti e decise che si lasciano influenzare però dai problemi altrui. Questo rimedio dona la capacità di vedere e seguire il proprio cammino, quindi porta libertà di adeguamento, ai cambiamenti radicali nella vita; facendo rimanere fedeli a se stessi e apportando la forza sufficiente per proteggersi dall’esterno.

Inoltre, questo fiore ha la capacità di portare determinazione e integrità ed al contempo rinforza le condizioni altrui.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Difficoltà di adattamento alle novità e al cambiamento.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Adattabilità, costanza e protezione.

 Ecco come Bach ne definisce le proprietà curative: “…Il rimedio procura costanza e protezione da influenze esterne…”. Adatto a chi vuole evolvere anche spiritualmente, infatti aiuta a rinforzare le proprie convinzioni, è indicato alle persone estremamente sensibili alle influenze, alle idee esterne e al cambiamento psicofisico e sociale. In pediatria va bene ai bimbi che vivono una fase ben specifica di maturazione o crescita, come nel caso del bambino al quale spuntano i denti fissi e toglie quelli da latte, oppure è usato in pubertà e adolescenza nel facilitare il cambiamento del corpo.

 E' ottimo anche per i terapeuti, gli psicologi, ecc. al fine di reintegrare le energie interiori che sono molto sollecitate, per aiutare più facilmente i pazienti; mentre in floriterapia è un rimedio utilizzato per ricreare un habitat ad una pianta travasata o spostata. Frequentemente questo fiore aiuta lo stress per passaggi molto repentini, migliora gli stati di depressione, agevola la graduale disassuefazione da droghe, si riscontrano comunque in questi caratteri malesseri di varia natura e genere. Walnut è per coloro che hanno reazioni molto sensibili a determinate prospettive di vita, che sono comunque perseveranti e che vogliono aprirsi alle novità, dando un taglio netto ad un legame passato o presente e migliorando l’adattamento a nuove condizioni di vita che sono sopraggiunte.

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