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venerdì 26 febbraio 2016

Oggi nella mia rubrica: Psicopittografia, Bisogna compiere una partenza perfetta

Qualunque sia il successo a cui miriamo, dobbiamo compiere una partenza perfetta che ci porti direttamente alla meta. La messa in opera di un nuovo progetto dev'essere compiuta con oculatezza. Molti si chiedono: "Da dove cominciare? Cosa fare?"
Quando mettiamo in opera un nuovo progetto seguiamo il più fedelmente possibile queste regole:
  1. Fissiamo bene in mente ciò che vogliamo
  2. Abbiamo fiducia nelle forze interiori
  3. Raccogliamo ogni informazione possibile
  4. Eliminiamo le attitudini negative
  5. Conseguiamo una serie di piccoli successi
  6. Armonizziamoci con le leggi naturali del successo
  7. Approfittiamo di ogni occasione
  8. Concentriamo l'attenzione su un unico settore
  9. Appassioniamoci al nuovo progetto
Supponiamo di voler instaurare un nuovo programma di rapporti con il prossimo. Desideriamo conquistare nuovi amici, nuovi soci, clienti. Desideriamo essere più attraenti. Ebbene, possiamo cominciare basandoci su uno o sull'insieme dei punti sopra esposti. Consideriamo il punto 3: perchè non iniziare un programma regolare di lettura con buoni libri di psicologia e sociologia?
Possiamo essere perfettamente tranquilli in relazione ad ogni nuovo programma, perchè la vita non pretende da noi ciò che non sappiamo fare. Noi dobbiamo fare solamente ciò che siamo in grado di fare.

Pancia piatta in poche mosse

I gonfiori addominali sono un fastidioso disturbo che affligge moltissime persone e una delle principali cause è l'errata abitudine di mangiare in fretta e furia che come conseguenza si porta dietro fermentazioni e gas. Ma anche la disbiosi intestinale, cioè l'alterazione della flora microbica dovuta all’errato abbinamento dei cibi, abuso di farmaci e stress, scatena il meteorismo e dilata il punto vita; infine anche gli ormoni fanno la loro parte nella genesi del gonfiore, sia in fase premestruale che in menopausa. Gli accumuli d’aria si posizionano sull’addome, favorendo la lievitazione del girovita: il gonfiore può essere nella zona bassa della pancia e di tipo intestinale, o più “centrale”, e in questo caso coinvolge lo stomaco. Che fare?

Innanzitutto è bene correggere la propria dieta, ma contemporaneamente è alquanto indicato assumere una serie di integratori naturali che riequilibrano la flora batterica per prevenire la formazione delle putrefazioni che sono all’origine dell’aerofagia. E se il corpo reagisce bene alla cura, è bene continuare ad assumere gli integratori anche per un intero mese.


Sono i probiotici a darci questo valido aiuto, quindi prendiamo l'abitudine ogni mattina, prima di colazione di assumerne una dose: essi infatti ripuliscono e rigenerano la flora intestinale, con un’efficace azione sgonfiante e riequilibrante. In farmacia o in erboristeria basterà chiedere degli integratori di probiotici con Bifidobatteri, ne basta un dose al giorno da assumere con acqua per circa 7/14 giorni.

L'altro valido aiuto ci viene da due piante a noi molto care: l’alloro e l’anice che, grazie al loro contenuto di oli essenziali, favoriscono il riassorbimento delle putrefazioni intestinali. La loro massima efficacia in questo senso si ha se vengono assunte in tisana a fine pasto, per migliorare i processi digestivi e rimodellare il punto vita. In una tazza d’acqua far bollire una foglia d’alloro (essiccata) e 2 cucchiaini di semi di anice. Tenere in infusione15 minuti, filtrare e bere la tisana ben calda: il suo aroma leggermente speziato agisce come digestivo a fine pasto.

In più come già saprete, il finocchio combatte le fermentazioni. Se si giunge a fine giornata con una sensazione di pesantezza diffusa, prima di andare a letto prendete una tisana di semi di finocchio, poichè favorisce lo smaltimento dell’aria e garantisce anche una corretta evacuazione mattutina, con un buon drenaggio della flora batterica intestinale. In una tazza d’acqua farbollire per 10 minuti 3-4 cucchiaini di semi; filtrare e bere prima di coricarti, dolcificando con miele o stevia.

Brufoli, come combatterli naturalmente

Sappiamo che l'acne è una patologia della pelle di cui sono i giovani a soffrire, ma può capitare che, nonostante sia passata la giovane età i brufoli continuino a darci del filo da torcere. Inutile spendere soldi in prodotti che poi lasciano il tempo che trovano, ci sono alcuni rimedi naturali che sono efficaci e che ci fanno risparmiare molto. Inutile coprirli con il fondotinta o con il correttore, essi vanno combattuti alla base.


LIMONE: il limone ha una potente capacità di purificare la pelle e allo stesso tempo restringe i pori disinfettandoli allo stesso tempo, poichè il limone come ormai è comunemente risaputo è anche un antibiotico naturale. Si possono fare degli impacchi con il suo succo, utilizzando i dischetti struccanti, passandoli sulle zone interessate. Cercate di realizzare il procedimento prima di andare a dormire, perché questo agrume sensibilizza la pelle e quindi a contatto con i raggi del sole potrebbe creare dei fastidi in più.

SENAPE: strano a dirsi, ma dovete sapere che la senape contiene acido salicilico naturale, un componente essenziale per la cura dell’acne, perciò spendendo poco, potrete avere un trattamento di bellezza a portata di frigorifero. Oltre all’acido salicilico, la senape è costituita anche da vitamina c, zinco e omega 3 e 6, tutti perfetti ad arricchire la nostra pelle. Utilizzatela direttamente sui brufoli, con l’aiuto di un cotton fioc oppure usate la senape per creare una maschera.

TEA TREE OIL: è uno degli oli essenziali con proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, infatti se dopo aver ben lavato la pelle del viso posizionate una sola goccia sull’acne da trattare, vedrete che il giorno dopo la situazione sarà molto migliorata. Continuate fino a che il problema non sarà risolto del tutto. Utilizzatelo puro e prima di andare a letto, o comunque quando restate a casa, perché il tea tree oil emana un odore molto forte.

BIANCO D’UOVO: l'albume d’uovo è tra i rimedi naturali adatti ad eliminare l’acne. Per potenziare l'effetto, tamponate i brufoli prima con del succo di limone, attendete dieci minuti e poi con il dito o con un cotton fioc aggiungete sopra qualche goccia d’albume, che farà da patina protettiva. Potete lasciare che agisca anche per un’ora, dopodiché risciacquate.

AGLIO: oltre ad allontanare i vampiri e i corteggiatori indesiderati, l’aglio è uno tra i rimedi naturali più potenti grazie anche alle sue proprietà antibatteriche, è ottimo per combattere l’acne, basta strofinare metà di un suo spicchio sulle zone infiammate per qualche minuto. Lasciatelo agire anche tutta una notte e al mattino lavate bene il viso.

POMODORO PER LE CICATRICI: se i vecchi brufoli vi hanno lasciato delle cicatrici potete usare il pomodoro che è ricco di antiossidanti. Usate la sua parte interna strofinandola solo sulla zona da trattare una o due volte al giorno. Se poi avete intenzione di continuare il trattamento, potete utilizzare il succo di pomodoro una volta a settimana su tutto il viso come mantenimento.

giovedì 25 febbraio 2016

Senza babbo nè mamma, senza dire nè ai nè bai, serra serrante, servire nel coscetto | Parole e verbi in disuso

SENZA BABBO NE' MAMMA: si dice soprattutto di un discorso senza senso comune, privo di logica

SENZA DIRE NE' AI NE' BAI: inaspettatamente; fare qualcosa senza avvertire e, anche, senza tanti complimenti


SERRA SERRANTE: gioco-cantilena per bambini piccoli nelle campagne della versilia. Ci si mette a sedere e si prende il bambino sulle ginocchia, faccia a faccia, gli si afferrano le manine e si fa ondeggiare avanti e indietro cantilenando: "Serra serrante, le pecorine bianche, bianca è la luna, bianca è la donzella, la donzella vuol marito, con quattro anelli in dito, due d'oro, due d'argento, che costin cinquecento, cinquecento e una collana, una pecora senza lana, un onton senza le crone, si sta ben quando si dorme"

SERVIRE NEL COSCETTO: servire nel migliore dei modi. E' una metafora dal linguaggio di macelleria: il "coscetto" è una parte scelta della bestia




Lettura dell'aura con il tatto | Varie

Abbastanza stranamente, un metodo per leggere l'aura è l'uso del tatto. Richiede grande attenzione, ed è piuttosto difficile, soprattutto nelle fasi iniziali, farsi un'idea chiara di ciò che si percepisce effettivamente. Il modo di usare il senso del tatto per la percezione aurica è il seguente.

Innanzi tutto, rivolgetevi ad un amico comprensivo, che dovrà sedere su una sedia e o sdraiarsi su un divano. Poi passate lentamente la mano sopra ilsuo corpo, dall'alto verso il basso, tenendola a 5-7 cm dalla superficie del corpo stesso. E' importantissimo:  non toccatemai il corpo fisico del soggetto. Non soltanto non è necessario, ma vi impedirà di sentire l'aura. 


Ora, mentre passate lentamente la mano sopra il soggetto, concentrate l'attenzione sulle punte delle vostre dita, e cercate di notare le eventuali differenze nelle sensazioni che percepirte quando allontannate la mano di 20-25 cm, o la portate a 5 cm dal corpo. All'inizio (e sarà così per molti tentativi) potrete non percepire nulla; ma questa avviene spesso perchè non avete mai dovuto concentrarvi così sule punte delle dita,e altre sensazioni soverchieranno le impressioni sottili che potreste ricevere.

Verrà comunque il momento in cui percepirete che "qualcosa", che sembra caldo o freddo o vibrante, appare presente ad una certa distanza dalla superficie del corpo fisico del soggetto. Quando ve ne accorgete, potete cercare di scoprire fino a quale distanza dal corpo del soggetto si estende questo "qualcosa", e allora potrete compiere esperimenti per vedere quale froma assume questo "campo di forza".

E' una buona tecnica d'allenamento trascorrere qualche tempo, prima degli esperimenti, praparando un certo numero di schizzi del corpo umano visto di fronte, di schiena, e di fianco: se potete, fatene molte copie. I disegni vengono usati per segnare le variazioni che potete scoprire nell'aura. La prima aura che starete ossservando, naturalmente, è quella eterica. Più tardi, vorrete provare a percepire quella astromentale che, si estende assai più lontano dal corpo, e allora dovrete muovere le mani a maggiore distanza, diciamo a una trentina di centimetri dal corpo del soggetto.

Può darsi benissimo (sebbene non avvenga in tutti i casi) che, quando incominciate a percepire o a sentire l'aura, nella vostra mente di formino immagini, che possono assumere l'aspetto di una copia argentea del corpo del soggetto; la copia mostrerà le stesse variazioni che percepite nell'aura. Vedrete l'aura soggettivamente, e questo è un osviluppo molto comune.

Nel contempo, vi sono molti che non "vedono" mai nulla, ma che ricevono una chiara percezione dell'aura, le sue variazioni e altre peculiarità. La percezione non visuale intuitiva può essere assai più precisa.


 
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