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mercoledì 1 giugno 2016

Benefici del coriandolo nella dieta

Benefici del coriandolo nella dieta, davvero molti per le sue proprietà: antiossidanti, antibatteriche, fungicide e molto altro ancora.


Il coriandolo somiglia molto al prezzemolo ma fa parte più della tradizione asiatica che non della nostra. E' una spezia molto antica e rientra fra gli ingredienti del curry. Appartiene alla famiglia del cumino e recentemente si sta diffondendo grazie alla cucina orientale, oggi molto apprezzata anche da noi. Le foglie sono piccanti, mentre i semi piccoli e di colore giallo hanno un sentore di limone e si usano per la preparazione di salamoie e conserve. Se essiccati e macinati, i semi sono particolarmente adatti ad insaporire carne e verdure, pesce, zuppe e vellutate. 


E' molto utile anche alla nostra salute poichè contiene molta vitamina C, si rivela quindi essere un ottimo antiossidante, stimola le difese immunitarie, rende la pelle più elastica tonica e luminosa.  Stimola inoltre la produzione di collagene che presiede alla salute del sistema connettivo (dei tendini, delle cartilagini, dei tessuti oculari) e delle ossa, aumenta l’assorbimento del ferro e previene gli effetti tossici dei metalli pesanti. Ha anche un’azione antitumorale, perché riduce le nitrosamine cancerogene nello stomaco. Ma le sue proprietà non sono finite perchè il coriandolo aiuta la funzione digestiva, previene gli spasmi gastrici e riduce i gas intestinali. È  antibatterico e fungicida, riduce i crampi addominali e le infezioni gastrointestinali ed è utile anche in caso di dissenteria e colon irritabile. Tra l'altro risulta particolarmente protettivo nei confronti dei raggi UV e, se utilizzato in cucina nei mesi più caldi, evita eritemi e scottature.

Perciò è consigliabile introdurlo nella propria dieta anche perchè si presta molto bene a sostituire sale e condimenti. Per usarlo al meglio si può preparare una buona base per la marinatura di carne e pesce:  un cucchiaio d’olio d’oliva, il succo e la scorza di coriandolo. Versare su carne e pesce e far marinare 30 minuti in frigorifero.

lunedì 23 maggio 2016

Riniti allergiche: olio di ravensara

Riniti allergiche: olio di ravesara per respirare meglio. L'olio essenziale di ravensara infatti è particolarmente adatto in caso di riniti allergiche, che costituiscono una delle maggiori problematiche primaverili.


Esistono alcuni proverbi che dicono: "Aprile non ti scoprire", "Maggio non ti fidare", "Giugno fai coem ti pare", ed in effetti non possiamo dire che il clima concili molto l'alleggerirsi, ma non si tratta solo di questo, Aprile è il mese peggiore per chi soffre di riniti allergiche, ma spesso anche nel mese di Maggio le problematiche persistono. Dal momento in cui compaiono i primi sintomi di prurito al naso o starnuti, per calmare l’irritazione e disinfiammare le mucose congestionate possiamo usare l’olio essenziale di Cinnamomun camphora,  albero originario del Madagascar noto col nome di ravensara, che in lingua malgascia significa “foglia benefica”.



Completamente atossico, possiede una potente azione antivirale, antibatterica, tonica ed espettorante,  è il rimedio ideale per liberare le vie aeree, sfiammare le mucose irritate, prevenire e curare rinofaringiti. Si rivela particolarmente efficace in tutti i casi di edema delle mucose otorinofaringee, grazie alla sua attività antiedematosa che stimola il drenaggio delle tossine intrappolate nelle mucose.

In caso di rinite, basta ungere con 3 gocce di olio essenziale di ravensara i bordi delle narici 2-3 volte al giorno per favorire la liberazione del naso dal muco e sfiammare le mucose dell’albero respiratorio.



lunedì 16 maggio 2016

L'olio di andiroba, naturale antinfiammatorio

L'olio di andiroba,naturale antinfiammatorio, viene ricavato dal frutto dell'albero di Carapa Guianensis, ed è un olio con proprietà battericide e antinfiammatorie.


L'olio di andiroba, ricavato dal frutto dell'albero di Carapa Guianensis, è un olio dalle molte proprietà. Originario dell'Amazzonia, viene utilizzato dalle popolazioni della zona proprio per le sue molteplici peculiarità curative. Come accennato, l'olio si ricava dai suoi frutti ed è famoso per le eccezionali proprietà antinfiammatorie.

Oltre a ciò, quest'olio è un potente battericida, cicatrizzante, antiparassitario, lenisce il dolore causato da artrite e artrosi e, pare sia anche un buon antitumorale. Il processo che porta all'estrazione dell'olio è piuttosto lungo. I semi da cui si ricava l'olio infatti, devono essere prima tolti dalla capsula che li contiene, poi bolliti e fatti macerare per circa quindi ci giorni prima di essere pressati per estrarre questo prezioso olio.

Come per l'olio di cocco, anche l'olio di andiroba tende a solidificarsi a temperature inferiori a 26 gradi centigradi, quindi, va eventualmente scaldato per poterlo usare per i massaggi. Ma quali sono i principi attivi contenuti in questo olio? L'olio di andiroba contiene acidi grassi, come omega 3 e omega 6, acido miristico, stearico e palmitico.

Applicato localmente, l'olio di andiroba agisce dove è presente un'infiammazione, e questo lo rende molto utile in caso di dolori muscolari, lividi, reumatismi, edemi, patologie infiammatorie della cute, piaghe, dermatosi. Si rivela ottimo per la salute dei capelli, sembra infatti che sia efficace contro la caduta e la calvizie precoce. Vi farà piacere sapere che la sua potente azione antinfiammatoria è efficace anche nel contrastare la cellulite.

Sarà molto utile averlo in casa in estate perché questo olio è un potente repellente per gli insetti, magari miscelato con qualche goccia di olio essenziale di citronella. In Sud America, con le foglie e la corteccia viene preparato un infuso con effetto repellente per gli insetti e che è utile anche in caso di parrasitosi.

Infine se usato quotidianamente e ben massaggiato sulla pelle, la rende estremamente idrata, elastica e contribuisce a contrastare l'insorgenza delle antiestetiche macchie scure. Dove trovarlo? Solitamente le erboristerie ben fornite o in negozi specializzati, ma è possibile trovarlo anche on line.


giovedì 7 aprile 2016

Tutti gli usi della Lavanda

Il profumo della lavanda è a tutti noto, in qualunque casa, nei cassetti, negli armadi, è difficile non trovare un aromatico sacchettino di lavanda che dona quell'inconfondibile profumo. Ma se è universalmente assodato che la lavanda è un ottimo profuma biancheria, non tutti conoscono gli infiniti usi di questa magica pianticella.

La lavanda, una delle piante più conosciute, era utilizzata nell’antichità per il suo profumo e per le sue proprietà terapeutiche, ed oggi  è una delle piante medicinali più apprezzate in fitoterapia, soprattutto per i problemi digestivi, articolari e di nervosismo.


Utilizzo interno: per il suo leggero effetto narcotico (cumarina) si usa per l'insonnia, l'isteria, i disturbi nervosi. Ha anche un effetto antispasmodico, grazie agli esteri contenuti nella pianta. Va benissimo per una digestione difficile legata allo stress o al nervosismo, e per le ulcere. E' una pianta multitasking e quindi si usa anche per il raffreddore e l'asma. Allevia le vertigini. Inoltre calma i sintomi iniziali dell'angina pectoris. Trattamento delle emicranie e delle cefalee.

Utilizzo esterno: per alcune affezioni della pelle come eczema, acne, ustioni lievi, psoriasi, punture di insetti. Favorisce la cicatrizzazione e la guarigione delle piaghe e delle ulcere. Dolori articolari: distorsioni, slogature, contusioni e reumatismi. Azione antivipera, in caso di morso, antiparassitaria (pidocchi) e vermifuga.

La lavanda è un ottimo battericida e un antisettico e favorisce la guarigione delle piaghe e delle ulcere della pelle; è anche un antiparassitario ed elimina i pidocchi. Neutralizza il veleno in caso di morso di vipera ed è coadiuvante nel trattamento delle distonie neurovegetative. Il suo olio essenziale è utilizzato in massoterapia.  Se ne utilizzano le sommità fiorite. Fra i principi attivi troviamo gli acidi fenolici; alcoli terpenici: linalolo, geraniolo; alcol perillico; cumarina; ombelliferone; tannini; esteri; ossidi; chetoni; aldeidi.

Dosaggio:
- In polvere secca micronizzata (gellule): 1-2 g al giorno in tre assunzioni.
- Estratto secco (gellule): 200-400 mg al giorno in tre assunzioni.
-In infusione: 2 cucchiaini da te in 150 ml d'acqua calda. Bere fino a 3 tazze al giorno tra i pasti per contrastare o prevenire i problemi digestivi e per alleviare l'emicrania, le vertigini o i sintomi iniziali dell'angina pectoris.
- Alcolato: per le frizioni locali in caso di dolori articolari (mattina e sera).
- Per risanare il cuoio capelluto: frizionare leggermente con la punta delle dita tre volte alla settimana.
- Olio per massaggio: 2-4 gocce per 60 ml di base neutra (ad esempio olio di mandorla dolce) per alleviare i dolori legati alle distorsioni, alle slogature e ai crampi muscolari.
- In inalazione, per contrastare l'insonnia e il nervosismo: 2-4 gocce versate in un diffusore o 1-2 gocce su un tampone di ovatta messo in un cuscino.

Benchè l'olio essenziale di lavanda possa essere applicato direttamente sulla pelle, in presenza di pelle sensibile se ne sconsiglia l'uso. E' sconsigliata alle persone che assumono prodotti naturali o farmaci ad effetto anticoagulante e alle donne incinte nei primi tre mesi di gravidanza. Non si segnalano effetti indesiderati noti legati alla lavanda, anche se pare che alcune persone presentino una reazione eccessiva al suo effetto narcotico, benché quest'ultimo sia lieve.  ATTENZIONE: la lavanda è incompatibile con i sali di ferro e lo iodio.  Si sconsiglia di assumere la lavanda, in infusione o in altra forma, insieme ai farmaci anticoagulanti (a causa della cumarina in essa contenuta).

giovedì 21 gennaio 2016

Il sapone di Aleppo

Questo meraviglioso sapone viene prodotto in Siria, nella città da cui prende il nome. E' il sapone più ecologico e naturale esistente (ed anche il più antico) poichè è privo di conservanti ed additivi di sintesi. Gli ingredienti di base per la sua preparazione sono l’olio d’oliva e l’olio d’alloro, che conferisce al sapone proprietà lenitive ed antibatteriche.  

Questo sapone non contiene fragranze di sintesi ed è quindi adatto a chi soffre di allergie o intolleranze ai profumi comunemente contenuti nella maggior parte dei detergenti. La sua delicatezza lo rende perfetto anche per la pelle dei più piccoli. E’ particolarmente indicato per la detergenza del viso e del corpo.

 Alcuni lo utilizzano anche come shampoo per capelli, con l’accortezza di risciacquare in seguito la chioma con una soluzione di acqua e aceto, in modo da riportare il ph a livelli ottimali. Esistono saponi di Aleppo con una maggiore o minore percentuale di olio d’alloro. Essa solitamente varia dal 4% al 60%. Percentuali più elevate determinano una maggiore pregiatezza del sapone. In caso di pelle particolarmente sensibile si consiglia di scegliere il sapone con la minore concentrazione d’olio d’alloro. I suoi utilizzi sono molteplici. 
  • Si rivela ottimo come struccante per il viso, come sapone adatto alla rasatura per gli uomini ed alla depilazione per le donne. 
  • Può essere impiegato senza problemi come detergente anche nel caso si abbia la pelle irritata o si soffra di psoriasi. Nella detergenza del viso è possibile lasciare agire la sua schiuma per soli cinque minuti prima di risciacquare ed ottenere gli effetti di una vera e propria maschera di bellezza purificante. 
  • E’ comodo da tenere a portata di mano sul lavello per detergere le mani senza il timore di seccarne la pelle. Il sapone di Aleppo è un prodotto multiuso, la cui utilità non si limita alla cosmesi. 
  • Svolge  un ottimo effetto antitarme se inserito in armadi o cassetti, evitando l’inutile e dannoso utilizzo di prodotti chimici. 
  • Se ridotto in scaglie con l’aiuto di una grattugia si trasforma in un detersivo per il bucato a mano o in lavatrice. 
  • Se siete degli artisti o vi dilettate con la pittura, potrà diventare il vostro più prezioso alleato nella pulizia dei pennelli
  • Questo sapone presenta proprietà antibatteriche ed antiossidanti. Non contiene tensioattivi aggressivi ed il suo particolare profumo naturale ha un vero e proprio effetto distensivo sui nostri sensi. L’unica precauzione riguarda la sua conservazione. Evitate di chiudere la vostra saponetta in contenitori di plastica; appoggiatela piuttosto su di un portasapone in legno, in modo che le sue qualità rimangano inalterate utilizzo dopo utilizzo. 

sabato 9 gennaio 2016

Denti e gengive sane con il tè verde

E' dalle foglie della Camelia sinensis che si ricava il tè verde, utilizzato da millenni sia come alimento che come farmaco.  La coltivazione del tè verde avviene a circa mille metri di altitudine e giunge a piena maturazione protetto da strutture cosituite da bambù e paglia. L'insieme di queste caratteristiche fa sì che il tè verde acquisisca un sapore delicato ma intenso, ma sopra ogni altra cosa aumenta il contenuto di flavonoidi, aminoacidi, polifenoli e vitamina C.  


Le sue doti sono ormai note e sono state ampiamente confermate in uno studio condotto in Giappone e pubblicate sul  Journal of Periodontology ; inoltre la ricerca, ne ha evidenziato anche l’azione benefica nei confronti di gengivite e parodontite. Questa sua azione è dovuta alla presenza della catechina, una molecola antiossidante capace di contrastare i processi infiammatori che spesso minacciano la salute della nostra bocca. L'insorgere di malattie gengivali è dovuta alla risposta infiammatoria ai batteri presenti all’interno della bocca, fra cui il Porphyromonas gengivalis. La catechina del tè verde non solo uccide il ceppo batterico ma, in virtù delle sue qualità antiossidanti, arresta lo sviluppo e l’evoluzione della patologia. Lo studio ha sottolineato che  chi fa regolare uso di tè verde ha denti e gengive più sani di quelli che non ne bevono. Inoltre il tè verde, non essendo fermentato, può essere tranquillamente consumato anche da chi soffre di intolleranza alimentare ai lieviti. Per i bambini e per chi ha problemi di insonnia, è consigliata la varietà Bancha, naturalmente povera in teina.

Le gengiviti non vanno trascurate poichè oltre a causare alitosi, gonfiori, parodontite, possono anche provocare la piorrea.  Ma grazie alla  vitamina C, alle proprietà antibatteriche e cicatrizzanti, il tè verde è un prezioso alleato nella pulizia del cavo orale. Oltre che bevuto come infuso ma anche usato per gli sciacqui, lenisce, decongestiona e risana le arcate gengivali apportando benefici alla salute della bocca e, di riflesso, di tutto il corpo. L’infuso di tè verde può essere utilizzato come collutorio per prevenire la carie e promuovere la salute delle gengive. Se bevuto a cena al posto del vino, o a fine pasto come digestivo, vi assicurate un effetto disinfettante e calmante che rilassa ed evita le tensioni notturne che possono favorire il bruxismo.

Versate un cucchiaio di foglioline di tè verde in una teiera con filtro, precedentemente riscaldata, scaldate l’acqua in un bricco e, quando bolle, versatela sul tè lasciandolo in infusione per 5 minuti. Se i tempi di infusione si allungano il sapore della bevanda diverrà più amaro ma si arricchirà di antiossidanti. Usate invece l’infuso tiepido come collutorio o come bevanda.

mercoledì 4 novembre 2015

Detersione con gli oli essenziali

 DETERSIONE

Detergente antisettico per uso generico: può servire' per lavarsi le mani, come bagnodoccia, per
l'igiene intima o della pelle in presenza di infezioni e anche per pulire superfici trattabili con sostanze
schiumogene (ad esempio un water o un lavabo). Gli oli più indicati e a buon mercato sono: Albero
del Tè, Garofano chiodi, Lavanda, Manuka e Mirto .

Detergente intimo femminile: da creare con un sapone liquido neutro e 3 oli diversi in miscela:
per un effetto lenitivo Arancio amaro, Lavanda e Mimosa; per un effetto antibatterico Manuka,
Mirra e Mirto .


Detergente intimo maschile: da creare con un sapone liquido neutro e 3 oli diversi in miscela:
per un effetto lenitivo Benzoino, Incenso e Pino silvestre; per effetto antibatterico Albero del Tè,
Cajeput e Niaouli.

Bagnodoccia rilassante (almeno 2 oli diversi in miscela): Arancio amaro, Finocchio dolce, Lavanda,
Maggiorana, Mandarino, Vetiver,

Bagno doccia energizzante (almeno 2 oli diversi in miscela): Cedro legno, Ginepro bacche, Limone,
Menta piperita, Pompelmo, Zenzero.

Bagnodoccia stimolante per la sessualità femminile (almeno uno degli oli seguenti): Anice, Salvia,
Patchouli, Ylang- Ylang.

Bagnodoccia stimolante per la sessualità maschile (almeno uno degli oli seguenti): Cannella foglie,
Patchouli, Pino silvestre, Sandalo.

Crema dopobagno emolliente e levigante: a una crema base neutra si possono aggiungere, per
una fragranza più femminile Lavanda, Legno di Rosa, Melissa, Palmarosa, Ylang-Ylang (uno o più oli); per una fragranza più maschile Geranio, Incenso, Lemongrass, Nardo, Patchouli (uno o più oli)



martedì 11 agosto 2015

Il detergente intimo, prepariamolo in base alle nostre esigenze (parte seconda)

Come promesso continuiamo a vedre alcune semplici ricette per preparare il detergenti intimo più adatto alle nostre esigenze. In caso e lo sottolineo, abbiate dei dubbi, consultate sempre il vostro erborista o il medico di fiducia. Vediamo altri esempi.

1) Detergente intimo al Tea Tree Oil: il Tea Tree,  è un antibatterico e antimicotico naturale, considerato adatto soprattutto nella prevenzione e nel trattamento della candida. Potrete aggiungerne alcune gocce al vostro detergente intimo abituale, in modo da potenziarlo a seconda delle vostre esigenze. In linea di massima potrete utilizzare 15-20 gocce di olio essenziale di Tea Tree ogni 200-250 ml di detergente intimo di base, preferibilmente ecologico, senza profumo e del pH più adatto alle vostre esigenze. 

2) Detergente intimo all'aloe vera: se le vostre parti intime sono molto delicate e se in alcuni periodi non sopportate il contatto con i classici detergenti intimi schiumosi, provate a ricorrere al gel d'aloe vera. Lo potrete diluire leggermente in acqua tiepida, in piccole quantità, per poterlo applicare più facilmente sulle zone interessate. Prendetevi cura della parti intime con delicatezza e risciacquate molto bene il prodotto.

3) Detergente intimo all'acqua ossigenata: è possibile preparare un detergente intimo a base di acqua ossigenata per ottenere un prodotto atossico e dal potere deodorante, adatto all'igiene intima femminile, con particolare riferimento al risciacquo delle parti intime. Dovrete semplicemente mescolare 1 tazza di acqua ossigenata e 3 tazze di semplice acqua (1 cup corrisponde a circa 240 ml d'acqua).


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