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mercoledì 11 maggio 2016

Magna e bei, mangia l'ovo, manutengolo, mar d'occhio

Magna e bei, mangia l'ovo 'n culo alla gallina, manutengolo, mar d'occhio..alcune eespressioni o modi di dire possono anche apparire coloriti o forti, ma fanno pur sempre parte del nostro patrimonio culturale.


MAGNA E BEI: nome composto (mangia e bevi) che indica, o meglio, indicava, una pasta dolce di forma incavata e nella quale si versava un po' di liquore, in genere rosolio. Era una vecchia e semplice ghiottoneria da fiera di paese o di fuoriporta. Ora è rimasto come modo di dire applicabile, per esempio, al cocomero. La stessa chicca o "confortino" in Lucchesia la chiamavano, e forse da qualche parte la chiamano ancora, "guscetto".

MANGIA L'OVO 'N CULO ALLA GALLINA: spendere il denaro che non si è ancora guadagnato


MANUTENGOLO: contrariamente al significato in lingua ("chi tiene in mano ed ècomlice di ladri e malfattori") in dialetto fiorentino significa, prima scherzosamente e poi non più, il corrimano che a lato delle scale serve ad appoggiare la mano e per aiutarsi a salire.

MAR D'OCCHIO: è il malocchio. Lo "levano" certe donnine, ce ne sono ancora, lasciando cadere una goccia d'olio in un piatto dove sia stata versata un po' d'acqua: se la goccia si spande, bagnano un dito in quell'acqua unta e fanno il segno della croce sulla fronte del paziente affetto da melfizio, pronunciando la formula: "Col nome di Gesù e di Maria, se tu hai 'i  mar d'occhio ti vada via". Se invece la goccia d'olio caduta nel piatto non si dissolve nell'acqua è segno inequivocabile che non si trtta di un caso di malocchio. Ma la donnina va ricompensata lo stesso, altrimenti, da quel preciso istante un "mar d'occhio"  autentico è garantito: c'è infatti un altro modo di dire, in Toscana, che suona così: "Viaggio fatto, messa avuta"

martedì 9 febbraio 2016

A proposito del denaro, ecco una realtà stupefacente secondo la Psicopittografia

Ecco una domanda che nasce spesso, specie tra coloro che si occupano di affari: "Sono perfettamente conscio della necessità di esplorare il mondo interiore costituito dai miei pensieri e dalle mie emozioni. Dopo tutto la vita dell'uomo vale più delle sue proprietà materiali. 

Egli vive nel mondo invisibile dei desideri, delle simpatie e degli affetti. Ma c'è da chiedersi: non dedichiamo troppo tempo al mondo interiore? Il mondo esterno non è il mondo pratico? Dopotutto se sono un commerciante è naturale che io dedichi la mia attenzione ai profitti, alle vendite, ai clienti, e a cose simili. Che valore avranno quindi queste nuove idee nel mio mondo? Perchè dovrei studiarle intensamente?"

Non vi è nulla di più importante per un uomo d'affari, del capire che vi è una relazione assoluta tra la sua vita interiore, psicologica, e la vita esteriore, commerciale.
Quando le grandi verità psicologiche mantengono il nostro equilibrio interno, la nostra attività esterna, compresi gli affari commerciali, prospera. Non permettete alla vostra vanità interiore di avere il sopravvento. 

Le idee psicologiche e spirituali hanno un interesse pratico nel mondo degli affari. Non dimentichiamolo; esse non solo risolvono i problemi professionali, ma fanno ancor meglio: non permettono a questi problemi di porsi in primo piano. Colleghiamo le idee della Psicopittografia alle attività giornaliere, compresi gli affari economici. Potrete personalmente constatare la loro efficacia.

martedì 17 novembre 2015

Psicopittografia, Come migliorare ogni cosa

Quali sono le cose che cambiano quando ci si innalza ad un livello più elevato di comprensione? Tutte le cose cambiano. Sostituite un mazzo di fiori appassiti con fiori freschi ed avrete colori vivi ed una nuova visione. Questo farà sì da farci stare più in pace con noi stessi e con il mondo? 

Sì, attualmente il mondo che vediamo è simile a noi. Innalziamo il nostro Io e il nostro accordo con il mondo aumenterà.
Cosa pensare delle cose materiali, come il denaro? E' necessario avere le idee chiare su ogni questione finanziaria. Non possiamo spendere scioccamente il denaro perchè sappiamo distinguere le cose utili da quelle insensate. Il denaro avrà il posto che gli spetta. Sia che ne abbiamo o meno non avremo mai crisi a proposito del denaro. Perchè? Perchè noi non ce ne serviamo per soddisfazioni egocentriche, ma semplicemente per fini pratici. 

Che pensare delle amicizie e delle relazioni sociali? Esse cambiano sempre in meglio. E' una legge psicologica che attira a noi le persone che si trovano allo stesso livello di comprensione. Noi constateremo che progredendo allontaneremo certe persone. E ciò perchè non avremo più interessi psicologici in comune. Le nuove relazioni saranno molto più interessanti. 
Queste idee possono essere provate? Certamente. Basta notare il miglioramento che avviene in noi come risultato dell'assimilazione di queste idee. Una votla acquisito il gusto della verità, nulla potrà impedirci di approfondirla sempre più.

venerdì 25 settembre 2015

Psicopittografia, Come combattere la depressione

Vi sono persone che non hanno problemi economici, ma il fatto che possano aver molta disponibilità economica non significa che vivano una vita felice. Non è un grosso problema guadagnare denaro per vivere una vita confortevole, ma è molto difficile prender gusto alle proprie attività remuneratrici. 

Che senso c'è a lavorare otto ore al giorno per un breve riposo serale? Senza soddisfazione alcuna? Perché non essere sereni tutta la giornata?  Questa osservazione  ne richiama  un'altra: perché si parla spesso di emozioni negative?  Esiste il mezzo di sbarazzarci di ogni emozione negativa abituale? È il motivo per cui siamo qui, per trovare questo mezzo.  Che  pensare della depressione? Come uscirne?  Quando ci sentiamo depressi non dobbiamo identificarci con questo stato. Quando ci sentiamo depressi, non ammettiamo automaticamente che noi siamo la depressione. Non diciamo: «Sono depresso. » 

Non ci identifichiamo con questo stato. Consideriamolo come qualcosa di separato da Noi. Ciò interrompe il processo d'identificazione e annulla lo stato depressivo. Solo il falso Io è soggetto alla depressione, al vero Io non capita mai.  Non identifichiamoci con la depressione consideriamola come il vento che ci sfiora il viso senza arrestarsi.

mercoledì 9 settembre 2015

Psicopittografia, Come sapere ciò che ci occorre

Qual'è la nostra più grande preoccupazione? Possono esserci varie risposte. Evitare di fare errori. Sentire un eccessivo senso di colpa. Trovare più tempo per il piacere. Non so cosa mi aspetto dalla vita. Guadagnare più denaro. Il desiderio della solitudine.  Ma, di certo,  "non so cosa mi aspetto dalla vita"  è il tema che più ci mette ansia.

 Come possiamo sapere ciò che ci occorre?  I bisogni, i desideri, le ambizioni sono basati sul modo di pensare. Ma il modo di pensare cambia e di conseguenza cambiano anche i vostri desideri. Essi diventano più maturi e più realistici, ma ciò non vuol dire che vi diano meno soddisfazioni; anzi, spesso sono più piacevoli perché si mettono ora al servizio dei vostri migliori interessi e non degli interessi egocentrici

Immaginate di essere circondati da una moltitudine di persone. Una dozzina di voci insieme, enunciano i vostri desideri. Dicono che volete la celebrità, la fortuna, la potenza ecc. Voi siete frastornati, disorientati, e vi allontanate lentamente. Le voci si fanno sempre più deboli. Alla fine per la prima volta nella vita ascoltate voi stessi. Questa voce interiore vi dice ciò che attendete veramente dalla vita. Vi faccio ora una domanda: "Ora che potete sentire la voce interiore, che cosa vi dice che vi occorre?" [Immagine mentale 13]

venerdì 14 agosto 2015

Evitare di stirare con alcuni accorgimenti


Ricordo che alcune amiche di mia nonna definivano le faccende di casa "mestieri", ed era una parola che mi piaceva molto. Al contrario, le faccende di casa non piacciono alle donne, e  stirare è un'operazione diabolica. A me personalmente stirare non piace affatto, perciò credo che ogni donna o uomo single o mammo o Cenerentolo,  accetti con entusiasmo suggerimenti per stirare quanti meno capi possibile. In generale, meglio non esagerare con la centrifuga, evitare di accumulare e accatastare capi già asciutti ma non ancora piegati e stendere gli abiti al meglio, possono evitarci fatiche non inddifferenti: risparmieremo  tempo, denaro ed energia elettrica . E ora veniamo ai consigli pratici.

1) Lenzuola: potrete evitare di stirare le lenzuola se in lavatrice abbasserete i giri della centrifuga (con 600-800 giri si ottengono buoni risultati). Stendete subito le lenzuola appena tolte dalla lavatrice, tendendole bene. Se avete poco spazio, piegatele seguendo i bordi. Quando saranno asciutte, chiedete aiuto per tenderle bene e piegarle con precisione. Se saranno ancora un po' stropicciate e se non sarete soddisfatti del risultato, basterà una passata di ferro da stiro sulle lenzuola già piegate o soltanto sul risvolto che si noterà sul letto.

2) Tappetini di spugna: non dovrete stirare i tappetini di spugna o di cotone del bagno e della cucina se eviterete di stenderli con le mollette. Piuttosto, posizionateli ben aperti sui lati dello stendibiancheria. Se dovesse comunque formarsi una piega evidente, arrotolateli ben stretti quando saranno asciutti e attendete almeno un giorno prima di rimetterli al loro posto, in modo che le pieghe scompaiano. 

3) Tovaglie e tovaglioli: anche per le tovaglie e per i tovaglioli, se avete la possibilità di stendere in casa o comunque lontano da zone ventose, evitate di utilizzare le mollette. Così non dovrete occuparvi di eliminare i fastidiosi segni che lasceranno sulla stoffa. Se piegherete bene tovaglie e tovaglioli e se li riporrete uno sopra all'altro, la forza di gravità agirà al posto vostro. Se proprio occorre, passate il ferro da stiro soltanto su tovaglioli e tovaglie già ben piegate prima di utilizzarle o di riporle nei cassetti. 

4) Biancheria intima: non è assolutamente necessario stirare la biancheria intima. Ricordate che alcuni capi sintetici a contatto con il calore del ferro da stiro rischiano di rovinarsi. Quando stendete la vostra biancheria, fate in modo che le mollette non stringano troppo i tessuti, così che non si formino dei segni difficili da eliminare. Piegate subito tutto, non appena i capi saranno asciutti. 

5) Calze:  Stendetele soltanto dopo averle rigirate al rovescio e posizionate la molletta sulla punta. In questo modo, anche se dovessero rimanere dei segni, scompariranno subito non appena le indosserete. Sarebbe invece molto più difficile rimuovere i segni delle mollette dai gambali senza ricorrere al ferro da stiro. 

6) Felpe e T-shirt: le felpe invernali di solito non si stropicciano granché, nemmeno dopo il lavaggio in lavatrice. Ricordate sempre di non esagerare con i giri della centrifuga e di lavare e stendere le vostre felpe al rovescio, per non rovinare eventuali stampe. Il trucco per non stirare le felpe è molto semplice: appendetele ad una gruccia da assicurare con una molletta ai lati dello stendibiancheria. Se stenderete e piegherete bene le t-shirt, potrete evitare di stirarle senza problemi. 

7) Jeans: i jeans elasticizzati che ora vanno molto di moda potrebbero rovinarsi per via del calore del ferro da stiro. Meglio non rischiare e evitare di stirarli. Di solito, se vengono stesi subito, magari senza utilizzare le mollette, e se vengono piegati correttamente, sulla loro superficie non si formano pieghe particolari. Lo stesso discorso vale anche per i normali jeans. Per stenderli al meglio utilizzate le grucce adatte per appendere i pantaloni e fissatele allo stendibiancheria il loro uncino con una molletta. 

8) Canovacci da cucina: se dovrete utilizzarli subito o comunque dopo poche ore, non perdete tempo a stirare i canovacci da cucina. Vi basterà stenderli bene, senza esagerare con mollette dalla chiusura troppo stretta. Una volta asciutti, li piegherete su se stessi, come d'abitudine, stirandoli direttamente con le mani, prima di riporli nei cassetti, oppure li potrete appendere in cucina senza problemi. 

9) Asciugamani e accappatoi: asciugamani e accappatoi, in spugna o in microfibra, di solito riprendono naturalmente la propria forma senza la necessità di stirarli. Se avete spazio a sufficienza, stendete gli accappatoi appendendoli a delle grucce. Potrete stendere gli asciugamani anche senza mollette, per evitare segni, bilanciandoli bene sui fili dello stendibiancheria. Quando saranno asciutti, appendete accappatoi e asciugamani al proprio posto, oppure piegateli bene e tendeteli con pazienza, stirandoli un po' con le mani per eliminare eventuali pieghe. 

10) Camicie: davvero è possibile evitare di stirare le camicie? Vi confidiamo un segreto: possiamo evitare di stirare proprio tutto, ma non le camicie, a meno che non siano state fabbricate con uno speciale tessuto che non si stropiccia nemmeno in lavatrice e che si mantiene sempre in forma, senza l'aiuto del ferro da stiro. Leggete sempre le etichette per conoscere le caratteristiche del tessuto delle camicie da acquistare. E per le normali camicie di cotone? Stenderle su una gruccia vi aiuterà a stirarle molto più rapidamente, senza perdere troppo tempo.


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