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martedì 22 settembre 2015

Geranio, olio essenziale

Nome botanico: Pelargonium odoratissimum
Famiglia: Geraniacee
Provenineza: Africa
Estrazione: da tuttal al pianta
Profumo: fresco, dolce, simile alla menta
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antisettico, cicatrizzante, tonico, atringente, emostatico, stimolante della corteccia surrenale, antidepressivo, repellente per gli insetti, antinevralgico
Principali indicazioni: dermatosi, bruciature, nevralgie facciali, cellulite, edemi, ingorgo  mammario, stress, stanchezza


L'essenza di geranio si armonizza bene con l'olio di rosa e di agrumi, ma può essere combinato con altre miscele, a cui aggiunge una piacevole nota di freschezza. Ha una spiccata azione antinfiammatoria, emostatica, antisettica e cicatrizzante che si esplica nelle affezioni cutanee quali ferite, ustioni, ecchimosi, ulcere, micosi, herpes e nelle afte boccali e stomatiti. Applicato sulla pelle tiene lontani gli insetti.

Riduce la congestione delle mammelle, ha potere diuretico, stimola la corteccia delle ghiandole surrenali, quindi ha un'azione anti fatica e tonificante in caso di stress, da usare per frizionare il corpo durante o dopo la doccia o il bagno o per un breve massaggio sulla nuca e alle tempie. E' utile anche per la sovraeccitazione e l'agitazione dei bambini, grazie alla sua azione riequilibrante sul sistema nervoso.



Autoterapia del dolore: il metodo Zilgrei

La medicina alternativa offre a tutti diverse modalità di cura, metodi che non sono ancora molto diffusi o conosciuti rispetto alla medicina ufficiale. Di metodologie ve ne sono tante, ma è sempre necessario fare una certa chiarezza per non incorrere nella ciarlataneria. Oggi vorrei parlarvi del Metodo Zilgrei e spiegare per sommi capi in cosa consiste.

Un esercizio Zilgrei
Il nome di questa metodologia deriva dall'unione del chiropratico che la mise a punto con la collaborazione di una sua paziente. Esso erano rispettivamente il chiropratico Hans Greissing e la paziente Zillo. Questo metodo si basa sulla combinazione di respirazione e postura e si rifà ad alcuni elementi della medicina manuale classica, assommando ad essa la terapia respiratoria, quella motoria e lo yoga.

Grazie a questo metodo vengono coordinate alcune fasi respiratorie con posizioni o movimenti del corpo e questa particolare sincronizzazione stimola nel corpo la forza correttiva e contemporaneamente l'effetto terapeutico. La respirazione posta in essere in questa metodologia terapeutica, viene definita "dinamogenica", cioè combina il respiro con alcuni particolari movimenti.

Più precisamente si tratta di una respirazione addominale a cui si alternano pause di 5 secondi dopo ogni fase respiratoria, per un massimo di 5 atti respiratori completi. Fa parte di questo metodo il principio della "direzione opposta" grazie al quale si capisce attraverso il movimento, in quale direzione si manifestano il dolore o il disturbo, e, a seguito di questo porre in essere l'autotrattamento procedendo nella direzione opposta.

Il metodo Zilgrei inoltre aiuta a concentrarsi e a prendere coscienza del proprio respiro e a percepirne gli effetti a livello fisico in base alle varie posizioni assunte ed anche a livello psichico. Di conseguenza il soggetto matura una sempre maggiore consapevolezza del proprio portamento, che non è altro che l'insieme della predisposizione genetica, dell'equilibrio strutturale dello scheletro, delle sue abitudini, di come svolge attività fisica. Questa nuova e più profonda conoscenza del proprio essere facilità la comprensione di come agiscano gli stress e dei loro effetti, facilitando così la soluzione del problema. In poche parole il metodo Zilgrei insegna ad usare le proprie risorse per ritrovare il proprio equilibrio e mantenerlo nel tempo.

Per imparare questa metodologia è necessario affidarsi a persone esperte, quindi è bene rivolgersi direttamente all'Associazione Zilgrei Italia.


lunedì 21 settembre 2015

Ad kalendas graecas soluturos

E siamo ad un tema scottante: i quattrini. Ma i nostri cari, vecchi latini, la sapevano lunga anche sulla moneta sonante e relative problematiche. Attuale, allora come oggi, questo adagio più che mai si adatta ai nostri turbolenti tempi.


Ad kalendas graecas soluturos: che pagheranno alle calende greche. Augusto a proposito di certi debitori insolventi. Attribuito da Svetonio, Augusto. Le calende erano, nel calendario romano, il primo giorno di ogni mese; il termine non esisteva nel calendario greco.

La mucosa intestinale nei bambini

La costruzione della barriera filtrante intestinale ha inizio (o dovrebbe iniziare) alla nascita. I primi colonizzatori benefici dell'intestino dei bambini sono infatti i lattobacilli (presenti fisiologicamente nella mucosa vaginale della madre), che giungono al bambino attraverso il canale del parto. Il latte materno è, a seguire una fonte straordinaria di batteri "amici" e di tutto ciò che serve alla costruzione di una barriera intestinale efficiente, capace di filtrare efficacemente gli elementi nutritiva e di respingere, invece, le macromolecole.


Si tenga presente che la maturazione del tratto gastro-intesisnale è un processo dinamico, che, in epoca neonatale, è ancora in corso. Basti pensare che l'intestino del neonato non si comporta da filtro (come sarà poi l'intestino dell'adulto), anzi è molto permeabile poichè deve permettere il passaggio di fattori di crescita ed anticorpi, contenuti ne latte materno, che sono funzionali alla crescita e allo sviluppo del sistema immunitario. Successivamente però è necessario che tale permeabilità diminuisca, per preparare il bambino al momento in cui dovrà, con lo svezzamento, selezionare ciò che è utile (nutrienti) e respingere ciò che è dannoso (macromolecole).

Nei bambini allattati al  seno, la permeabilità decresce fisiologicamente, raggiungendo la normalità nell'arco di due mesi, consentendo perciò un ottimo sviluppo della capacità filtrante intestinale; ciò non accade invece, nei bambini allattati artificialmente, il cui intestino continua a restare permeabile, predisponendo all'ingresso di macromolecole alimentari e allo sviluppo di intolleranze. Il latte in polvere per neonati non favorisce, infatti, la colonizzazione intestinale benefica da parte dei lattobacilli e dei bifidobatteri fisiologici (la flora intestinale dei bambini allattati artificialmente è molto più ricca di batteroidi ed Escherichia coli); con l'allattamento  artificiale viene quindi a mancare sin da subito quel "tappetino" di microrganismi "amici" che è così importnate per la protezione dalle intolleranze alimentari.

Il tipo di allattamento materno o artificiale, è quindi la prima discriminante per la costruzione di una micorflora in "eubiosi" (in grado di proteggere dalle intolleranze alimentari) o, al contrario, di una microflora in "disbiosi" (fattore di innesco delle intolleranze). La prossima volta parleremo di alimentazione errata ed abuso di farmaci quali cause del paggioramento della situazione.



Gelsomino, olio essenziale

Nome botanico: Jasminum officinale
Famiglia: Oleacee
Provenienza: Asia
Estrazione: dai fiori
Profumo: floreale, intenso clado, ricco
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Luna, Giove
Proprietà: antidepressivo, afrodisiaco, rilassante, sedativo, cicatrizzante, tonico, uterino, antispastico
Principali indicazioni: ansia, depressione, diminuzione del desiderio sessuale, dismenorrea, cura della pelle, tosse


Il gelsomino dai fiori bianchi profumatissimi in Oriente veniva largamente impiegato nelle cerimonie religiose, in India era sacro a Visnu e, per la sua fragranza, veniva utilizzato per bagni rilassanti e per produrre oli profumati con cui cospargere il corpo e i capelli. Come tutte le piante a fiori bianchi, in particolare il ciliegio, il tiglio, il biancospino e l'arancio, veniva utilizzato nell'albuterapia ( dal latino albus, bianco) cioè nella terapia del massaggio con fiori bianchi per ottenere un effetto rilassante sul sistema nervoso. Le antiche medicine consigliavano di accarezzare fiori bianchi o di appoggiarli alla testa per infondere nuove energie e per eliminare la stanchezza.

Attualmente è stato dimostrato che tutti i fiori bianchi hanno un effetto benefico sul sistema nervoso e aiutano a neutralizzare lo stress: nei giardini delle cliniche per  disturbi nervosi si tende a far crescere alberi o piante a fiori bianchi, proprio per il loro effetto calmante e distensivo. Nel corpo umano ogni organo ha una specifica corrispondenza con un pianeta, che ne rappresenta, simbolicamente, la funzione che lo informa Il cervello e il sistema riproduttivo vengono tradizionalmente considerati sotto il dominio della Luna. Il gelsomino, pianta lunare, esplica la sua azione proprio a carico del sistema nervoso e dell'apparato genitale. L'essenza è efficace in caso di disturbi psicopsomatici e di natura emozionale, è utile negli stati depressivi, migliora il tono dell'umore, attuando una sorta di "alchimia psichica": rende più fermo il carattere, orienta e rafforza la volontà, aiuta a superare l'inerzia e l'apatia.

In questi casi è consigliabile usarla nel bagno, o come fragranza al posto del profumo personale, da applicare sulla pelle delle tempie o dei polsi, con un leggero massaggio. Oltre il sistema nervoso, l'altro grande polo di azione del gelsomino è la sfera sessuale e genitale: a livello organico agisce sull'utero in caso di dolori mestruali, facilita le mestruazioni, pertanto è consigliabile in caso di flusso scarso, mentre va evitato in presenza di flusso abbondante. Favorisce il travaglio del parto e stimola la montata lattea. Agisce anche sugli organi genitali maschili in caso di infiammazione. Sul piano sessuale è considerata un'essenza afrodisiaca, indicata in caso di disturbi del desiderio, frigidità, impotenza su base psicologica, perchè distende e scioglie le tensioni e al tempo stesso stimola la circolazione e aumenta l'afflusso di sangue. Per queste indicazioni usarla per massaggi a livello lombare e addominale e per bagni. E' una pianta che riscalda nelle malattie da raffreddamento e seda la tosse, ma in questi casi possono essere indicate altre essenze meno costose del gelsomino.

Invece è prezioso ausilio per la cura profonda della pelle, potendo arricchire con qualche goccia creme di bellezza per il viso e per il corpo, a cui dona, oltre all'intenso profumo, una benefica azione rivitalizzante, distensiva, antirughe e antiarrossamento. E' un'essenza molto concentrata (tra l'altro è anche un ingrediente fondamentale dei profumi più pregiati) ed è efficace a dosi molto piccole; pur non essendo tossica, a dosi elevate non corrisponde aumento della sua azione bensì diminuzione.


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