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venerdì 1 aprile 2016

Con il riciclo creativo nuovi contenitori per orto e giardino

Riciclare è una delle mie priorità. Nelle nostre case si accumulano sempre una grande quantità di oggetti e materiali a cui spesso non prestiamo attenzione alcuna e che finiscono inevitabilmente per essere gettati. Diciamo la verità: non ci soffermiamo nemmeno a pensare se quell'oggetto o quel materiale possa esserci utile. Tutto è utile. Oggi vediamo cosa possiamo usare in giardino e sul balcone.

Non ho la fortuna di avere un pezzetto anche piccolo di terra su cui zappettare, ho un balcone pieno di sole e mi accontento. Ma che sia terra o balcone coltivare è sempre una buona occupazione, stare con le piante fa bene, toccare la terra ci trasmette energia. Perciò, per iniziare questa avventura verde non importa dotarci di grandi attrezzature, anzi possiamo usare molti oggetti e dar vita al riclico creativo. Vediamo cosa usare allora.



1- Contenitori dello yogurt:  sono utili per far germogliare i semi, che siano i contenitori grandi quelli da 500 gr o più o che siano quelli piccoli da 125 gr poco importa per il fine che vogliamo raggiungere. Abbiate sempre l'accortezza di praticare dei piccoli fori sul fondo, utili per lo scolo di acqua in eccesso, quindi inserire nel barattolo argilla espansa, terriccio e semi prescelti, considerando preventivamente le dimensioni della pianta.


2- Gusci delle uova: se conservate i gusci delle uova e il vecchio caro contenitore in cartone, potrete avere un piccolo micro orticello di piantine aromatiche.  Rompete l’uovo e recuperate le due metà, inferiore e superiore, riempiendole con terriccio e semini di salvia, basilico, finocchietto o dragoncello. Sistemateli in un contenitore per uova oppure negli appositi gadget da cucina.Vedrete che romantico

3- Contenitori delle uova: ideali per creare semenzai di tutti i tipi. Ricordate non quelli di plastica, ma quelli di cartone, che, anche se permeabili, sono però biodegradabili, basteranno il terriccio e i semi e via con la piccola serra.

4- Cassette della frutta: mi riferisco sempre alle cassette di legno, che secondo me hanno sempre un certo fascino.  Rivestitela internamente con un telo di juta sopra il quale adagerete un telo di plastica. Fissate il rivestimento con una pinzatrice e praticate due fori, con l’aiuto di un coltello, sul fondo della plastica. Versate nella cassetta uno strato di argilla espansa e uno strato di terriccio. A questo punto non resta che inserire le piantine prescelte.

5- Bottiglie di plastica: non possono mancare le bottiglie di plastica, basterà  tagliarle a metà e recuperate la parte inferiore, bucherellandola con l’aiuto di un coltello. I fori serviranno allo scolo dell’acqua in eccesso. Riempite la bottiglia così ottenuta con terriccio senza mai dimenticare l'argilla espansa sul fondo, e non vi resta che inserire i semi.


Tutti gli oli essenziali amici della pelle

La bellezza e la salute della pelle dipendono da svariati fattori: l'alimentazione, gli agenti esterni, lo stress, le difese immunitarie. Spesso trascuriamo la pelle, che invece è uno degli organi più importanti del nostro corpo perchè è il "filtro" fra l'esterno e l'interno del nostro corpo. Per contribuire a mantenerla sana e bella possiamo avvalerci del prezioso aiuto degli oli essenziali. Vediamo quali e come.

Nel caso di disturbi cutanei bisogna tenere presenti, come organi radice, polmoni, intestino crasso e fegato.

Gli oli essenziali attivi sulla pelle e sui suoi problemi sono innumerevoli, ecco i principali: Achillea,
Albero del Tè, Arancio amaro, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Camomilla blu, Camomilla romana,
Canfora, Cardamomo, Cisto, Elemi, Elicriso, Galbano, Gelsomino, Geranio, Incenso, Issopo, Lavanda, Legno di Rosa, Lemongrass, Limone, Mandarino, Melissa, Mimosa, Mirra, Nardo, Neroli,
Palmarosa, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Storace, Tuberosa, Vaniglia, Verbena odorosa,
Vetiver, Ylang-Ylang. Vediamo di seguito alcuni utilizzi specialistici, considerando che ricorreremo
più frequentemente a sistemi di assunzione come inalazione secca, massaggi, impiastri, bagni e uso
interno.

Oli con effetto vellutante, nutriente, emolliente: Bergamotto, Camomilla blu, Camomilla romana,
Gelsomino, Geranio, Incenso, Melissa, Mimosa, Nardo, Neroli, Palmarosa, Rosa, Storace, Tuberosa,
Vaniglia, Vetiver, Ylang-Ylang.

Oli con effetto antibatterico, drenante, stimolante: Achillea, Albero del Tè, Canfora, Cisto, Elemi,
Elicriso, Galbano, Lavanda , Mandarino, Mirra, Patchouli, Pepe nero, Verbena odorosa.

Pelli asfittiche, da rivitalizzare: provare una delle formulazioni seguenti in 50 mi di crema base
neutra, di burro di Karité o di vettore oleoso (Argania, Avocado, Germe di grano, Girasole, Macadarnia, Melograno, Rosa mosqueta).
Formulazione 1: 3 gocce di Achillea, 7 di Elemi, 2 di Limone.
Formulazione 2: 3 gocce di Cajeput, 7 di Palmarosa, 2 di Pepe nero.

Pelli delicate secche, screpolate: a parte la crema base neutra e il burro di Karité, come vetton
oleosi conSiderare Aloe vera, Armellina, Calendula, Camelia, Enotera, Jojoba, Macadamia, Melograno, Pistecchio. Essenze consigliate: Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Melissa,
Mimosa, Nardo, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia.

Pelli grasse e miste: oltre alla crema base neutra gli oli vegetali più appropriati sono Arnica,
Canapa, Cumino nero, NOCCIola,Rosa mosqueta, Sesamo, Vinacciolo. Essenze consigliate: Achillea, Albero del Te, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Galbano, Geranio, Lavanda, Lemongrass, Limone, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo .

Smagliature: Galbano, Geranio, Mandarino, Melissa, Neroli, Palmarosa, Pepe nero, Rosa. Miscele
di almeno 2 011 diversi In crema base neutra o in oli vettori come Argania, Calendula, Camelia,
Enotera, Jojoba, Macadamia, Rosa mosqueta.

Per intensificare l'abbronzatura, una volta che la pelle è già abbronzata avendo fatto uso di
creme con filtri solari, si possono utilizzare gli oli vegetali di Calendula e Carota (eventualmente
in parti uguali), ai quali aggiungere in 50 mi di vettore 10-12 gocce in totale di una o più delle
seguenti essenze: Angelica, Arancio amaro, Arancio dolce, Bergamotto, Cedro, Finocchio dolce, Limone, Mandarino, Pompelmo, Sandalo, Vaniglia, Verbena odorosa. Come idratante da usare dopo
l'esposizrone al sole ricordarsi del burro di Karité .

Per i problemi di pelle tenere in considerazione anche gli impiastri di oli essenziali con argille e
fango del Mar Morto, oltre al bagni In vasca con il sale del Mar Morto al quale si possono aggiungere
le essenze aromatiche.

Crema dopobagno emolliente e levigante: a una crema base neutra si possono aggiungere, per
una fragranza più femminile Lavanda, Legno di Rosa, Melissa, Palmarosa, Ylang-Ylang (uno o più) per una fragranza più maschile Geranio, Incenso, Lemongrass, Nardo, Patchouli (uno o più) .

Uso interno: gli oli che, se assunti per bocca, agiscono sulla pelle sono numerosi, quindi anche in
questo caso conviene regol'arsl secondo il tipo di pelle e con le corrispondenze tra le indicazioni di
ciascun 0110 e Il profilo della persona.

Uso interno per pelli delicate, screpolate, asfittiche: Achillea, Camomilla blu, Camomilla romana, Cardamomo, Gelsomino, Melissa, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia, Vetiver. Uso Interno per pelli grasse, untuose, intossicate: Albero del Tè, AranCIO amaro, Bergamotto, Cajeput, Cisto, Galbano, Issopo, Lemongrass, Limone, Mandarino, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo.

Vene varicose: incenso, frassino e ippocastano, efficace aiuto naturale

La bellezza delle nostre gambe dipende anche dalla circolazione, che, se difettosa, porta alla comparsa delle vene varicose. Per prevenire e arginare questo comunissimo problema che crea non pochi disagi psicologici, in particolare alle donne, possiamo avvalerci di alcuni rimedi naturali davvero efficaci.

Una buona parte delle donne adulte soffre di vene varicose, uno dei disturbi più noiosi esistenti e che con il caldo tende ad aggravarsi. Le vene fanno circolare l’80% di tutto il sangue che circola nel nostro corpo ma a differenza delle arterie, hanno pareti più sottili e possono quindi cedere più facilmente. All’interno ci sono delle valvole, dette a nido di rondine, il cui compito è impedire il reflusso sanguigno verso il basso. Ma quando i vasi non riescono più a contenere e sostenere il plasma, questo ritorna indietro formando delle sacche stagnanti, le varici appunto, che possono ingrossarsi fino a formare dei grovigli bluastri. Ci siamo capiti vero?


Quando arriva il caldo bisogna fare particolare attenzione perchè esso  determina una generale vasodilatazione. Ciò significa che durante il periodo estivo c'è una maggiore tendenza alla formazione delle varici o se esistenti che si ingrossino.  Perchè vengono le varici? Tra le viarie cause scatenanti ci sono la predisposizione familiare e l’avanzare dell’età (la menopausa in particolare), quando i tessuti diventano più cedevoli.Chi è a rischio?

- Persone sedentarie: l’assenza di movimento impedisce quel micromassaggio interno che favorisce il ritorno venoso.

- Gli stitici: se l’intestino non si svuota con regolarità, pesa sulle vene addominali rendendo difficile la circolazione delle gambe.

- Le donne che hanno affrontato più gravidanze: il peso del feto rende difficile la circolazione degli arti inferiori.

Esistono però alcuni efficaci rimedi naturali che possiamo utilizzare per alleviare il problema.
Pediluvio all'incenso: se si sentono le gambe gonfie. L’incenso, stimola la circolazione “appesantita” dal caldo. Mettere 5 gocce nell’acqua (fresca) del pediluvio (meglio usare un catino alto) e immergere le gambe per almeno 10 minuti. In alternativa massaggiare le gambe con lo stesso olio, vasocostrittore e tonificante delle vene

A quali piante affidarsi?  Gli estratti di ippocastano (o castagno d’India) sono dei tonificanti della circolazione, in particolare quella degli arti inferiori e con il rusco (o pungitopo), è l’ingrediente di molte pomate decongestionanti da applicare sulle gambe gonfie per tonificare le vene. L'ippocastano va bene anche in tintura madre. Ogni mattina, per tutti i mesi estivi, diluire 30 gocce di tintura madre d’ippocastano in un po’ di acqua. I flavonoidi presenti nella pianta, infatti, sono ottimi per migliorare il funzionamento e il benessere delle pareti arteriose e venose.



Fra le proprietà dell’ippocastano c'è anche quella di essere molto efficace sul metabolismo epatico, che come saprete è responsabile del drenaggio del sangue proveniente dall’intestino e dalla parte bassa del corpo. Se il sangue è più pulito e leggero, circola meglio e non fa dilatare le pareti delle vene

Per proteggere le vene e i capillari dalle flebiti è un toccasana il frassino infatti dalle sue radici e dalle gemme si estraggono sostanze, tra cui i flavonoidi, che hanno un’azione tonificante sulla microcircolazione. Chiedete in farmacia il macerato glicerico di gemme di frassino e bevetene 30 gocce a metà mattina e a metà pomeriggio, diluite in mezzo bicchiere d’acqua. Fatelo per un mese.

giovedì 31 marzo 2016

Dialetto toscano: Dormì da piedi, dove un c'è regola un c'è frati, due di briscola, due tre quattro

Alcuni modi di dire toscani arrivano direttamente da antiche situazioni di povertà e miseria, altri hanno a che fare con la religione, altri dal gioco...

DORMI' DA PIEDI: letteralmente dormire con la testa al posto dei piedi, come succede nelle povere case dove ci sono pochi letti e i bambini si fannodormire uno in su e uno in giù. In senso figurato si dice che "Dorma da piedi" chi è di mente non troppo brillante o è tenuto in poca considerazione. Una variante è "Dormì col nonno", che vuol dire anche gingillarsi, indugiare, perder tempo

DOVE 'UN C'E' REGOLA 'UN C'E' FRATI: modo proverbiale per dire che in tutte le cose occorre misura, moderazione


DUE DI BRISCOLA: è una persona dappoco. "Conta quanto il due briscola", si dà tanta importanza e non conta nulla

DUE, TRE, QUATTRO: è singolare come i toscani vanno a dosare le quantità indeterminate, usando con  una certa precisione espressioni la cui scelta potrebbe sembrare indifferente. DUE esprime sempre una quantità piccola: si dice "due passi", "due parole", mai tre, per intendere una breve passeggiata o poche frasi. TRE, al contrario, indica una quantità grande: "Levati da tre passi", cioè vai il più lontano possibile; e anche "Tre volte buono", ovvero troppo buono. Fa eccezione QUATTRO, che può indicare il grande come il piccolo: "Fare il diavolo a quattro" vuol dire essere in pochi; "Quattro soldi", poco; "Ai quattro venti" vastità.


Problemi alle ovaie: ecco gli oli essenziali adatti

Sono moltissime le donne che hanno problemi alle ovaie, problemi che dall'età della pubertà fino alla menopausa accompagnano il quotidiano del genere femminile, causando non solo problemi di salute, ma anche tantissimi problemi psicologici. Anche in questo caso gli oli essenziali possono aiutare ad alleviare una quantità straordinaria di problematiche.

OVAIE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Vetiver, Ylang-Ylang.

Ecco due formulazioni da massaggio per trattare in particolare l'addome e la parte bassa della
schiena: le dosi sono date per 50 mi di crema base neutra o di olio di Mandorle dolci.
Formulazione 1: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia.
Formulazione 2: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia sclarea.
Formulazione 3: 4 gocce di Cipresso, 3 di Rosa, 7 di Vetiver, 6 di Ylang-Ylang.

 Uso interno: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Tuberosa, Vetiver, Ylang-Ylang.

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