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domenica 22 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: biscotteria, Pagnottelle di Natale

La gola è uno dei sette peccati capitali, e con ciò? Detto fra noi non mi importa un fico secco se la Chiesa ha decretato che sia un peccato capitale; la storia ci insegna che l'alto clero ha fatto uso dei sette peccati capitali a suo piacimento, quindi oggi vi presenterò questa golosa ricettina per festeggiare degnamente il Natale.
PAGNOTTELLE DI NATALE
Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 35 minuti + 3ore
Tempo di cottura: 35 minuti
Calorie: 524 a porzione
Proteine: 12 a porzione
Grassi: 12 a porzione
Contenuto nutrizionale: alto

Ingredienti
800 gr di zucca gialla
500 gr di farina
150 gr di farina di mais
80 gr di uvetta
80 gr di gherigli di noci
50 gr di pinoli
cannella in polvere
anice (semi)
20 gr di lievito di birra
sale
30 gr di burro

Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida. Sbucciata la zucca, scottatela in acqua bollente salata per 10 minuti, indi scolatela (conservandone l'acqua) e tagliatela a pezzi, eliminando eventuali semi e fibre interne. Passatela al mixer sino a ridurla in poltiglia malleabile ed omogenea: posti entrambi i tipi di farina in una terrina unite la zucca in pasta, quindi il lievito diluito con un po' d'acqua tiepida e impastate con le fruste del mixer, aggiungendo l'acqua di cottura della zucca sufficiente ad ottenere un impasto sostenuto e omogeneo cui incorporare lo zucchero, un pizzico di semi d'anice e un pizzico di cannella in polvere, lavorando delicatamente sinchè formerà una massa compatta in cui inizieranno a prodursi delle bolle. Copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare 3 ore: dopodichè incorporate all'impasto l'uvetta strizzata, i pinoli e i gherigli finemente tritati. Dividetelo in palline di dimensioni tali da ricavarne delle pagnottelle rotonde (diametro 8 cm circa, altezza 2 cm circa). Allineatele su una piastra da forno imburrata e introducetele nel forno prericaldato a 220°, lasciandovele sinchè son cotte internamente e dorate estenamente. Potete regolarvi sia con il tempo indicato che bucandole con uno stecchino da spiedini.

sabato 21 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: pietre e cristalli, Biotite

La Biotite è una pietra molto scura che si trova in natura in lamine o in aggregati. Probabilmente non è molto conosciuta o se ne sente parlare poco.
BIOTITE
Caratteristiche: silicato di alluminio, famiglia delle miche; sistema monoclino; lamine o aggregati lamellari; colore bruno, nero o verde scuro.
Proprietà: combatte i pensieri e i sentimenti negativi
Disturbi: Agisce sui reumatismi e sulla decalcificazione ossea; cura i problemi relativi alle vie respiratorie
Associazione con i chakra: quinto e settimo

giovedì 19 dicembre 2013

SELVA











Selva,
fitta rete d'alberi e rovi,
foresta della mia psiche.
Impenetrabile territorio,
selvaggia regione,
patria di strane creature,
da primitive madri partorite
e abbandonate a se stesse.
Predatrici
del mio vagabondare
per questi calli inesistenti,
dove luce flebile
appare ad un orizzonte
lontano.
Fruscii di passi,
voci,
incomprensibili linguaggi,
solo distinguo un idioma,
liana che mi sorregge,
il tuo.

martedì 17 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: lo zafferano


Lo Zafferano (Crocus sativus) è una pianta erbacea, del bacino mediterraneo, dalla cui infiorescenza si ricava la droga omonima usata come colorante in liquoreria, in farmacia e in profumeria. I costi da capogiro di questa droga dipendono dal fatto che per ottenere in chilogrammo  occorrono 200.000 fiori e 500 ore di manodopera. Molto usato nell'antichità, costituì una tra le più forti spinte al commercio in Oriente ed Occidente. Per molto tempo i Fenici ne ebbero una specie di monopolio. In tempi più recenti, nella Repubblica di Venezia, funzionava un ufficio addetto esclusivamente all'acquisto dello zafferano, mentre a Verona tale droga era sottoposta a dazi esorbitanti. Quando alla fine del XIV sec., la spezia cominciò ad essere coltivata in tutta Europa, i prezzi  si mitigarono, anche se la sua fama continuò  a crescere. In medicina ha qualità digestive, stimolanti, lenitive dei dolori mestruali.

lunedì 16 dicembre 2013

Oggi nella mia rubrica: polveri

Le polveri in galenica sono delle erbe essiccate (o minerali) finemente contuse e/o macinate. Una volta si usava aquesto scopo il mortaio e il pestello, utilizzato ancora oggi per piccole dosi. Per dosi elevate si usano delle apposite apparecchiature o frullatori speciali. Alcuni si servono del macinacaffè elettrico, che è di per sè particolarmente adatto. Le polveri normalmente si conservano in appositi recipienti meticolosamente contrassegnati con l'indicazione del contenuto e la data di preparazione. E' invece preferibile sminuzzare finemente le erbe solo quando servono (sono infatti particolarmente deperibili se polverizzate). Anche certe tinture ed estratti (specialmente di radici, di legno, corteccia, steli) si preparano sminuzzandoli in modo grossolano, perchè è facilitata l'estrazione delle sostanze attive dai tessuti molto duri e densi.
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