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lunedì 27 luglio 2015

Tutto il buono degli anacardi

Chi ama fare gli aperitivi conosce molto bene gli anacardi, semi di un albero da frutta tropicale, Anacardium occidentale originario del Brasile. Il suo nome deriva dalla forma del frutto fresco che assomiglia ad un cuore.


Gli anacardi possiedono proprietà benefiche per le sostanze che contengono, infatti in essi troviamo vitamina A, C, vitamine del gruppo B, vitamina K,  proteine, lipidi e carboidrati. In particolare la vitamina K regola la coagulazione del sangue, mantiene sane le ossa ed è fonte di minerali assai utili, quali calcio, fosforo, rame, zinco, ferro e fibre. Gli anacardi si trovano sempre sgusciati al momento dell'acquisto poichè nelle conchiglie che li contengono si trova una resina caustica, chiamata "balsamo degli anacardi" e che deve essere rimossa prima che gli anacardi possano essere consumati. Tale resina viene usata dall'industria per la produzione di vernici e insetticidi.

Ma non è tutto, gli anacardi sono ricchi di acido oleico, lo stesso contenuto nell'olio di oliva, buono anche per i diabetici, poichè riduce i trigliceridi. Il rame, contenuto in alte quantità, contribuisce a prevenire l'anemia dovuta alla carenza di ferro, impedisce la rottura dei vasi sanguigni, previene problemi articolari. Ricchissimi di grassi monoinsaturi, combattono il colesterolo cattivo presente nel sangue, e, grazie alle proantocianidine, una classe di flavonoidi che contrasta la proliferazione delle cellule tumorali, prevengono, in particolare, il cancro al colon.

Inoltre gli anacardi sono una miniera di Zea-xanthin, un flavonoide antiossidante che viene selettivamente assorbito nella macula retinica degli occhi. Quest'ultimo protegge dai raggi UV, facendo da filtro naturale contro la degenerazione maculare senile. Come consumare gli anacardi? Davvero in molti modi: intere, a pezzetti, tritate, tostate a secco ed eventualmente salate. Opportunamente macinate, danno vita ad una pasta cremosa che si usa come il burro d’arachidi, ma che ha un sapore molto più dolce. Potete trasformarle in un ottimo snack unendole a frutta disidratata, semi o altre noci. Ma possono anche diventare un ottimo complemento per insalate, riso, paste alimentari, budini, biscotti, pudding, agnello al curry e carni in umido.

Ma non è finita qui perchè la corteccia dell’anacardio ha azione astringente e tonificante, i fiori, che contengono anacardina, hanno proprietà toniche, la linfa è utilizzata nella produzione di inchiostro e la radice ha proprietà purgative.




Vitamine, alcune precisazioni, Vitamina B1 (tiamina)

Ed eccoci alle vitamine del gruppo B, ognuna con le sue caratteristiche e le sue peculiarità.

Pane integrale
VITAMINA B1 (tiamina)
E' una vitamina di origine sia animale che vegetale. Si comporta come un coenzima partecipando al complesso processo di conversione del glucosio (lo zucchero del sangue) in energia, ed è vitale in alcune reazioni metaboliche. Ecco perchè la tiamina è necessaria quando c'è un alto consumo di energia, per esempio quando si pratica sport. Si adatta ai bisogni del corpo se consumata una quantità sufficiente di alimenti che la contengono.

 La tiamina favorisce l'attivazione dei neutrofili, che aiutano il sistema immunitario a combattere i batteri. Inoltre questa vitamina, conosciuta anche come "vitamina del buonumore" per la sua relazione con un sistema nervoso sano e per la sua azione benefica sull'attività mentale, è in rapporto con la capacità di apprendimento individuale. E' necessaria per la crescita dei bambini e per il miglioramento del tono muscolare di stomaco, intestino e cuore. Partecipa inoltre alla formazione e al mantenimento dei globuli rossi. E' essenziale per stabilizzare l'appetito perchè migliora l'assimilazione dei cibi. E' antidolorifica. 

Le fonti: è presente in quantità limitata in quasi tutti gli alimenti e in maggiori quantità in alcuni come il maiale, tuorlo d'uovo, frutti di mare, pollame. Il pane e i cereali dovrebbero essere comnsumati integrali, perchè la tiamina è contenuta nel germe e nella crusca del grano, nella pula di riso e in quella parte di tutti i cerealieliminata durante la raffinazione. Una dieta ricca di lievito di birra, germe di grano, melassa e crusca, procura all'organismo sufficiente tiamina e aiuta a prevenire l'accumulo di depositi grassi nelle pareti delle arterie. Questa vitamina è sensibile al calore, alla cottura in acqua, alla conservazione con additivi o conservanti chimici. La tiamina non viene immagazzinata nell'organismo in grandi quantità e quindi deve essere introdotta giornalmente. 
L'integrazione di vitamina B1: essendo idrosolubile, non esiste un vero e proprio rischio di sovradosaggio, perchè l'eccesso di vitamina viene eliminato con l'urina. Già dieci minuti dopo l'assunzione è attiva; viene tuttavia eliminata in 6-8 ore. Per il dosaggio, attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione dell'integratore.


Issopo, di un'acqua di bellezza e altre cure

Hyssopus è il nome della pianta, mentre officinalis sta a significare che veniva usata nelle antiche farmacie. L'issopo ha goduto di grande fama nell' antichità. Legato a riti di purificazione è molto citato nel Vecchio e nel Nuovo Testamento fino ad entrare in formule liturgiche. In epoca romana lo troviamo citato in alcune ricette di Apicio: in realtà, però, non si trattava di questo issopo, bensì dell'Origanum hirtum, erba aromatica propria dell' isola di Creta. Durante il medioevo, l'issopo ha avuto grande fama come erba medicinale. Tra l'altro veniva usato per curare i morsi dei serpenti velenosi e per ammazzare i pidocchi.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianticella cespugliosa, perenne, originaria delle regioni mediterranee e dell' Asia centrale, appartenente alla famiglia delle Labiate, con fusto eretto, legnoso, alto 20-60 cm. Le foglie sono appuntite, senza gambo, poste a due a due l'una contro l'altra. I fiori, a forma di tubo ricurvo, hanno i lembi divisi in due parti, e sono tutti rivolti da un lato formando una specie di spiga. Possono essere azzurro-cerulei, ma anche rosa o bianchi. Il frutto è composto da quattro parti ovali allungate.

Da tutta la pianta emana un forte odore aromatico simile alla canfora. In Italia, l'issopo cresce spontaneo in tutte le zone collinari e submontane, prediligendo però i luoghi sassosi, calcarei e ben esposti. Riesce a sopportare il freddo invernale e la siccità, ma deve essere coltivata in una zona ben esposta al sole. La fioritura avviene in maggio-giugno e dura fino all'autunno. Le foglie si raccolgono quando sono ancora tenere e i fiori in giugno-luglio. L'issopo appena raccolto deve essere subito portato ad essiccare perché si riscalda facilmente. E pianta ricchissima di principi attivi. Possiede proprietà digestive, cicatrizzanti, astringenti e depurative.

Utilizzo

In cucina, l'issopo viene usato come condimento per minestre, carni e pasticci insieme ad altre erbe e spezie. Il sapore è amarognolo ma piuttosto gradevole.
Per uso cosmetico si può preparare un' acqua di bellezza mettendo in infusione in mezzo litro d'acqua tiepida una manciata di sommità fiorite di issopo. Filtrare dopo un'ora e conservare il liquido in una bottiglia. Dopo aver lavato e asciugato accuratamente il viso e il collo, passare sulla pelle un batuffolo di cotone imbevuto di quest'acqua.

L'infuso tonifica i muscoli del viso e del collo e dà colore alle guance se sono pallide. La medicina popolare prevede un gran numero di preparazioni a base di issopo.
Le eruzioni cutanee si curano versando 50 g di sommità fiorite di issopo in un litro d'acqua bollente e filtrando il liquido quando è tiepido. L'infuso va usato per lavaggi sulle parti colpite.
Per curare l'asma bisogna mettere 50 g di sommità fiorite oppure di foglie di issopo in un litro d'acqua bollente. Lasciar macerare per 20 minuti, poi filtrare il liquido. Se ne devono bere quattro o cinque tazze al giorno.

In caso di catarro ostinato, far bollire un cucchiaino di sommità fiorite di issopo. Filtrare, addolcire con un poco di miele, bere subito e mettersi a letto al caldo.
Sciroppo per la tosse: far bollire 500 g d'acqua con 800 g di zucchero. Quando questo è sciolto, allontanare il recipiente dalla fiamma e aggiungere allo sciroppo 50 g di sommità fiorite di issopo. Filtrare il liquido quando si è perfettamente raffreddato e versarlo in una bottiglia. La dose è di un cucchiaino la mattina a digiuno e uno la sera prima di coricarsi. Le contusioni si curano mettendo in infusione 100 g di sommità fiorite di issopo in un litro d'acqua bollente. Filtrare il liquido quando è tiepido e adoperarlo per fare impacchi con il cotone sulla parte colpita.

domenica 26 luglio 2015

Erbe e cure nella Roma dei nostri avi

Roma, alle sue origini, mutua le conoscenze mediche da quelle di altri popoli vicini e dalla medicina etrusca, forse la più evoluta soprattutto nella fase della prevenzione. Nel terzo secolo a.C. cominciarono ad arrivare medici dalla Grecia e qui ebbero immediata fortuna. Questo suscitò le ire di Marco Porcio Catone (detto il "Censore") il quale pensò ad una congiura dei Greci che per vendicarsi dei conquistatori Romani, volessero ammazzare tutti con la loro medicina, per di più facendosi pagare oltre misura. 

Certo è che mal si poteva opporre la "casalinga" medicina romana amministrata dal pater familias, che aveva come fulcro delle terapie il vino, l'olio e la lana, e le foglie di cavolo nei casi più gravi! Altra cosa invece erano i medici militari dopo la riforma dell'esercito voluta dall'imperatore Augusto: essi, al contrario di quelli civili, ricevevano una specifica formazione, lavoravano in  veri e propri ospedali da campo con degli "infermieri" specifici per le varie mansioni, erano arruolati per 16 anni e si specializzavano per la cavalleria (medici alarum), per la fanteria (medicus legionarius) e per la marina (medici triremis). Con la caduta dell'impero romano si perdono anche le conoscenze terapeutiche tradizonali. Il Medioevo si affaccia con una sorta di "medicina conventuale" che, specie con l'uso delle erbe medicinali e la riscoperta degli antichi testi medici della classicità, sarà alla base della moderna medicina.

MEMENTO: Mens sana in corpore sano. Dieta, moto, ginnastica: questa è la prima regola della medicina romana, basata principalmente su norme igieniche. Fermo oppositore della medicina greca, Catone è tra i primi ad occuparsi di vini medicati con speciali erbe toniche o ricostituenti. Ma il più autorevole medico del mondo classico è Galeno: divulga un vero e proprio ricettario pieno di prescrizioni relative alle diverse malattie e spiegazioni sull'azione farmacologica delle piante.


Aigor, Scene dal precariato lavorativo

L'headquarter era in gran fermento, si preparava un'importante manifastazione velica. Tutti erano emozionati, anche Charlie, che di solito non lasciava mai trasparire sentimento alcuno.
Bosley era sfiatato per il gran da fare, lavoro al quale non era abituato, doveva correre in lungo e in largo per tutto lo Uaisipiei, controllare la logistica, contattare autorità, definire date, stabilire orari, dare disposizioni allo staff di Re Sugo, far sistemare piante e fiori, far lucidare i pavimenti, occuparsi di permessi e nulla osta, reclutare personale, insomma un lavoro immane per lui, considerando che Charlie gli stava con fiato sul collo, costringendolo quindi a ritmi per lui inimmaginabili.

Povero Bosley era stressato, sfiatato, con la lingua penzoloni e nessuno che gli dicesse una parola di conforto: la sua anima ne risentiva.
Charlie invece, era pieno di energie, praticamente un uomo bionico, in testa a tutti, coordinava i lavori di messa a lucido di tutto l'headquarter, stilava liste, impartiva istruzioni, faceva telefonate, parlava ai consiglieri, imbastiva piani, tesseva relazioni, nemmeno fosse Camilllo Benso, Conte di Cavour. 

Dal canto suo Zoe doveva tenere a bada tutti gli ospiti di Charlie, che la asfissiavano con domande inopportune, su chi, come, quando, perchè, dove, tanto che Zoe finì  per odiare tutti i loro "se" e i loro "ma". E non era tutto, c'erano da preparare le cartelline che avrebbero raccolto i documenti d'iscrizione dei partecipanti, verificare bonifici, rispondere ogni dieci secondi circa al telefono per dare informazioni, rispondere alle mail, soprattutto in inglese, compito per altro che spettava a lei, perchè erano in due a parlare inglese: Charlie e Zoe (Bosley a fatica sapeva dire buongiorno, e il resto dello staff era come le temperature: non pervenuto). Da non dimenticare che era necessario tenere al corrente i partecipanti sulle previsioni del tempo,  vitale per i naviganti, quindi Charlie volle un computer costantemente collegato al sito delle previsioni, sul quale, i nostri marinai, leggevano l'altezza delle onde, la forza del vento, le eventuali perturbazioni, e quant'altro fosse utile alla loro sicurezza.

Come Dio volle tutto fu pronto, e ognuno si piazzò al proprio posto di combattimento: Zoe, ovviamente, era in prima linea, a vigilare entrata, abbigliamento, documentazione relativa alle imbarcazioni, mentre nel back office si sarebbero discusse questioni più importanti (discusse si fa per dire.....).

E venne il giorno dell'arrivo degli equipaggi da tutto il mondo, dato che la manifestazione velica era un mondiale. Zoe si ritrovò con inglesi, tedeschi, austriaci, polacchi, spagnoli, francesi ( e il loro perenne campanilismo), portoghesi, svizzeri, insomma con tutta Europa e con gli Europei tutto filò liscio, ma l'incontro fatale fu quello che si consumò con i Russi, con l'intermezzo dei Thailandesi.
I membri dell'equipaggio russo erano degli armadi viventi, alti, muscolosi, e potenti, tanto che per guardarli si doveva alzare la testa,  rispettosi e gentili,  parlavano perfettamente inglese, tranne uno: Aigor

Aigor era il tuttofare dell'equipaggio e a differenza degli altri era meno alto, meno muscoloso, secco secco come una scopa, con un paio di baffetti neri che spuntavano sul suo viso allampanato, al contrario dei suoi compagni belli e biondi, e beveva come una spugna. Veniva spedito in ogni dove a sbrigare tutti i servizi possibili, e viaggiava veloce come il vento che riempiva le vele della barca di cui si occupava.

Aveva anche un "piccolo" difetto di fabbricazione: non parlava altra lingua se non il russo!
Questione non da poco questa, infatti ogni santo giorno Aigor si presentava da Zoe sproloquiando monologhi in russo a cui Zoe assisteva praticamente impotente, cercando di arrivare per logica là dove solo un interprete avrebbe potuto, là, dove anche la gestualità tipica dell'umanità non poteva alcunchè, là dove anche il potere di Charlie veniva azzerato. Perciò, appena Aigor arrivava, Zoe gli metteva davanti un blocco e una penna e Aigor faceva dei disegni esplicativi (esplicativi si fa per dire..erano disegnini accompagnati dalle lettere in cirillico) dai quali si poteva con grande sforzo e fantasia, evincere quello che Aigor desiderava (impresa degna solo di un genio della psicoanalisi). Ora, parliamoci chiaro, fosse stato solo per questo, con un po' di pazienza si poteva anche andare avanti, ma Aigor era una mina vagante. Zoe rischiò la vita per tutta la durata della manifestazione, quelli furono giorni in cui i neuroni di Zoe furono quasi annientati dalle esalazioni velenose che Aigor emanava dalla bocca, sì, perchè fin dal primo giorno in cui si presentò al desk, Aigor annientò il respiro e la lucidità mentale di Zoe con fiatate alla vodka, che la stordirono, la anestetizzarono e la spettinarono, facendole diventare ricci, i suoi bei capelli rossi, lucidi e lisci. 

Aigor era logorroico tanto per capirsi, e  persino le ciglia di Zoe furono bruciate dalla "logorrea infectis" del nostro siberiano amico. Ella non mangiò per giorni. Le tornò un po' d'appetito solo quando partì Aigor e quando partirono i Thailandesi. Già, i Thailandesi, tanto gentili, si genuflettevano ad ogni occasione, educatissimi, perfetti, ma la loro pelle era come la carta assorbente, era come se qualcuno li avesse usati per scolare l'olio del fritto dei chioschi all'aperto di Bangkok. Ma che mangiavano tutti i giorni, topi morti? L'odore di fritto e vodka si era installato al desk come un miasma, e a spargerlo come abilissimi untori erano stati loro, Aigor e i Thailandesi e non si riusciva a snidarlo. Ci vollero mesi di Ambi-Pur, condizionatori che riciclavano l'aria e vetri spalancati, mentre Aigor era tornato in Siberia e i Thailandesi al loro take away orientale.


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