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sabato 11 giugno 2016

Dimagrire: il ruolo dell'acqua

Dimagrire: il ruolo dell'acqua nel metabolismo è, per quanto a molti possa sembrare strano, molto importante. Lo dimostra uno studio.


I nutrizionisti si raccomandano sempre: bere più acqua per raggiungere e mantenere un peso equilibrato. Qualcuno potrebbe ancora nutrire dubbi ma la spiegazione è semplice e legata ad un fenomeno ben preciso: la termogenesi, ovvero la produzione di calore dell'organismo.


Nicola Sorrentino, docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino spiega: "La letteratura scientifica rende evidente il ruolo dell’acqua nell’attivare una serie di meccanismi metabolici conosciuti come termogenesi, ossia produzione di calore con dispendio energetico, che ci aiutano realmente a perdere peso. Un aspetto molto importante da sottolineare è che l’effetto dell’acqua sul metabolismo è di breve durata, tra la mezz’ora e l'ora”.

E' stato uno studio condotto in Germania e poi pubblicato su “The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism” che ha valutato l’effetto dell'acqua sul tasso metabolico, per spiegarci meglio quante calorie vengono bruciate dal nostro organismo ogni giorno. I dati raccolti hanno evidenziato che bere due bicchieri d’acqua (500 ml) a temperatura ambiente (22°C), aumentava del 30% il tasso metabolico sia degli uomini sia delle donne coinvolte nello studio. Dieci minuti dopo aver bevuto, l’aumento cominciava e raggiungeva il suo apice a distanza di 30-40 minuti. E' stato inoltre constatato che, questo effetto, si deve al fatto che l'acqua nel nostro organismo viene portata da 22°C a 37°C. Si è quindi osservato che questo innalzamento della temperatura era in grado di bruciare i grassi negli uomini e i carboidrati nelle donne. Risultati poi confermati da un altro studio di controllo.

Ma c'è di più, un gruppo di ricerca israeliano ha riscontrato un simile effetto anche nei bambini (maschi) in sovrappeso di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni . Durante lo studio è stato osservato infatti un aumento medio del 25% del tasso metabolico dopo aver bevuto dell’acqua (4°C, per una quantità di 10ml/kg): l'effetto cominciava entro 24 minuti dall'ingestione e durava in media 40 minuti. Non solo, oltre all’effetto termogenico, i ricercatori evidenziano il ruolo che gioca l'idratazione nella 'spinta metabolica' dei muscoli: infatti un tessuto muscolare correttamente idratato è più attivo dal punto di vista metabolico. "Ecco perché non è importante solo bere, ma bere spesso durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad avere sete", conclude Sorrentino.

sabato 21 maggio 2016

Lo sciroppo di Yacon

Lo sciroppo di Yacon, dal gusto fruttato, ha un'infinita quantità di proprietà benefiche per la nostra salute: regola la glicemia, è saziante, favorisce la digestione, aiuta a dimagrire, riduce il colesterolo.


Oggi parleremo dello sciroppo di Yacon, che si ottiene dalla radice della omonima pianta, e originaria dell'America meridionale. Si ottiene grazie ad un evaporatore con un processo simile a quello da cui si ottiene lo sciroppo d'acero ed ha un gusto fruttato.  Circa il 50% è costituito da oligofruttosio, carboidrato complesso e difficilmente digeribile che garantisce a questo sciroppo un bassissimo contenuto di calorie e tanti benefici per la salute.


Oltre all'oligofruttosio lo sciroppo di Yacon contiene molti principi nutritivi: minerali (in particolare il potassio), fibre alimentari, antiossidanti,  in particolare i polifenoli utili al sistema immunitario per combattere i radicali liberi. Ma vediamo quali sono le sue proprietà.

Regola la glicemia:  grazie all’oligofruttosio, che il nostro intestino non è in grado di assimilare, non viene alterata sensibilmente la quantità di zucchero presente in circolazione. Viene ridotta così la sensazione d’appetito nel corso della giornata, e regolate la produzione di insulina (e aumentare la sua funzionalità) e di conseguenza ridurre il rischio di ammalarsi di diabete di tipo II.

Sopprime l’appetito:  regola la produzione di un ormone, la grelina, responsabile dell’appetito. Aiuta quindi a sentirsi sazi più in fretta. Grazie all'alto contenuto di fibre permette di riempire lo stomaco più velocemente e prolungare questa sensazione a lungo.

Aiuta a dimagrire: limitando l’appetito, consente di limitare le porzioni. Può essere utile a chi  soffre di fame nervosa, ossia mangiano esclusivamente come risposta allo stress o alla tristezza, senza averne realmente necessità.

Favorisce la digestione: stazionando a lungo nel tubo digerente, fermenta, favorendo la proliferazione dei batteri che formano la flora intestinale. Inoltre, le fibre alimentari contenute nello Yacon favoriscono il transito del cibo e permettono un miglior assorbimento delle sostanze nutritive.

Riduce i trigliceridi e il colesterolo:  favorisce una riduzione sensibile dei livelli di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue.

Rafforza l’apparato scheletrico:permette all’intestino di assimilare in maniera più efficace alcuni minerali come il calcio, il fosforo e il magnesio, fondamentali per la formazione e il mantenimento delle ossa.

Rafforza il sistema immunitario: grazie ai polifenoli, che sostengono l’azione del sistema immunitario contro i radicali liberi.

Stimola la diuresi: favorisce la diuresi, limitando quindi il rischio di infezioni e infiammazioni nonché la formazione di calcoli renali.

Aumenta la fertilità dell’uomo: alcune ricerche (al momento eseguite solo su cavie di laboratorio) hanno evidenziato una relazione tra l’assunzione di sciroppo di Yacon e l’aumento della produzione di sperma. Non è ancora chiaro il motivo per cui questo avvenga, né se sugli esseri umani possa succedere altrettanto, ma se così fosse potrebbe essere una splendida notizia per chi ha problemi di fertilità.

Dosaggio: un cucchiaio da tè prima almeno 30 minuti prima di di cominciare ogni pasto della giornata, così da  favorire la soppressione della fame. Chi ha intezione di perdere peso non deve aspettarsi risultati miracolosi in poco tempo, bisogna abbinare anche l'esercizio fisico. Essendo un dolcificante naturale molto efficiente e soprattutto con pochissime calorie, può essere usato anche da chi non ha necessità di dimagrire, quindi  il dosaggio dipende dal gusto personale. È importante non superare le quantità giornaliere consigliate per evitare eventuali effetti collaterali.

Avvertenze: è un alimento assolutamente sicuro e naturale. La radice da cui è estratto viene consumata da secoli dalle popolazioni dell’America latina senza che ci sia alcun tipo di problema per la salute. Dato che fa parte della famiglia dei girasoli, chi è allergico a questo tipo di piante, dovrebbe evitare di assumere lo sciroppo, per non rischiare di andare incontro a reazioni allergiche anche molto gravi.
Inoltre chi soffre abitualmente di feci liquide o diarrea potrebbe notare un’intensificazione della frequenza degli attacchi in caso di assunzione.

Se, per motivi di salute state facendo una dieta particolarmente rigorosa consultate un medico prima di cominciare a consumare questo prodotto, in modo da essere sicuri che sia compatibile con il regime alimentare che state seguendo. Sono possibili casi di intossicazione, se si supera il dosaggio giornaliero consigliato sulle confezioni. I sintomi, tuttavia, non sono molto gravi e sono tutti a carico dell’apparato gastrointestinale. I più comuni sono nausea, vomito, flatulenza, feci morbide o diarrea.

venerdì 6 maggio 2016

L'Alga Kelp, dono del mare

L'Alga Kelp è un dono del mare a tutto beneficio della nostra salute. In particolare quest'alga aiuta a dimagrire e si rivela molto efficace contro la cellulite.


Oggi parliamo dell'Alga Kelp che, come altri tipi di alghe commestibili, è particolarmente ricca in iodio, adatto a stimolare il funzionamento della tiroide che, a sua volta, mantiene il nostro metabolismo efficiente. Il mare oltre al buon pesce, ci fa infatti dono anche di quest'alga ricchissima di nutrienti e davvero benefica per la nostra salute.


Per la ricchezza dei suoi nutrienti le alghe sono molto utili in caso di anemia, problemi al sistema linfatico, demineralizzazione, colesterolo alto. Grazie all'alto contenuto di proteine le alghe possono essere un buon sostituto della carne e anche dei latticini. Anche l'Alga Kelp ha queste proprietà, e forse molti la conoscono perché con essa si prepara il caviale vegetale.

L'Alga Kelp è originaria del mare di Barents e dell'Oceano Atlantico ed è considerata un vero e proprio super cibo. Contiene infatti la vitamina A, B1, B2, C, D, E, molti polifenoli che insieme contribuiscono a stimolare il metabolismo, favorire il dimagrimento e la perdita di liquidi di ristagno. E' molto ricca di grassi insaturi e ha proprietà rassodanti e antinfiammatorie.

Ma perché aiuta a dimagrire? L'Alga Kelp ha il potere di stimolare la lipolisi, ossia il processo di scioglimento dei grassi e contemporaneamente contrasta i ristagni dei liquidi. Dato che l'azione dell'Alga Kelp è potente, è necessario prestare una certa attenzione all'uso che se fa. In particolare è vietato l'uso di questa potente alga durante la gravidanza, in caso di ipertiroidismo e in presenza di disturbi cardiaci.


martedì 16 febbraio 2016

Il bruciagrassi naturale: il Pepe nero

Il profumo del pepe nero è afrodisiaco, è stuzzicante ed una spezie che dona gusto e sapidità alle pietanze. Ho trattato qualche tempo fa anche le proprietà dell'olio essenziale di pepe nero, ma oggi parliamo del pepe nero per un'altra delle sue qualità: è un potentissimo bruciagrassi naturale: tutto merito della piperina, una sostanza alcaloide che dà al pepe il suo sapore e contemporaneamente stimola la produzione di succhi gastrici, purifica l'intestino e accelera il metabolismo. Il suo effetto dimagrante è dovuto anche al fatto che il pepe nero aumenta il calore corporeo e attiva la cosiddetta termogenesi, potenziando la demolizione dei grassi, aiutando così a smaltire più calorie e miglirare la digestione dei lipidi.



Quindi potete tranquillamente usarlo per cucinare e come sostiene la medicina ayurvedica, il pepe nero disperde le tossine che appesantiscono l’organismo, e contemporaneamente aumenta “fuoco” metabolico. Per dimagrire si consiglia quindi di utilizzarlo regolarmente in cucina oppure, nei casi di sovrappeso “importante”, si raccomanda di assumerlo sotto forma di capsule: ne bastano 2 al giorno, una mezz’ora prima di pranzo e l’altra prima di cena, con un abbondante bicchiere d’acqua. Il pepe nero non andrebbe assunto in gravidanza e se si soffre di ulcera o gastrite; in questi casi, meglio preferire il curry.

Per aiutarvi con qualche idea culinaria ecco qualche ricetta:
Salsa al pepe nero bruciagrassi: 400 ml di panna di soia, un cucchiaino di pepe nero in grani, un pizzico di sale, un cucchiaino d’olio d’oliva, un cucchiaio di farina di riso, un cucchiaio di prezzemolo tritato.
 Pestare il pepe nero o frullarlo pochi secondi nel mixer. Mettere sul fuoco una casseruola antiaderente con l’olio e tostare la farina di riso, versare la panna e mescolarla. Unire il pepe e fare addensare la salsa per 10 minuti circa. Lasciar raffreddare e, prima di servire, aggiungere il prezzemolo. Va bene con carne e pesce, o sui crostini

Fettuccine “cacio e pepe” sgonfia pancia: 300 g di pasta di farro tipo spaghetti (meglio se sono un po’ grossi), 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 100 g di pecorino romano, pepe nero q.b. Far lessare gli spaghetti di farro e scolarli abbastanza al dente; condirli con l’olio d’oliva, il pecorino grattugiato e un’abbondante spolverata di pepe nero da macinare al momento.

Frutta cotta piccante e tonificante: 3 mele e 3 pere, 120 g
di zucchero di canna, 2 stecche di vaniglia, un cucchiaino di pepe nero in grani, un bicchiere di vino rosso fermo, un pizzico di cannella in polvere, 2 vasetti di yogurt naturale intero. Sbucciare la frutta e metterla in una casseruola con lo zucchero, il vino, il pepe pestato e le stecche di vaniglia; cuocere la frutta, attendendo finché il vino non è totalmente assorbito, e lasciarla intiepidire. A parte, amalgamare i 2 vasetti di yogurt con un pizzico
 di cannella. Servire la frutta cotta nelle coppette con la salsa di yogurt speziata.

martedì 2 febbraio 2016

Le kettlebell, le sfere di ghisa: come allenarsi e ritrovare la forma

 Le kettlebell sono le sfere in ghisa a peso variabile dotate di maniglia e che servono ad espletare una serie di esercizi che si possono fare sia in palestra che in casa. Le kettlebell vengno usate per bruciare i grassi e ritrovare la forma  perdendo perso e aumentando il metabolismo. Le kettlebell si possono trovare ad un prezzo contenuto circa 10-15 euro.

Innanzitutto se volete allenarvi con queste sfre dovete scegliere la kettkebell giusta: di solito si consiglia di prenderne una non troppo leggera ma nemmeno troppo pesante. Per una donna è bene sempre iniziare da un peso di circa 8 kg, ma se non è vostra abitudine andare in palestra o fare esercizi in casa e dovete iniziare per così dire da zero, è sempre bene prendere quelle da 5 kg, anche perchè si deve tener conto della propria forza e della massa muscolare. Quindi fatevi sempre consigliare da un professionista.

Il vantaggio nell'uso di questo complemento da allenamento è che agisce sia in modo anaesrobico, potenziando i muscoli, sia aerobico, quindi facendo dimagrire e migliorando resistenza e fiato. Prima di usare la kettlebell è sempre bene fare dello stretching e dopo iniziate il vostro allenamento. Ecco come:

1. Esercizi bruca grassi:
swing: mettetevi in piedi con le gambe leggermente divaricate e la punta dei piedi rivolta verso l’esterno. Piegate le gambe e prendete il kettlebell con due mani e rimettetevi nella posizione di partenza. Ora tenete con le due mani e le braccia tese il kettlebell, piegate le gambe e datevi lo slancio per portare la sfera sopra la vostra testa. Poi tornate giù piegando le mani, sempre con le braccia tese e ridatevi lo slancio per riportare la sfera sopra il vostro capo. Continuate questo movimento per un minuto senza mai fermarvi. Poi fate una pausa di 20 secondi e ripetete l’esercizio. Attenzione a non inarcare la schiena, anzi dovete tenerla leggermente in avanti, eseguite il movimento contraendo glutei e addominali e respirando profondamente.

 2. affondi : in piedi con i piedi uniti e il kettlebell nella mano sinistra. Fate un passo indietro con la gamba sinistra, flettete il ginocchio e fate un affondo. Contemporaneamente, piegate il gomito sinistro e con l’avambraccio sollevate il kettlebell. Tornate alla posizione di partenza, cambiate braccio e fate un affondo dall’altra parte. Fate 10 affondi per gamba e poi fate una pausa di 20 secondi. Ripetete l’esercizio due volte.

 3.  il circolo: mettetevi in posizione eretta con le gambe leggermente aperte e flesse. Il kettlebell è nella mano destra. Eseguite un movimento circolare con la mano destra portandola da davanti a dietro la schiena, lì prendete il kettlebell con la mano sinistra e riportatelo davanti in corrispondenza della pancia dove lo riprendere con la mano destra in un movimento orario. Eseguite l’esercizio per 30 secondi, poi invertite il verso.

Mi raccomando prima di fare qualunque esercizio assicuratevi che la muscolatura non sia fredda, e state bene attente ai movimenti, non ci vuole nulla a prendere uno strappo, i movimenti devono essere armoniosi e lenti, ma i fare le cose di fretta e se non avete resistenza dimezzate le serie. 

lunedì 1 febbraio 2016

Dimagrire con la cannella: l'insolito aiuto di una preziosa spezia

Si accumula grasso sulla pancia quando si non elaborano bene gli zuccheri ingeriti a causa di una dieta ricca di zuccheri semplici (zucchero, dolci o bevande zuccherate) oppure di cibi raffinati, come pane e pasta bianchi (senza fibre), e anche povera di verdure. Con una alimentazione di questo tipo, con il passare del tempo, si riduce la tolleranza agli zuccheri e ci si predispone al diabete e al sovrappeso, accumulando grasso soprattutto sull’addome, cosiderando anche anche che spesso la pigrizia ci fa fare vita sedentaria.


Secondo uno studio della University of South Carolina Beaufort, USA, si possono avere  benefici dalla cannella sulla gestione degli zuccheri nel sangue. E' stato preso un campione di 60 persone diabetiche suddivise in tre gruppi, il primo ha continuato con i farmaci, i lsecondo ha assunto come rimedio un placebo e il terzo ha preso dosi variabili di cannella (da 1 a 6 g al dì). I risultati hanno evidenziato nel terzo gruppo un miglioramento dei parametri della glicemia nel sangue, oltre che dei valori dei trigliceridi, dell’indice di massa corporea (IBM) e del peso. Strano ma vero, i risultati più evidenti sono stati ottenuti da chi ha usato la dose più bassa di spezia, ovvero un grammo. In conclusione, pare che la cannella svolga il ruolo di “sensibilizzatore” per l’insulina, cioè favorirebbe l’azione dell’ormone nelle cellule muscolari, adipose ed epatiche, facilitando quindi l’assorbimento di zuccheri nel sangue, riducendo di conseguenza il livello di glicemia, contrastando la formazione di grasso addominale e portando alla riduzione del peso corporeo, anche in chi di solito fatica a dimagrire.

CONSIGLIO: un infuso caldo di cannella prima dei pasti previene l’aumento del girovita. Si può berlo circa 10 minuti prima del pasto e lo si prepara con le apposite bustine, oppure con un paio di cucchiaini di cannella taglio tisana (in erboristeria) lasciandola in infusione per 5 minuti in una tazza di acqua calda. Se si usa la cannella in bustine, scegli un prodotto di buona qualità e rispettare le indicazioni riportate sulla confezione per la sua preparazione.

domenica 29 novembre 2015

Pochi grammi di fibre per dimagrire

Chi consuma fibre dimagrisce più velocemente, sente meno il morso della fame e riesce a conservare il peso forma senza troppi sacrifici. Inoltre se si consumano cibi crudi, integrali, poco raffinati e quando possibile con la buccia, anche si ingrassa si riesce a tronare in forma più rapidamente.  Perchè?
Le  sostanze vegetali contengono fibre composte da una parte insolubile, che regola la peristalsi intestinale e ripulisce il colon in profondità e da una parte solubile che si mescola all’acqua e migliora il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, evitando che l’organismo ne assimili in eccesso.


Le fibre pure, nel senso stretto del termine in natura non si trovano, esse sono solo insolubili o solo solubili: perciò le troveremo presenti nei cibi in percentuali diverse, per cui avremo cibi più insolubili (come la crusca) o più solubili (come le mele). Ricordate che chi soffre della sindrome del colon irritabile deve consumare in dosi ridotte le fibre insolubili.

A cosa sono utili? A metabolizzare meno zuccheri, poichè  quando vengono introdotte nell’organismo tramite l’alimentazione, le fibre si mescolano con acqua e succhi gastrici, aumentano il loro volume e formano un bolo alimentare che, espandendosi nello stomaco, favorisce il senso di sazietà. Dopo, il bolo di cibo scivola nell’intestino: il passaggio sulle pareti intestinali è molto veloce e questo riduce l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri. Ne consegue che se il corpo assorbe meno zuccheri, si riduce la risposta insulinica e si previene la tipica fame fuori pasto.

 E poi quando arrivano nel colon,  le fibre presenti nel bolo fermentano e producono metano, acqua, anidride carbonica e una serie di acidi organici, tra i quali spiccano l’acido propionico, che limita la produzione di grassi da parte del fegato; l’acido butirrico, che agisce come un probiotico e favorisce la crescita dei batteri buoni sulla mucosa intestinale, evitando ristagno di tossine e formazione di gas che favoriscono la stipsi e gonfiano la pancia.

Perciò nella nostra alimentazione le fibre dovrebbero essere costanemente presenti e dovremmo accompagnarle con tanti liquidi, circa  litro e mezzo di acqua al giorno, poichè in questo modo aumentano di volume e combattono il senso di fame, la stipsi e il sovrappeso. I nutrizionisti oggi consigliano di assumere 35 gr di fibre (solubili e insolubili)  ogni giorno, tanto basta per ottenere risultati soddisfacenti.

Orientatevi sempre su fibre scure e biologiche perchè in questo modo sarete sicuri di poter consumare alimenti crudi con la buccia ed essere meglio assimilati dalll'organismo. I cibi biologici integrali, in particolare i cereali, si riconoscono dal colore più scuro, dovuto alla presenza del tegumento e garanzia della mancata raffinazione.

venerdì 3 luglio 2015

Acido clorogenico: vantaggi e svantaggi

L'argomento acido clorogenico è stato ampiamente trattato, e sicuramente ne avrete già sentito parlare dato che è diventato famoso quale prodotto per dimagrire. Ma precisamente, alla domanda cos'è l'acido clorogenico, voi sapreste rispondere? 

Dunque l'acido clorogenico è una sostanza naturale presente in molti vegetali e anche nel caffè. Chimicamente viene definito un estere, ovvero il risultato di una reazione chimica che avviene fra un alcol o un fenolo con l'acido carbossilico. Più specificamente l'acido clorogenico è l'estere risultante dalla combinazione dell’acido caffeico con l’acido (L)-chinico, o quinico. Esso è presente in grandi quantità nel caffè verde.

Ma quali i suoi effetti? Questo estere metterebbe in moto un meccanismo inibitore dell’enzima glucosio-6-fosfatasi (G6P), ovvero i parole povere sarebbe in grado di ridurre la quantità di glucosio prodotto dal corpo. Inoltre sarebbe anche  inibitore dell’enzima alfa-glucosidasi, che interviene nell’assorbimento corporeo dei carboidrati. Detto questo la sua azione porterebbe a una diminuzione del contenuto corporeo di lipidi.

La comunità scientifica però in merito alle tanto decantate proprietà dimagranti dell'acido clorogenico è scettica. Uno studio in particolare, condotto dalla Western Australia University, ha affermato l’infondatezza dell’azione dimagrante dell’acido clorogenico. Lo studio ha infatti preso in esame due gruppi di animali, che hanno seguito la stessa dieta, ma non è emersa differenza alcuna nell'accumulo di grassi tra gli animali a cui era stato somministrato acido clorogenico e quelli che non l’avevano assunto.

Dove trovare l'acido clorogenico? I vegetali che ne contengono la maggior quantità sono caffè (non tostato), tè, semi di girasole, mirtilli, ma anche  il prezzemolo cinese, le patate, i pomodori, le mele, le pere e le melanzane .

I suoi effetti si esplicano principalmente sul fegato, poichè l’acido clorogenico, ha un effetto colagogo,  cioè fluidifica la bile favorendone e accelerandone il deflusso dal fegato verso l’intestino. La bile, come sappiamo, nel corso del processo digestivo, una volta giunta nell’intestino, si mescola al cibo in fase di digestione e solubilizza i grassi. Ma nonostante l’azione colagoga, la ricerca effettuata dalla Western Australia University ha scoperto che un’assunzione prolungata di acido clorogenico favorisce l’accumulo di grassi nel fegato, portando alla steatosi epatica.

Ciò però non significa che l'acido clorogenico non sia benefico per il nostro organismo, anzi, i suoi effetti sono molteplici. Studi epidemiologici, hanno associato il consumo di caffè a un diminuito rischio di cancro. Il caffè, consumato quotidianamente in dosi elevate, sembra avere un forte effetto protettivo contro i tumori del tratto digestivo, anche impedendo o rallentando la diffusione di metastasi.

È stato dimostrato l’effetto protettivo del caffè nei casi di declino cognitivo negli anziani. In uno studio condotto su quasi 700 persone con un’età media di 75 anni colpite da declino cognitivo è stato osservato che, con un consumo di almeno 3 tazze di caffè al giorno, il declino si è dimostrato inferiore di 4,3 volte rispetto a quello patito dai non consumatori di caffè.

Se non si è già diabetici, si può essere in grado di ridurre il rischio di ben il 67,% bevendo grandi quantità di caffè. A questo proposito, un grande studio americano combinato su più di 450.000 persone ha dimostrato che ogni tazza di caffè giornaliero riduce il rischio di diabete del 7%


giovedì 25 giugno 2015

Olio di germe di grano: l'antiossidante che favorisce il dimagrimento

A tutti voi saranno noti gli usi cosmetici dell'olio di germe di grano, che si ottiene spremendo a freddo i chicchi di frumento e, grazie a questo procedimento, mantiene inalterata tutta la sua composizione e il prezioso contenuto di vitamina E. Ha un bel colore giallo scuro, un sapore gradevole e un buon odore. E' ricchissimo di sostanze benefiche per la nostra salute, scopriamole insieme. 




Vitamina E e tocoferoli misti: si tratta di sostanze liposolubili, che, per l'alta affinità con la pelle, penetrano in profondità ed esplicano un’azione nutritiva per i tessuti, fungono da protettrici delle membrane cellulari (fosfolipidi) contro l'attacco dei radicali liberi;

Flavonoidi e carotenoidi: contrastano l’invecchiamento e sono alla base di creme e sieri per il trattamento di inestetismi come invecchiamento cutaneo, perdita di tono dei tessuti;

Minerali: potassio, magnesio, calcio, rame, zinco e manganese, essenziali per garantire il corretto equilibrio idrico;

Octacosanolo: è una sostanza presente in molti vegetali, in grado di ringiovanire e rinvigorire le cellule, in grado di aumentare le prestazioni fisiche, donando più forza, resistenza alla fatica, acutezza visiva, prontezza di riflessi;

Acidi grassi insaturi, acido linoleico e Omega 3: ottimi contro la secchezza cutanea,  perdita eccessiva di acqua ed insuperabili nel contrastare l’accumulo di grassi.

Questo olio si rivela eccellente per lo smaltimento dei lipidi, grazie alla presenza dell’acido linoleico, che il nostro corpo non produce e va introdotto attraverso gli alimenti. Da diversi studi è emerso che questo elemento favorisce lo sviluppo della massa magra, cioè dei muscoli, controllando  la formazione della massa grassa.

L'olio di germe di grano non può essere assunto dai celiaci.



lunedì 31 marzo 2014

Dimagrire e curare le emorroidi con il peperoncino | Oggi nella mia rubrica

Scoprire i benefici del peperoncino è affascinante, questo aiuta a sfatare molte false credenze che lo hanno ghettizzato e relegato a ruoli minori. Credo infatti che molti non sappiano che il peperoncino è un toccasana per coloro che soffrono di emorroidi, mentre altri gioiranno nell'apprendere che la sua capacità di accelerare il metabolismo aiuta a dimagrire. Vediamo come.
Cura delle emorroidi: contrariamente a quanto si crede, il peperoncino aiuta la “gestione” delle emorroidi facendo sparire, nel giro di poche settimane, congestione e dolore. Accade perché la capsaicina migliora la peristalsi intestinale impedendo la stipsi che è uno dei nemici delle emorroidi. Inoltre, ha un effetto anti-infiammatorio e antitrombotico agendo esattamente come i farmaci anti-infiammatori che, in genere, vengono utilizzati. L’azione terapeutica è dovuta anche alla vitamina K2 che è antiemorragica e alla capacità caratteristica del peperoncino che per “chiudere” le ferite “chiama in soccorso” le piastrine, la fibrina e tutti i materiali di riparazione. Si ottiene così un aumento di sangue nelle zone interessate fino alla cicatrizzazione. Ecco perché i medici ne consigliano il consumo giornaliero con dosaggio soggettivo da affiancare alla terapia tradizionale. Per dimagrire: con il peperoncino si può dimagrire. Ne sono convinti i professori Hanry ed Emery che sulla rivista scientifica “Human Nutrition” hanno pubblicato uno studio dal titolo “Effetti degli alimenti piccanti sul metabolismo basale”. A conclusioni simili è arrivato anche un gruppo di ricercatori dell’Università della Tasmania. Secondo questi studiosi la capsaicina contenuta nel peperoncino accentua il consumo di calorie fino al 15%. Così, ad esempio, un piatto di spaghetti che di solito fornisce 350 calorie, scende a meno di 300 quando si aggiunge il peperoncino. Analoghe conclusioni nel recente studio svolto presso la Purdue University di West Lafayette, in Indiana, da Richard Mattes e Mary Ludy: il peperoncino riduce l’appetito e agevola il processo di smaltimento delle calorie, oltre a facilitare la digestione degli alimenti.
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