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mercoledì 29 luglio 2015

Bromus Ramosus o Wild Oat, il fiore di Bach per gli ambiziosi

Bromus Ramosus o Wild Oat appartiene alla famiglia delle Graminacee, è l'avena selvatica e sua caratteristica sono pannocchie di fiori sempre pendenti in varie direzioni, di entrambi i sessi che sono nascosti tra le inflorescenze e passano inosservati, fiorisce a fine primavera.

Ecco coa dice Bach di questo rimedio: “… per coloro che hanno l'ambizione di fare qualcosa d'importante nella loro vita, desiderano acquisire molta esperienza, godere di tutto ciò che è possibile e vivere pienamente la propria vita. La difficoltà, per queste persone, sta nel decidere quale occupazione seguire, perché, sebbene le loro ambizioni siano forti, esse non sentono nessuna inclinazione particolare rispetto ad altre. Ciò può causare perdita di tempo e insoddisfazione… ”.

Come rimedio viene usato per lo più nei casi in cui non sia chiaro quale altro rimedio somministrare, specialmente di fronte a persone passive. Questo fiore è tipico degli anticonformisti e degli anticonvenzionali, spesso persone di successo che fanno tante cose, ma che non si danno mai totalmente. In realtà queste persone sprecano il loro talento poiché non riescono a definire chiaramente i propri obiettivi, seguono la corrente, si stancano facilmente di un lavoro, continuano a cambiare perché non sanno decidere che cosa fare nella vita, ma sono consapevoli che il tempo sta passando e sorge in loro della frustrazione e insoddisfazione profonda.

Essi ricercano cose speciali all'esterno, desiderano godersi gli anni, ma temono l'eccessivo impegno: la fatica a sposarsi o a sposare qualcosa. L'indecisione è generalizzata e non fra due cose, ma fra tante cose e dunque scegliere fra una moltitudine di possibilità è difficile; un classico esempio è quello del giovane di fronte alla scelta della scuola adatta quando tutte o molte gli sembrano adatte... I benefici di questo rimedio  possono aiutare a scegliere la propria strada, trovare una propria direzione e permette di entrare in contatto con le proprie capacità e con il proprio intuito.

Pertanto, il fiore riesce a far individuare la propria meta e a realizzarla, di conseguenza la persona è in grado di fare tutto ciò che più gli piace, anche se gli interessi sono molteplici.
 • Emozioni iniziali (prima di prendere il fiore): “… Ho capacità ma non riesco a trovare la mia strada… ”. Incertezza, difficoltà decisionale di fronte ad un bivio, dubbio esistenziale sul proprio percorso.
 • Emozioni evolutive (dopo aver assunto il fiore): Chiarezza della propria strada/vocazione, direzione, soddisfazione, appagamento.


Utile alle persone che hanno talento, ma che non sanno come utilizzarlo coscientemente; rimedio valido per le persone insoddisfatte e non appagate. Soffrono spesso questi caratteri di disturbi respiratori ed epato-biliari, intestino irritabile, sono soggetti irritabili, con anemia, insonnia, spesso apatici e a volte anoressici con disturbi sessuali frequenti. Prezioso per coloro che sono egocentrici, estroversi e originali, talentuosi. Fiore utile per coloro che sono confusi ed insoddisfatti, mancando di chiarezza e per coloro che non trovano il loro posto nella vita.

sabato 1 novembre 2014

Il noce o Walnut, il fiore di Bach per la transizione e la crescita

Sono i nomi latini l'essenza vera delle piante, così eccoci a parlare della Juglans Regia o Walnut, cioè il noce, originario dell'Iran, alto ed imponente.  I frutti si raccolgono dopo 14 anni. Secondo Bach: "...è il rimedio per le fasi della crescita e di transizione: la dentizione, la pubertà, i momenti in cui si decide di cambiare vita; per le grandi decisioni, come i cambiamenti della religione, del lavoro, del paese. Va bene per coloro che hanno deciso di fare un passo in avanti nella vita, infrangendo vecchie regole e superando vecchi limiti, per imboccare una nuova direzione. Tutte questo comporta sofferenze fisiche, a motivo di rimpianti e dispiaceri che si provano nello spezzare vecchi legami, vecchie associazioni, vecchi pensieri… Per coloro che nella vita hanno ambizioni e ideali ben precisi e li realizzano; qualche rara volta, tuttavia, l'entusiasmo, le convinzioni, le forti opinioni altrui possono distoglierli dalle loro idee e dai loro obiettivi…”.


La noce è protetta da un guscio, in questo caso inteso con individuo che può essere messo a dura prova in determinati periodi di vita, facendo fatica ad adattarsi; stati d’animo che possono avere origine da rimorsi, abbandoni, separazioni, cambiamenti di abitudini e routine consolidate. Questi caratteri vogliono però andare avanti nel loro cammino, hanno obiettivi precisi, sono personalità forti e decise che si lasciano influenzare però dai problemi altrui. Questo rimedio dona la capacità di vedere e seguire il proprio cammino, quindi porta libertà di adeguamento, ai cambiamenti radicali nella vita; facendo rimanere fedeli a se stessi e apportando la forza sufficiente per proteggersi dall’esterno.

Inoltre, questo fiore ha la capacità di portare determinazione e integrità ed al contempo rinforza le condizioni altrui.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Difficoltà di adattamento alle novità e al cambiamento.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Adattabilità, costanza e protezione.

 Ecco come Bach ne definisce le proprietà curative: “…Il rimedio procura costanza e protezione da influenze esterne…”. Adatto a chi vuole evolvere anche spiritualmente, infatti aiuta a rinforzare le proprie convinzioni, è indicato alle persone estremamente sensibili alle influenze, alle idee esterne e al cambiamento psicofisico e sociale. In pediatria va bene ai bimbi che vivono una fase ben specifica di maturazione o crescita, come nel caso del bambino al quale spuntano i denti fissi e toglie quelli da latte, oppure è usato in pubertà e adolescenza nel facilitare il cambiamento del corpo.

 E' ottimo anche per i terapeuti, gli psicologi, ecc. al fine di reintegrare le energie interiori che sono molto sollecitate, per aiutare più facilmente i pazienti; mentre in floriterapia è un rimedio utilizzato per ricreare un habitat ad una pianta travasata o spostata. Frequentemente questo fiore aiuta lo stress per passaggi molto repentini, migliora gli stati di depressione, agevola la graduale disassuefazione da droghe, si riscontrano comunque in questi caratteri malesseri di varia natura e genere. Walnut è per coloro che hanno reazioni molto sensibili a determinate prospettive di vita, che sono comunque perseveranti e che vogliono aprirsi alle novità, dando un taglio netto ad un legame passato o presente e migliorando l’adattamento a nuove condizioni di vita che sono sopraggiunte.

mercoledì 14 maggio 2014

Come conservarsi giovani e in buona salute | Psicopittografia

Nell'America del Sud c'è un fiore raro che ha bisogno di acqua piovana nel suo calice per rinvigorire e rinfrescare la pianta intera. ma il fiore deve offrirsi alla pioggia. Se si piega troppo l'acqua non può entrare nel calice. Se il fiore resta in una posizione ricettiva, la sua salvezza è assicurata [Immagine mentale 69]

Questa breve illustrazione mette in luce uno dei principi essenziali di una sana esistenza. Il fatto è che noi dobbiamo essere ricettivi alle idee e alle impressioni sane. Tali idee e verità vengono a noi ogni giorno e noi dobbiamo aprir loro il nostro cuore e la nostra mente.

Vi sono persone che non sono aperte a nessun tipo di queste idee, e sono sempre affaticate, ma se smettessero di agitarsi starebbero decisamente meglio. Perchè disperdere le proprie forze in tante attività? Perchè avvertire il desiderio di lanciarsi senza scopo nei più svariati interessi? In realtà queste persone non si dirigono verso queste attività. Sono loro che vogliono allontanarsi da qualcosa: da loro stesse.

Queste persone non amano il loro Io, che non comprendono e di cui non hanno fiducia, allora soffriranno. Le loro attività frenetiche sono tentativi di sfuggire a questo Io indesiderabile. Gli obiettivi che inseguono non significano in realtà nulla per loro. Sono come bambini che vogliono ogni giorno un giocattolo nuovo. Così si stancano ad inseguire vani desideri nel tentativo di sfuggire alla loro sofferenza interiore.

Devono cercare invece, di capire chiaramente e cessare di agitarsi. Il loro tempo e la loro energia si indirizzeranno ad attività salutari, quali la scoperta dell'Io. E non saranno più stanche.

martedì 5 novembre 2013

COMBATTO

Io combatto, solo questo so. Ogni giorno, quando apro gli occhi, ho la certezza che dovrò combattere. E non mi tiro indietro, mai, perchè ho i miei obiettivi da raggiugere. Mi costa una fatica immane, e ci sono stati momenti in cui avrei volentieri deposto le mie armi e issato bandiera bianca. Ma mi è stato insegnato che rassegnarsi è controproducente, e che si deve avere il coraggio di affrontare qualunque cosa, ogni ostacolo e difficoltà. Quante ferite mi sono leccata, quanto sangue ho versato, e a quanta disperazione mi sono abbandonata. Ma non ho mai perso quel fuoco che mi spingeva ad andare avanti, a rifondere la mia spada, a rattoppare il mio scudo, a togliere le ammaccature al mio elmo. Sono stata umiliata, derisa, presa in giro, truffata, anche offesa, ma so quello che sono e  ho deciso tanto tempo fa che nessuno aveva il diritto di calpestarmi, approfittando della mia educazione, del mio autocontrollo, del mio buonsenso.
Mi sono appoggiata alla mia lancia mezza rotta e mi sono rialzata, a dispetto di quanti attendevano una resa, cingendomi d'assedio.
I remi in barca non li tiro mai, mi arrendo solo di fronte alla morte, ma se trovassi il modo, combatterei anche con lei, la pelle la vendo cara.
Nei miei momenti peggiori, mi sono ritirata in solitudine, magari ho pianto, ma ciò non mi ha impedito di  riflettere e di considerare gli errori da me commessi, e non ho mai pensato che le mie fossero le fatiche di Sisifo.
Non abbasso la testa e non la metto sul ceppo del boia, guardo sempre avanti, verso l'orizzonte, dove sono diretta, dove voglio andare, anche se sono costretta a cambiare andatura, dalla corsa al passo, ma vado avanti, su una strada che mai ho trovato piana, e che è di solito disseminata di ostacoli. Se ne trovo uno particolarmente ingombrante, mi siedo e lo studio, non importa quanto tempo mi ci vuole, osservo, prendo le misure, ne considero i lati troppo lisci e le punte impervie, le spine velenose, le trappole, e quando ho ponderato, riprendo ad andare avanti.
I miei passi sono lenti, forse, ma pesanti come piombo e dove arrivo non mi schiodo. Combatto.


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