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sabato 9 aprile 2016

Far Gesù a quattro mani, farla a segno, farla bassa, farla cascar dall'alto

FAR GESU' A QUATTRO MANI: si "fa Gesù" congiungendo le due mani ed è un atto di ringraziamento alla Divina Provvidenza per la propria condizione o sfortuna. E' evidente che "far Gesù con quattro mani" non è possibile ma il solo desiderio di farlo è la misura massima della riconoscenza. "Far Gesù", semplicemente, non implica invece alcun ringraziamento: quando in un lenzuolo a due teli la parte centrale, più sottoposta ad usura" comincia ad esser lisa, le donne di casa scuciono il lenzuolo e lo rimettono poi insieme unendo i due teli per i margini che prima erano esterni; e questo si dice "Far Gesù". Se in qualche modo c'entra il sudario di Cristo è da vedersi.

FARLA A SEGNO: non riuscire nell'intento; non indovinarla (pisano e livornese).

FARLA BASSA: non riuscire. "L'hai fatta bassa", hai sbagliato; t'è andata male. "L'hai tirata bassina" scrive Renato fucini nella poesia in vernacolo pisano O che t'importa? La metafora è tolta dal tirassegno.

FARLA CASCAR DALL'ALTO: modo di dire ellittico che significa esporre una cosa in modo da farla apparire molto più grande o importante di quanto non sia in realtà. La fa cascare dall'alto anche chi si fa molto pregare per dire o fare una data cosa.

IL SUPERMERCATO, LUOGO DI "MALA EDUCAZIONE"

Recarsi al supermercato è un po' come andare al fronte, se ne vedono di tutti i colori. E' un luogo in cui, con la filosofia giusta si possono fare degli splendidi studi sociali che rivelano, abitudini, comportamenti, e modi di vivere delle persone.

Non vado al supermercato tutti i giorni, cerco piuttosto di fare una spesa ragionata, programmando sommariamente un menù settimanale, in modo tale da poter seguire al meglio le offerte e gli sconti, confrontando prezzi, usando qualche applicazione che mi segnali i prodotti a miglior prezzo così da poter organizzare la spesa conciliando risparmio e qualità.

Durante la bella stagione e fin quando il tempo lo permette, al supermercato vado in bici, in modo tale da non sprecare carburante usufruendo così delle mie energie, di un mezzo che non inquina e di due comodi e ampi cestini su cui sistemare gli acquisti.


Ciò che mi sconvolge quando vado al supermercato è invece il comportamento delle persone. Ora, è vero che le cattive maniere sono in testa alla top ten della decadenza di questo secolo, è pure vero che io e la mia sociale introversione non sopportiamo l'universale estetismo posticcio proprio di questa epoca in cui l'educazione civica è solo una parola senza significato di cui molti ignorano anche l'esistenza, però c'è un limite a tutto.

Quindi mi rivolgo a voi eterogeneo gruppo di frequentatori di supermercati. Quando vi avvicinate ai banchi di frutta e verdura siete pregati, se qualcuno in quel momento sta scegliento o controllando un alimento, di non speronarlo con il carrello, ma di usare quell'organo tanto utile che vi trovate in bocca: la lingua, per chiedere permesso o un po' di spazio. Se non trovate le parole perchè non sapete parlare o non vi è stata insegnata l'educazione di base, basta toccare gentilmente sulla spalla chi vi sta davanti e usare il linguaggio dei gesti per farvi capire. In caso contrario riceverete come gesto di risposta alla speronatura il ribaltamento del carello e una gomitata.

Altra esortazione cari avventori è quella di portarvi dietro il vostro stramaledetto carrello, invece di lasciarlo in mezzo ad ogni corsia impedendo di fatto ad altri di passare, solo perchè vi scoccia spingerlo appresso a voi, se siete così infingardi, ripromettetevi di fare la spesa ogni giorno, poche cose che potrete tenere in mano senza scassare gli altri.

Quando prendete il numero ai banchi serviti, cercate di non allontanarvi a fare il porco comodo vostro ma rimanete ordinatamente in fila, immancabilmente qualcuno, data la vostra assenza, vi passerà avanti e le vostre insulse polemiche sul "c'ero prima io" vi serviranno a poco. Se avete furia, fate la spesa in altri momenti della giornata.

Vorrei anche esortarvi a usare gli appositi guanti per scegliere frutta e verdura, ognuno di noi si porta dietro i propri microbi e i contenitori dei guanti esistono a questo scopo, non sono sculture post moderne. Inoltre cercate di rispettare quelli che sono avanti a voi in fila alle bilance, cercare di "entrare di secco e mettervi di chiatto" spinteggiando lateralmente gli altri potrebbe suscitare reazioni a danno della vostra strafottente faccia.

Anche infilarsi le dita nel naso e pulirvi le narici non è certo un bello spettacolo da mostrare, come del resto il fatto che molti di voi ingnori che un pacchetto di fazzoletti di carta in borsa può aiutarvi a starnutirci dentro, invece che spruzzare i vostri batteri tutto intorno inondando il vostro prossimo. E le mani davanti alla bocca quando si tossisce sono un segno di rispetto non un atto di cui vergognarsi.

Se avete fame, abbiate almeno la decenza di aspettare ed uscire dal supermercato invece di scartare i prodotti e mangiarveli mentre fate la spesa ancora prima di pagarli, sbriciolando in ogni dove, lasciando unte impronte su altri prodotti e masticando a bocca aperta facendo vedere a tutti il cibo predigerito.

Infine quando vi recate alla cassa per pagare, con i vostri carrelli siate intelligenti: se avete il salvatempo, potete pagare alle apposite macchinette, se invece non lo avete, inutile voler passare ad ogni costo per la via più breve, fate la fila, senza sbuffare, spinteggiare, urtare, o peggio ancora mentre mettete i vostri acquisti sul nastro della cassa non allontanatevi perchè vi siete dimenticati qualcosa, lasciando gli altri ad attendere il vostro comodo, fate una cortesia a tutti, fatevi la lista della spesa ne troverete grande giovamento!

Gel per capelli: fai da te ai semi di lino

Il gel per capelli è un complemento di bellezza che viene usato per scolpire una taglio e renderlo più tecnico e sbarazzino. Ma come è ormai noto, spesso i gel che troviamo in commercio, sono costituiti da sostanze che di fatto ai capelli non fanno bene e li danneggiano. Ecco invece un modo del tutto naturale per fare un gel naturale, benefico ed efficace.

Vi sarà capitato di usare l'olio di semi di lino per dare tono e lucentezza ai capelli,  oltre che per il benessere di tutto l'organismo grazie alla presenza degli Omega-3, alle proteine, ai minerali, alle vitamine B1, B2, E e soprattutto F. Ottimo per contrastare l'invecchiamento, per stimolare il sistema immunitario, previene le intolleranze e naturalmente regolarizza i processi intestinali.


Per tornare ai capelli si sa che un impacco di semi di lino rende i capelli lisci e dritti, oltre ad avere proprietà idratanti che nutrono e rendono i capelli luminosi in maniera totalmente naturale. Per questo è possibile preparare in casa un gel naturale a base di semi di lino che va bene sia per capelli ricci che per capelli lisci.

Vi occorrono semplicemente 30 gr di semi di lino che metterete in uno o più infusori da tè, poi metteteli in un pentolino con 200 ml di acqua, portate a ebollizione. Lasciate bollire i semi per 5-10 minuti: più i semi cuociono più il gel sarà denso e forte. Terminata la cottura, fate riposare il tutto per almeno un’ora o fino alla formazione del gel. Trascorso questo tempo togliete l'infusore o gli infusori e aggiungete al gel due cucchiai di succo di limone.

A questo punto non vi resta che scegliere se utilizzare il gel per capelli ai semi di lino fatto in casa come impacco pre-shampoo o come gel modellante per fissare al meglio le vostre pettinature. Ricordate che questo prodotto naturale al 100% e privo quindi di conservanti va conservato in un barattolo di vetro in frigorifero non più di una settimana. Se desiderate conservarlo per più tempo, versatelo nelle buste del ghiaccio e congelatelo. Potrete così sciogliere un cubetto ogni volta che ne avrete bisogno.

venerdì 8 aprile 2016

Fare una bucchietta, fare una fiffa, fare una finestra sul tetto, far fico, far flanella

I modi di dire si tramandano nel tempo, e come abbiamo visto, hanno le origini più disparate. A volte dal dialetto, come nel caso di bucchietta, a volte dal lontano gergo postribolare come flanella. 

FARE UNA BUCCHIETTA: fare una brutta figura, fare una gaffe: a Livorno e a Lucca. Il osstantivo BUCCHIA, nelle stesse zone, significa scorza, buccia, e, in modo figurato, faccia tosta, sfacciataggine.
Far flanella

FARE UNA FIFFA: nel Pisano significa fare una cosa inutile

FARE UNA FINESTRA SUL TETTO: prevenire; prendere di sorpresa; anticipare la mossa di altri. La metafora è evidente: fare una finestra sul tetto a qualcuno è davvero prenderlo di sorpresa, ma presuppone un certo inganno.

FAR FICO: non riuscire

FAR FLANELLA: in genere vuol dire godere di qualcosa senza spendere nè faticare. E anche fare all'amore limitandosi alle carezze o poco più. L'uso scherzoso ha reso familiare il modo di dire facendo dimenticare la sua origine dal gergo postribolare ripreso dal francese faire flanelle, ovvero aller dans une maison de tolérance sans y rien dépenser. 

Come togliere la gomma da masticare dai vestiti

Il chewingum ci piace tanto, ma quandosi tratta di buttarlo via, non siamo attenti e spesso lo gettiamo a terra o peggio lo lasciamo attaccato su muri e panchine. Alla fine qualcuno si ritrova il chewingum attaccato ai vestiti e toglierlo diventa davvero un problema. Ecco tre modi per rimuoverlo e non danneggiare gli abiti.

Ritrovarsi una gomma da masticare attaccata a i vestiti è uno spiacevole inconveniente, soprattutto perchè risulta difficile da eliminare senza rovinare lo sfortunato capo di abbigliamento a cui la gomma si è appiccicata.   Esistono però alcuni vecchi rimedi, totalmente naturali, attraverso i quali la gomma può essere staccata senza danni. Ma prima di analizzarli ricordate: non toccate per nessun motivo la gomma ancora fresca per evitare di spargerla ancora di più. Detto questo procediamo.


Assicuratevi di avere a portata di mano:
-ferro da stiro
-bollitore
-freezer
-panno di stoffa pulito
-vecchio spazzolino da denti pulito


1) Ferro da stiro:  vi sarà necessario solo un panno ben pulito, meglio se di cotone, da poggiare sulla gomma incriminata. Passate più volte il ferro ben caldo sulla gomma, ma assicuratevi di aver disattivato l'opzione vapore del ferro, con il panno tra la piastra del ferro e la superficie del vestito. Il calore farà staccare la gomma dall'abito e la farà attaccare pian piano al panno. Ripetete l'operazione più volte, finché non rimuoverete la gomma quasi completamente.


2) Freezer: la gomma da masticare si indurisce quando le temperature sono molto basse. Questo vi permetterà di rimuoverlo facilmente con le dita. Mettete il capo di abbigliamento in una busta trasparente e lasciatelo in freezer per almeno 4 ore. L'operazione di rimozione dovrebbe essere molto semplice.

3) Bollitore: avvicinate per almeno 10 minuti la parte incriminata ad un bollitore o versateci sopra dell'acqua bollente. Procedete poi alla rimozione spazzolando con un vecchio spazzolino da denti ben pulito. Non preoccupatevi se rimane l'alone della macchia: verrà via col primo lavaggio in lavatrice!.

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