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lunedì 4 maggio 2015

L'Elicriso, alcune proprietà

Vi siete mai inebriati con l'odore intenso e incantatore dell'elicriso? Nell'antichità se ne facevano ghirlande che adornavano le statue di Atena e Apollo. Questo nome così particolare deriva dall'unione di due parole greche: sole e oro, in botanica il suo nome è Helicrysum italicum, ed ha moltissime proprietà benefiche.


In fitoterapia si utilizzano dell'elicriso le sommità fiorite per la ricchezza di oli essenziali, flavonoidi, acidi (tra cui quello caffeico). Se ne facevano suffumigi che erano efficaci nel contrastare il senso di soffocamento dovuto all'eccessiva ingestione di cibo. Oggi se ne usano sia l'estratto fluido che la tintura madre soprattutto per l'apparato respiratorio, per il raffreddore, tosse, pertosse e persino per le allergie.

In pomata o come oleolita, l’elicriso si rivlea essere un buon antinfiammatorio, è un rimedio contro le ustioni e gli eritemi solari. In particolare, in dermatologia, può essere utile contro eczemi e psoriasi.

domenica 3 maggio 2015

UAISIPIEI - Scene dal precariato lavorativo

I fatti che sto per raccontare sono realmente accaduti, ma per preservare la privacy dei protagonisti, nomi e luoghi sono stati ad arte modificati.
L'headquarter dello Uaisipiei era il quartier generale di Charlie, il capo supremo, padrone indiscusso della struttura ricettiva nella quale Zoe era stata reclutata per alcuni mesi. Charlie aveva sempre una grande quantità di ospiti danarosi e quindi capricciosi, talvolta molto alternativi, difficili da trattare quanto può essere difficile catturare il feroce Saladino o inseguire l'Uccello Roq.


Charlie non si vedeva quasi mai, in compenso però la sua voce riecheggiava fra le mura dell'headquarter e senza necessità di altoparlante. Per assicurarsi che tutto all'interno dell'headquarter fosse assolutamente perfetto, Charlie si affidava ad uno strategico sistema di spionaggio, che gli consentiva di sapere tutto nei minimi dettagli anche se non presente in sede. Non solo aveva fatto installare un complesso sistema di telecamere, ma aveva anche una sorta di segretario, tutto fare, leccapiedi: Bosley. Bosley si avvaleva di sistemi informatici avanzati e non si separava mai dal suo "Cursore" un telefono cellulare modificato, praticamente uno strumento degno di 007.
L'headquarter era una struttura sobria, locata vicino al mare, in una delle più belle località toscane. Aveva una hall ampia e accogliente, arredata sapientemente in stile marinaro: predominati il bianco, il legno e il cotto. Essendo una struttura privata e vip, l'entrata non era libera, la porta si apriva solo dall'interno, la clientela, selezionata, dotata di tesserino nominativo, si presentava al desk per identificarsi e poi poteva accedere ai piacevoli servizi che l'haed offriva ai suoi soci.
Ma quali servizi? Beh, Charlie non aveva badato a spese, quindi aveva creato un piccolo angolo di paradiso dotato di una piscina di acqua salata dalla quale si poteva accedere, tramite un piccolo sentierino, alla spiaggia, un ristorante/bar che aveva una veranda da cui ammirare gli incendiati tramonti sul mare, una piccola sala da gioco con tanto di tavoli verdi, un salotto con ampi divani che invitavano alla lettura, una saletta tv, una piccola sala riunioni, una scuola di vela per i figli dei suoi ospiti e in fieri, una palestra per il fitness.

Zoe entrò in quello strano mondo quasi per caso e vi rimase per diverse stagioni di seguito, stagioni durante le quali fu testimone di esilaranti scene e situazioni imbarazzanti, incontrò persone e scoprì un mondo davvero strano. 

Alla perenne ricerca di una occupazione, Zoe, aveva trovato l'annuncio relativo alla ricerca di personale presso lo Uaisipiei su un giornale locale, così aveva inviato il curriculum ed era stata chiamata per un primo colloquio. Le toccò parlare con Bosley, che le parve una sorta di piovra o forse sarebbe meglio dire la dea Khali al maschile, per la quantità di azioni che espletava mentre parlava con lei, senza mai separarsi dal fido Cursore. A coadiuvarlo la sua aiutante, che, dall'espressione, manifestava tutto il suo disprezzo verso Bosley, sui motivi del quale Zoe ebbe illuminazione mesi più tardi.
Bosley dopo aver interrogato Zoe nello stile tipico di un agente della CIA, la congedò con un "a presto", che Zoe, proveniente dalla selezione del personale, non riuscì ad interpretare pur appellandosi alle  conoscenze psicoattitudinali del suo precedente mestiere.

Non passò molto tempo e Zoe fu chiama per un secondo colloquio, questa stavolta con l'innominabile Charlie. Charlie le si presentò in tutto lo splendore che il suo immenso potere poteva emanare: seduto nel suo ufficio, comodamente appoggiato alla spalliera, indossava una camicia bianca, sulla quale erano ricamate le iniziali del suo nome, capelli brizzolati e spettinati ad arte, occhiali da sole Rayban a goccia, lenti verdi e pizzetto.

La sua voce tuonò improvvisamente riecheggiando in tutto lo stabile: "Buongiorno bambina rossa!"
Bambina rossa? Zoe aveva sì i capelli rossi, ma che sfacciato, che confidenze...... Dal canto suo Bosley, era evidentemente soddisfatto del rumoroso apprezzamento di Charlie, infatti si intromise dicendo: "Visto caro Charlie che scelta azzeccata ho fatto?"  Ma il suo commento non fu poi così gradito alle orecchie di Charlie che, da arguto uomo di mondo replicò: "Absit iniuria verbis Bosley, fuoriiiiiiii!"

Bosley sgusciò strisciando fuori dall'ufficio di Charlie, mentre Zoe si rese conto di aver difronte un uomo troppo intelligente ed estremamente mordace che così le disse: "Cara bambina rossa, benvenuta allo Uaisipiei, siamo circondati da ignoranti cara bambina, ma ho visto che ha capito la mia battuta in latino, quindi sono sicuro che farà un buon lavoro." Charlie guardò Zoe fissandola negli occhi, per vedere se abbassava lo sguardo, segno di sottomissione, ma Zoe ricambiò la sfida con bel sorrisetto da scolaretta impenitente, cosa che contribuì a dare a Charlie una spintarella alla crescita del suo ego, peraltro già smisurato. Per tutta risposta Charlie le fece il baciamano e la affidò per i dettagli spiccioli, alla mera ragioneria di Bosley. E quello era solo l'inizio.




Come fare un Antirughe a base di oligoelementi

Gli oligoelementi non finiranno mai di stupirci, essi infatti non si assumono solo per via interna, ma possono essere anche utilizzati per applicazione esterna nel campo della cosmesi naturale, dove vengono usati con ottimi risultati come acceleratori del ricambio cellulare, purificatori, normalizzatori, tonificanti e rigeneranti dell’epidermide.

Ecco come possono essere usati contro le stramaledette rughe, un metodo efficace con un costo relativamente contenuto (in ogni caso le nostre rughe sono solo la testimonianza della vita che abbiamo vissuto).

Rughe: Dopo la pulizia del viso, applicare Oro/Argento/Rame facendolo scivolare, direttamente dalla fialetta, nella ruga, aiutandosi con una garza. In alternativa, aggiungere il contenuto di una fialetta a 50 ml di crema neutra, insieme a 4 gocce di olio essenziale di incenso e 4 gocce di mirra; utilizzare la crema mattina e sera.


sabato 2 maggio 2015

Semina d'Amore - Abracadabra


Ho pensato cari lettori e lettrici, che è bello giocare anche con la magia. Ci rende più fanciulli, alimenta allegramente i nostri sogni e le speranze, allieta quei giorni grigini e spogli in cui il nostro umore si trova in fondo ad un pozzo. Così da oggi vi proporrò dei giocosi e allegri incantesimi che ci aiuteranno a giocare con noi stessi e al contempo risveglieranno anche un po' di creatività e manualità. 
Cominciamo subito dunque. Siete alla ricerca di un amore speciale? Ho la soluzione che fa per voi.
SEMINA D'AMORE
Semina d'Amore
Sapete che prodigando il vostro amore ad una piantina di Basilico, potete garantirvi una grande storia d'amore?

Occorrente
un vasetto qualunque, un po' di terra, una manciata di semi di basilico

Una notte di luna crescente, in primavera inoltrata o in estate, prendete qualche seme di basilico e seminatelo con cura in uno o due vasetti o piccoli contenitori; mentre seminate, cantate una cnzone soave o pensate pensieri d'amore, sentite l'amore entrare nella vostra vita. Annaffiate amorevolmente i semi ogni giorno, finchè germoglieranno, e mentre lo farete, ripetete la formula di antica memoria italiana: "Sono innamorata/o. Grazie". Quando spunteranno le foglioline, abbiatene grande cura, soprattutto se dovesse tornare il freddo (in tal caso scegliete una finestra nolto assolata e senza spifferi). Non lasciate che le piantine muoiano e non usatele mai per cucinare, perchè sono piantine speciali, consacrate all'amore. Nel volgere di pochi mesi, incontrerete un amore davvero speciale.

Vecchi rimedi popolari: Aglio, miele e pediluvio gelato

Aglio
Prezioso anche se umile e comunissimo, l'aglio occupa un posto importante negli usi culinari e terapeutici dei popoli mediterranei. Fin dai tempi più antichi l'aglio è stato usato contro un gran numero di malattie, compresa la peste, e i contadini soprattutto ne facevano grande consumo, tanto che veniva detto "la teriaca dei poveri".

Quella dei ricchi era una medicina mitica, composta di gran quantità di droghe vegetali, animali e minerali, inventata, secondo la leggenda, addirittura da Mitridate re del Ponto, che l'avrebbe usata come antidoto ai molti veleni cui si andava assuefando.

In tempi meno favolosi le virtù dell'aglio sono state confermate: la pianta è ottimo battericida, espettorante, vermifugo e febbrifugo. E, naturalmente calmante. Per questo una tradizione popolare di Calabria insenga a strofinare la pianta dei piedi di chi non dorme con uno spicchio d'aglio.


Miele
Una buona tazza di latte caldo dolcificato con miele, con l'aggiunta di una spruzzata di cannella in polvere o noce moscata, secondo le preferenze, è un vecchio rimedio consigliato dalle nonne campagnole per facilitare il sonno.

Pediluvio gelato
I medici dell'antichità erano concordi nell'affermare che l'insonnia è data da un soverchio calore al cervello. Non sembra una spiegazione tanto ingenua, se al concetto di calore si sostituisce quello di attività cerebrale. E' certo comunque che un sistema poco scientifico ma molto efficce per aiutare il sonno è quello di fare defluire il sangue dalla testa mediante un pediluvio gelato. Immergere i piedi sino ai polpacci in una tinozza di acqua ben fredda e lasciarveli per 5 minuti. Avere il coraggio di farlo anche  in pieno inverno, o quando ci si sveglia alle 3 del mattino e si desidera riprendere al più presto il sonno interrotto.

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