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martedì 12 maggio 2015

Come fare ottimi antirughe con gli oli essenziali


Le rughe si trattano soprattutto a livello cosmetico con oli essenziali emulsionati in crema base
neutra o in olio vettore. Tra gli oli vegetali più appropriati: Argania, Avocado, Camelia, Enotera,
Germe di grano, Girasole, Macadamia, Melograno, Pistacchio, Rosa mosqueta, Vinacciolo. Anche il burro di Karité è un ottimo vettore idratante. Essenze consigliate: Achillea, Cisto, Elemi, Galbano, Gelsomino, Incenso, Legno di Rosa, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia, Ylang-Ylang.


Ecco alcune formulazioni antirughe per il giorno, date per 50 mi di vettore: utilizzare esclusivamente una crema base neutra, non troppo grassa.
Formulazione 1: 4 gocce di Achillea, 3 di Mimosa, 3 di Palmarosa.
Formulazione 2: 4 gocce di Cisto, 3 di Gelsomino, 3 di Vaniglia.
Formulazione 3: 4 gocce di Neroli, 3 di Rosa, 3 di Ylang-Ylang.

Ecco alcune formulazioni antirughe per la notte, date per 50 ml di vettore: utilizzare un olio vegetale tra quelli segnalati sopra.
Formulazione 1: 4 gocce di Elemi, 3 di Galbano, 3 di Incenso.
Formulazione 2: 4 gocce di Legno di Rosa, 3 di Mimosa, 3 di Ylang-Ylang.
Formulazione 3: 4 gocce di Cisto, 3 di Gelsomino, 3 di Rosa.

Le dosi in gocce degli oli essenziali date ai punti precedenti per il giorno e per la notte possono
essere leggermente aumentate secondo la sensibilità individuale, ma è bene non superare il totale
massimo di 15 gocce di essenza su 50 mi di vettore.

Maschera antirughe: utilizzare come vettori miele o panna, quindi ricorrere a uno o più oli come Gelsomino, Incenso, Legno di Rosa, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia, Ylang-
Ylang. Mettere in una ciotolina di vetro 2 cucchiai da tavola abbondanti di miele o panna, aggiungere
8 gocce In totale di essenza (anche più di un olio, ma mantenersi nel massimo di 8 gocce),
mescolare bene con uno strumento di vetro, ceramica, legno o plastica (non utilizzare il metallo:
meglio di tutto è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce), quindi applicare sulle zone da trattare,
tenere In posa almeno una ventina di minuti e rimuovere.

lunedì 11 maggio 2015

Giardino o balcone ecco le piante contro parassiti, mosche, afidi e zanzare

Sembra che l'estate sia arrivata, è improvvisamente arrivato il caldo, ma se da un lato questo risolleva il nostro umore, dall'altro constatiamo che nei nostri giardini pullulano parassiti e afidi, mosche e zanzare. Eppure madre natura può fornirici i rimedi attraverso i quali possiamo tenere lontane queste bestioline fastidiose, come? Attraverso altre piante, un mutuo aiuto da cui dovremmo prendere esempio.


Facciamo alcuni esempi: se avete piantato i pomodori e volete  tenere lontani i parassiti o mantenere sano il terreno su cui seminare anche altre coltivazioni, troverete molto utili alcune piante che si riveleranno non solo decorative, ma anche una vera e propria forza della natura contro afidi, pidocchi delle piante, mosche e zanzare.

Borragine: bella e decorativa grazie ai suoi fiori blu-viola a fomra di stella, la borragine se associata alle rose, vi permetterà di tenere lontani gli afidi. Ma non solo, i suoi fiori sono commestibili e danno un tocco di originalità ad insalate e dolci, mentre con le sue foglie si fanno infusi, ravioli dal gustoso ripieno e ottimi contorni

Crisantemi: facili da coltivare e di diversi colori, i crisantemi allontanano zanzare e mosche

Trifoglio: da tenere sempre  in ogni giardino, in alternativa a quello classico potete provare a coltivare quello a fiori rossi: in ogni caso vi permetterà di non far avvicinare gli afidi

Lavanda: funziona anche da deterrente per zanzare e mosche, potete fare un ottimo oleolito per massaggi, sacchettini odorosi per il guardaroba, sapone vegetale, e molto altro ancora

Acqua e limone ogni mattina: 4 benefici in breve

Sono anni ormai che ogni mattina, appena alzata, spremo il succo di un limone e vi aggiungo 250 ml di acqua tiepida, che bevo e poi mi dedico alle mie consuete abluzioni in bagno, al termine delle quali faccio un'abbondante colazione. Una pratica questa, che oggi consigliano anche molti nutrizionisti, un piccolo segreto per mentenersi in buona salute con un piccolo ma quanto mai efficace gesto. Di quanto faccia bene il limone, avevo parlato qualche tempo fa in un mio post, oggi ecco in breve i 4 più importanti benefici del bere acqua e limone al mattino: 


1. Disintossicare: il limone è buon alimento “alcalino” che permette di bilanciare il Ph del nostro corpo. Un bicchiere d’acqua calda con limone è una combinazione perfetta per “svegliare” il fegato e spazzare le tossine nocive.

2. Riattivare l’apparato digerente:  acqua tiepida e limone non solo stimolano il tratto digestivo ma migliorano considerevolmente la capacità del nostro corpo di assorbire i nutrienti durante tutta la giornata e facilita le funzioni gastrointestinali.

3. Aiuta la perdita di peso: il limone contiene pectina, fibra solubile che ha dimostrato di aiutare la “lotta” al peso. Un bicchiere di acqua tiepida e limone è una bevanda che, in alternativa ad altre soluzioni al mattino, aiuta a ridurre le calorie dalla dieta quotidiana.

4. Sollievo alla pancia: se si va a letto a stomaco pieno è possibile il mattino dopo,  provare una sensazione di bruciore di stomaco fastidioso o un certo gonfiore intestinale. L’acqua tiepida purifica lo stomaco mentre i flavonoidi del succo di limone aiutano a ridurre l’acidità dando sollievo.

Cellulite: combatterla in maniera naturale

La cellulite non è altro che una modificazione cronica e localizzata del tessuto connettivo sottocutaneo, come tale  induce la ritenzione di liquidi nei tessuti sottocutanei e causa la formazione di piccoli noduli dolorosi alla pressione. Si riconosce bene perchè la pelle assume il caratteristico aspetto a buccia d'arancia. Cosa la causa?  Familiarità, cattiva circolazione venosa e linfatica, fattori ormonali e alimentari.


Di cellulite esistono vari tipologie: nelle adolescenti è adiposa, spesso favorita dagli estrogeni e da un'alimentazione in cui abbondano zuccheri. Quella granulosa, tipica nelle gambe, è associata sia al sovrappeso che al dimagramento. Poi c'è quella interstiziale, cioè costituita da piccoli cuscinetti sulle cosce o sui polpacci. Attenzione alla falsa cellulite: ci si può ritrovare con la pelle a buchetti anche solo per troppa sedentarietà o per dimagrimento eccessivo.

Un primo passo per prevenirla e combatterla è l'alimentazione: devono abbondare frutta e verdura, mentre è bene ridurre pane, pasta e dolci. Inoltre possiamo intervenire con efficaci rimedi naturali, fra cui decotti, bagni, oleoliti, impacchi e centrifugati. Vediamoli nel dettaglio

Decotto: Betulla foglie g. 30, Spirea ulmaria pianta g. 30, Ortica foglie g. 20, Tiglio fiori e brattee g. 20. Berne una tazza al mattino, una tazza alla sera.

Bagno: Estratto glicolico di Betulla g. 60, Estratto glicolico di Centella asiatica g. 40
Un cucchiaio nell'acqua del bagno, o spugnatura sulla parte
      
Oleolito per massaggi: Echinacea radice estratto liposolubile ml. 5, Equiseto fusti sterili estratto liposolubile ml. 3, Amamelide foglie estratto liposolubile ml. 2, Mandorle dolci olio ml. 90
   
Impacco di ananas: 3 fette di Ananas, 1 cucchiaio di Rusco radice, 1 cucchiaino di Psillio polvere
Si prepara un infuso di radice di Rusco, facendola macerare per un quarto d'ora in una tazza d'acqua bollente e aggiungere due o tre cucchiai di liquido nella polpa di ananas frullata. Per legare la pastella ed evitare che coli, aggiungere la polvere di psillio. Spalmare su cosce e  glutei, lasciare agire per un quarto d'ora e sciacquare.
     
Centrifugato di ananas: ottenete circa 500 ml di centrifugato a cui unirete Estratto fluido di betulla 80 gocce, Estratto fluido di Spirea ulmaria 80 gocce. Bere nella giornata.
   
   

domenica 10 maggio 2015

ZOE

Sulla parete dove si accosta l'armadio, è appesa una bella fotografia, vi si vede la cupola blu di una chiesa dell'isola di Santorini, in Grecia. E' uno splendido tramonto d'oro rosso, a picco sul mare, attraversato da un ponte di diamante. Zoe respirava spesso quell'aria, aria di estati lontane e intense, di spezie orientali e canti antichi, di sonagli e feste in costume caratteristico, di notti di vento caldo e cieli stellati, di piccoli vicoli e case bianche, di palme.
Respirando quest'aria e tenendo gli occhi chiusi, Zoe si lasciava cullare nel luogo da lei privilegiato, e questo suo cullarsi in quell'aria era per lei tale, che a volte credeva realtà ciò che invece era un sogno disperato. Questo la scuoteva, tanto che al suo risveglio, vedeva attorno a sé le usate cose, quelle che riempivano la sua camera e il suo sogno così bello appeso al muro.

 
Non poteva dirsi un dolce risveglio il suo, ma era stato un viaggio gratis e questo per il momento le bastava. Il risveglio però, la lasciava sempre turbata per tutto il tempo, anche se faceva altro durante la giornata, era distratta, assente, a volte sospirava; il suo sguardo vagava ancora laggiù, in quell'oasi felice. Gli eccessi della sua anima vagabonda spesso la infastidivano. Zoe si guardava intorno, eppure di tutte le persone che conosceva, nessuna si perdeva come lei. Che fosse malata? Le sembrava di non essere riuscita a liberarsi da quel mondo che l'aveva sempre accompagnata dall'infanzia, e lo sentiva come un handicap, non riusciva  spiegarsi il perché di questa indissolubile unione tra fantasia e sogno, che le impedivano di vivere normalmente la realtà, come tutte le persone che la circondavano. Che cosa avrebbe potuto fare per mettere a posto le cose? Non sapeva da dove  cominciare perché forse non c'era neppure un inizio!
Le sembrava inutile persino parlarne, per paura di non essere capita, ma le domande si affollavano nella sua mente e la loro voce si faceva sempre più forte. Questo suo modo di essere avrebbe, in quale modo, condizionato la sua vita e le sue relazioni? Perché proprio lei? C'era una via d'uscita? E se sì quale?
Le pareva certe volte di sforzarsi, ma questo sforzo, in cui metteva tutta la sua volontà, le logorava la mente e dolori lancinanti la attraversavano. Girava lo sguardo e si chiedeva ancora una volta cosa ci facesse mai al mondo una come lei e quale fosse il suo ruolo. Avrebbe forse avuto una vita disgraziata a causa di questo suo essere? Era questo che più la preoccupava e in fondo in fondo aveva anche paura.
"Aiuto" diceva, "aiuto", ma le parole non le uscivano dalla bocca, non poteva muovere le labbra. E guardava, guardava e si sentiva lontana dagli altri che non la potevano sentire ed erano sempre più piccoli e sparivano pian piano dalla sua vista e lei voleva piangere, ma non le riusciva nemmeno quello. Stava impazzendo? No! Non voleva impazzire, che stava succedendo?

Zoe, Zoe, Zoe, diceva, ma Zoe non le rispondeva, ossia, voleva rispondere, voleva allungare una mano a se stessa e tirarsi su, ma si accasciava sempre di più. Sembrava che una mano misteriosa mettesse fra lei e gli altri un muro trasparente, ma insormontabile. Forse la sua unica fortuna era il fatto che era una grande idealista e questo le permetteva di pensare che avrebbe potuto cambiare la sua vita in meglio, e che sarebbe stata felice a lungo.

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