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martedì 19 maggio 2015

Rassodare il seno, mantenere le gambe in forma con le Pratoline ovvero le Margheritine di campo

Si capisce che la primavera arriva quando nei prati occhieggiano le deliziose pratoline, quelle margheritine che per prime fioriscono e cominciano a rallegrare la nostra vista. Noi le guardiamo e passiamo oltre oppure ne facciamo qualche piccolo mazzettino che possa rallegrare la nostra casa, ma ignoriamo che questi semplici fiori hanno delle straordinarie proprietà per la nostra salute. 
Boccioli e foglioline sono commestibili e son buoni in insalata a tutto vantaggio del nostro organismo che viene ripulito dalle tossine accumulate in inverno. Ma che se ne faccia uso per via interna o esterna, le pratoline fanno rifiorire tutto il nostro corpo.



Il suo nome botanico è  Bellis Perennis, ed ha la capacità di eliminare  le scorie dell’organismo attraverso i reni. Inoltre ci fa smaltire i residui di raffreddori o influenze che si sono presentati in inverno o all’inizio della primavera. Con i suoi capolini si fanno tisane che ripuliscono così in profondità il corpo che persino la pelle appare più radiosa.

Ma la pratolina si rivela inoltre essere un ottimo rassodante per il seno. Come? Attraverso un oleolito. Occorrono diversi capolini appena colti che devono essere  lasciati macerare in olio vegetale. A questo scopo si pongono in un barattolino a chiususra ermetica, vi si versa sopra l'olio e per un mese circa si fanno macerare al sole, il tempo che occorre per estrarre i principi attivi. Al termine del mese di macerazione si filtra l'oleolito ottenuto attraverso un panno di lino a trama sottile per tre volte. Applicato sulla pelle del seno un paio di volte al giorno, questo oleolito restituisce tonicità ai tessuti e ne previene il cedimento.


L’oleolito è inoltre utile a mantenere le gambe in forma perchè riattiva la circolazione. Usato con regolarità evita in estate l’antiestetico e fastidioso fenomeno della gambe gonfie.

Se si vuole potenziare questo oleolito e aumentarne l'effetto rassodante per il seno, è bene applicarlo tramite  spugnature fredde e aggiungere all’olio alcune gocce degli oli essenziali di finocchio, geranio e salvia sclarea. Ma fate attenzione però: questi oli essenziali contengono sostanze ormono-simili, quindi non devono essere utilizzati in gravidanza o in presenza di mastopatia.



lunedì 18 maggio 2015

Il Lentisco dimenticato e le sue proprietà

Fa parte della macchia mediterranea e ha moltissime proprietà e usi, che però forse sono stati dimenticati, ma del resto i tempi moderni sono caratterizzati dalla perdita delle antiche conoscenze. Invece è il caso di riscoprie il Lentisco, botanicamente parlando, Pistacia lentiscus, un arbusto sempreverde, molto resistente e dall'odore resinosoche si può coltivare su qualunque terreno.


Proprio dalla sua corteccia si ricava una resina fluida chea contatto con l'aria si solidifica, e che molti conosceranno come mastice di Chio (dal nome dell’isola greca sua maggiore produttrice), che è stata impiegata praticamente da sempre sia in cosmetica e per le sue proprietà terapeutiche.

Come sempre, l'esempio dei suoi usi ci arriva dal  Medio Oriente, che la usava per disinfettare e profumare,  ma era conosciuta anche per le sue proprietà antisettiche, infatti vi si faceva ricorso per trattare le ferite, le ulcere gastriche e per l’igiene orale: essa infatti sotto forma di una sorta di gomma da masticare si usava per la cura dei denti e delle gengive e per purificare l’alito.


L'olio di lentisco è molto utile alla pelle per le sue proprietà lenitive ed idratanti, anche per dermatiti e psoriasi. L'olio si ricava dai frutti, ma dalla pianta, attraverso il processo di disitillazione, si ricava anche il prezioso olio essenziale con proprietà balsamiche, che tonifica e rinfresca, così da poter essere utilizzato nei diffusori d’essenze o negli umidificatori dei termosifoni per purificare e profumare l’aria, o in una vasca da bagno per un momento di benessere e relax.

Inoltre la cosmetica lo usa come ingrediente nella realizzazione di saponi, bagno schiuma, oli da bagno e da massaggio e creme idratanti per il viso e per il corpo per la sua azione tonificante, idratante, nutriente della pelle, prevenendone l’invecchiamento. Ma non è tutto perchè grazie alla sua azione antinfiammatoria, sedativa, astringente e antisettica delle mucose, costituisce un ottimo rimedio per le affezioni delle vie aree e urinarie. Utilizzato per sciacqui e gargarismi combatte gengiviti, piorree, mal di gola, alitosi e ogni tipo di infiammazione del cavo orale, mentre coi lavaggi a livello uro-genitale è indicato nel trattamento di cistiti, uretriti, ureteriti, leucorrea e prostatiti. L’uso interno a scopo medicinale è invece sconsigliato per la sua tossicità.






Pompelmo ed estratto di semi di pompelmo: usi infiniti per salute, cosmetica e casa

Il suo nome botanico è Citrus Paradisi, ma a noi è noto come Pompelmo. E' un frutto che dovremmo consumare molto per la ricchezza di nutrienti di cui è composto. Esso infatti è ricco di di fibre, di vitamine A, B,e C e soprattutto flavonoidi, potenti antiossidanti che aiutano il fegato e prevengono l’insorgere di malattie cardiovascolari. Tra i flavonoidi presenti nel pompelmo, quello più abbondante  è la naringenina,  prezioso antiossidante e antitumorale. A seguire il  limonene, con proprietà antitumorali. Inoltre vi troviamo sali minerali come calcio, fosforo, potassio, magnesio, zolfo, sodio, cloro, ferro, rame. La buccia contiene oli essenziali fra cui il citato limonene, il citrale ed il pinene che svolgono un’azione antidepressiva.


Le sue proprietà benefiche sono davvero ad ampio spettro: va a stimolare la secrezione dei succhi biliari e gastrici, ha notevoli doti digestive. Mezzo bicchiere di succo di pompelmo è ideale per sostituire a fine pasto il tradizionale bicchierino di amaro. Ha un alto contenuto di fruttosio, che viene assorbito  velocemente, e per questo fornisce energia immediata. Svolge un’importante azione depurativa del sangue, ed è fortemente diuretico (il pompelmo rosa ancora di più).

Il pompelmo si usa solitamente in casi di inappetenza, alimentazione degli anziani, difficile digestione, disturbi del fegato, insufficienza renale, capillari fragili, ed infezioni polmonari. Ne benficiano anche coloro che sono in sovrappeso, infatti se consumato a fine pasto accelera la trasformazione dei grassi in energia. Da tenere in cosiderazione il fatto che se assunto in dosi corrette insieme alla caffeina diventa un ottimo analgesico.

E' sempre più noto e diffuso oggi nei negozi dedicati, l'estratto di semi di pomplemo, che si rivela molto importante  per la cura naturale della salute, ed ha tantissime  applicazioni. Il GSE è un potente antivirale e battericida, per la presenza di un elevato quantitativo di sostanze in grado di contrastare diverse malattie, di antiossidanti e di fitonutrienti,  di vitamine e di sostanze amare che tonificano stomaco e fegato, migliorano l’attività dei reni, purificano il sangue e contribuiscono a tenere sotto controllo il livello del colesterolo.

Il GSE ha proprietà antivirali e antimicotiche, capaci di contrastare  virus e batteri, tra cui l’E.Coli. Può essere impiegato in caso di: disturbi e malattie da raffreddamento (raffreddore, influenza);
infezioni delle vie respiratorie (laringiti, tracheiti, tonsilliti, bronchiti); – Candida albicans e altre micosi, disturbi e malattie dell’apparato digerente (prima fra tutte l’ulcera gastrica e duodenale in presenza di Helycobacter pylori); infezioni delle mucose e della pelle; parassitosi

Il meccanismo d’azione del GSE inibisce la struttura e l’efficienza della membrana cellulare microbica, che, modificandosi, causa la perdita di elementi citoplasmatici e diventa, inoltre, incapace di assorbire gli aminoacidi dall’ambiente circostante, per cui i microrganismi vanno incontro alla morte per mancato apporto nutritivo. 

Il GSE è un prodotto molto utile da portare con sé in viaggio. Esso è un arma naturale contro i germi e può essere utilizzato per disinfettare gli ambienti e l’acqua. Si può usare persino per la cura degli animali domestici, soprattutto in caso di infezioni della pelle o di punture di pulci e zecche. Ma non è finita qui perchè è utile anche nelle pulizie domestiche per la rimozione dei batteri dalle piastrelle o dagli spazi della casa, oltre che dagli attrezzi utilizzati per il giardino, e qui si rivela essere un antiparassitario naturale che viene impiegato per la protezione delle piante dagli insetti, sotto forma di spray, dopo essere stato diluito in acqua.

E' utile nella pulizia e disinfezione tutte le superfici resistenti della casa e lo si può aggiungere in piccole quantità ai saponi e ai detersivi o detergenti per aumentarne il potere disinfettante contro germi e microbi. Poche gocce nei saponi liquidi per lavarsi le mani o per la detergenza del corpo e dei capelli, come shampoo e bagnoschiuma rende questi prodotti davvero efficaci. E se aggiunto al dentifricio, o direttamente sullo spazzolino, migliora la pulizia dei denti e della bocca.

Infine come integratore  alimentare, da usare in poche gocce e sempre diluito, può essere aggiunto alle spremute, nei vasetti della marmellata preparata in casa per ottenere un effetto conservante e antimuffa. Utile ad eliminare la muffa anche dalla doccia, dai sanitari e dalle superfici lavabili della casa, diluendone poche gocce nell’acqua ed applicandolo con uno spruzzino. Nello stesso modo può essere impiegato per disinfettare durante le pulizie. Nella preparazione di cosmetici naturali può essere impiegato come conservante.

domenica 17 maggio 2015

Oligoterapie per le allergie, sua maestà il Manganese

Non tutti conoscono i benefici che si possono trarre dagli oligoelementi, conosciuti fin dai tempi più remoti, ma il cui uso si è perduto nel corso dei secoli e millenni. In verità, l'oligoterapia ha ricominciato a diffondersi grazie ad un medico francese  Ménetrier ed è un metodo che si basa sulla somministrazione di oligoelementi in dosi infinitesimali.

Negli ultimi decenni, le patologie allergiche sono andate aumentando in maniera crescente, e questo a causa delle moderne condizioni di vita, con l'inquinamento alimentare e atmosferico, inattivando gli oligoelementi naturalmente presenti nell'organismo, bloccando la loro attività enzimatica: occorre quindi introdurre dall'esterno questi biocatalizzatori in modo da riattivare le naturali difese dell'organismo. Ménetrier individuò quattro tendenze morbose che chiamò diatesi, da curarsi con oligoelementi specifici.

Nel caso delle allergie da polline la diatesi è la prima, detta "allergica", in cui il soggetto riporta le seguenti caratteristiche: modula le azioni e le reazioni in maniera "iper", il suo organismo risponde in modo eccessivo agli stimoli, la sua psicofisiologia iperattiva lo porta spesso al nervosismo, all'emotività, ma anche al dinamismo che può assumere il colore dell'ottimismo e presenta facilmente turbe di tipo allergico, associate a patologie di tipo osteoarticolare, con algie che migrano da un luogo anatomico all'altro. La risposta dei nostri anticorpi agli elementi allergici, avviene con conseguenze nocive, quali la dilatazione e l'aumento della permeabilità dei vasi sanguigni e la contrazione dei bronchi.

L'oligoelemento per eccellenza è il manganese, un potente desensibilizzante nei fenomeni di anafilassi: una dose a settimana, da assumere due mesi prima delle crisi allergiche abituali. E' sempre opportuno abbinare lo zolfo e il fosforo, che pur non essendo oligoelementi hanno enormi proprietà disintossicanti e desensibilizzanti (zolfo),  antispasmodico in molte patologie ed anche nelle allergie respiratorie (fosforo). Nella fase acuta associare, sempre a digiuno: manganese, una volta al dì; fosforo, una dose a dì alterni; zolfo, una dose a dì alterni rispetto al fosforo.

Durante la crisi acuta: associare a maganese-zolfo-fosforo un rimedio fitoterapico antiallergico-antinfiammatorio, quale, ad esempio, il Ribes nigrum MG1DH, in 50 gocce, 3 volte al giorno, sempre lontano dai pasti o perlomeno una ventina di minuti prima. In tal caso, è buona norma iniziare il trattamento con il solo Ribes nigrum e dopo 2-3 giorni associare gli oligoelementi, continuando fino alla remissione della sintomatologia. Ottimi risultati si ottengono se la cura inizia in via preventiva almeno due mesi prima dell'inizio della stagione a rischio e continunado fino alla scomparsa degli allergeni responsabili. Fatevi consigliare da un erborista esperto, o da un buon naturopata, vi troverete grande giovamento.

La Metamorfosi - Scene dal precariato lavorativo

Allo Uaisipiei era anche necessario fare un turno serale, per il controllo degli ospiti di Charlie che frequentavano il ristorante. Il controllo era molto rigido, c'era un apposito registro delle prenotazioni su cui venivano scritti i nomi e il numero dei partecipanti. Il controllo consisteva nel riconoscimento dell'ospite, nel verificare che il numero dei partecipanti fosse corretto, nell'obbligo di registrare su un apposito libro gli ospiti, in un rigoroso check dell'abbigliamento.

Charlie non ammetteva bermuda e infradito, jeans strappati (per quanto di moda, anche se provenienti direttamente da un atelier). Inoltre, vigevano ferree regole per i bambini, poco graditi nell'headquarter, tanto che Charlie aveva emanato una circolare nella quale erano specificate alcune semplici condizioni da rispettare (gli schiamazzi non erano tollerati in alcun modo) e perchè gli ospiti di Charlie le tenessero bene a mente, erano in ogni caso costretti a firmare un foglio su cui in grassetto, si assumevano la totale responsabilità delle azioni dei figli indisciplinati.

Zoe era appunto alle prese con il suo solito turno serale, che terminava alle 23:00 con la chiusura del desk, era stata come al solito rigida e irremovibile, aveva scrutato abiti e scarpe, fatto firmare circolari e libro ospiti. Passata la prima ondata di special guests, Zoe stava dedicandosi alle scartoffie burocratiche e alla sistemazione delle vetrine nelle quali facevano bella mostra polo, cinture, orologi con ben in evidenza il logo dell'headquarter,  che gli ospiti di Charlie acquistavano con grande cupidigia, pur di avere qualcosa di esclusivo da mostrare.
Mentre era intenta in queste sue attività, Zoe si sentì osservata, una sensazione la sua, più che una certezza dettata da qualche rumore o voce di sottofondo. Si voltò e alle sue spalle, uno degli ospiti di Charlie la fissava con grande interesse. Educatamente e con il sorriso (conditio sine qua non, era impossibile lavorare nell'headquarter), Zoe diede la buonasera e chiese all'ospite se aveva una qualche necessità. Il furbo individuo si finse interessato ad alcuni articoli della vetrina, chiese di vederli, si informò sul prezzo (prezzi lunari, ovviamente...), cercò di contrattare e in questo strano mercanteggiare, manco si fosse trovato all'interno di un suk, si mise a fare domande personali a Zoe, prima fra tutte il perchè dei suoi capelli rossi.

Zoe agendo sul rebelde, che soffiava come un muflone inferocito, cercò di contenere il nervosismo che le saliva al cervello, e con non chalance rispose che il colore dei suoi capelli aveva che vedere con la criniera del suo cavallo, poi continuò a fare il suo lavoro. Ma nulla, l'ospite di Charlie non si schiodava, la fissava con occhietti cupidi, e facendo un monologo, le vomitò addosso una valanga di domande, tutte attinenti alla vita privata di Zoe: gli studi che aveva fatto, dove aveva lavorato prima, domande alle quali Zoe rispose molto evasivamente.

Fu così che dettero vita al seguente dialoghino: "Senti Zoe, ma dove abiti?" - "Nella casa con la porta" rispose lei; " E da dove vieni?" - "Dalla vanedda del polverone"; " E come stai stasera?" - "Come estate così inverno" La situazione era veramente ridicola soprattutto per il ficcanaso che, paonazzo in viso e trasudante, aveva finito gli argomenti.

Fra una domanda e l'altra per Zoe era giunta l'ora di chiudere la segreteria e il desk, quindi mandò un allegro sms alle sue amiche che l'aspettavano per una fresca biretta nel loro localino preferito. Salì ad avvertire il team di Re Sugo che giù era tutto a posto e uscì. Svoltò l'angolo dell'headquarter e si diresse al parcheggio, che era poco illuminato se non dalle luci provenienti dalla veranda del ristorante, e, allegramente si infilò in macchina. Ma all'imprvviso vide un'ombra nera a fianco dello sportello che la fece sobbalzare e le procurò una violenta tachicardia..... Era il ficcanaso!

Zoe ebbe una violenta reazione: "Ma che diavolo ci fa qui? Mi ha spaventata a morte!". Per tutta risposta il ficcanaso le disse: "Non volevo spaventarti ragazza dai capelli rossi, ti volevo solo dire che l'ho visto sai come ti trasformi da segretaria in teenager, quel cellulare deve essere bollente!"
Il motore della macchina era già acceso, Zoe ingranò la retromarcia e sgommò via, lontano dal ficcanaso, verso la birreria, aveva proprio bisogno di una morbida birretta che le rinfrescasse la gola.


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