Simply

Visualizzazione post con etichetta pena. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pena. Mostra tutti i post

domenica 13 settembre 2015

Il Merovingio

Caro Merovingio, 
sento la necessità di scriverti per dirti ciò che penso di te. Sei una di quelle persone che può farmi solo pena per la povertà e la miseria della tua anima (anche se ho seri dubbi sul fatto che tu ne abbia una). Il tuo unico scopo, in questa arida vita che conduci, è quello di mortificare il prossimo con cui hai a che fare, sottolineandone i difetti (difetti per te, naturalmente, e per la tua ottusa visione del mondo), offendendone l'intelligenza, ergendoti a giudice del suo modo di essere, criticandone l'aspetto e il comportamento, e provando quel sottile e crudele piacere nel metterlo in cattiva luce davanti agli altri. 

Ti esprimi urlando, il solo ed unico modo che conosci (retaggio suppongo di un'infanzia piena di complessi, sensi di inferiorità, e prese in giro), gesticolando in modo da far pensare agli altri che stai per prenderli a schiaffi, sbatacchiando porte, gettando a terra oggettistica varia (l'unica ragione che esiste è la tua, anche quando hai torto marcio). Elogi te stesso e le tue imprese (per altro di ordinaria amministrazione, niente di eroico, perchè più volte ti sei dimostrato un vigliacco difronte a chi dimostrava di avere potere) e sei convinto delle tue doti di leadership, ma leadership non significa sbatacchiare i pugni sul tavolo. Definisci amici persone che ti sfruttano solo per scopi personali, e che poi se ne vanno in giro parlando della tua taccagneria. Nessuno ti stima, nessuno ti sopporta. 

Adori sfruttare gli altri, e se puoi cerchi di far sbrigare loro le più basse mansioni. Ma ti sei  guardato bene? Il tuo aspetto non è altro che l'immagine di ciò che sei dentro,  e ti assicuro, dentro sei davvero brutto, sporco e puzzolente. Scrivi e parli facendo dei grossolani errori grammaticali e sintattici, vorresti fare citazioni in latino e non ne dici una giusta, per non parlare delle tue (inconsapevoli?) manifestazioni di misoginia, ma tu pretenderesti anche di essere circondato da celestiali  creature pronte ad adorarti (adorarti per cosa? per la tua taccagneria? per il disprezzo che elargisci con generosità? per i tuoi modi che nulla hanno a che fare con la galanteria?).

Ma qualche domanda te la sei mai fatta? Ti sei chiesto perchè sei sempre solo come un cane e perchè mai nessuno richiede la tua compagnia?  Ah scusa, sei troppo preso da te stesso, dal convincerti che sei una persona forte, quando invece non sei altro che un'ameba insicura e debole, che vive vampireggiando la vita altrui perchè una tua tu non la possiedi. 

Anche io sono fra coloro che hai umiliato, offeso, tiranneggiato, ma a differenza di tutti gli altri io la mia piccola vittoria su di te me la sono presa, con una semplice arma: l'indifferenza a tutto ciò che rappresenti, costringendomi ad un autocontrollo fuori dal comune, lavorando su me stessa pagando un prezzo a te ignoto, ma mandando la tua mente in pezzi. Attento Merovingio, la vita poi, quando meno te lo aspetti, ti presenta il conto.


domenica 6 settembre 2015

Oculum pro oculo, dentem pro dente, manum pro mano, pedem pro pede

La legge del taglione, ne abbiamo sentito parlare, l'abbiamo sentita citare in italiano e in latino, nella conversazione di tutti i giorni, soprattutto ricordo il mio stupore di bambina quando per la prima volta lo sentii citare in casa. 

Codice di Hammurabi
Essa consisteva nella possibilità riconosciuta a una persona che avesse ricevuto un'offesa di infliggere all'offensore una pena uguale all'offesa ricevuta. La funzione di questa legge era di porre un limite alle vendette private, che spesso degeneravano in faide. La più antica codificazione di questo principio è stata probabilmente espressa nel Codice di Hammurabi nel quale la pena per i vari reati era spesso identica al torto o al danno provocato. 

Ad esempio la pena per l'omicidio era la morte: se la vittima però era il figlio di un altro uomo, all'omicida sarebbe stato ucciso il figlio; se era uno schiavo l'omicida avrebbe pagato  un'ammenda, commisurata al prezzo dello schiavo ucciso. Era dunque la pena inflitta, in caso di danno volontario corporale.

Oculum pro oculo, dentem pro dente, manum pro mano, pedem pro pede: Occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede (Esodo, 21, 23-5) Appunto la cosiddetta legge del taglione, contestata da Gesù nel celebre passo del Vangelo di Matteo (5, 38 ss), dove invita l'offeso a porgere l'altra guancia.



venerdì 17 luglio 2015

Castanea Sativa o Sweet Chestnut, il fiore di Bach per la buia notte dell'anima

Castanea sativa o Sweet Chestnut, il castagno dolce, è un albero mellifero della famiglia delle Fagacee. Fiorisce in estate, con una profumazione accentuata e solo dopo la formazione del fogliame; si noti che questa pianta per raggiungere la sua nota longevità, i suoi frutti si raccolgono solo dopo 25 anni e il vecchio tronco genera polloni.

La parola chiave  è “la buia notte dell’anima”, nella quale vi è un’estrema angoscia, di chi ha sperimentato qualcosa di tragico e ha anche messo in moto un recupero, ma non ne è uscito fuori, è una situazione quindi estrema e c’è tanto buio. Un classico esempio può essere Gesù sulla croce quando afferma (nei Salmi della Bibbia Mc 15,34): “… Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?… ”.


Ciò che caratterzza questi caratteri è che benchè si trovino nella pena più profonda non si abbattono e perseverano anche se sentono di essere giunti alla fine della loro strada e non sanno bene più dove dirigersi; è per questo che non riescono a vedere la luce alla fine del tunnel. Di solito sono generalmente imponenti e forti, non si lamentano nonostante la grande sofferenza interiore, perciò si mostrano dignitose.

Sweet Chestnut riaccende la luce interiore ed aiuta ad uscire dal tunnel della disperazione, le persone sono pervase da ottimismo ed armonia, ricomponendo la “frattura sottostante” e guidando la persona in un cambiamento decisivo pieno di pace.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Tormento, angoscia e disperazione profonda.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Luce e salvezza, fede, pace e rassicurazione.

Utile nel dolore angosciante, acuto e profondo,  è consigliato nei casi in cui la persona si trova nello stato d’animo vicino ad un esaurimento nervoso, senza però pensare al suicidio. E' proprio di chi si è persointeriormente, che hanno disturbi esistenziali e di conseguenza disturbi dell’umore, con senso di vuoto profondo, sensazione di crollo e forte stress mentale.

Soffrono di depressione, impotenza, anemia ed amenorrea conseguenti nelle donne. A seconda dei casi, Sweet Chestnut può comunque essere applicato insieme al Rescue Remedy, a Walnut e Star Of Bethlehem per un lutto. E' un rimedio prezioso per chi manifesta disperazione totale ed hanno toccato il fondo dell’angoscia, che sono soli di fronte al proprio abisso e che si sono sentiti abbandonati dal mondo e dall’universo.

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.