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mercoledì 3 giugno 2015

4 modi per trasformare le acque reflue in acqua potabile

C'è ancora dello scetticismo in merito alla depurazione delle acque reflue, per trasformarle in acqua potabile, ma sono sempre più le innovazioni tecnologiche che permettono di rendere sicura per il consumo, l'acqua derivante dalla depurazione delle acque reflue. L' acqua pulita e potabile è un bene prezioso, motivo per cui gli scienziati e gli ambientalisti hanno l'obiettivo di trasformare l'acqua sporca in acqua pulita e buona. Riuscire in questo obiettivo significa prendere coscienza di come essere più sostenibili, ottimizzare le risorse esistenti e far sì che il pianeta sia più pulito e più sano per tutti.


1. BRINDARE ALLA BIRRA FATTA DA ACQUE REFLUE TRATTATE: la prossima birra potrebbe essere prodotta grazie alla purificazione delle acque reflue. In Oregon, il governo ha un piano per incentivare le birrerie locali ad utilizzare acque reflue riciclate. La prima fabbrica di birra ad utilizzare questo sistema è l'Oregon Brew Crew.

2. BILL GATES APPROVA L'ACQUA OTTENUTA DA ACQUE LURIDE: Il fondatore di Microsoft Bill Gates tesse le lodi della Janicki Omniprocessor, una macchina che tratta rifiuti umani per produrre acqua ed energia elettrica. Gates ha spiegato nel suo blog che grazie a questo metodo si potranno trattare i rifiuti umani impedendo lo svilupparsi (come accade in molti luoghi del mondo) di malattie correlate all'igiene ed aiutare così molte popolazioni.

3. LA BUSTINA DI TÈ CHE PURIFICA L'ACQUA SPORCA: utilizzando la nanotecnologia, alcuni ricercatori provenienti dal Sud Africa hanno creato un filtro in una bustina di tè che si inserisce in una bottiglia d'acqua e la purifica da contaminanti e batteri. Una bustina può essere utilizzata per filtrare fino a 1 litro di acqua ed è super economica, costa meno della metà di un centesimo

4. ALGHE COME MODO ORGANICO E NATURALE PER PRODURRE ACQUA PULITA:  uno studente di ingegneria  e il suo professore stavano studiano la crescita delle alghe nelle acque reflue. Lo studio era volto alla creazione di biocarburanti e invece hanno scoperto il modo di purificare l'acqua. Ecco come funziona: quando le alghe vengono immesse in acqua sporca, rimuovono l'ammoniaca, fosfati e nitrati, riducendo significativamente il carico di agenti patogeni. In seguito una centrifuga rimuove le alghe; e un sistema di radiazioni ultraviolette eventuali agenti patogeni rimasti. Tutto ciò che rimane è acqua pulita e potabile con un regolare livello di pH.


Come l'incomprensione può essere d'aiuto - Psicopittografia

L'incomprensione è un'emozione onesta. Rendersi conto di ciò che non si sa, è l'inizio della saggezza. Non è un male chiedersi ciò che si vuole dalla vita, così come non è un male ignorare cosa si vuol mangiare a colazione. Non è mai un difetto essere affamati fisicamente o psicologicamente. E' un male invece accettare un frutto senza stabilire se esso è reale o artificiale. 

Non abbiate paura di una nuova idea che sembra oltrepassare la vostra comprensione. Nessun principio è al di là della comprensione umana. La verità, per nascosta che sia, è in ogni uomo. Per viaggiare nell'aria, non c'è bisogno di capire il meccanismo dell'aereo. Non è neppure necessario capire completamente i mutamenti felici che avvengono in noi. Lasciate che avvengano. Non sforzatevi di capire tutto. Leggete con curiosità e interesse spontanei.

C'è una storia a proposito di un villaggio costiero che, a diverse riprese, fu attaccato da grandi mostri marini. Gli abitanti sentirono parlare di un mago in grado di vincere ogni sorta di male col suo sguardo onnipresente. Chiamato al villaggio, si mise su un'alta roccia dominante il mare. Quando i mostri apparvero egli li fissò intensamente ed essi sparirono per sempre [immagine 2]

 Ogni uomo può diventare come quel mago. Se egli non ha paura della propria ignoranza, se continua a guardare fino a quando vede tutti i suoi complessi negativi, questi spariranno per sempre.
E se ci sentissimo confusi via via che progrediamo? In realtà confusi lo eravamo anche prima, con una differenza, lo eravamo inconsciamente. Questo lavoro porta a galla la confusione rendendola cosciente. E questa è la base della tranquillità interiore. Allora perchè un uomo non è felice?



Oli essenziali, il loro significato per l'uomo

Le piante produttrici di oli essenziali, per il loro particolare rapporto con il calore, di cui rappresentano un vero e proprio "condensato", entrano in rapporto con l'uomo in una relazione improntata sul calore, cioè inducendo un processo che riscalda le funzioni organiche.

Nel mondo vegetale il centro dell'impulso calorico è esterno alla pianta ed è rappresentato dal sole. Nell'uomo invece la produzione di calore è interna ed è relativamente indipendente dalle condizioni esterne. Il calore che compenetra tutto l'uomo rappresenta il substrato dell'Io superiore (o del Sè), inteso come quell'entità unificante superiore ordinatrice di tutti i processi organici e psichici. Gli oli eterici, condensati e apportatori di calore, possono entrare in relazione terapeutica con l'uomo rinforzando l'organizzazione dell'Io, laddove questa risulti carente in qualche parte. 

L'Io umano è il principio individualizzante per cui ognuno è un essere unico che si esprime nella sua storia personale. Qui ci troviamo ad un livello spirituale, ed è qui che gli oli essenziali esplicano meglio la loro funzione. L'Io dell'uomo si manifesta nel corpo fisico come calore,  per esempio mani e piedi freddi, mostrano come l'uomo non riesca a compenetrare bene tutto il corpo il corpo con le sue forze individuali, in modo che restano dei punti freddi. Questo porta ad uno squilibrio che può diventare malattia

Le malattie infettive si manifestano quando i batteri o visrus possono proliferare per condizioni predisponenti nell'organismo ospite; spesso questo è dovuto ad un'incapacità dell'Io di compenetrare tutto l'organismo con il calore; nelle malattie croniche tale alterazione diventa ancora più profonda. In questo caso è possibile favorire la guarigione fornendo dall'esterno il "calore mancante" attraverso le essenze. Specialmente nella parte dell'anno povera di luce, bagni completi con gli oli essenziali permettono a questi, aggiunti nell'acqua, di passare in piccola parte nel sangue, portando all'interno dell'organismo la loro azione per stimolare i processi interni del calore, che si traducono poi nel senso di una individuale maturazione umana.


Ho messo la macchina..... - Scene dal precariato lavorativo

Era una splendida mattina di Agosto, il cielo era terso e il mare lievemente increspato da una brezza leggera. Charlie era fuori in barca per il weekend, e quindi tutto l'headquarter risuonava solo di trilli e gridolini degli ospiti che si beavano di bagni di sole e abluzioni in acqua. Zoe era indaffarata al desk, fra ospiti che andavano e venivano, documenti da archiviare, circolari da spedire.


Ma poteva un tale momento di serenità durare a lungo? Il due di picche era in agguato, avvezzo com'era all'arte venatoria, infatti quella calma dorata fu spezzata improvvisamente dall'arrivo di due attempate signore, che, dopo aver scosso selvaggiamente la porta dell'headquarter perchè ignoravano l'esistenza del campanello, entrarono e si misero di fronte al desk.

Zoe le salutò con grazia e gentilezza, mentre osservava il loro buffo abbigliamento, tutto pizzi e svolvazzi, farpali e fiori, ma più di ogni altra cosa Zoe si chiese come facessero a camminare con decollétée con tacco senza calze considerando l'età e la tipologia di piede, ma non fece in tempo a rimuginare su questo perchè fu investita da un'acutissima esclamazione: "Ma buongiorno bella "ragassa", abbiam prenotato l'armadietto numero uno!"

I decibel di quella voce erano così alti che Zoe ne fu spettinata, ma capì immediatamente che quelle erano le famose sorelle Ceramistioli, già note a Charlie per i loro bagni in piscina senza veli. Zoe prese immediatamente il registro degli armadietti e segnò appunto, l'affitto del numero uno, prese le chiavi e le consegnò, chiedendo se intendevano pagare subito o meno. Non l'avesse mai chiesto, la signora prese fiato, parecchio fiato e poi esordì così: "Pago con carta di credito bella "ragassa"!!" provocando un trauma ai timpani di Zoe che, per un po' di pace per i suoi padiglioni auricolari fece scivolare il pos sul banco del desk come se fosse una birra.

Ma non finì lì purtroppo, perchè l'arzilla e moderna Ceramistioli, interrogò Zoe su una questione che le stava molto a cuore: "Può dirmi bella "ragassa" se il nostro amato bagnino Mitch c'è? Dovrei chiedergli un piacere per mia sorella". Ovviamente Zoe confermò la presenza di Mitch, il coraggioso guardiano dell'incolumità degli ospiti, cosa che entusiasmò non poco la nostra soprano che continuò: "Vorrei che gonfiasse i braccioli per mia sorella e si bagnasse con lei, perchè ha difficoltà in acqua". 

Zoe le rispose che certo Mitch ne sarebbe stato entusiasta, e si offerse anche, pur di non ricevere altri traumi alle orecchie, di chiamarlo un momento perchè potessero accordarsi. Ma la nostra signora non aveva ancora finito e per essere ligia al dovere dichiarò il numero del posto macchina presso cui aveva parcheggiato la sua Golf rossa fiammante. "Ho messo la macchina al numero 65" urlò come se Zoe fosse dura d'orecchie. "No signora, i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile" rispose Zoe " La sposto immediatamente" e la svolazzante donnina e uscì.

Dopo poco fece ritorno e come se avesse un megafono in bocca : "Ho messo la macchina al 72". Un po' basita, Zoe replicò: "No signora i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile" e nuovamente: " La sposto subito". E via fuori dall'headquarter. Passarono almeno dieci minuti e la signora Ceramistioli tornò rinfrancata dicendo: "Ho messo la macchina al 55".
A Zoe venne il magone e le si strinse la gola (ma che aveva fatto di male?), riprese fiato, si calmò e ripetè: "No signora, forse mi sono spiegata male, i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile". Finalmente alla vispa donnina si illuminarono gli occhi, aveva capito!  "La sposto immediatamente!" 

Urrà, pensò Zoe, ce l'ho fatta, ha capito. Al ritorno, la beneamata con sicurezza e soddisfazione escalmò: "Ho messo la macchina al 56!". Noooooooooo, ma non era possibile, Zoe stava per cadere in una crisi nervosa senza pari, che fare? Come stimolare i neuroni arrigginiti di quella donna? Idea! "Fantastico signora, ma mi lasci le chiavi della macchina, sa, casomai arrivasse qualche altro ospite che avesse difficoltà a fare manovra".  E fu così che tutta felice, la signora Ceramistioli salì con la sorella a cercare il suo pupillo: il bagnino Mitch.


martedì 2 giugno 2015

Il male di vivere

Il male di vivere, lo chiamano così i media, questo virus dilagante che spezza le vite dei giovanissimi, lasciandoci in bocca l'amaro di una domanda: perchè? Io non conosco la risposta, ma sono capace di guardarmi attorno e quello che vedo mi piace sempre meno. Vedo che l'unico valore su cui molti adolescenti basano la propria vita è uno squallido materialismo, che affonda le proprie radici sull'apparire, sull'avere, sulla perfezione estetica, su una falsata comunicazione non verbale che si esplica solo attraverso il virtualismo tecnologico di cui nessuno o quasi, riesce più a fare a meno.

Non solo lo vedo questo materialismo, ma lo tocco con mano. Stordirsi, ubriacarsi, ostentare aggressività, aggregarsi in gang, gestire soldi senza conoscere la fatica di averli guadagnati, ottenere facilmente tutto senza il minimo sacrificio, identificarsi con icone dietro cui si muove un meccanismo che in realtà plasma menti affinchè possano desiderare, senza compiere consapevolmente una scelta. E se non si ottengono certe cose le strade sono due: o ci si procurano mercificando se stessi, compiendo piccoli reati,  usando la violenza oppure lasciando spazio alla disperazione, perchè non siamo come i canoni ci impongono di essere, perchè siamo vittime di scherno o peggio di bullismo in un mondo in cui massificazione e standardizzazione sono i dittatori della vita.


In famiglia non si parla, vorrei chiedere ai genitori di questi adolescenti se davvero conoscono i loro figli o se li conoscono solo attraverso i social network cui essi affidano le loro riflessioni, se parlano con loro o se identificano lo stare in famiglia solo come vivere sotto lo stesso tetto, ognuno preso dal proprio avatar, dalla playstation o dagli impegni di un quotidiano in cui valori e parole sono stati sepolti da tempo perchè risultano difficili da riesumare, e perchè comportano un confronto a cui non ci si vuole sottoporre perchè è difficile tenersi testa guardandosi negli occhi, criticarsi, mettersi a nudo, parlare dei propri vuoti, del disagio che si prova e soprattutto è praticamente impossibile andare contro corrente.

Già, remare in senso opposto, non solo è faticoso, ma implica combattere una battaglia da soli contro una moltitudine infinita che ti addita come diverso e che ti prende di mira. Eccoci arrivati al punto, solo se si possiedono dei valori ben radicati si può sostenere un peso di questo tipo e questi valori non si acquisiscono con la nascita, ci vengono insegnati. E chi li insegna se non la famiglia? Si insegnano dando un esempio, con il comportamento, con le parole, raccontando la vita ogni giorno, e fornendo quegli strumenti che fanno dei giovani persone in grado di giudicare, e decidere autonomamente senza sentirsi inadeguati in un mondo in cui si è "fighi" o "fighe" solo se si assomiglia a Barbie o se si possiede un iPhone, se si veste di marca, se si ha un piercing o un tatuaggio.

La vita è fatta di ben altro, è costituita di una profondità di sentimenti, sensazioni, emozioni, gioie, dolori che nulla hanno a che vedere con il materialismo che digerisce le nostre esistenze. Se si vuol cambiare il mondo, bisogna iniziare a cambiare noi stessi, e ciò a partire dal nucleo originario, la famiglia, cominciando da una domanda: perchè esiste la famiglia e a cosa serve?

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