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domenica 29 maggio 2016

Minerali e Mal di Testa

Minerali e Mal di Testa sono strettamente correlati, e per prevenire ricorrenti mal di testa possiamo mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti stando particolarmente attenti all'alimentazione.


Che il mal di testa sia una piaga molto diffusa è indubbio, e spesso in primavera c'è un peggioramento dovuto a cause che non sempre consideriamo, come un abbassamento improvviso delle temperature, l'aumentare dell'umidità, l'insonnia, stress, digestione difficile, le ore passate al pc. Questo tipo di mal di testa a cui a volte si accompagnano anche nausea, vertigini e pesantezza agli occhi è dovuto all’infiammazione dei muscoli che avvolgono le ossa del cranio.

Come prevenzione si può intanto stare attenti alla postura, anche nella fase notturna adottando un cuscino lievemente rialzato che permetta di distendere bene la muscolatura di testa e collo; per chi sta molto al pc è necessario fare una pausa di 10 minuti ogni due ore e prima di dormire abituatevi a fare con acqua calda delle spugnature con acqua sia sulla fronte che le tempie.


Ma anche l'alimentazione ha il suo ruolo perciò sempre meglio fare pasti leggeri e regolari, evitare di mangiare dolci a cena e soprattutto prima di andare a letto: ricordate che gli zuccheri provocano contratture muscolari. Cercare inoltre di evitare o ridurre i cibi infiammatori come cioccolato, affettati, dadi da cucina, prodotti affumicati, dolci industriali, alcolici. Oltre a queste precauzioni per circa un mese fate una cura a base di calcio e magnesio sotto forma di integratori, sono contemporaneamente analgesici e rilassano la muscolatura. Ne basteranno  2 compresse al giorno, una prima di pranzo e l’altra prima di cena, con un bicchiere d’acqua.

Quando però arriva il mal di testa potete ricorrere anche ad un massaggio preparando un'emulsione costituita da un cucchiaio di olio di mandorle dolci, 5 gocce di olio essenziale di lavanda e 5 di olio di menta piperita e applicatela sulle tempie e la fronte, ripetendolo se necessario più volte al giorno.
Può inoltre risultare utile anche l'artiglio del diavolo in compresse, è infatti un antinfiammatorio naturale di cui si possono assumere fino a 3 compresse al giorno da 300 mg subito dopo i pasti, ma non oltre due settimane di trattamento.



lunedì 16 maggio 2016

Mal di Testa e respirazione

Mal di testa e respirazione sono strettamente connessi. saper usare bene la respirazione significa poter alleviare il mal di testa senza dover prendere farmaci di sintesi, basta soltanto applicarsi un po'. Vediamo come fare. 


Saper usare correttamente la respirazione può evitare fastidiosi disturbi e aiutarci a non far uso di medicinali. Se soffrite di mal di testa provate questo esercizio, vi basteranno solamente 5 minuti per farlo passare. Come si sa il naso è costituito da due narici, una destra e l'altra sinistra che usiamo costantemente per inspirare ed espirare. Ma le narici hanno funzioni diverse e questo potete sperimentarlo. La narice destra rappresenta il sole, mentre la sinistra la luna.



Se avete mal di testa, provate a chiudere la narice destra e usare la narice sinistra per respirare: fatelo per cinque minuti, e il vostro mal di testa passerà. Al contrario se vi sentite stanchi, chiudete la narice sinistra e respirate dalla narice destra, respirando per un certo periodo sentirete la mente rinfrescata. La narice sinistra appartiene al “freddo”.

Non a caso per molte donne è bene respirare con la narice sinistra, perchè questo le rinfresca in maniera relativamente veloce. Fate caso,
al momento del risveglio, con quale narice respirate meglio. Destra o sinistra? Se respirate meglio dalla parte sinistra, vi sentirete stanchi.

In questo caso, chiudete la narice sinistra, e usate la narice destra per respirare. In poco tempo vi sentirete rinvigoriti. Ricordate dunque, se soffrite spesso di mal di testa, di chiudere la narice destra e respirare con la sinistra, è un'ottima terapia e ne trarrete giovamento. Non siate scettici, potete provare, è una terapia totalmnte naturale senza medicine o effetti collaterali. Provate a fare questo esercizio per un mese e vi sentirete molto molto meglio.


martedì 3 maggio 2016

ll partenio contro il mal di testa

Il partenio contro il mal di testa, è una delle più recenti cure naturali da tenere in considerazione. Si tratta infatti di una pianticella considerata uno dei rimedi più efficaci contro le cefalee.


Vi sono alcune piante che l'antichità ha usato con grande efficacia  ma  il cui uso nel tempo si è perso. Una di queste piante è il Partenio, che è stata riscoperta a partire dagli anni '70. Questa pianticella è uno dei più potenti rimedi per la prevenzione e la cura delle cefalee. E' degli anni '80 uno studio pubblicato sulla rivista Lancet relativo agli effetti del partenio nel trattamento dell’emicrania. Fu evidenziato come assumendone l'estratto liofilizzato, si riducevano del 25% i casi di emicrania e se veniva assunta in concomitanza con il mal di testa, diminuiva in maniera significativa i sintomi correlati come nausea e vomito. Questa potente azione  è dovuta alla miscela di sostanze contenute nella foglia di partenio.


Le foglie contengono principi attivi appartenenti alla categoria dei flavonoidi, dei polifenoli e dei sesquiterpeni,  di questi ultimi, la molecola chiamata partenolide, ha la capacità di prevenire il mal di testa. Il partenolide è in grado di modulare l’attività dei vasi sanguigni a livello cerebrale. Ma non è tutto: queste sostanze sono capaci di regolare il sistema della serotonina, uno dei principali mediatori chimici a livello cerebrale.

Unico svantaggio che spesso ne scoraggia l'uso è il sapore amaro, poichè se ne usano le foglie. Oggi il partenio si può assumere in pillole contenenti estratto secco di foglia; si può iniziare con un paio al giorno, verificando se vi sono miglioramenti .

Oppure se ne può fare un infuso: con mezzo cucchiaino di foglie essiccate (in erboristeria) da versare in una tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti. Berne al massimo due tazze al giorno. Attenzione: evitare di assumere il partenio per periodi prolungati e durante la gravidanza.



mercoledì 6 gennaio 2016

Calcinculo, candire, canina, capaccina, capameno, capirotti, carrozzine

CALCINCULO: è quella giostra con tanti sedili appesi e oscillanti all'esstermità di lunghe catenelle. Rimane ancora una delle maggiori attrattive delle fiere paesane

CANDìRE o INCANDìRE: tenere una cosa a candìre significa tenerla in serbo, ma scioccamente, quasi che stando lì inutilizzata potesse diventare migliore

CANìNA: nel Senese è la fortuna. "Gli si è ricoltata la canìna", la buona sorte gli ha voltato le spalle

CAPACCìNA: leggero mal di testa, specialmente dopo aver mangiato troppo o troppo bevuto

CAPAMèNO: persona stramba, estrosa

CAPIRòTTI: merce di scarto; avanzi di magazzino venduti sotto costo. Termine usato soprattutto al mercato della frutta

CARROZZìNE: a parte il gergo dei giocatori di tombola per i  quali l'uscita del numero 22 è sempre accompagnata dall'esclaamazione "le carrozzìne!", in diverse zone della Toscana si chiamano così le giostre, il "Luna Park", nel suo complesso. Altrove questi divertimenti da fiera sono indicati col nome generico di "cavallini, la guidòna (in Versilia  e a Pontasserchio di Pisa), 'r girone (a Orenatano di PIsa), la california (a Pistoia)

domenica 25 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Serpentino

Il nome dalla sua foggia che sembra l'aspetto della pelle di un serpente. Si tratta di una pietra, il serpentino, considerata importante e magica già per gli Assiri, già nel 4000 a.C. era usato e conosciuto come Za-tu-mush-gir. Non solo ma dal serpentino è stata ricavata la tavola del capitolo 30 del Libro dei Morti egiziano.

SERPENTINO
Caratteristiche: silicato di magnesio; sistema monoclino e rombico; aggregati monocristallini lamellari spesso verdi (antigorite e lizardite) o fibrosi di colore verde o bianco-giallastri (crisolito); ha la lucentezza da grassa a madreprlacea. Può essere confuso con il talco o con la giada

Proprietà: si dice che assista nell'apertura del chakra del cuore. Aumenta la fiducia in se stessi; tiene lontana la sfortuna
Disturbi: cura tutti i tipi di mal di testa e rinforza i polmoni
Associazione con i chakra: quarto

mercoledì 7 ottobre 2015

Il luppolo per i pessimi dormitori

Il luppolo è parente della canapa, si arrampica su siepi, cespugli e boschetti arrivando anche a 3 metri di altezza. Possiede fiori maschili e femminili; quelli femminili sono amenti conici che, maturando, si trasformano in piccoli coni a forma d'uovo, nei quali sono contenuti i principi attivi più importanti, gli amari, che danno il caratteristico aroma alla birra.

L'infuso di luppolo (Humulus lupulus) era consigliato già nell'undicesimo secolo dalla badessa di un convento benedettino, Ildegarda di Bingen, esperta di erbe officinali. E da allora tutti i fitoterapeuti ne hanno sostenuto l'efficacia in molti disturbi connessi con la sfera psichica e nervosa: ansia, angosce notturne, stanchezza della vita, gastrite nervosa, mal di testa, pessima disposizione al riposo.


Ribadiscono tale opinione gli esperimenti di un fisiologo, tal Gromberg: somministrato alle rane in dosi basse, il luppolo le induce al sonno, in dosi alte arriva a paralizzarle. Per queste sue qualità sedative è stato nel passato prescritto anche come anafrodisiaco, ma non si abbiano forti timori, l'azione antieccitante non è stata confermata.

I principi attivi sono contenuti nel fusto e nelle foglie di questo bel rampicante, ma soprattutto nei frutti femminili che, a scuoterli, lasciano cadere una polvere resinosa e dorata, fortemente aromatica, dal grazioso nome di luppolino. Il luppolino contiene a sua volta la luppolina, alcaloide a potere rilassante e sedativo, ma anche tonico, digestivo.

Tutti i pessimi dormitori dovrebbero far appello al luppolo e prepararsi ogni sera prima di coricarsi una tisana versando 5 decilitri d'acqua a bollore su 10 grammi di erba secca; far riposare 8 minuti. Il sapore amarognolo è gradevole.

mercoledì 23 settembre 2015

Rientro a scuola e mal di testa: prevenire con l'idratazione

Per tutti noi, al tempo della nostra adolescenza, è stato un trauma l'arrivo di Settembre e il rientro a scuola. Un trauma certo, perchè dopo le beate vacanze e il cambiamento delle nostre abitudini, riprendere i ritmi che comportano il risveglio al mattino presto per andare a scuola, l'impegno durante le ore di lezione e il rientro a casa con i pomeriggi in cui si susseguono lo studio e poi le varie attività ricreative, è difficile.


La ripresa dei ritmi autunnali e invernali può provocare infatti alcuni scompensi, soprattutto nei giovani, come dimostrato da uno studio del Nationwide Children's Hospital: aumento del mal di testa dovuto allo stress del rientro a scuola, dai nuovi cambiamenti, dalla routine e molto dalla disidratazione.

Tratto spesso l'argomento idratazione e l'importanza del bere correttamente la giusta quantità di acqua, soprattutto in caso di mal di testa. Nei bambini e nei giovani in età scolastica la cattiva idratazione può essere un fattore scatenante del mal di testa. La ricercatrice Ann Pakalnis, neurologa e direttrice della Comprehensive Headache Clinic ha infatti spiegato:  "Quando le famiglie si presentano in clinica per segnalare che il proprio figlio soffre di un forte mal di testa, ci accorgiamo che solitamente queste richieste aumentano durante l’anno scolastico. Così abbiamo deciso di fare una ricerca accurata e vedere se ci fossero state più visite nel periodo autunnale e con quali variazioni durante l’anno”.

Che cosa è emerso dallo studio?  E' stato sottolineato che l’aumento del mal di testa nei bambini dai 5 ai 18 anni di età, aumenta nel periodo autunnale. Tale fenomeno è causato sia dalla ripresa della vita scolastica, che dalla scarsa idratazione. Una buona idratazione è un efficace aiuto contro l'emicrania, anche se non è tutto, come sottolineato dal dottor Howard Jacobs, specialista dei disturbi dell’emicrania nei bambini, che spiega come il mal di testa si può prevenire mangiando tre pasti al giorno, dormendo a sufficienza durante la notte e assumendo la giusta dose di liquidi.


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