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giovedì 26 novembre 2015

Quando il colore fa la differenza: gelso bianco e gelso nero

Nel piccolo orto-giardino di una mia cara amica, vivono beati e lieti due splendidi alberi di gelso.  Sono di due qualità diverse, uno produce frutti neri, l'altro frutti bianchi.
Il gelso, originario della Cina, era già noto presso i Romani, che lo sfruttavano soprattutto per la coltivazione del baco da seta. I suoi frutti, succosi e dissetanti, hanno un sapore molto delicato, zuccherino. Dato che le varietà sono appunto due, quello nero e quello bianco, vediamo le differenze. 

I frutti del gelso nero sono ricchi di antociani, preziosi antiossidanti che ritroviamo in tutti i vegetali di colore nero, viola e rosso. Svolgono un’azione vaso protettrice, contengono acidi organici e glucidi. Le foglie hanno proprietà ipoglicemizzanti. E' un ottimo decongestionante, rinfrescante, tonico e lenitivo. Ha proprietà depurative e antibiotiche (che ritroviamo nelle foglie) tanto che anche in passato veniva impiegato in forma di colluttorio per lenire le infiammazioni della bocca e della gola, ma anche contro la tosse e come espettorante.

I frutti del gelso bianco invece, sono ricchi di proteine, tannini, rutina, vitamina A, B, C e secondo evidenze scientifiche, avrebbero una spiccata azione antibatterica, soprattutto nei confronti di quei batteri responsabili delle carie dentali. I gelsi contengono anche un alto contenuto di ferro, circa 185 mg per 100 gr di frutti, e pochissime calorie, circa 43 per 100 gr. In fitoterapia, la maggior parte delle componenti dell’albero del gelso risultano utilizzabili, dunque non solo i frutti ma anche le la corteccia, le radici e le foglie.  In genere, la corteccia viene impiegata mediante decotti, ottimi per la stitichezza, le foglie invece, messe in infusione hanno proprietà diuretiche. Dai frutti si può ottenere un colluttorio efficace per le afte del cavo orale.  In cucina, il gelso è protagonista di confetture, gelati, creme e yogurt, ma non potete immaginare che soddisfazione raccogliere i frutti dall'albero e mangiarli direttamente.

giovedì 1 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo rutilato o Rutilo

Possederlo, è come svelare il segreto di una ricchezza nascosta

QUARZO RUTILATO O RUTILO

Caratteristiche: biossido di silicio e titanio; sistema trigonale; si trova in forma di cristalli prismatici e aciculari, spesso striati, geminati, ma anche in masse compatte; colori: rosso, bruno, nero e giallo. Può essere confuso con la tormalina e con la magnetite

Proprietà: è un minerale elettrico che dà carica e combatte la depressione. Può mettere in contatto con i propri spiriti guida
Disturbi: combatte l'asma e la bronchite ed è di aiuto nei disturbi delle vie respiratorie in generale e nelle infiammazioni delle tonsille; può dare beneficio nel caso di crampi allo stomaco
Associazione con i chakra: tutti

lunedì 7 settembre 2015

Pietre e cristalli, Perla

Secondo una leggenda orientale, le perle sarebbero gocce di rugiada catturate dai molluschi

PERLA
Caratteristiche: carbonato di calcio e sostanze organiche; sistema rombico; ha forma piriforme o a goccia; colori: bianco, giallo, rosa, nero, grigio, verde, azzurro. La perla è il risultato di un lento processo di difesa del mollusco bivalve (ostrica perlifera): quando un corpo estraneo si inserisce all'interno della conchiglia, il mollusco la ricopre di madreperla (carbonato di calcio).

 Le perle naturali o accidentali si producono per un evento casuale; quelle coltivate (il 90% di tutte le perle in commercio), sono ottenute innestando nel mollusco un corpo estraneo rotondo. Le perle giapponesi sono ottenute completando con una calotta sferica di madreperla le perle imperfette. Le perle irregolari sono dette "barocche" o "scaramazze".

Proprietà: combatte gli stati isterici e aumenta lo spirito d'intraprendenza in qualsiasi attività
Disturbi: agisce contro le infiammazioni delle ghiandole e degli occhi; diminuisce la febbre
Associazione con i chakra: tutti

venerdì 4 settembre 2015

Pietre e cristalli, Ossidiana

Conferisce alle sensazioni una profondità inaspettata ed aiuta a superare ogni tipo di fanatismo.


OSSIDIANA
Caratteristiche: è una roccia magmatica effusiva (vulcanica), vetrosa, ad alto contenuto di silicio; colore nero (varietà mahagoni) o con inclusioni bianco-grigio chiaro (varietà fiocco di neve).

Proprietà: ci mette a confronto con noi stessi aiutandoci ad accentrarci anche nelle parti più nascoste; assorbe, disperde e protegge dalle energie negative; guarisce le emotività esagerate
Disturbi: apporta benefici al fegato e all'intestino; cura le infezioni e le infiammazioni
Associazione con i chakra: primo, anche secondo per l'ossidiana mahagoni

lunedì 10 agosto 2015

Pietre e cristalli, Ematite o Oligisto

Pietra del sangue”, questo il significato del suo nome, infatti in greco "Haima" significa sangue. Era già impiegata a fini terapeutici dell’antico Egitto e presso i Babilonesi per stimolare la produzione del sangue e accelerarne la coagulazione, e così anche nel Medioevo.

EMATITE
Caratteristiche: ossido di ferro; sistema trigonale; cristalli romboedrici tozzi o lamellari disposti come i petali di una rosa (rosa di ferro) che in genere sitrovano in masse più o meno compatte, reniformi o terrose (ocra rossa); ha lucentezza metallica ed è spesso iridescente sui toni del rosso bruno, del nero e del grigio.

Proprietà: è energizzante e infonde ottimismo e coraggio
Disturbi: rafforza il corpo; favorisce la circolazione sanguigna e la formazione delle cellule; agisce beneficamente sulle infiammazioni
Associazioni con i chakra: primo

mercoledì 22 luglio 2015

Pietre e cristalli, Crisocolla

Plinio nella sua “Storia Naturale” ne parla come mezzo utile per la saldatura di materiale aureo. La Crisocolla è una pietra femminile, dunque è ottima per le donne e per tutto ciò che è legato al femminile.  Sin dal passato viene associata al pianeta Venere e a tutte le sue applicazioni filosofiche. Il suo nome ha origine dal termine greco “chrysos” (oro) e “kolla” (colla).

CRISOCOLLA
Caratteristiche: silicato idrato di rame; sistema rombico; colori dal turchese al blu e dal bruno al nero. La maggior parte degli esemplari si trova in Italia, Romania, Cile, Boemia, Israele, Russia e Usa.

Proprietà: dà gioia alleviando le paure; aumenta la comunicazione perchè agisce sul chackra della gola; fa svanire le paure e incrementa la tolleranza nei confronti del prossimo.
Disturbi: placa la febbre e le infiammazioni del corpo; aiuta nei disturbi mestruali.
Associazione con i chakra: quarto e quinto 

sabato 25 aprile 2015

Nero e bianco: simboli e significati dei colori - parte sesta

Eccoci all'ultima parte di questo viaggio nel mondo dei colori del loro simbolismo e significato. In ultimo ho lasciato quelli che vengono definiti i colori assoluti, il nero e il bianco.


NERO: negazione del colore per antonomasia e simboleggia un confine netto: il confine che segna la fine della vita. Gli amanti del nero pensano che il futuro riservi loro poche opportunità positive e che il mondo sia responsabile di ciò. Atteggiamento apparentemente rinunciatario, che può celare rancori profondi ed esplodere in ribellioni,; può anche trattarsi di una persona disposta a rinunciare a tutto per realizzare i propri desideri più profondi. Se il nero non piace si esprime il desiderio di non farsi controllare dagli altri, non subire nulla, di non rinunciare a nulla; manca di altruismo, di senso del sacrificio.

BIANCO: contiene tutti i colori ed è il confine dell'inizio della vita. Chi ne è calamitato desidera cambiare la propria vita e impostarne una nuova, vuole portare un ventaglio di nuove possibilità. fiducioso nel futuro, attende belle cose dal mondo, a volte pecca di ingenuità. Se il bianco proprio non ci entra nelle grazie si ritiene che il futuro vada sì scritto, ma tenendo la penna in mano, senza lasciare nulla al caso. Non desidera cambiare vita, prosegue lungo la via che percorso fin qui senza lasciare spazio all'immaginazione o alla sensibilità.

martedì 13 maggio 2014

Nero, il colore scelto e il colore rifiutato | Cristalloterapia

E' la negazione del colore per antonomasia e simboleggia, come il colore bianco, un confine netto: il confine che segna la fine della vita. I cristalli neri esprimono negazione: negazione del futuro con conseguenti ribellioni, aggressività, drasticità. Conferiscono abnegazione, senso del sacrificio, tenacia, pessimismo, determinazione nel perseguire le proprie mete, esclusione del sentimento, razionalità a volte un po' disumana.


Chi sceglie il nero: ritiene al tempo stesso che il futuro gli riservi poche opportunità positive e che il mondo in cui vive sia il responsabile diciò; ne deriva un atteggiamento in apparenza rinunciatario che può celare rancori profondi ed esplodere in ribellioni violente; può anche trattarsi di una persona disposta a rinunciare a tutto per realizzare i suoi desideri più profondi.

Chi rifiuta il nero: esprime il desiderio di non farsi controllare dagli altri, di non subire nulla, di non dover rinunciare a nulla; manca di altruismo, di abengazione e di senso del sacrificio e può nutrire pretese eccessive nei confronti degli altri.
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