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giovedì 31 marzo 2016

Problemi alle ovaie: ecco gli oli essenziali adatti

Sono moltissime le donne che hanno problemi alle ovaie, problemi che dall'età della pubertà fino alla menopausa accompagnano il quotidiano del genere femminile, causando non solo problemi di salute, ma anche tantissimi problemi psicologici. Anche in questo caso gli oli essenziali possono aiutare ad alleviare una quantità straordinaria di problematiche.

OVAIE

Inalazione secca e diffusione ambientale: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Vetiver, Ylang-Ylang.

Ecco due formulazioni da massaggio per trattare in particolare l'addome e la parte bassa della
schiena: le dosi sono date per 50 mi di crema base neutra o di olio di Mandorle dolci.
Formulazione 1: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia.
Formulazione 2: 4 gocce di Cipresso, 6 di Mandarino, 3 di Rosa, 7 di Salvia sclarea.
Formulazione 3: 4 gocce di Cipresso, 3 di Rosa, 7 di Vetiver, 6 di Ylang-Ylang.

 Uso interno: Cipresso, Mandarino, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Tuberosa, Vetiver, Ylang-Ylang.

lunedì 14 dicembre 2015

Rosa, olio essenziale

Nome botanico: var. Rosa damascena (fiori rosa), var. Rosa centifolia (fiori rosa), var. Rosa gallica (fiori rossi)
Famiglia: Rosacee
Provenienza: Oriente, Persia
Estrazione: dai petali freschi
Profumo: ricco, rosaceo, intenso, dolce
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere, Giove (la rosa rossa)
Proprietà: antinfiammatoria, antidepressiva, astringente, blandamente sedativa, afrodisiaca, cicatrizzante, depurativa, emostatica, antispastica, cefalica, digestiva, tonica per l'apparato cardiocircolatorio, per l'utero e per il tubo digerente, lassativa, epatica, antisettica
Principali indicazioni: depressione, disturbi nervosi, cefalea, stress, insonnia, impotenza, frigidità, sterilità, disturbi mestruali, tonsillite e mal di gola, stomatite, gengivite, bronchite, palpitazioni, insufficienza circolatoria, congestione epatica, cura della pelle


La rosa è un fiore dalla tradizione millenaria, fiore degli dei, nato, secondo la mitologia greca, da una goccia del sangue di Venere o dal sangue di Adone, giovane bellissimo amato dalla dea, per gli arabi dal sudore di Maometto. Citato innumerevoli volte in letteratura, in poetica, presente in architettura, nelle arti, in araldica, in alchimia, in magia, nella medicina e nella cosmesi degli antichi, è un fiore dalla pregnante simbologia.  Per la sua grande bellezza e la sua fragilità è il simbolo della vita stessa e della sua caducità.

 Pegno d'amore, emblema della effimera bellezza femminile, ma anche allegoria dell'itinerario spirituale verso la divina sapienza, come è stata immortalata da Dante, nella divina Commedia: la candida rosa dell'Empireo, formata dai beati disposti in cerchi concentrici nella spirale dei petali. La rosa rappresenta anche la coppa del Santo Graal, contenente il sangue di Cristo raccolto da Giuseppe di Arimatea, emblema di pienezza spirituale che porta alla fusione con il divino, meta dei ricercatori di verità di tutti i tempi.  Dello stesso senso, la rosa all'interno della croce divenne il simbolo della fraternita dei Rosacroce, uno dei più noti movimenti occidentali iniziatici. Le spine pungenti rappresentano le difficoltà da superare nel cammino verso la conoscenza. Nelle Metaforosi di Apuleio, Lucio trasformato in asino, dopo molte peripezie che lo portano a un progressivo processo di consapevolezza, attraverso le rose della grande dea Iside potrà finalmente recuperare il suo aspetto umano.

Per i Romani la rosa, creata da Venere, era simbolo di fecondità e di prosperità: enormi quantità di petali di rose venivano usati durante i banchetti e le feste, da sparpagliare sulle tavole imbandite, sul pavimento, da fare cadere a pioggia dall'alto per salutare gli ospiti; ghirlande di rose cingevano il capo dei commensali, perchè si riteneva scongiurassero l'ubriachezza e scacciassero il mal di testa dovuto ad un eccesso di vino, naturalmente aromatizzato alla rosa, molto apprezzato dai Romani; in questo caso aiutavano a far sì che i segreti non sfuggissero a causa del troppo bere. Dal profano al sacro, nei confessionali erano spesso scolpite delle rose, simbolo del silenzio e di segretezza. Rosoni ornano le facciate delle antiche cattedrali e alludono al Paradiso e alla speranza della vita eterna; nel Rosario la rosa diventa preghiera, mentre sotto gli stemmi araldici della mitica rosa bianca di York e della rosa rossa dei Lancaster si consumarono sanguinose  battaglie, prima che le due rose si riunissero, accostate insieme, nello stemma dei Tudor.

La rosa è sotto il domino di Venere che, sul piano spirituale, rappresenta l'armonia, l'equilibrio. E' una funzione squisitamente femminile che mitiga, differenzia e depura. La rosa, pianta venusina per eccellenza, avrà quindi caratteristiche rinfrescanti, depurative, antinfiammatorie, addolcenti. Venere governa la riproduzione, il processo conservante del viso, della carnagione, la circolazione venosa, gli organi generatori interni, l'armonia e il ritmo nel sistema. L'essenza di rosa tonifica il sistema vascolare in caso di insufficienza venosa e l'apparato digerente i n caso di nausea e di cattiva digestione, stimola la produzione della bile, decongestiona il fegato, combatte la stitichezza. E' una delle essenze più legate all'apparato genitale femminile: regolarizza il ciclo mestruale in caso di mestruazioni dolorose e abbondanti, tonifica l'utero e per il suo potere astringente previene il prolasso; è antisettica e antifiammatoria in caso di infezioni delle vie aeree, per inalazioni, per sciacqui e gargarismi trova impiego nel mal di gola, gengiviti e stomatiti (il miele rosato viene usato per lenire il dolore alle gengive nei bambini durante la dentizione).

Conosciuta da secoli come afrodisiaco, non esercita un effetto precipuamente stimolante, come altre essenze, bensì agisce sulla tensione nervosa confortando il cuore e ravvivando lo spirito; sembra anche che stimoli la produzione degli spermatozoi, che diminuiscono in seguito a stress cronico, frequente motivo di infertilità nelle coppie. Elimina gli umori collerici e l'amarezza (infatti lenisce e addolcisce); il suo profumo rinfranca lo spirito, è antidepressiva, combatte gli stati di abbattimento e di dolore. Secondo gli antichi chi soffriva di malattie cardiache doveva vivere in armoniosa vicinanza con un roseto di colore rosso intenso, il cui colore richiama, per la dottrina delle Segnature, il sangue e la forma dei petali il cuore. L'essenza di rosa calma anche le nevrosi ansiose a somatizzazione cardiaca, con palpitazioni e accelerazione del battito. E' naturale che dal fiore simbolo della bellezza della donna ci si aspetti anche che possa aiutare a mantenerla il più a lungo possibile: si dice infatti che l'energia della rosa emana "incarnato di vergine".

Da sempre una boccetta di acqua di rose fa parte degli armamentari per la toilette femminile, cosparsa delicatamente sulla pelle la aiuta a ritrovare le freschezza e a tonificarsi. Se l'acqua di rose rappresenta l'aspetto più leggero, come la rugiada che si posa sulla pelle, l'olio è qualcosa di più corposo, che penetra in profondità, lenisce e addolcisce come una carezza: la pelle irritata, stanca e "stressata" trova sollievo dalle "carezze della rosa", ritrova ciò che perde quotidianamente, si calma e si riequilibra. L'olio essenziale di rosa è assieme la gelsomino, un prezioso alleato per il trattamento di tutti i tipi di pelle, in particolar modo con problemi di couperose, per il suo effetto astringente, per prevenire le rughe, per la pelle asfittica o arrossata. Usato aggiunto a creme o per maschere di bellezza, per il massaggio del viso e del corpo, previene l'invecchiamento e tonifica i tessuti. Va ricordato che l'autentica essenza di rose, che viene prodotta per lo più in Bulgaria, Turchia, Marocco, è molto costosa, per il basso rendimento della procedura estrattiva; per ottenere una sola goccia occorrono ben trenta rose.

L'aroma di rosa, costituente importante di molti profumi, è in relatà costruito chimicamente con un metodo sintetico ed è completamente privo della forza vitale che caratterizza le essenze naturali. Spesso vengono spacciati come olio essenziale prodotti sintetici o altre essenze di minor pregio. La rosa, il gelsomino e i fiori d'arancio (neroli) costituiscono le tre migliori essenze floreali, le più delicate e le più costose, e hanno in comune una grande affinità per la pelle. Usate in piccolissime proporzioni (una goccia di ognuna), arricchiscono un trattamento di bellezza per il viso, rendendolo davvero principesco.


martedì 25 agosto 2015

Pietre e cristalli, Lepidolite

Un viola che ti riempie gli occhi  e ti ricorda che non sei solo carne e sangue, ma anche energia, anima, spirito e potenza. 

LEPIDOLITE
Caratteristiche:  Gruppo delle miche potassiche; sistema monoclino; si presenta di solito in masserelle scagliose o fogliacee, raramente in cristalli; colore: dal viola pallido al rosa, fino all'incolore

Proprietà: dissolve le paure e placa l'ira, combatte lo stress
Disturbi: indicata per chi soffre d'insonnia; attiva la produzione di ormoni
Associazione con i chakra: terzo e sesto


sabato 22 agosto 2015

Pietre e cristalli, Kunzite

E' la pietra del " qui e ora ": invita a vivere con scioltezza, partecipazione ed intensità il momento presente.

KUNZITE
Caratteristiche: silicato di litio e alluminio; famiglia dei pirosseni; sistema monoclino con cristallizzazione prismatica e tabulare; colori dal rosa al violetto. Può essere confusa con la tormalina rosa.

Proprietà: aumenta l'autostima e assorbe le negatività; apporta chiarezza alla mente; dato il suo alto numero di litio, crea elettricità e aiuta nella depressione
Disturbi: regola il ciclo mestruale e agisce sul sistema cardiovascolare; combatte i dolori alla nuca e alle spalle; protegge il cuore
Associazione con i chakra: quarto


giovedì 20 agosto 2015

Pietre e critalli, Granato grossularia

Le tipologie di Granato sono diverse oggi vediamo il Granato grossularia, propiziatore di pace.

GRANATO GRASSOLULARIA
Caratteristiche: silicato di calcio e alluminio; sistema cubico; cristalli rombododecaedrici; colore variabile dal verde pallido al verde smeraldo (giada del transvaal), al rosa, (rosolite), al giallo carico e all'arancione (hessonite). Può essere confuso con la vesuviana.

Proprietà: stimola la forza vitale e aumenta il coraggio
Disturbi: combatte la depressione, rafforza l'organismo in generale in particolare fegato e ossa
Associazione con i chakra: quinto


lunedì 6 luglio 2015

Ad ogni segno la sua pietra, Bilancia

La Bilancia è un segno d'aria, e come tale spicca per intelligenza, creatività, amore per la bellezza, scarso senso della tradizione, capacità di girare pagina.

BILANCIA
Pianeti: Venere e Saturno
Pregi: armonia, riservatezza, senso dell'amicizia, tenerezza, sensualità, razionalità, amore per il bello, eleganza, diplomazia, capacità di donarsi
Difetti: insicurezza, superficialità, volubilità, infedeltà, amore per il lusso, indecisione, spreco, conformismo
Colore: rosa

Cristalli: diamante, zaffiro, pietre bianche, trasparenti, azzurre
Energia disponibile e parti del corpo abbinate: non ha molte energie e l'amore può bruciargliele tutte; il suo stato generale di salute dipende dall'affetto, dal calore, dalla simpatia di cui è circondata; le sueparti del corpo sono la vescica, i reni, il fegato, il pancreas e la pelle, delicata
Per potenziare i pregi: cristalli indaco, neri e azzurri
Per combatter e i difetti: cristalli rossi, rosa, bianchi


lunedì 20 aprile 2015

Simboli e significati dei Colori: Rosso e Rosa - parte prima

I colori hanno su di noi molteplici effetti, e con essi possiamo avere rapporti diversi, talvolta contrastanti. Ma ognuno di noi ha un proprio colore, quello che preferisce sopra ogni altro e con cui ha un feeling particolare.  Mi sono spesso chiesta perché alcuni amano certi colori piuttosto che altri, compresa me stessa. Così ho deciso di documentarmi un po', per mettere fine ad una curiosità tremenda che mi tormentava da tempo. Fra una lettura e un'altra mi sono imbattuta in un libellum che tratta della cristalloterapia, anch'essa quanto mai affascinante, all'interno del quale ho trovato la risposta ad alcune mie domande. Oggi ci occupiamo del Rosso e del Rosa


IL ROSSO: simboleggia il sangue, l'energia vitale sia mentale che fisica. Chi sceglie il rosso ha voglia di vincere, desidera il potere; è energico e audace; ama muoversi e mettersi in competizione con gli altri ma anche con se stesso; gli piace far colpo. Di contro ha come difetti l'irascibilità, l'irrequietezza, la presunzione. Chi lo rifiuta invece è nervoso e tendenzialmente o al momento stanco; si sente incapace di affrontare le sfide della vita; preferisce mettersi in secondo piano, lasciare il palcoscenico ad altri; è introverso e tende a rifugiarsi nella ripetizione di ciò che conosce senza tentare strade nuove.



IL ROSA: è la capacità di dare e ricevere amore. Chi lo sceglie è capace di grandi passioni temperate dall'abnegazione, dal desiderio di comprendere l'altro; sa capire oltre che amare; sa dare ed è disposto ad annullarsi, ma ha bisogno anche di ricevere; è una persona che predilige ambienti e persone "morbidi", che entra in contatto con le cose prevalentemente attraverso i sensi. Se lo si rifiuta, si teme di mostrare la propria fragilità, di venire ferito; si può aver deciso di non manifestare in alcun modo la tenerezza che prova a causa di antiche ferite oppure può essere veramente arido; diffida delle sfumature della sensualità e preferisce la limpidezza della ragione.

sabato 3 maggio 2014

Rosa. il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

ROSA
Simboleggia la capacità di dare e ricevere amore. I cristalli rosa conferiscono la capacità di amare con passione ma anche con il dono di sè; aumentano l'intuito femminile e mettono i maschi in grado di capire le donne; alleggeriscono la mente; rendono capaci di aprirsi agli altri, di dare e perdonare; esprimono il bosogno di dare e rivìcevere tenerezza.
Chi sceglie il rosa: è capace di grandi passioni temperate dall'abnegazione, dal desiderio di comprendere l'altro; sa capire, oltre che amare; sa dare ed è disposto ad annullarsi, ma ha bisogno anche di ricevere; è una persona che predilige ambienti e persone "morbidi", che entra in contatto con le cose prevalentemente attraverso i sensi.
Chi rifiuta il rosa: teme di mostrare la propria fragilità, di venire ferito; può aver deciso di non manifestare in alcun modo la tenerezza che prova a causa di antiche ferite oppure può essere veramente arido; diffida delle sfumature della sensualità e preferisce la limpidezza della ragione.

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