L'arrogante è colui che si sente superiore nei confronti di un altro soggetto, e lo manifesta attraverso un costante disdegno.
Bene, caro arrogante, che cerchi con la coercizione di manifestare la tua supposta superiorità trattando e guardando gli altri con disdegno e schifo, vorrei giusto manifestarti la mia opinione, il mio pensiero sulla tua deviata personalità. Ritengo che l'arroganza sia propria di coloro che in famiglia hanno ricevuto una errata educazione, e poichè sono convinta del fatto che i bambini imitano il comportamento dei genitori, anche tu arrogante, hai imitato ciò che i tuoi genitori ti hanno dimostrato.
In verità, caro arrogante, credo che in famiglia e anche al di fuori, tu sia stato oggetto di vessazioni di vario genere, cosa che ha sviluppato in te questo sentimento di rivalsa verso chiunque tu incontri e con cui hai a che fare per i più svariati motivi. Sei convinto che le tue siano ragioni inconfutabili e ti ritieni infallibile, neghi l'evidenza dei tuoi ragionamenti distorti schiacciando coloro che ti stanno intorno. Ti muovi alla stregua di una divinità, quando invece, purtroppo per te, sei figlio di un dio minore, spesso incapace e ignorante, ma convinto di essere superiore agli altri anche per cultura, una cultura che invece non hai e, al posto della quale, troviamo grosse lacune.
Consideri le persone civili ed educate stupide e come tali le tratti, comportamento il tuo che ti ha regalato in molti casi un posto di responsabilità a scapito di chi se lo meritava; infatti pesti piedi e sgomiti per ottenere ciò che con le tue personali capacità non saresti in grado di raggiungere. Per trattare con te è necessario che gli altri si abbassino al tuo livello perchè tu uno scalino in più non sei in grado di farlo, pretendere da te un minimo si evoluzione spirituale sarebbe come chiedere a Farfarello di farsi il segno della croce. Per te esiste solo il pronome personale "IO", e intorno all'IO ruota tutta la tua vita, gli altri sono solo satelliti che dovrebbero orbitare intorno a te (povero, patetico illuso).
Sopportarti è un'impresa degna di un'anima santa, ma di questo ovviamente tu sei ignaro, occupato come sei ogni giorno a fare come la strega di Biancaneve: chiedere allo specchio magico se sei il più bello del reame. Tu sei uno di quelli che non può fare la fila, devi passare avanti, sei fra quelli che al supermercato sperona gli altri per arrivare prima alla cassa, che in banca fa le scenate perchè chi è davanti a te non si spiccia. Sei uno che fa polemica per un posto auto pubblico che, chissà mai perchè, consideri di tua proprietà, che vede negli altri solo i difetti, senza mai pensare che anche tu, come tutti i comuni mortali, ne sei carico e il tuo carico è ben più grave di quello altrui, e sai perchè? Perchè sei convinto di essere perfetto, il che è indice del tuo senso di inferiorità. Cercare di indurti a ragionare è tempo sprecato, e chi la pensa come me non ha tempo da buttar via, la migliore strategia per mandarti in bestia e farti venire una crisi di nervi, dato che evitarti non è umanamente possibile, è ignorarti completamente, sforzo questo che costa una grande fatica, ma che alla resa dei conti regala delle paradisiache soddisfazioni.
Bene, caro arrogante, che cerchi con la coercizione di manifestare la tua supposta superiorità trattando e guardando gli altri con disdegno e schifo, vorrei giusto manifestarti la mia opinione, il mio pensiero sulla tua deviata personalità. Ritengo che l'arroganza sia propria di coloro che in famiglia hanno ricevuto una errata educazione, e poichè sono convinta del fatto che i bambini imitano il comportamento dei genitori, anche tu arrogante, hai imitato ciò che i tuoi genitori ti hanno dimostrato.
In verità, caro arrogante, credo che in famiglia e anche al di fuori, tu sia stato oggetto di vessazioni di vario genere, cosa che ha sviluppato in te questo sentimento di rivalsa verso chiunque tu incontri e con cui hai a che fare per i più svariati motivi. Sei convinto che le tue siano ragioni inconfutabili e ti ritieni infallibile, neghi l'evidenza dei tuoi ragionamenti distorti schiacciando coloro che ti stanno intorno. Ti muovi alla stregua di una divinità, quando invece, purtroppo per te, sei figlio di un dio minore, spesso incapace e ignorante, ma convinto di essere superiore agli altri anche per cultura, una cultura che invece non hai e, al posto della quale, troviamo grosse lacune.
Consideri le persone civili ed educate stupide e come tali le tratti, comportamento il tuo che ti ha regalato in molti casi un posto di responsabilità a scapito di chi se lo meritava; infatti pesti piedi e sgomiti per ottenere ciò che con le tue personali capacità non saresti in grado di raggiungere. Per trattare con te è necessario che gli altri si abbassino al tuo livello perchè tu uno scalino in più non sei in grado di farlo, pretendere da te un minimo si evoluzione spirituale sarebbe come chiedere a Farfarello di farsi il segno della croce. Per te esiste solo il pronome personale "IO", e intorno all'IO ruota tutta la tua vita, gli altri sono solo satelliti che dovrebbero orbitare intorno a te (povero, patetico illuso).
Sopportarti è un'impresa degna di un'anima santa, ma di questo ovviamente tu sei ignaro, occupato come sei ogni giorno a fare come la strega di Biancaneve: chiedere allo specchio magico se sei il più bello del reame. Tu sei uno di quelli che non può fare la fila, devi passare avanti, sei fra quelli che al supermercato sperona gli altri per arrivare prima alla cassa, che in banca fa le scenate perchè chi è davanti a te non si spiccia. Sei uno che fa polemica per un posto auto pubblico che, chissà mai perchè, consideri di tua proprietà, che vede negli altri solo i difetti, senza mai pensare che anche tu, come tutti i comuni mortali, ne sei carico e il tuo carico è ben più grave di quello altrui, e sai perchè? Perchè sei convinto di essere perfetto, il che è indice del tuo senso di inferiorità. Cercare di indurti a ragionare è tempo sprecato, e chi la pensa come me non ha tempo da buttar via, la migliore strategia per mandarti in bestia e farti venire una crisi di nervi, dato che evitarti non è umanamente possibile, è ignorarti completamente, sforzo questo che costa una grande fatica, ma che alla resa dei conti regala delle paradisiache soddisfazioni.