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sabato 6 giugno 2015

Psicopittografia, la ragione per la quale si può essere felici

Perchè un uomo non è felice? Non certo perchè questo stato non esiste, non perchè la felicità sia inaccessibile e neppure perchè qualcuno o qualcosa si sia messo di traverso.

E' raro che un uomo conosca veramente la ragione per cui non riesce a raggiungere una soddisfazione legittima. L'uomo non può raggiungere la propria liberazione individuale, perchè non sa che tale stato esiste veramente. Un uomo non si accinge alla ricerca di una verità se egli ne ignora l'esistenza. Ecco perchè bisogna prendere coscienza, anche se confusamente all'inizio, che un mondo completamente nuovo esiste per noi. 

E non è un mondo lontano e inaccessibile. Una via c'è, e per trovarla è solo necessario ribellarsi con coraggio. Basta rinunciare alla prestesa sicurezza e avviarsi sulla nuova strada anche se questa sembrerà poco familiare. Questa via si rivela attraverso la coscienza della propria esistenza. La vita felice è in noi e non fuori di noi, e noi possediamo questo stato di grazia, ma dobbiamo rendercene conto. Dobbiamo cercarla al di là delle nostre abitudini mentali abituali. Cosa ci impedisce di raggiungere questa meta? La nostra resistenza. Temiamo che, rinunciando alle nostre idee, l'inconscio possa essere peggiore. 

Ma bisogna osare. Scopriremo allora che ciò che noi temiamo maggiormente, è in effetti la nostra libertà. Se voi dite a qualcuno: "Dietro quella collina c'è un magnifico castello, preparato per accoglierti", quel qualcuno vorrebbe crederci ma ne è incapace. E' stato troppe volte ingannato e non è disposto ad affrontare nuove delusioni. La rinuncia è quindi criticabile. Il castello tuttavia esiste, ed è sempre là, pronto a riceverlo. Il problema è che quel qualcuno non vuole incamminarsi verso il castello perchè non l'ha visto. D'altra parte non può vederlo fino a che non vi si reca. E' necesario dunque che facciamo il primo passo.

sabato 16 maggio 2015

Il cuore e la mente - Zoe parte seconda


Per Zoe la necessità di vagare con la mente era ancora più forte della ragione. Quale ragione? E che tipo di ragione? La ragione del CUORE o quella della MENTE? Era una riflessione ardua, molto ardua.
Bello sarebbe stato dividersi in due: cinquanta per cento da un lato, cinquanta per cento dall'altro.
Zoe rifletteva sulla differenza fra l'una e l'altra ragione. Non era facile da spiegare.
La ragione del CUORE non è per nulla RAZIONALE, se per razionale intendiamo categorie, schemi , spazializzazioni e temporalizzazioni. E' una ragione volubile e qualche volta effimera, nonché evanescente e perché no? Anche LATITANTE.
Purtroppo essendo volubile, pensava Zoe, la ragione del CUORE  sconvolge il normale funzionamento intellettuale e  fisiologico, provocando  stati febbrili e di agitazioni convulse. Non esiste cura, solo dare sfogo agli istinti per poi ottenere uno stato di calma dovuto a stanchezza ( o meglio, SPOSSATEZZA!).Gli stati d'animo della ragione del CUORE sono infiniti e vengono dall'Oceano delle Possibilità nel quale tuffiamo continuamente la nostra rete da pesca.
Per quello che concerne la ragione della MENTE, entriamo in un campo molto più lineare.
Tutto è semplicemente chiaro e lampante. Le azioni sono dettate dall'imperativo CATEGORICO della MORALE, senza forti emozioni: "πάντα ῥεῖ " (panta rei, tutto scorre) per essere precisi. Noi poveri mortali, che per nostra disgrazia stiamo nel mezzo, siamo sballottati qua e là, fra Scilla e Cariddi. E qualche volta capita di rimanere schiacciati nel mezzo alle due furie.
Zoe era ancora lì a chiedersi dove fosse finito Apollo. Non avrebbe potuto rallegrare la compagnia con un "DLEN DLEN" della sua cetra? Forse no, era meglio organizzare un bel baccanale e inneggiare a Dioniso per la ragione del CUORE, cantando per monti e valli: "εὐοῖ" (euòi, in italiano evoè grido di gioia delle baccanti). Si immaginava in testa corone di pampini e acini. Alla salute! Poi sarebbe arrivata quella guastafeste e ficcanaso di Atena con la sua inseparabile civetta Budur: finita la festa! Per lei queste perdite di tempo sono deleteree. Lei è nata dalla MENTE di papà Zeus. Zoe sarebbe andata a bere un po' di nettare, chissà......
ZzzzZZzzzzzZzzzzZZZZZzzzzzzzzzzzzzzzz Ops! Si era addormentata un'altra volta! La vita frenetica ed errabonda che le faceva fare Dioniso, la distruggeva. Guarda, l'Olimpo è di nuovo circondato da nuvole. Zeus è all'opera: vecchia volpe! Ma chi potrebbe resistergli del resto? Hei, Zoe, vedi cosa può combinare la ragione del CUORE? Non si sa mai dove inizia e dove finisce! Allora qual è il confine fra realtà e fantasia?

martedì 20 maggio 2014

Come cominciare a vivere | Psicopittografia

Supponete di essere su una nave a fianco del capitano e assistete a questo episodio: il capitano nota un uomo ala deriva su un fragile relitto, a poca distanza dalla nave. Il capitano gli grida di avvicinarsi il più possibile, ma l'uomo non si muove e si mette a discutere col capitano. Chiede se la nave è sicura, se il capitano la sa governare, e quanto tempo ci vorrà per arrivare in porto. Egli fa di tutto fuorchè salire salire a bordo.


Pensate che ciò è incredibile. Quale uomo in questa situazione si comporterebbe in questo modo? E' veramente doloroso vedere tanti uomini comportarsi allo stesso modo nella vita. Il fatto essenziale della vita di ogni uomo è quello di essere soddisfatti. Non chiedere, nè discutere, ma esser soddisfatti. Gli uomini si sforzano di porre la soddisfazione al di fuori di se stessi. Sarebbe come pensare che la luminosità è separate dal diamante.

Non cerchiamo di esser soddisfatti da qualcosa. Se lo facciamo, saremo nel dubbio che quella cosa possa venirci a mancare presto o tardi. Siamo solamente soddisfatti. Non cerchiamo una ragione di tutto ciò. La vera soddisfazione non ha bisogno di giustificazioni.

Non possiamo cercare di esser felici; ma possiamo esserlo semplicemente. Pensare alla soddisfazione non porta a nulla, così come pensare ad una mela, non soddisfa la fame. In generale per la gente è difficile giungere a cogliere la verità di questa idea d'una pace senza sforzi. Voi potete essere l'eccezione alla regola.
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