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mercoledì 1 aprile 2015

Vie Aeree e Polmoni: le PIante che curano - parte seconda


Le piante benefiche e curative per il benessere del nostr odelicato apparato respiratorio non sono ancora finite, come anticipato ieri ecco altre cinque importanti piante utili.

5. Piantaggine: si usano le foglie per alleviare la tosse e lenire le mucose irritate. Sono moltissimi i benefici contro la tosse, il raffreddore e i polmoni irritati,  per le proprietà anti-infiammatorie e immunitarie. Inoltre può aiutare ad alleviare la tosse secca che causa poi la produzione di muco nei polmoni.

6. Inula: già nell'antichità veniva usata come ottimo supporto respiratorio e, dal 1800 sono state prodotte dalla radice dell’Inula gocce per la tosse. Essa  ha un effetto rilassante sui muscoli tracheali lisci. Possiede due potenti principi attivi la Inulina, che lenisce il passaggio bronchiale e l’Alantolactone, un espettorante con azione anti-tosse.

7. Lobelia:  la Lobelia sia uno dei più preziosi rimedi a base di erbe. Contiene un alcaloide noto come Lobelina, che assottiglia il muco e ferma la congestione. Stimola le ghiandole surrenali a rilasciare epinefrina e questo permette di rilassare le vie respiratorie e favorire una respirazione più facile. Poiché la Lobelia aiuta a rilassare i muscoli lisci, è inclusa in molti rimedi di tosse e raffreddore.

8. Chaparral: contiene potenti antiossidanti che resistono all’irritazione e l’NDGA, antiossidante noto per la lotta contro la risposta di istamina. Combatte gli organismi nocivi. I benefici del Chaparral sono più efficaci in un’estrazione di tintura e il tè di Chaparral è in grado di supportare i problemi respiratori favorendo un’azione espettorante per eliminare il muco dalle vie aeree.

9. Menta Piperita: il Mentolo, è lenitivo e rilassa la muscolatura liscia delle vie respiratorie inducendo una respirazione libera. La Menta Piperita ha anche un effetto antistaminico. Molte persone applicano balsami terapeutici nel petto e altre sostanze inalanti che contengono Mentolo per aiutare a rompere la congestione. Inoltre, la Menta Piperita è un antiossidante e combatte gli organismi nocivi.

martedì 31 marzo 2015

Polmoni e Apparato respiratorio: le Piante che curano - parte prima

I polmoni  ci aiutano respirare circa 20.000 volte al giorno,  attraverso di essi l’ossigeno entra  nel nostro corpo. Ciò che noi inaliamo però può essere inquinante, irritante, nocivo come tabacco, polveri, muffe, funghi, altre tossine. Con il tempo tutte queste sostanze dannegiano le cellule polmonari e a compromettendone la funzione, provocando malattie respiratorie tra cui: irritazioni alla gola, bronchite, asma e persino il cancro ai polmoni.


Per aver cura dei polmoni e proteggere le loro prestazioni, madre natura ci ha fornito una serie di erbe e piante utili al sistema respiratorio, grazie alle quali possiamo ottenere diversi e salutari benefici.

Espettoranti, per rompere ed espellere la congestione del torace.
Lenitivi, per le vie nasali e respiratorie irritate.
Rilassanti, per i muscoli vicino all’apparato respiratorio superiore che sedano la tosse.
Calmanti, nel momento del rilascio di istamine.
Protettivi, per la lotta contro gli organismi nocivi che possono produrre problemi respiratori superiori.
Fonti di antiossidanti, che riducono l’arrossamento e il danno ossidativo. Ora vediamo quali sono queste utili piante

1. Osha: conioselinum scopulorum, le radici di questa pianta contengono la Canfora e altri composti che ne fanno una delle migliori erbe a supporto dei polmoni.Aumenta la circolazione all’interno dei polmoni, facilita la respirazione e aiuta a calmare le irritazioni respiratorie.

2. Eucalipto:  ingrediente comune di sciroppi e pastiglie per la tosse, e la sua efficacia è dovuta a un composto chiamato Cineolo. Il Cineolo è un espettorante, lenisce la tosse e i passaggi del seno irritato, e combatte la congestione. Inoltre supporta il sistema immunitario durante una malattia.

3. Polmonaria: promuove la salute dei polmoni e delle vie respiratorie ed elimina la congestione. La Polmonaria contiene anche altri composti che sono potentemente efficaci contro gli organismi nocivi che influiscono sulla salute respiratoria.

4. Origano: contiene Carvacrolo e Acido Rosmarinico. Sono naturali decongestionanti e riduttori di istamina che creano benefici diretti e positivi sul flusso d’aria nel passaggio nasale e nelle vie respiratorie.



venerdì 27 marzo 2015

Decorare e colorare le Uova di Pasqua velocemente

La Pasqua è sempre più vicina, potreste avere in mente di decorare le uova ma siete a corto di idee. Quindi oggi ecco alcuni semplicissimi consigli e relativi materiali a cui ispirarvi per liberare la fantasia che è in voi e fare un figurone con parenti e amici. 


1. Usare Colori acrilici: si possono colorare le uova di un solo colore,  o con le fantasie più divertenti e abbinamenti shock, pois bicolore, righe arcobaleno, paesaggi, coniglietti, fiori.....

2. Usare Cordoncini: utilizzate quelli che avete in casa, basterà applicare della colla vinilica sull’uovo e mettere il cordoncino. Potete farli bicolori ad esempio

3. Uovo gallinella: mettere a bagno le uova con dello zafferano e quando saranno diventate gialle toglietele e fatele asciugare. A questo punto prendete del feltro color arancio, tagliate un triangolino per il becco e incollatelo. Con del semplice colore acrilico, realizzate gli occhi. Sempre con il feltro ritagliate due ovali per ricreare le zampe della gallina e incollatele sul fondo dell’uovo.


4. Usare il Pennarello: con del colore spray bianco colorate le uova, fatele asciugare e con un pennarello blu marino create delle fantasie a vostro piacimento.

5. Se volete colorare delle uova da poter mangiare potete utilizzare dei coloranti naturali. Rosso: per colorare le uova di rosso utilizzare delle barbabietole rosse grattate; Arancio: per ottenere l'arancio occorrono le cipolle; Verde: se volete colorare le uova di verde usate delle foglie di spinaci; Giallo: se vi piacciono le uova colorate di giallo usate dello zafferano; Blu: per ottenere il blu ci vogliono le foglie di cavolo rosso; Marrone: usare del caffè forte.

Cortisone: meglio quello Naturale

Tutti noi conosciamo i cortisonici, quei farmaci che vengono usati per "curare", ma non è la parola giusta, vari tipi di patologie, ad esempio allergie, infiammazini croniche, dolori articolari. Questi farmaci vengono apprezzati per il veloce effetto che hanno, ma il loro beneficio è accompagnato da effetti collaterali che, un'assunzione sitematica e prolungata, provocano nel nostro organismo, come il gonfiore o l'aumento della glicemia, ipertensione, aumento di peso. In natura però esistono delle alternative naturali che hanno effetti simili e che, sotto controllo medico possono essere usati per sostituire i farmaci.


Madre natura ne offre ben cinque e sono: il Ribes Nigrum, la Curcuma e il Cardiospermum Halicacabum,  Ganoderma Lucidum, Zenzero, cioè un frutto, una spezia e una pianta, un fungo, una radice o rizoma. E' bene tenere presente che l'azione di tali rimedi naturali è più lenta rispetto a quella dei farmaci di sintesi, ma efficace e priva di effetti collaterali.

Ribes Nigrum: ha una buona azione antinfiammatoria perchè è uno stimolatore delle ghiandole surrenali che producono cortisolo, ormone che aiuta a contrastare gli stati infiammatori, e allo stesso tempo attiva la risposta immunitaria dell’organismo. Ottimo in caso di mal di gola, rinite, congiuntivite, stati infiammatori e allergie, che sitratti di curarle o prevenirle; in base al tipo di disturbo il ribes può essere assunto sotto forma di tintura madre o di gemmoderivato, cioè l’estratto dalle gemme.

Curcuma: è ormai assodato che questa spezie ha proprietà antinfiammatorie grazie alla curcumina, il suo principio attivo. E' utilissima per la cura dell’uveite, infiammazione che colpisce il tratto uveale dell’occhio, per la prevenzione e cura delle allergie; il consumo alimentare non basta per avere benefici essendo necessarie dosi abbastanza elevate di curcumina per cui è sempre bene chiedere il parere di un esperto.

Cardiospermum Halicacabum: il meno conosciuto, ma altrettanto efficace per la sua azione antinfiammatoria e antiallergica. Di questa pianta si usano le sommità fiorite perchè ricche di fitosteroli e da queste si ricava l’estratto da utilizzare come cortisone naturale anche per lunghi periodi perchè ben tollerato dall’organismo con rari effetti collaterali. Si usa in caso di allergie e dolori articolari ed ha anche un uso topico (sotto forma di crema) per alleviare prurito, infiammazioni e infezioni della pelle.

Ganoderma lucidum, o Reishi: ormai famoso e rinomato per  le potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche è tra le alternative naturali al cortisone. Per ottenere buoni risultati è necessario assumerlo sotto forma di compresse, facendo attenzione ad acquistare un prodotto di qualità. Attenzione, bisogna sapere bene quanto assumerne e ciò varia in base alla patologia che si vuole curare. onsultate dunque un esperto.

Zenzero: è stato grazie ad uno studio dell’Università di Copenhagen che è stata confronta la sua efficacia contro l’artrite (sia reumatoide che osteoartrite) con quella di farmaci come ibuprofene e cortisone. L'Ibuprofene è risultato non utile in questi casi mentre invece ottimi benefici sono stati ottenuti sia con il cortisone che con l’estratto di zenzero. Sembra dunque che anche i principi attivi contenuti in questa spezia andrebbero tenuti maggiormente in considerazione come rimedi naturali per le infiammazioni, vista anche l’assenza di effetti collaterali.



giovedì 26 marzo 2015

7 Birrifici artigianali ed Eco Friendly

Chi dice che per produrre una buona birra no nsi può essere rispettosi dell'ambiente? Negli Stati Uniti il totale dei birrifici artigianali è cresciuto del 15,3% e la loro produzione oltre ad essere di alta qualità hanno un sistema di produzione rispettoso dell'ambiente. Eccone alcuni esempi da cui prendere spunto.


1. Full Sail Brewing: ad Hood River, Oregon.  Mentre la maggior parte dei birrifici usa da  6 a 8 galloni di acqua per produrre un singolo gallone di birra, Full Sail Brewing ha ridotto l'utilizzo di acqua a solo 2.5 galloni, significa un risparmio di 4,1 milioni di galloni di acqua in un anno. Le loro birre sono fatte da solo quattro ingredienti naturali: acqua, malto, luppolo e lievito, senza additivi, colori artificiali, zuccheri, sciroppi, conservanti o fluoro. Inoltre Full Sail Brewing sostiene la propria Comunità donando cereali e lieviti solidi avanzati — circa 5.408 tonnellate all'anno — per nutrire le vacche da latte. Riciclano anche tutti i biosolidi (che sono stati trattati nel proprio impianto) agli agricoltori locali affinchè siano usati come fertilizzante. L'azienda recentemente certificata come biologica, aiuta altre imprese locali e vendendo  pane, prodotti lattiero-caseari, carni ruspanti, caffè e verdure nella propria sala degustazione.

2. New Belgium Brewing Company: a Fort Collins, Colorado.  Nota per le sue birre ben luppolate, per le quali è necessaria molta acqua,  l'azienda utilizza 3,96 galloni di acqua per fare 1 gallone di birra, ma ha come obiettivo quello di ridurre il consumo a 3.5 entro la fine del 2015. Lo scorso anno il birrificio riuscito a riciclare il 99,9 per cento di rifiuti e quest'anno spera di diventare una struttura certificata Zero rifiuti . Per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra,  l'azienda sta lavorando per tagliare le emissioni di CO2 del 25 per cento.

3. Alaskan Brewing Company: a Juneau, Alaska.  L'Alaskan Brewing Company ha l'obiettivo di ridurre a zero rifiuti ed emizzioni. Per raggiungerlo usa un sistema di bonifica della CO2. Nel 1998 sono diventati la prima birreria a sfruttare un sottoprodotto per l'uso nell'imballaggio della loro birra, impedendo il rilascio di più di 1 milione libbre di CO2 nell'atmosfera ogni anno. Anche se non ci sono gli agricoltori locali a Juneau a cui dare i creali e i lieviti avanzati, essi li seccano e li spediscono a coltivatori e allevatori nel nord-ovest del Pacifico.

4. Brooklyn Brewery: a Brooklyn, New York.  Brooklyn Brewery ad usare interamente l'energia eolica. Riciclano carta, plastica e bottiglie, inoltre inviano gli scarti dei cereali in New Jersey per essere utilizzati come mangime per i maiali. Il loro magazzino di stoccaggio è dotato di pannelli solari che forniscono circa un terzo della loro potenza totale e che stanno lavorando per acquisire e riutilizzare la loro CO2 prodotta naturalmente. Hanno installato una nuova, altamente efficiente brewhouse che riutilizza i vapori di calore, ricicla l'acqua calda e utilizza meno calore per raggiungere il requisito di temperatura di erogazione.

5. Harpoon Brewery:  a Boston, Massachusetts.  Nel 2012 il sindaco Thomas Menino ha presentato l'Harpoon Brewery al Boston Green Business Award, come riconoscimento per tutte loro pratiche rispettose. Il birrificio ha un comitato di sostenibilità costituito dal personale di tutti i diversi reparti per garantire che ogni aspetto del business si svolga nel pieno standard di sostenibilità. Hanno installato luci di movimento in modo che la notte no nstiano accese,  e come la maggior parte delle altre fabbriche di birra, donano cereali di scarto agli agricoltori locali. Una iniziativa che li contraddistingue è che incoraggiano i loro dipendenti e visitatori a recarsi in bici alla fabbrica.

6. Bison birra biologica: a Berkeley, California. Nel 2010  è stata la prima birreria del mondo a diventare Corp B certificata. Che cosa significa? In poche parole, significa che si sono dedicati al solo uso di pratiche socialmente e ambientalmente responsabili per svolgere la loro attività e hanno raggiunto gli standard di trasparenza impostati dal Corp B. Bison spera che i consumatori si accorgano del  loro valore al momento dell'acquisto: "Un ristorante o bar scegliendo di acquistare e vendere un barile di 15,5 galloni  di birra biologica a settimana, fa sì che un contadino converta un terreno grande quanto un campo di calcio da terreno ad agricoltura  convenzionale in uno ad agricoltura biologica".

7. Birreria Vivant: a Grand Rapids, Michigan.   Nel 2012 Vivant fu la prima fabbrica di birra negli Stati Uniti a conseguire la Certificazione LEED. L'azienda ha deciso di rilanciare l'economia locale della sua comunità e limitare tutti i loro acquisti nella regione dei grandi laghi. Hanno anche fissato un obiettivo per i propri dipendenti:  200 ore di servizio comunitario all'anno. Mentre il loro personale si prende cura della propria comunità,  Vivant si prende cura di loro.

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