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sabato 25 luglio 2015

Gli stivali rossi, Zoe parte undicesima

Zoe amava il rosso più di ogni altro colore, il rosso per lei era simbolo di vita, di passione, del fuoco interiore, del sangue, dei moti di ribellione della sua parte selvaggia, che ancora teneva accuratamente velata, perché a volte ne era intimorita. 

Timore il suo di non riuscire a controllare quella forza che le provocava dei violenti terremoti interni, che le ruggiva dentro, fino a farle sentire l'eco assordante di tale ruggito. Era un ruggito che le attraversava tutto il corpo e che le esplodeva in testa e quando ciò accadeva, Zoe doveva fermarsi, chiudere gli occhi e aspettare.
Fu così che per amore di  quel ruggito e di quella parte selvaggia che abitava dentro di lei, e che ancora le era in parte sconosciuta, decise di cominciare a manifestare fuori, ciò che lottava dentro di lei.

Manifestare quella parte non era facile, non poteva certo presentarla all'improvviso, tutti quelli che la conoscevano pensavano che Zoe fosse  calma, riflessiva, controllata nelle sue manifestazioni, educata, poco propensa agli scatti d'ira, che non parlava mai a sproposito: quanto si sbagliavano!
Dei suoi terremoti interni nessuno si era accorto mai, ma del resto Zoe doveva pur cercare di armonizzare due parti così dicotomiche e contrastanti, non poteva più reprimere quel ruggito, doveva stappare delicatamente il vaso di Pandora che in quel momento il suo io interiore rappresentava.
Pensò e ripensò, si arrovellò, meditò.....poi un giorno mentre camminava per strada intenta a pensare a come fare, si fermò davanti ad una vetrina. In primo piano troneggiavano un paio di stivali rossi, in pelle scamosciata, alti fin sopra il ginocchio. Non ebbe nemmeno il tempo di pensare, entrò nel negozio, li provò e li comprò. 

Fu per lei come indossare una seconda pelle, e la parte leonina che si agitava dentro di lei cominciò ad uscire allo scoperto, ad ogni passo fatto con gli stivali rossi, scaricava tutta la carica atomica che le albergava dentro. Quegli stivali diventarono il simbolo di una porta interiore che si apriva e che lasciava che esterno ed interno si miscelassero, si amalgamassero, si armonizzassero. Questa operazione chimica non sempre andava a buon fine, come tutti gli esperimenti, spesso c'erano scintille, seguite da esplosioni, e Zoe si trovava sbruciacchiata. Ma gli stivali rossi erano la tessera, la chiave che aveva dato il via alla missione, lunga, difficile, dilaniante, che nel corso degli anni avrebbe fatto conciliare le due anime opposte.


Per far scomparire le verruche, Abracadabra

Esistono oltre un migliaio di incantesimi per far scomparire le verruche, ma questo è particolarmente affidabile e facile da eseguire

PER FAR SCOMPARIRE LE VERRUCHE
Occorrente: un piatto o una ciotola d'argento, qualche dente di leone, olio essenziale di limone

Dato che vogliamo far scomparire la verruca, compiamo l'incantesimo con luna calante. Al chiaro di luna, immergete la parte affetta in un piatto d'argento mezzo pieno d'acqua in cui avrete adagiato i denti di leone. Poi recitate la formula: "Luna d'argento, fiori ed essenza: via da me quest'escrescenza". 

Sfregate i denti di leone sulla verruca affinchè sprigionino la loro linfa e asciugatevi tamponando. E' tradizione sotterrare le erbe usate: potete farlo anche voi o semplicemente gettarle via. La notte, prima di andare a letto, applicate un po' di olio essenziale di limone puro sulla verruca. Al mattino vedrete già un miglioramento, e per il resto della luna calante continuerete le applicazioni di olio e denti di leone. E' provato che la linfa del dente di leone è efficace contro le verruche.


Pietre e cristalli, Danburite

Si dice che la Danburite sia la pietra degli angeli. Le sue belle, alte e delicate energie ci incoraggiano a risuonare con gli esseri celesti e con il loro scopi. La Danburite è una pietra di gioia e celebrazione.

DANBURITE
Caratteristiche: borosilicato di calcio; sistema rombico; cristalli a forma di prisma, limpidi, che terminano sia con faccette sia a cuneo; è bianca o di colore giallo chiaro. Smile a topazio e quarzo
Proprietà: aiuta nella concentrazione e nella meditazione, apporta tranquillità e chiarezza

Disturbi: attenua lo stress psicologico; calma l'aggressività e apporta benefici al sistema cardiovascolare
Associazione con i chakra: settimo per la varietà trasparente, quarto e settimo


Aesculus hippocastanum o White Chestnut, il fiore di Bach per i rimuginatori folli

L'Aesculus hippocastanum o White Chestnut, non è altro che l'imponente e affascinante albero dell'Ippocastano. E’ lo stesso albero di cui si usano i boccioli per la preparazione di Chestnut Bud. Tenere in tasca uno dei suoi frutti tiene lontani i malanni da raffreddamento.I fiori invece sono di vari colori dal bianco-giallo al rosa-rosso.

E' Originaria della Turchia, venne introdotta in Europa nel XVI secolo. Secondo Bach questo rimedio è adatto a: “… coloro che non riescono a evitare che la loro Mente sia costantemente invasa da pensieri, da idee e da ragionamenti che essi non desiderano. Ciò succede di solito nei momenti in cui il loro interesse per il presente non è abbastanza forte da occupare del tutto la loro mente. I pensieri, anche se respinti, ritornano immancabilmente, come in un turbinio, causando una specie di tortura mentale. La presenza di questi pensieri spiacevoli toglie la pace e impedisce di concentrarsi sul lavoro o sul piacere quotidiano…”.

 Questi tipi di carattere non sono lucidi e neanche obiettivi, anzi spesso assenti e poco concentrati, non riescono a trovare la soluzione ai problemi, rimuginano consumando molte energie. Discutono con se stessi continuamente. Il loro volto è teso e anche la fronte, un’andatura instabile e muscolatura contratta.  La sua testa è come una stanza con l'eco: cogita senza tregua.

Pensa e parla con se stesso continuamente senza una direzione chiara: disordine, confusione. I benefici di questo fiore sono di trasformare la mente, aprendo la porta alla pace e al silenzio mentale, permettendo al pensiero di ritrovare la sua funzione naturale, in equilibrio, al servizio dell'unità psicofisica della persona. Questo rimedio aiuta a fare chiarezza nella mente evitando monologhi continui e poco proficui.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): "Non riesco proprio a non pensarci". Ruminazione mentale continua, pensieri persistenti quasi ossessivi.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Silenzio e chiarezza della mente, lucidità, visione positiva con fiducia e pace. White Chestnut è indicato alle persone prigioniere dei loro stessi pensieri, che ripensano ossessivamente a un accaduto specifico.

Indicato per coloro che sono tormentati da pensieri insistenti e girano intorno a questi come se fosse un cerchio. Infatti, soffrono di insonnia, in cui si pensa e si ripensa alle stesse cose e non si riesce a prendere sonno, o quando non ci si riesce a rilassarsi durante un atto sessuale perché la testa è da un'altra parte. Possono soffrire di tic nervosi, stress, mal di testa di origine tensiva e disturbi d’ansia con atteggiamenti ossessivo-compulsivi, sudorazione, vertigini.



venerdì 24 luglio 2015

Farsi amica l'ortica

Chi girella in campagna di sicuro ha fatto il suo incontro con l'ortica toccando erroneamente le sue foglie, che rilasciano un liquido molto urticante che si chiama acido formico. Spesso viene considerata un'erbaccia da cui tenersi lontani, ma attenzione le foglie di ortica sono invece un concentrato di preziosi benefici per la nostra salute. Essa infatti è una pianta molto depurativa. Vediamo a cosa è utile.


L'ortica è una pianta è molto depurativa che riaccende l’energia vitale presente in ognuno di noi. E' una pianta erbacea perenne, è molto comune, cresce lungo le strade di campagna, nei boschi e nei campi incolti, appartiene alla famiglia delle urticacee. Le sue foglie sono ricche di flavonoidi, dalla potente azione anti radicali liberi, inoltre è ricca di calcio e potassio, è molto vitale cresce e si diffonde rapidamente, raggiunge un’altezza massima di 150 centimetri. Ha una forte azione depurativa e diuretica, contrasta l’acidosi del sangue che è causa primaria di numerose malattie, è vasocostrittrice quindi molto utile in caso di emorragie, riduce i livelli di zuccheri nel sangue, è digestiva, stimola le difese dell’organismo ed è molto utile in fase di allattamento, in quanto ne aumenta la produzione.

Con l'ortica si può fare un ottimo infuso da assumere tre volte al giorno, in caso di sistema immunitario debole, debolezza fisica provocata da malattie da raffreddamento, molto indicata in caso di ritenzione idrica, reumatismi e gotta.

Versare un cucchiaino raso di ortica taglio tisana in una tazza, versare acqua bollente e lasciare in infusione a recipiente coperto per dieci minuti massimo, filtrare e bere durante la giornata, a piacere si può aggiungere un cucchiaino di miele biologico per renderne il gusto un po’ più dolce. Il decotto d’ortica applicato sui capelli ancora bagnati dopo lo shampoo, è molto utile in caso di capelli grassi, ne previene l’insorgenza, ricordo inoltre che l’ortica ci viene in aiuto anche in caso di caduta dei capelli, si può quindi assumere la tintura madre d’ortica trenta gocce in un po’ d’acqua per tre volte al giorno, fino a miglioramento del sintomo. Come ultimo consiglio vi propongo l’utilizzo dell’ortica come lozione per detergere la pelle del viso, specialmente in caso di pelle grassa: immergete un batuffolo di cotone nell’infuso freddo e applicate più volte sulla zona interessata evitando il contorno occhi, mattina e sera.


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