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venerdì 13 marzo 2015

Anche con i Profumi si può fare del Bene

Oggi il profumo è un accessorio importante, ogni fragranza se ben scelta descrive bene la personalità di una persona e la caratterizza. Il profumo è un considerato un vezzo, un bene di lusso in certi casi. Eppure anche con i profumi si può fare del bene o si può contribuire ad una buona causa. Oggi ve ne presento cinque.


1. Il profumo con la scatola che si pianta: Perfume Organic Mejica,  è un profumo è fatto con vaniglia certificata USDA , resine rare e spezie. Non è solo una fragranza,  è eco-friendly: le scatole contengono semi di fiori e possono essere piantate. Packaging riciclabile, minimal e stampa con inchiostri vegetali.

2. Il profumo che sostiene le donne: Givescent signature fragrance,  una miscela di agrumi e vaniglia, elaborata da Elena Brower,  insegnante di yoga, autrice e ora profumiera per ricordarle i primi giorni dell'estate in Italia. Per ogni bottiglia di profumo venduta vengono donati due dollari a Every Mother Counts, una campagna per migliorare la salute e il benessere delle ragazze e delle donne in tutto il mondo. Il cinque per cento del ricavato  va a Women for Women International, che sostiene le donne superstiti di guerre con strumenti e risorse che possono dare loro stabilità e autosufficienza.

3. Il profumo sociale: THX Co. un profumo fresco, naturale di provenienza controllata. La bontà supplementare: L'obiettivo è essere eco-consapevoli, il 100% dei profitti sarà devoluto a partners senza scopo di lucro.

4. Lush Karma, con patchouli, arancio dolce e oli di citronella, inricordo degli anni '70, disponibile anche come una crema corpo, sapone, talco, shampoo. Vegan è realizzato con ingredienti naturali e sicuri.

5. Il profumo francese biologico certificato, Artisan Parfumeur Eau Naturelle de Jatamansi, è un profumo sottile, con note di testa dibergamotto e cardamomo, combinate con il legno di sandalo australiano, legno guaiaco e papiro indiano. E' certificato da ECOCERT, lo standard europeo.

mercoledì 11 marzo 2015

Pasqua: decorare con il Fai da Te

La Pasqua si avvicina, non vogliamo ridurci all'ultimo minuto come per Natale vero? Inutile fare le corse nelgi ultimi giorni per decorazioni, regali, menù vari, pensare in anticipo è utile ed evita spese inutili, perdite di tempo, stress. Perciò iniziare da ora a pensare alle decorazioni che vogliamo mettere in casa è un buon punto di partenza. Evitate di andare in giro a comprare, potete decorare la vostra casa pasquale con il fai da te e risparmiare.  Le idee possono essere molte, dipende dai gusti, quindi proverò a proporne alcune che possono essere d'ispirazione.


Ghirlanda: avrete bisogno di un paio forbici, fil di ferro, nastro adesivo, uova da colorare, carta crespa, nastrini colorati e colla vinilica. Per svuotare le uova bucatene le estremità aiutandovi con uno stuzzicadenti, create due fori, uno piccolo e uno grande, soffiate nel foro più piccolo per svuotare l’uovo.  Adesso colorate le uova, o realizzate sulle uova  delle faccine o dei piccoli disegni, a seconda della vostra fantasia, potete anche attaccare degli adesivi a tema. Poi realizzate un cerchio con il fil di ferro e rivestite una delle due estremità col nastro adesivo. Infilate le uova dall'altro lato del cerchio di fil di ferro e infine chiudetelo con il nastro adesivo. Rifinite la ghirlanda fai da te con delle foglie di carta crespa, fissandole con la colla vinilica. Con alcuni nastrini colorati nascondete la chiusura e la ghirlanda è pronta


Vaso pasquale:  vi occorre un vaso trasparente che riempirete con uova colorate in polistirolo, che potrete dipingere a mano con le tempere o decorare applicandovi sopra, con la colla vinilica, piccoli pezzetti di carta.









Festone: per fare questa ghirlanda avrete bisogno di cose che avete sicuramente in casa, e cioè carta bianca, pennarelli o tempere, pagine di giornale, matita, carta colorata, spago, colla, forbici. Ora non dovete fare altro che disegnare sulla carta un uovo da cui poi ricaverete anche gli altri e dipingetelo con colori a scelta. Prendete una decina di pagine di giornale e ritagliatele in modo da creare delle bandierine, su cui incollare le uova da voi disegnate e colorate. Una volta pronte le varie bandierine, attaccatele a uno spago in modo uniforme. A questo punto non dovete far altro che attare il festone.



Drenare e Depurare con la Pilosella

Vogliamo prepararci al meglio alla primavera e poi all'estate, dopo i rigori e qualche stravizio invernale, che parliamoci chiaro, non è ancora finito, dato che dobbiamo superare la Pasqua. Quindi organizziamoci prima, per affrontare un periodo di depurazione. Possiamo sempre contare sui rimedi naturali. Quindi ricordate, passata la Pasqua, dobbiamo dare il via all'eliminazione delle tossine. Dovremmo dunque concentrarci sui quei rimedi che agiscono là dove le scorie dannose si accumulano: fegato e reni.  Per questo è ottima la Pilosella.

Dalla Pilosella si ricavano la Tintura Madre, l'estratto fluido, l'estratto secco, si possono fare decotti, tisane per sfruttarne al meglio le proprietà. La sua caratteristica principale è quella di essere un ottimo drenante renale e diuretico, che aiuta a contrastare la ritenzione idrica e favorisce lo smaltimento delle tossine anche in caso di sovrappeso e cellulite (che purtroppo è sempre una spada di Damocle che ci pende sulla testa). Altra proprietà che la contraddistingue è che è antisettica grazie alla presenza di sostanze di tipo cumarinico. Contiene inoltre flavonoidi utili alla riduzione degli acidi urici e stimola la produzione e il flusso di bile.


Previo consulto medico o erboristico, ecco come potete usarla al meglio:  la Tintura Madre (30 gocce 3 volte al dì), l’estratto fluido (3/5 grammi al dì) e l’estratto secco titolato in capsule da 50-100 mg (1-3 cps al dì). Se se ne vuole potenziare l’azione diuretica abbinatela con Ortosiphon e Gramigna (30 gocce di ogni pianta, anche nello stesso bicchiere). Per eliminare le tossine e l'acido urico si può associare alla Linfa di Betulla macerato glicerico (50 gocce 2 volte al dì, alternate con la TM di Pilosella). Per il fegato, abbinatela con il Tarassaco e il Carciofo: preparate una miscela in parti uguali e prendetene 30 gocce tre volte al dì. Per riavviare il metabolismo, utilizzate un abbinamento di estratti secchi di Pilosella e Gambo d’ananas in capsule da 50-100 mg (2 volte al dì).

martedì 10 marzo 2015

In Olanda si partorisce in Casa

Per noi può essere quasi scioccante, perchè non rientra assolutamente nel nostro sistema ormai, ma in Olanda a tutte le donne incinte, circa un mese prima del parto, arriva a casa un kit per poter affrontare il parto in casa. Ebbene sì, è questa una filosofia praticata da anni, tanto che un parto su tre avviene in casa, dove la futura mamma viene coadiuvata da un'ostetrica, una puericultrice e un operatore sanitario che si occupa di bambini da zero a sei anni, non solo durante il parto, ma anche nei giorni successivi.


Visite ed ecografie dal ginecologo sono piuttosto rare, è l'ostetrica la figura fondamentale, ed è lei che segue la futura mamma per tutta la gravidanza. Sono sicura che siete curiosi di sapere cosa contiene il kit per il parto in casa:  garze, lenzuola di plastica, pannoloni, gel disinfettante per le mani, assorbenti materni, detersivo delicato per i panni, ovatta e un pupazzo bianco per il bebè con una luce. Nessuna traccia di dispositivi medici. La scatola arriva a casa, come detto precedentemente, un mese circa prima del parto a tutte le mamme che hanno un’assicurazione sanitaria.

Se però la mamma decide di affrontare il parto in ospedale, la scatola viene donata ad una Onlus che opera in Africa. E anche in ospedale, comunque, il sistema è ben diverso da quello italiano: i tempi sono infatti molto rapidi e la neo mamma viene dimessa dopo solo sei ore dal parto.

lunedì 9 marzo 2015

Grounding, la chiave della Bioenergetica

La Bioenergetica nacque dal lavoro di un paziente e in seguito allievo di Freud,  Wilhelm Reich,  che comprese che l’uomo è blindato in una corazza che ne limita l’emotività e impedisce la libera espressione dei sentimenti, bloccando il libero scorrere dell’energia vitale, la quale può bloccarsi in alcune parti del corpo che divengono quindi sede di tensioni e conflitti emotivi. Queste tensioni concorrono alla formazione di una corazza muscolare caratteriale, costituita da tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni organiche. Ma lo sviluppo vero e proprio della Bioenergetica si deve ad Alexander Lowen a partire dagli anni 50, anche lui prima paziente e poi  allievo di W.Reich. A Lowen si deve l'osservazione del fatto che  i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell’energia, come accade ad esempio quando un diaframma cronicamente contratto interrompe l’onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale.


Ecco che la Bioenergetica è divenuta dunque una tecnica psicocorporea, che agisce tramite su un lavoro di integrazione della mente con il corpo. Le tecniche messe inpratica sono determinanti perché rappresentano il tentativo di recuperare l’essenza della persona e sono utili nel ridurre la curva dello stress e aiutare a gestirlo in modo da non arrivare a esaurirci.

Si basa su tecniche respiratorie, esercizi fisici, posizioni e contatti corporei, associati al carattere di una persona. I disagi e i problemi psicologici, infatti, possono manifestarsi fisicamente parlando, nella postura e negli atteggiamenti. Grazie agli esercizi di questo tipo di terapia si lavora non solo in senso fisico-meccanico, ma si tenta di risvegliare l’energia profonda del corpo.

La Bioenergetica si basa sul grounding, strettamente collegato alla respirazione. Significa letteralmente “ristabilire il contatto dei piedi con il terreno”. Spieghiamoci meglio: significa spostare il centro di gravità a livello dell’addome, imparare a sentire e liberare la carica energetica delle gambe e dei piedi. In questo modo il paziente si sente più centrato e radicato, entra in contatto con la realtà ed è più integrato e responsabile. Il contatto con il terreno determina il proprio senso di sicurezza interiore. Non si tratta della forza delle gambe, ma della loro sensibilità. Secondo la visione di Lowen, fondatore della Bioenergetica, avere grounding significa essere pienamente in contatto con il proprio se’, mente e corpo, nella realtà in cui si vive, qui e ora.

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