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sabato 7 giugno 2014

Come essere al di sopra di ogni problema | Psicopittografia

Voi siete tanto intelligenti quanto chiunque altro sulla terra. Non è l'intelligenza fondamentale che ci è necessaria; è il distacco della nostra mente dai suoi concetti limitati che ci libera dalle difficoltà. Non dubitate della vostra intelligenza, ma dubitate del suo livello di conoscenza.

Per venire a capo di un problema qualsiasi, dobbiamo innalzarci al di sopra del problema stesso e vederlo in maniera completamente nuova. Supponiamo che voi dobbiate guardare un fiume. Voi lo temete perché non potete vedere i pericoli nascosti, come le rapide e le pietre insidiose. Sapete che ogni scelta comporta la minaccia di un disastro. Ma poi vi illuminate. Salite su di un albero vicino e scrutate il fiume dall'alto. Quale differenza! Da questa posizione più elevata potete vedere al di sotto della superficie dell'acqua. Le condizioni del fiume sono ottime. Esiste ancora adesso la necessità di una scelta penosa? No! Voi sapete ora cosa dovete fare. L'atto stesso di guardare da un punto di vista superiore vi dà una sicurezza totale. [Immagine mentle 84]

Se voi capiste l'importanza di tutto questo, la vostra vita sarebbe meravigliosa. Le scelte penose e tormentate sparirebbero per sempre. Questo livello elevato d'osservazione si può raggiungere eliminando il fardello dei punti di vista sbagliati e delle ambizioni false. Ecco la relazione di un capofamiglia che si è innalzato al di sopra dei problemi domestici: «Se vuoi essere un'eroe l'occasione ti si presenta anche in casa tua.

Cambia te stesso e non la tua famiglia. Svegliati, cerca la salvezza e la forza che sono nel tuo Io superiore! Non allevare i figli in una atmosfera di paura e di ostilità. Se questa è stata l'atmosfera in cui hai trascorso la tua infanzia, rifiutati di trasmetterla. Vuoi che i tuoi figli ti amino? Offri loro la capacità interiore di farlo. Agisci su te stesso e tutto il resto si sistemerà da solo. »

venerdì 6 giugno 2014

Le emanazioni del regno minerale e il flusso vitale | Varie

È possibile anche entrare in rapporto con le emanazioni irradiate continuamente dal regno minerale, dalle rocce e dalla terra che ci attorniano e su cui viviamo e ci moviamo, sebbene la giungla artificiale di cemento delle nostre grandi città ci impedisca di ricevere tali emanazioni, se non in forma diluita. Nel contempo, è qui, nel corpo eterico basilare del pianeta, che noi entriamo in contatto, tramite il centro sotto i piedi, con le grandi fonti dell'energia vitale, come nel centro sopra la testa entriamo in contatto con le forze positive che sono le energie attivanti dell'universo al suo livello più elevato.

Possiamo considerare questi due centri come i terminali che ci collegano all'universo bipolare della forza e della forma, i terminali di un circuito a corrente elettrica alternata. Il pieno flusso verrà ostacolato, se uno dei due terminali non è debitamente collegato alla centrale universale. Il flusso universale è alternato, perché va prima, in una direzione e poi nell'altra, e chiunque svolga un'attività pratica occulta o psichica deve tener conto della direzione di tale flusso in ogni dato momento.


In Oriente è stato calcolato meticolosamente; ma in Occidente non esiste una conoscenza dettagliata accessibile, se non in alcuni gruppi occulti segreti. La psicologia moderna, e soprattutto quella che oggi viene chiamata« psicologia del profondo », ha molto da dire a proposito di questo flusso vitale e dei modi in cui può venire frenato e intralciato, oppure accresciuto e facilitato. A seconda della direzione del flusso di questa corrente primaria o centrale dell'aura, cambiano la natura e la manifestazione dell'energia universale.

Se fluisce dal centro della terra verso l'alto, tende a intensificare la vitalità corporea e tutte le funzioni normali del corpo vengono rafforzate. Se, invece, fluisce dal centro della testa, predominano gli aspetti mentali. Ma in ogni momento l'aura sarà caricata di un « magnetismo» misto, e il fattore decisivo del mondo in cui si manifesterà l'energia sarà nelle mani della coscienza dello stato di veglia. Sebbene le forze interiori possano essere aspetti stimolanti della nostra natura, che sul momento giudichiamo inopportuno o sbagliato manifestare nella forma basica, è la coscienza dello stato di veglia che ha la responsabilità del modo in cui queste forze si mostrano effettivamente nella vita quotidiana.

È qui, nella coscienza non dimensionale del presente che si compie sempre il nostro sviluppo. Infatti il passato non c'è più, il futuro non è ancora emerso, e solo il filo del rasoio del presente è a nostra disposizione. Mentre noi pensiamo, parliamo ed agiamo, ciò che era presente diviene passato, e il futuro diviene presente. Forse c'è una profonda verità c' psicologica nelle parole della Bibbia: «Il presente è il tempo accettabile; il presente è il giorno della salvezza ».

Abbiate fiducia in voi | Psicopittografia

Il vero Io conosce la risposta ad ogni problema. Quando siamo calmi ed aperti all'ascolto, esso parla. Non può parlare quando noi parliamo e non possiamo intenderlo quando ascoltiamo un cattivo consiglio. Ricordate: il vostro problema esige da voi una risposta.

Il vero Io, se gli si permette di esprimersi, vi suggerirà il da farsi. Supponete di dover decidere l'acquisto di un mobile per il soggiorno. La cosa che non dovete fare è quella di accendere il televisore o di parlar di politica col vicino di casa.

Sono distrazioni che non hanno nulla a che vedere col vostro problema. Cosa dovete fare? Dovete considerare il problema in tutta tranquillità e la soluzione verrà da sola. Capirete perfettamente qual'è il mobile che meglio si adatta al vostro soggiorno. È con la calma che si possono risolvere i problemi che ci assillano. Il dottor Kenneth Walter descrive con efficacia questo stato di calma ricettiva.

«In questo stato di tranquillità interiore, di rinnovate libertà di esistenza più elevata, qualcosa di molto più reale fa sentire la sua presenza. Forse abbiamo cercato la verità tutta la vita, ma non siamo mai riusciti a raggiungerla. Ed ora, in questo momento di calma, superati gli ostacoli che si frapponevano tra la verità e noi stessi, la verità giunge a noi inaspettata portandoci la felicità con il suo tocco magico. »

giovedì 5 giugno 2014

Come non risolvere un problema | Psicopittografia

Uno dei migliori procedimenti per chiarire una situazione confusa è di vedere ciò che non è possibile fare. Un atteggiamento che non produce assolutamente nulla è la distrazione. La distrazione impedisce di considerare un problema con uno spirito pronto a risolverlo. Consideriamo una forma comune di distrazione: il rumore. Siamo nell'età del rumore. Esso sovrasta ogni cosa, ogni amhiente. Ovunque andiamo, vediamo gente che vocifera. Non vi è nulla di strano nel fatto che non riusciamo a sentire la verità che ci libera. Voler risolvere i nostri problemi distraendo noi stessi coi rumori è come se si volesse sciogliere la circolazione stradale sonando il corno.

Ma una via d'uscita esiste. Possiamo renderci coscienti di tutti i rumori che spossano i nostri nervi, e constatare come ci distolgono dalla ricerca del vero Io. Dobbiamo gradualmente cessare di ascoltare questi rumori. Ciò restaura la percezione naturale della realtà; cominciamo a vedere le cose come sono e non come un mondo vociante le proclama. Ci accorgeremo che l'assenza di rumore, come la tranquillità interna, non è uno stato di vuoto sconcertante, come prima si pensava.

È esattamente l'opposto. È una nuova bellezza. È come se foste in un parco, a metà strada tra due orchestre, l'una che suona una dolce armonia e l'altra che produce un frastuono assordante. Mano a mano vi allontanate dal baccano della seconda orchestra, l'atmosfera si riempie delle meravigliose sinfonie che sentivate prima. L'idea del silenzio interiore non è un'idea sentimentale né realistica, ma reale. È qualcosa che possiamo utilizzare fin d'ora.

mercoledì 4 giugno 2014

Come concepire un'immagine mentale confortevole | Psicopittografia

Ecco un'Immagine Mentale incoraggiante:

Supponiamo di voler dipingere i muri della nostra casa di due piani cominciando dal piano inferiore. Ci procuriamo alcuni bidoni di pittura. Benché non siamo pronti ad utilizzare la pittura prevista per il piano superiore, noi desideriamo conservarla in luogo sicuro e portate quindi i bidoni al piano superiore. Quindi scendiamo e dipingiamo il pianterreno. Quando abbiamo finito, saliamo le scale e troviamo la pittura di cui abbiamo bisogno. Essa è rimasta là tutto il tempo naturalmente; e ora che noi siete pronti a servircene, essa è pronta per noi. [Immagine mentale 83]

Capita la stessa cosa con le idee vere. Ma non cerchiamo di utilizzarle tutte insieme. Concentriamoci sul primo stadio della concezione. Siamo aperti alle idee più avanzate del secondo stadio, ma non preoccupiamoci troppo. Mettiamole in qualche posto più alto della scala della mente, e ignoriamole. Cominciamo dalla base. Quando saremo pronti per più alte verità, esse saranno pronte per noi. Ricordiamo che è impossibile smarrire un'idea vera una volta scoperta. Presto o tardi, dopo aver terminato il lavoro al piano inferiore, andremo al piano superiore e là troveremo il materiale che ci occorre. E sapremo esattamente come utilizzarlo per rendere la nostra vita più confortevole e colorata.

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