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giovedì 24 marzo 2016

6 Modi per far felici i Nonni

Avere ancora i nonni è una gran fortuna, e mi rivolgo a tutti coloro che ancora li hanno, perchè il clima che si respira a casa dei propri nonni è un clima magico  che profuma di biscotti appena sfornati, di lavanda e rimedi naturali, di saggezza e affetto. Perciò visto che i nonni ci donano se stessi e il loro infinito amore, ecco qui sei modi per renderli felici.


1. FARE UN ALBUM DI FOTO DI FAMIGLIA: utilizzando materiale riciclato, ove possibile, si può fare un album o utilizzare uno dei molti strumenti online per progettare un album personalizzato che raccolga le foto di famiglia, che i vostri nonni ameranno. Potete realizarne anche uno online e stamparlo, guardarlo insieme vi farà bene al cuore

2. TELEFONARE: semplice, efficace e sicuro,  usiamo il telefono continuamente, e allora almeno una volta al giorno chiamiamo i nonni e parliamo un po' con loro, raccontiamo la nostra giornata e chiediamo loro come stanno. Si sentiranno amati e sicuri.

3. PROGRAMMARE UNA GIORNATA DIVERTENTE: utilizziamo un po' del nostro tempo per dedicarlo ai nonni, usciamo con loro, accompagniamoli a fare la spesa, o a fare una passeggiata, oppure insieme al resto della famiglia potreste organizzare un pranzo fuori o a casa vostra, riuniti sotto lo stesso tetto. Sentirsi parte della vostra vita li renderà sereni.

4. UN'ANTICA RICETTA DI FAMIGLIA: la cucina dei nonni è tradizionale, buona e sana. Io non potrò mai scordare lo squisito risotto alla salsiccia che faceva mio nonno, nessuno lo ha mai più fatto come lui. Quindi prima di perdere quella conoscenza antica che fa parte delle nostre radici chiediamo ai nonni di insegnarci quella famosa ricetta che tanto ci piace e una volta imparata proviamo noi a cucinarla per loro. Sarà una soddisfazione reciproca.

5. RACCONTARE: chiedete e fatevi raccontare le storie della loro infanzia, della loro vita, aneddoti e leggende dei loro tempi. La loro vita era ben diversa dalla nostra, confrontate gli stili di vita, il fatto che loro non avevano a disposizione la televisione, nè cellulari o pc, e immergetevi in un mondo che tanto sembra distante dal nostro ma che era molto più vero e ricco di relazioni umane ad oggi quasi incredibili. Pensare di avervi potuto insegnare qualcosa li farà sentire importanti. Ma soprattutto siate voi ad imparare.

6. USARE IL COMPUTER: non crediate che i nonni non siano capaci di usare la nostra stessa tecnologia, anzi, saranno ben felici di imparare e mettersi al passo coi tempi. Perciò se hanno un pc, potete configurare un software per fare videochiamate e insegnare loro ad usarlo. In questo modo potete sempre vedervi, e fare una chiacchierata anche se non avete avuto tempo di andarli a trovare. Preprare loro le istruzioni per iscritto in cui spiegate chiaramente come fare ad usare il programma. Sarà divertente per voi e per loro.

Il Konjac alleato della Dieta, utile contro il cancro, buono per il diabete

Originario dell'Asia il konjac, o Amorphophallus konjac, è usato da sempre in oriente come alimento terapeutico, mentre in Occidente come integratore alimentare. È uno spezza-fame ricco di fibre ma povero di calorie, proprietà che lo rende l’alleato per eccellenza della linea.

Utilizzo interno: nella tradizione asiatica il konjac è utilizzato per trattare il cancro e il diabete, mentre in Occidente è apprezzato per le sue proprietà dietetiche: essendo ricco di fibre e povero di calorie, è infatti un ottimo alleato per chi desidera perdere peso ed aiuta inoltre a ridurre il tasso di glucosio e di lipidi nel sangue.


Con sole 9,6 kcal per 100 g, il konjac aiuta a ridurre il numero di calorie ingerite durante un pasto dando inoltre un buon senso di sazietà. Le radici del konjac contengono infatti un’elevata concentrazione di glucomannano, una fibra che aumenta di volume a contatto con i liquidi e riempie quindi lo stomaco provocando una sensazione di sazietà e allo stesso tempo riducendo l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi.

Per il suo elevato contenuto di fibre, aiuta a regolare il transito intestinale e a contrastare i gonfiori, la costipazione e la diarrea; è anche disintossicante, perché le sue fibre facilitano l’eliminazione delle tossine. Ha un ndice glicemico particolarmente ridotto, per questo favorisce la riduzione dei picchi insulinici e regola il metabolismo, permettendo così di tenere meglio sotto controllo lo stoccaggio dei grassi.

Come detto precedentemente il konjac è stato a lungo utilizzato nella farmacopea asiatica perché ritenuto efficace nel trattamento del diabete e del cancro. Nei paesi asiatici, in cui sono noti gli effetti benefici delle fibre solubili per la salute, la farina di konjac viene utilizzata come ingrediente in cucina e gli asiatici assumono tuttora questa pianta per favorire la regolarità del transito intestinale e l’eliminazione delle tossine da parte del sistema digerente, mentre in occidente è nota soprattutto per le sue proprietà dimagranti.


In fitoterapia si usano le radici. Le radici del konjac contengono glucomannano, una sostanza in grado di assorbire una quantità d’acqua pari a 150 volte il proprio volume. Utilizzo e posologia del konjac

Dosaggio:
 - Le capsule del konjac vengono assunte come spezza-fame: prenderne  1-3  in un bicchiere grande di acqua, almeno mezz’ora prima dei pasti.
- Gli spaghetti di konjac sono utili nella preparazione di un piatto dietetico e possono sostituire un piatto di pasta, spesso troppo calorico.
- Gli spaghetti, chiamati anche konjac shirataki, sono prodotti a partire da farina di konjac (konnyaku), di acqua e di idrossido di calcio, sono molto poco calorici e possono essere utilizzati per preparare molti piatti.
- La gelatina, composta principalmente da glucomannano, non si mangia direttamente ma è un ingrediente di vari prodotti alimentari.

Il konjac è un alimento molto ricco di fibre, che però non contiene minerali o vitamine e che quindi deve essere assunto nell’ambito di un’alimentazione equilibrata per evitare le carenze, inoltre è sconsigliato in caso di occlusione intestinale.

L’assunzione del konjac può causare emissione di gas, feci molli o la sensazione di aver mangiato troppo: è possibile che questi disturbi scompaiano riducendo il dosaggio. L’ideale è iniziare assumendo una dose bassa e aumentarla progressivamente. Insieme ad altre fibre solubili come la crusca o lo psillio, ottimizza la riduzione del tasso di colesterolo nel sangue e può essere assunto insieme ad altre piante che hanno lo stesso effetto riduttore sul tasso di lipidi nel sangue.


Se assunto sotto forma di capsule o in polvere, ha un’elevata concentrazione di glucomannano: se si segue un trattamento farmacologico è quindi importante consultare il medico prima di assumere del konjac e, in ogni caso, si consiglia distanziare di almeno due ore l’assunzione dei farmaci e quella del konjac, per evitare che il glucomannano intrappoli le vitamine e i minerali. L’assunzione di fibre solubili come il konjac può rallentare l’assorbimento di alcuni farmaci.

Scrivete una lettera a Dio, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

La preghiera ha un potere straordinario. Con la preghiera si realizza il miracolo per cui Dio ci ascolta e accoglie le nostre parole nel Suo cuore. Di solito però, com'è nella natura umana, le suppliche che gli rivolgiamo sono così piene di richieste di aiuto che la sua luce non riesce ad esaudirle tutte. Ecco un modo per imparare a pregare meglio.


  • L'azione di questa settimana consiste nello scrivere una lettera a Dio. Prima di iniziare è fondamentale meditare sulle ragioni per cui vogliamo farlo: una volta individuate, sapremo con certezza che cosa chiedergli
  • La lettera deve descrivere il modo in cui sentiamo di poter aiutare le nostre guide spirituali e collaborare così a realizzare la volontà di Dio. E' vero, non è facile, ma ricordate che anche un piccolo gesto, un'azione in apparenza insignificante, è in grado di trasformare la realtà
  • Le nostre guide ci insegnano che tutte le cose dell'universo sono legate tra loro. Se ne siamo convinti, vedremo più chiaramente lo scopo dell'azione di questa settimana e riusciremo a realizzarla con maggiore determinazione. Attraverso le nostre parole, le nostre azioni, i nostri pensieri e "l'energia" possiamo costruire un ponte tra Dio e il nostro mondo.
  • L'energia è quella forza pura e generosa che tutti siamo in grado di suscitare. Mentre scriviamo la lettera scegliamo parole che evochino energia positiva: garbate, dolci e confortanti. Siano queste fonte d'ispirazione ed esprimano la gratitudine e l'amore che custodiamo nel cuore e che nutrono la nostra anima
  •  Per alleggerire il compito alle guide spirituali dobbiamo essere propositivi e attivi nella nostra crescita spirituale: grazie a una maggiore fiducia in noi stessi potremo realizzare tutte le buone azioni che consentiranno alle creature celesti di dedicarsi a chi ha più bisogno di loro
  • Non aggiungiamo promesse, desideri o richieste alla nostra lettera per Dio. Il nostro unico scopo è dimostrargli rispetto e riconoscenza. Una volta terminata, rileggiamola a voce alta, cercando di parlare alle guide spirituali con il cuore. Loro si faranno carico di recapitare il messaggio, e in questo modo nutriremo Dio con il nostro amore
  • Tutte le buone intenzioni e le buone azioni danno nutrimento e sostentamento all'anima. E' ciò che Dio e le nostre guide fanno ogni giorno per noi. Cogliamo l'occasione per ricambiarli.

mercoledì 23 marzo 2016

Di schifo, discorso a buo ritto, disobbligante, di spalla tonda, ditate der Diavolo

DI SCHIFO-PER ISCHIFO: di traverso

Unghie del Diavolo-Pisa
DISCORSO A BUO RITTO: i Pisani chiamano così un discorso a vanvera, privo di senso comune. Con questo significato esistono molte varianti locali, per esempio "discorso a ppietra, a ccaprioli, a capo all'ingiù, a ggambero, discorso a culo addietro".

DISOBBLIGANTE: persona superba, che non chiede a no naccetta nulla

DI SPALLA TONDA: chi ha poca voglia di lavorare, uno scansafatiche

DITATE DER DIAVOLO: sno chiamate così dai Pisani alcune impronte, come incavature, di varia profondità che si notatno nel fianco nord del Duomo. Siccome sono disposte irregolarmente è difficile contarle, tanto che c'è la convinzione popolare che il loro numero cambi a seconda che il conteggio si cominci dal basso o dall'alto.

Gli oli essenziali per favorire la meditazione e la memoria

MEMORIA

Per stimolare la memoria' prendere in considerazione i seguenti oli, soprattutto in inalazione secca
(da effettuarsi almeno 3 volte al giorno): Anice, Basilico, Coriandolo, Garofano chiodi, Limone,
Menta piperita, Pepe nero, Rosmarino, Timo rosso, Verbena odorosa.

Uso interno: Anice, Basilico, Coriandolo, Limone, Menta piperita, Pepe nero, Rosmarino.

MEDITAZIONE

Per favorire la meditazione tenere presenti i seguenti oli, soprattutto in inalazione secca e diffusione
ambientale: Elemi, Elicriso, Gelsomino, Incenso, Lavanda, Legno di Rosa, Mimosa, Mirra, Nardo, Salvia sclarea, Sandalo, Storace.

Provare anche a spandere qualche goccia di essenza pura sulle tempie e sulla fronte, facendo attenzione che non vada negli occhi: Elicriso, Incenso, Mirra, Nardo, Sandalo, Storace.
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