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giovedì 21 aprile 2016

Psicopittografia, chi vive la nostra vita?


Soffermiamoci su alcune considerazioni. Facciamoci alcune domande e proviamo a rispondere. 
Chi vive la nostra vita per noi? Probabilmente saremmo portati a rispondere che nessuno vive la nostra vita per noi, noi viviamo la nostra. 
Cosa è che ci fa vivere il genere di vita che viviamo? Come sappiamo che ci fa fare quel che facciamo? 

Le nostre abitudini, i punti di vista, le convinzioni. Evidentemente il modo di pensare determina il modo di agire. Da dove abbiamo preso queste abitudini? Perchè pensiamo e agiamo in questo modo? Da dove traiamo le nostre opinioni sulla politica, la religione, il sesso, la vita? Le abbiamo imparate dagli altri nel corso della nostra crescita. Allora forse esse non fanno parte del nostro Io originale; ma in parte sono acquisite. 

Quindi viviamo secondo abitudini e opinioni che altri ci hanno comunicato. Dunque non viviamo realmente la nostra vita. E se le attitudini acquisite son cattive, chimeriche, nocive? Supponiamo di pensare che è impossibile abbandonare l'ansia per la felicità. Allora paghiamo il prezzo per la nostra falsa idea. Ci piace pagare questo prezzo? Non credo. Dobbiamo sempre mantenere i falsi punti vista? No. E perchè no? Perchè possiamo disfarcene, poichè essendo essi semplicemente acquisiti, possiamo gettarli, come facciamo con i vecchi abiti. E poi? E poi per la prima volta vivremo la nostra vita.
Domani affronteremo "Come tornare ad aessere noi stessi".

giovedì 18 febbraio 2016

Tempo di bilanci, un consiglio a settimana per mi gliorare la propria vita e quella altrui

L'azione di questa settimana è piuttosto semplice. Per realizzarla ci basteranno una matita, un foglio e pochi minuti per fare il punto sulle azioni che abbiamo compiuto fino ad oggi.


  • Sapere che le guide spirituali sono sempre pronte a sostenerci quando siamo in difficoltà ci fa sentire più sereni. Nei momenti bui della vita ci rivolgiamo a loro, certi che non ci deluderanno
  • L'idea di poterli aiutare concretamente a compiere la loro missione per noi e il resto dell'umanità dona forza e spseranza. Quando vediamo che hanno bisogno del nostro sostegno e lo desiderano, quando ci rendiamo conto che il nostro contributo è prezioso per crescere nello spirito, allora comprendiamo meglio lo scopo dell'avventura terrena
  • Molti di noi chiedono perchè sono qui, perchè devono affrontare il loro viaggio sulla Terra è tanto importante. Uno dei motivi è imparare a credere: nello spirito, nelle guide, in noi stessi. IMpegnarci quotidianamente a realizzare un'azione ci insegna a fare questo
  • Questa settimana abbiamo il compito di trovare da cinque a dieci minuti ogni giorno per sederci, prendere una matita e compilare una lista di almeno quindici azioni che abbiamo realizzato finora. Riflettiamo attentamente mentre scriviamo per assicurarci che le azioni che scgliamo abbiano davvero l'obiettivo di aiutare le nostre guide
  • Ripensiamo a ciascuna voce dell'elenco e rispondiamo a tre domande: 1) In che modo questo gesto ha portato dei vantaggi agli altri? 2) In che modo fatto bene a me? 3) Quali benefici ha portato alle mie guide?
  • Mettiamo  nero su bianco le nostre risposte e valutiamole il più obiettivamente possibile. A questo punto per ognuna chiediamo: 1) Rifarei questa azione? 2)La Prossima volta agirei in modo diverso? 3) Ne è valsa la pena? Fare il punto della situazione ci farà sentire appagati e ci incoraggerà a proseguire nel percorso di approfondimento
  • Dobbiamo imparare che il valore di una buona azione si misura sia in base alle intenzioni da cui masce, sia in base ai risultati che produce. Quando siamo spinti dal desiderio autentico di aiutare le nostre guide non falliremo nel nostro intento.

domenica 14 febbraio 2016

Non sapevo ancora leggere

A volte ritornano, vividi, i ricordi dei primi anni della mia infanzia, così all'improvviso, scatenati da non si sa cosa. E così, lucido come non mai, si è aperto a me quel tempo che mi appare tanto lontano e felice, di quando mi mettevo di fronte ad una delle librerie di casa e prendevo un libro dell'enciclopedia, una lettera per volta, l'ordine non era importante. Erano libri grandi e pesanti, che quasi erano alti quanto me, profumavano di pelle e inchiostro e avevano quella sfumatura color tabacco un po' marmorizzata, che amo tutt'ora.


Con quei libroni mi accomodavo sul divano, e con un rito quasi religioso li aprivo, assaporando il profumo di quella carta pregiata e traslucida, su cui si susseguivano in ordine alfabetico tutte le parole dello scibile, cose, nomi, personaggi, città, stati, monumenti, animali, piante, fiori...Pagina dopo pagina  i miei occhi divoravano quei caratteri e quelle rare foto che disseminavano le pagine di quei tomi, alcune a colori, molte in bianco e nero.

Sul quel divano, con quei tomi così grandi, io mi astraevo da tutto e tutti, non c'era nulla che potesse distogliere la mia attenzione da quelle pagine, su cui lievemente passavo le mie piccole dita, come se attraverso i polpastrelli quella conoscenza passasse a me. Trascorrevo ore a sfogliare quelle pagine, osservando attentamente i volti di musicisti, poeti, scrittori, attori, personaggi politici, iperscrutando i loro occhi, le linee dei volti, chiedendomi cosa stessero pensando in quel preciso momento, e il valore delle loro esistenze.

Erano tante le domande che mi ponevo, una però mi martellava più di altre: perchè io mi trovavo lì in quel momento e non invece in altro tempo ad osservare quelle vite di cui l'enciclopedia era una testimonianza? Perchè a me era toccata quell'epoca, non quella dei Greci o degli Egizi, che tanto affascinavano la mia mente? Perchè ero nata in Italia e non in un altro paese del mondo? Non ricordo di aver esternato queste domande, di aver chiesto spiegazioni in merito, ma ricordo che a parte i miei familiari, erano diverse le persone cui risultava strano che una bambinetta di circa quattro anni, stesse delle ore a sfogliare libri che ancora non sapeva leggere o tantomeno capire.

Non sapevo leggere, non nel senso comune del termine, ma sentivo, attraverso i miei polpastrelli quello che quei caratteri d'inchiostro contenevano, ciò che quelle pagine significavano, e assimilavo luoghi, edifici, civiltà, molecole, invenzioni, animali e piante, fatti e persone. Non sapevo leggere, ma sapevo dove trovare quello che cercavo, perchè vedevo dentro quei libroni anche quando erano chiusi e riposti in ordine sulla libreria. E quando una domanda mi assillava, io andavo, e scorrendo con un dito le grosse costole di quei tomi mi fermavo su quello dove, pur se non coscientemente, trovavo la risposta.


giovedì 28 gennaio 2016

I piccoli piaceri della vita, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il mondo è pieno di cose straordinarie. La maggior parte di noi possiede un televisore, un lettore DVD, una lavatrice, un computer, un cellulare. E poi ci sono i nostri piatti preferiti, di cui ogni tanto ci  facciamo scorpacciate, e una varietà infinita di passatempi che amiamo praticare e coltivare. Tutti siamo sensibili ai piccoli piaceri della vita.


  • L'azione che dobbiamo compiere consiste nel fare a meno della cosa che più amiamo per i prossimi sette giorni
  • Ci sono tante persone più sfortunate di noi.... Tante non hanno scelta: devono rinunciare a molto perchè non possono fare altrimenti. Anche loro hanno delle guide spirituali al proprio fianco, ma per ragioni note solo al mondo spirituale, vivono in povertà, senza un abito con cui coprirsi, soffrendo la fame e la sete
  • Chi è più fortunato, spesso, dà per scontato ciò che possiede e nel migliore dei casi dedica un'occhiata distratta alla povertà che lo circonda. Questa settimana la nostra azione rammenterà a tutti noi che non dobbiamo mai pensare che la fortuna che abbiamo ci spetti di diritto
  • Perchè qualcuno ha troppo e qualcun altro troppo poco? Perchè c'è chi patisce la fame mentre dall'altra parte del mondo si lotta contro l'obesità? Per quale motivo un ragazzo deve morire prima di un anziano? Quante domande senza risposta. Molto spesso le rivolgiamo alle nostre guide spirituali. Ma anche se loro potessero soddisfare la nostra curiosità, noi non saremmo in grado di comprendere il disegno divino.
  • Quando Dio, o chi per lui, ci invia le guide spirituali in soccorso, loro non si chiedono il perchè. Se arrivano guide spirituali a salvare qualcuno, quest'ultima non si chiede il motivo o la ragione. Invece, mentre noi realizziamo queste azioni, vorremmo sapere tutto. Eppure ci sono momenti in cui dobbiamo semplicemente avere fede
  • Per i prossimi giorni lasciamoci ispirare dalle nostre guide spirituali e rinunciamo ad una delle cose che preferiamo: il bicchiere divino dopo cena, l'indispensabile cioccolatino che ci fa arrivare a fine giornata, il reality di cui non abbiamo perso una puntata, la partita di calcio con gli amici, il caffè a metà mattina. Qualsiasi cosa sia, impariamo a farne a meno e ricordiamo a noi stessi quanto siamo fortunati ad avere avuto la possibilità di goderne fino ad oggi
  • Tutte le volte che realizziamo una di queste azioni cresciamo. Quando abbiamo fede diventiamo migliori. Impariamo ad avere fiducia anche in te stesso, e vedremo come riusciremo a dare il massimo

venerdì 13 giugno 2014

Raccogliere una messe abbondante | Psicopittografia

Supponiamo  che siamo interessati a un libro che parla di frutti rari ed esotici. Leggendolo noi scopriamo particolari interessanti sulla papaia e sul mango. Supponiamo  che vogliamo sapere come coltivare questi frutti con dovizia di particolari. Quindi ogni volta che affrontiamo un argomento nel libro, noi scriviamo un punto interrogativo. Alla fine del libro, potremotrovare una cinquantina di punti interrogativi. Noi continuiamo lo studio del libro sui frutti rari e ampliamo le nostre conoscenze. I punti interrogativi spariscono e non avremo più dubbi sull'argomento che ci interessa. [Immagine mentale 88]


Facciamo la stessa cosa con questi consigli della psicopittografia. Formuliamo delle domande e in seguito troviamo le risposte. Impariamo ad ottenere frutti rari in ogni settore della vita. Questi consigli hanno lo scopo di aiutarci a raccogliere una messe più ricca.






domenica 27 aprile 2014

Imparate a giudicare le cose dai risultati | Psicopittografia

Ecco giunto il momento di rispondere a una domanda di questo tipo: non so che tipo di idee seguire per trovare me stesso. Nel passato forse questa persona può aver studiato diverse religioni e la filosofia. Ora magari ha una filosofia di vita nuova, ma come può sapere se essa ha una valore reale?
Vi è un solo mezzo per avere una risposta sicura. Per mezzo dei risultati effettivi.

Passiamo in rassegna la serie d'idee di cui ci serviamo. Chiediamoci francamente se esse ci danno qualcosa di nuovo, di migliore, di più felice. Se l'analisi sarà onesta, non solo saremo incoraggiati, ma proveremo piacere nell'attuarla. Paragoniamo le nostre idee, ponendoci domande di questo tipo:
  • Vi sono cambiamenti nel mio modo di sentire, di pensare, di agire, di parlare?
  • Sono realmente più felice?
  • Questo sistema mi aiuta realmente nella trasformazione del mio Io interiore da negativo a positivo?
La prova migliore si rivela quando cominciamo a dubitare che un dato sistema non mantiene la promessa nei nostri confronti. A questo punto dobbiamo abbandonarlo con decisione, anche se non sappiamo per ora come sostituirlo.

martedì 22 gennaio 2013

SONO QUI














Sono qui,
non aver paura,
sono qui,
non temere.
Veglio su di te,
anche se siamo lontane,
cancello i dubbi dalla lavagna della tua mente,
scrivo  risposte alle tue domande.
E se una lacrima solca il tuo viso,
l'asciugo con un abbraccio.
Se nel tuo cuore farà capolino lo sconforto,
lo affronterò,
per tutto il bene che ti voglio.

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