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domenica 3 gennaio 2016

Il campo di forza: aura

Se accettiamo la definizione del dizionario, vediamo che si riferisce a un "effluvio psichico elettro-vitale ed elettro- mentale". Vediamo che cosa significa. E' ormai accertato che tutte le attività nel nostro corpo fisico sono associate alle correnti elettriche che circolano negli organi, e che formano intorno a noi un "campo" elettrico definito. Gli scienziati russi hanno messo a punto apparecchi che, essi affermano, possono percepire questo debolissimo campo di forza, esistente intorno a tutte le cose viventi. Essi dichiarano di aver registrato la presenza di campi che si estendono per circa venticinque centimetri dai corpi di certi insetti.

Questo campo di forza non ha nulla a che vedere con la "carica" elettrica che certe persone acquisiscono indossando abiti di nylon o usando lenzuola di nylon. La carica d'elettricità statica che spesso si accumula per attrito in questo materiale può dare una netta scossa. Una forma blanda si può osservare quando ci si toglie un indumento di nylon al buio, se l'aria è asciutta: la carica si libera in una pioggia crepitante di minuscole scintille. Tuttavia, questo è ben diverso dall'"elettricità biologica" collegata a tutte le nostre attività corporee.


Quindi, abbiamo in noi e intorno a noi un "campo di forza" elettrico che può essere considerato come il primo e più denso dei numerosi campi del genere cosituente l'emanazione composita che chiamiamo "aura". Sebbene il termine venga contestato dai fisici, possiamo usare un termine già comune, "Aura eterica". Naturalmente, c'è un'aura ancora più densa, composta delle minutissime particelle solide emanate costantemente dallo stesso corpo fisico.

Tali particelle vengono da noi lasciate su tutto ciò che tocchiamo, e formano l'"odore" per mezzo del quale possiamo venire rintracciati da un cane o da un altro animale. In questi ultimi anni, a ricordarcelo di continuo hanno provveduto le numerose pubblicità dei deodoranti.

Ne parliamo qui per esaurire gli aspetti fisici dell'aura, poichè queste particelle portano con sè anche qualcosa della tenue sostanza continuamente irradiata da un "corpo" assai più sottile di questa "carne troppo solida", considerata da molti come l'unico corpo che possediamo.

domenica 24 maggio 2015

Nastro d'Amore - Abracadabra

Mie care magiche creature, la mia vecchia zia un po' fata, conscia del mio sempiterno sognare un cavaliere azzurro tutto per me, mi insegnò questo semplice ma efficace incantesimo. Come stregare il  nostro cavaliere azzurro e far sì che pensi solo a noi. Ricordate per questo incantesimo è necessaria la vostra forza mentale.

NASTRO D'AMORE

Occorrente: un metro di nastro rosso
 

Durante il giorno, ogni volta che avete cinque o dieci minuti di tempo, recatevi in un luogo tranquillo e avvolgete tutto il nastro intorno al dito indice della mano destra. Appoggiatelo sul "terzo occhio" ( al centro della fronte, fra le sopracciglia) e concentratevi sul vostro amore con tutta la forza possibile: immaginate l'odore, il contatto, la percezione di ogni parte del suo corpo, dalla punta dell'alluce alla sommità della testa (indugiando, mentre procedete, sulle labbra).

Chiedetegli, con fare malizioso, di pensare a voi, a voi sole, cercando di trattenere quest'immagine e questo pensiero per almeno cinque minuti, operazione più difficiledi quanto si creda. Ripetete il sortilegio più volte al giorno per almeno una settimana: tutte le volte che potrete, dormite con il nastro rosso sotto il guanciale che condividete con il vostro amato.

martedì 18 marzo 2014

IL CIELO HA CAMBIATO COLORE


Il cielo ha cambiato colore, l'ho visto stamattina, mentre con passo ancora incerto mi avviavo per la consueta passeggiata terapeutica. Ne ho avvertito l'odore, portato da una brezzettina che disegnava crespe trine sulla superficie del mare. Forse sta arrivando davvero la Primavera, foriera, nel mio immaginario, di cambiamenti. Già, essa è per me come un vascello antico di mercanti, che arriva da terre lontane con un carico tutto da scoprire. Blu cobalto il mare, azzurro chiaro il cielo, bel contrasto; e poi il sole, grande, come una gigantesca lumìa, percorreva il suo cammino infinito e sempre uguale.
L'aria aveva il gusto di erica e anemoni, speziata di iodio e verde, con un lontano e pur presente aroma di caffè. Un piccolo peschereccio solcava solitario il mare, inseguito da un dissidente gruppetto di gabbiani  forse in cerca di un pescetto fresco.
Ho sorriso, convinta che la mia espressione fosse nascosta totalmente dagli occhiali da sole e del tutto disinteressata ai rari passanti impegnati in esercizi ginnici e ai patiti dell'abbronzatura, somiglianti ad iguane intente a crogiolarsi al sole.
Un gatto sornione mi ha socchiuso languido gli occhi, spanciandosi sul verde margine costeggiante il lungomare, dove una solitaria  panchina mia ha accolta. Ai miei piedi un letto di margheritine, microcosmo di una vita brulicante; un coleottero verdino si arrampicava su uno stelo, le provvide formiche in formazione compatta avevano formato un'autostrada a doppio senso di marcia, due cavolaie si inseguivano allegre, vita inconscia di se stessa in perfetta armonia con le vibrazioni della natura, solo io sembravo emanare tutt'altra musica, nota stonata in quell'armonia, nella quale è entrata una coccinella, nella sua vermiglia livrea rossa a puntini neri, e se ci sono le coccinelle forse arriva la primavera. Esse son messaggere di novità, come il vascello antico di mercanti,  arca di pensieri nuovi, in questo mirabile accenno di primavera.
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