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mercoledì 1 giugno 2016

Bamboo Massage, stimolazione emolinfatica

Bamboo Massage, stimolazione emolinfatica. Un massaggio particolarmente benefico, fatto con canne di legno di bamboo che agisce non solo una muscolatura, ma anche sulla cellulite, la ritenzione idrica e le smagliature.


Viene praticato grazie all'uso di canne di legno di bamboo e con esse viene effettuata una profonda stimolazione del tessuto sottocutaneo, proprio di quelle zone spesso piene di tossine e quindi sede della stramaledetta cellulite, della ritenzione idrica e smagliature. Tutto ciò è il Bamboo Massage. 
Tutti noi sappiamo come è fatto il bamboo, una pianta costituita da foglie e canne, al loro interno vuote e quindi molto flessibili e resistenti. Il bamboo è inoltre molto ricco di silice, minerale che sostiene e che rende i tessuti più elastici, del resto sono a tutti ben note le proprietà benefiche dei germogli e delle radici sulla pelle, sui muscoli e sulle ossa.


Tramite la manualità usata in questo massaggio si può migliorare l’aspetto della pelle a “buccia d’arancia”. Dura circa un'ora e agisce sulla muscolatura decontraendola, apportando benefici alla fascia connettivale mobilitando le aderenze sottocutanee, e agendo in maniera efficace sulla circolazione emo-linfatica. C'è dunque un richiamo di sangue in superficie e quindi di ossigeno nei tessuti in quantità maggiori di quanto non avvenga nella normalità.

In pratica le canne di bamboo vengono fatte scorrere sui tessuti, seguendo il senso della circolazione e della muscolatura, stimolando tutto il microcircolo veno-linfatico, dalla periferia del corpo al centro (cuore). Gli effetti si possono notare fin dalla prima seduta:
-riduzione degli edemi e riattivazione della circolazione, con gambe più sgonfie e meno dolenti; -miglioramento dell’armonia della silhouette, grazie alla distensione delle fasce connettivali e alla scomparsa delle aderenze fra i tessuti;
-miglioramento delle smagliature, grazie alla maggiore iperemia (richiamo di sangue) nei tessuti; -modellamento dei punti critici come fianchi, interno coscia, braccia, piega glutea.

Le manualità possono essere eseguite in maniera leggera oppure più profonda, e risulteranno ancora più detossinanti se effettuate con l’ausilio di olio essenziale di arancio amaro.



Cistite: prevenirla con l'Idratazione

Cistite: prevenirla con l'idratazione. La cistite è l'infiammazione della vescica, solitamente di origine batterica. Ma con una buona idratazione è possibile ridurre il rischio di contrarre questa fastidiosissima infiammazione.


Le infezioni urinarie sono una patologia molto fastidiosa e sono la causa della cistite, cioè l'infiammazione della vescica. Per le donne il rischio di contrarre l'infezione urinaria è otto volte più alto rispetto agli uomini. La cistite può essere di origine batterica, ed è la più frequente e non batterica. Quello di cui vogliamo parlare oggi è che una buona idratazione è alla base della prevenzione di questo tipo di infiammazione.

La frequenza con cui si può essere soggetti a cistite va aumentando con l'età, bassissima nei bambini, va aumentando con l'inizio dell'attività sessuale, le gravidanze e va aumentando con la menopausa. Da tenere in considerazione anche il tasso di recidiva, cioè il ripresentarsi dell'infezione. Le cistiti ricorrenti sono causate dalla flora fecale (microrganismi aerobi gram-negativi). Questi batteri, normalmente presenti nelle feci, in particolari circostanze, possono provocare un’infezione delle basse vie urinarie determinando il quadro cistitico.

Quando si manifesta la cistite si ricorre all'uso di farmaci antibiotici, ma alla base delle terapie di recupero c'è sempre e comunque l'idratazione. Archana Dhawan Bajaj, ginecologo e ostetrico alla Nurture Clinic di Nuova Delhi, spiega che per aiutare a scovare l'infezione e diluire l'urina è importante bere almeno 12 bicchieri di acqua al giorno. Ma vi sono anche altri aspetti da tenere sempre in considerazione: un’accurata igiene intima, evitare rapporti sessuali non protetti, regolarizzare l’alvo, urinare immediatamente dopo un rapporto completo, svuotare completamente la vescica con la minzione e limitare l’assunzione di alcol. Inoltre, l’assunzione di succo di mirtillo rosso sembra ridurre l’incidenza di nuovi episodi per le sue capacità antibatteriche e depurative.


Benefici del coriandolo nella dieta

Benefici del coriandolo nella dieta, davvero molti per le sue proprietà: antiossidanti, antibatteriche, fungicide e molto altro ancora.


Il coriandolo somiglia molto al prezzemolo ma fa parte più della tradizione asiatica che non della nostra. E' una spezia molto antica e rientra fra gli ingredienti del curry. Appartiene alla famiglia del cumino e recentemente si sta diffondendo grazie alla cucina orientale, oggi molto apprezzata anche da noi. Le foglie sono piccanti, mentre i semi piccoli e di colore giallo hanno un sentore di limone e si usano per la preparazione di salamoie e conserve. Se essiccati e macinati, i semi sono particolarmente adatti ad insaporire carne e verdure, pesce, zuppe e vellutate. 


E' molto utile anche alla nostra salute poichè contiene molta vitamina C, si rivela quindi essere un ottimo antiossidante, stimola le difese immunitarie, rende la pelle più elastica tonica e luminosa.  Stimola inoltre la produzione di collagene che presiede alla salute del sistema connettivo (dei tendini, delle cartilagini, dei tessuti oculari) e delle ossa, aumenta l’assorbimento del ferro e previene gli effetti tossici dei metalli pesanti. Ha anche un’azione antitumorale, perché riduce le nitrosamine cancerogene nello stomaco. Ma le sue proprietà non sono finite perchè il coriandolo aiuta la funzione digestiva, previene gli spasmi gastrici e riduce i gas intestinali. È  antibatterico e fungicida, riduce i crampi addominali e le infezioni gastrointestinali ed è utile anche in caso di dissenteria e colon irritabile. Tra l'altro risulta particolarmente protettivo nei confronti dei raggi UV e, se utilizzato in cucina nei mesi più caldi, evita eritemi e scottature.

Perciò è consigliabile introdurlo nella propria dieta anche perchè si presta molto bene a sostituire sale e condimenti. Per usarlo al meglio si può preparare una buona base per la marinatura di carne e pesce:  un cucchiaio d’olio d’oliva, il succo e la scorza di coriandolo. Versare su carne e pesce e far marinare 30 minuti in frigorifero.

martedì 31 maggio 2016

Pane di Prato, vino di pomino, potta di Siena e cinci fiorentino

Pane di Prato, vino di pomino, potta di Siena e cinci fiorentino, pane e cacio pannicelli caldi e non credo ci sia bisogno di presentazione


PANE DI PRATO, VINO DI POMINO, POTTA DI SIENA E CINCI FIORENTINO: può essere definito "il meglio della Toscana" in una efficacissima sintesi dialettale: gastronomia e sesso


PANE E CACIO: si dice di due persone affiatatissime, che vanno perfettamente d'accordo, come, appunto, il pane e il formaggio, cibo genuino per eccellenza, alimento base della gente semplice, quasi un "menu turistico" del più luculliano "cacio con le pere" al quale, come si sa, non dovrebbe neppure essere ammesso il contadino ("ma il contadino, che non è minchione, lo conosceva prima del padrone"). Molti sono i modi proverbiali toscani che riguardano il pane e i lcacio. Uno dei più icastici è: " Cacio serrato e pan bucherellato".

PANNICELLI CALDI: cure o rimedi di poco conto, come gli impacchi che clamano lìper lì il dolore ma hanno valore curativo minimo. Per estensione: pretesti pietosi; consolazioni inutili; palliativi

Le Sculture di Nuku Hiva, un mistero

Le Sculture di Nuku Riva, un mistero ancora oggi per gli archeologi. Si tratta di opere preistoriche dell'omonima isola della Polinesia. Ma perché tanto misteriose?


Vi sono particolari opere preistoriche di cui ancora ci sfugge il significato, probabilmente siamo noi a non capire. Spesso quello che abbiamo interpretato come frutto della fantasia si è in seguito rivelato invece un'importante testimonianza storica. E questo potrebbe essere il caso delle strane e quanto mai enigmatiche statue di Temeha Tohua che si trovano sull'isola di Nuku Hiva, nella Polinesia francese. 

Secondo una leggenda  Ono, il dio della creazione, aveva promesso alla moglie di costruirle una casa in un solo giorno, così egli raccolse della terra e creò l’isola di Nuku Hiva. Il nome originario delle isole era “Te Fenua `Enata”, che  significa “Terra degli Uomini”, nome che secondo alcuni studiosi voleva segnare una differenza con la terra abitata dagli “stranieri”. In effetti molte delle statue presenti sull’isola di Nuku Hiva sembrano rappresentare esseri di un altro mondo, perchè raffigurano personaggi con teste sproporzionatamente grandi, bocche spalancate e occhi enormi; in alcuni casi, è presente una bizzara miscellanea di tratti umani e non.

Osservandole emerge anche che questo strani esseri sembrano indossare quello che agli occhi dei moderni sembra essere un casco. Inoltre l'aspetto non è proprio rassicurante. La datazione è incerta. Alcuni studiosi pensano che possano risalire all’inizio del 2° millennio d.C., ma potrebbero essere molto più antiche. Ciò che è certo è che la loro origine e il loro significato restano un mistero irrisolto.

Questi esseri sembrano indossare un qualche tipo di abito, simile alle tute spaziali dei tempi moderni. Potrebbero essere antichi sacerdoti stranamente vestiti, oppure potrebbero rappresentare spiriti maligni da cui difendersi, ma, come sostengono i teorici, anche degli Antichi Astronauti, dunque la testimonianza di un contatto alieno avvenuto migliaia di anni fa?

Il mondo è pieno di raffigurazioni simili a quelle dell’isola di Nuku Hiva, come ad esempio le figurine di pietra degli Anunnaki scoperte in Iraq, i rettiloidi della Mesopotamia, oppure i Nomoli del Sierra Leone. Noi ad oggi non siamo ancora in grado di spiegarlo, ma più le guardiamo e più ci rendiamo conto che  le statue di Nuku Hiva non rappresentano esseri umani.

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