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martedì 17 maggio 2016

Unghie: rimedi alle micosi

Unghie: rimedi alle micosi. Per le micosi alle unghie, ci sono vari rimedi naturali da poter usare insieme ad alcuni piccoli logici accorgimenti per prevenirle. 


Le unghie possono essere vittime di funghi che generano le ben note micosi o onicomicosi. Le micosi se trascurate o non trattate adeguatamente possono nei casi più gravi portare alla rimozione chirurgica dell'unghia. Queste affezioni si manifestano spesso con il cambiamento della colorazione dell'unghia, che può variare dal  bianco al giallastro sotto la punta delle unghie di mani e piedi.


Nella maggior parte dei casi le micosi delle unghie interessano i piedi, che per gran parte dell'anno sono chiusi nelle scarpe dove solitamente si crea un ambiente caldo/umido che favorisce il proliferare dei funghi. I funghi però si possono anche contrarre in luoghi come spiagge e piscine.

Le micosi delle unghie inoltre necessitano per guarire di tempo, cure e costanza . Per contrastarle possiamo comunque ricorrere ad alcuni rimedi naturali e in ogni caso ciò non ci esime da alcune pratiche quotidiane per la prevenzione. E ora vediamo i rimedi.

Alimentazione: la migliore prevenzione contro le malattie passa per l’alimentazione. Per prevenire e contrastare l’onicomicosi può essere utile limitare il pane e prodotti contenenti lieviti, inclusa la birra. Melgio ridurre il ricorso a zucchero o prodotti dolcificati. Via libera invece a tutti quegli alimenti o bevande che contribuiscono a tenere alte le risposte immunitarie dell’organismo, come Tè Pu-Erh, yogurt e tanta frutta e verdura di stagione.

Aceto: è capace di inibire la crescita di alcuni tipi di batteri. Si può fare quotidianamente un pediluvio di 15-20 minuti in una miscela composta per un terzo di aceto bianco e per due terzi d’acqua tiepida. Fate attenzione: i soggetti più sensibili potrebbero andare incontro ad irritazioni della pelle, in questo caso è opportuno ridurre le quantità di aceto. Terminato il pediluvio è infine importante risciacquare e asciugare molto accuratamente i piedi.

Tea tree oil: applicato direttamente sull’unghia infetta, o diluito in acqua come pediluvio. E’ sufficiente far cadere qualche goccia di olio dell’albero del tè (Melaleuca alternifolia) direttamente sulla zona infetta e lasciar asciugare. I principi di tale olio sono infatti in grado di danneggiare la membrana del fungo senza intaccare i tessuti sani.

Aglio: grazie al suo elevato potere antibatterico e antimicotico. E’ possibile ridurne a poltiglia uno spicchio, da applicare sulla parte interessata, avvolta in garza sterile.

Sale da cucina: per pediluvi da arricchire con qualche chiodo di garofano, per migliorarne l’efficacia antibatterica.

In ogni caso la prevenzione è sempre la migliore arma, perciò è necessario combattere l'umidità lasicando  respirare i piedi, quindi è bene approfittare dei mesi più caldi per indossare scarpe aperte, e  in inverno evitare scarpe troppo strette. Inoltre è bene asciugare sempre perfettamente i piedi dopo averli lavati. Potete chiedere al vostr oerborista di fiducia gli oli essenziali più adatti, come la lavanda ad esempio,  con specifico potere antimicotico, antisettico e disinfettante, specifici per la cura e pulizia dei piedi.

Usate inoltre la logica, ed evitate di camminare scalzi in luoghi pubbici, in special modo nei locali doccia di piscine o palestre. Tagliate le unghie nel modo corretto, evitando di andare troppo in profondità, creando bordi regolari e lasciandole appena più lunghe della pianta del piede, avendo cura di sterilizzare strumenti quali forbici e tagliaunghie se vi è il sospetto di una possibile infezione in corso. In questo caso sarebbe bene anche lavare in lavatrice con acqua calda calzini e indumenti venuti a contatto con le parti interessate. Altrettanto importante è evitare di condividere asciugamani, scarpe e altri oggetti personali .



giovedì 5 maggio 2016

Dieta MIND contro l'Alzheimer

Dieta MIND contro l'Alzheimer, una malattia che non perdona, ma che grazie alla continua ricerca scientifica può essere almeno in parte prevenuta grazie ad una sana alimentazione. 


L'Alzheimer è una delle malattie più crudeli, una malattia senza ritorno. Ma la scienza non si ferma e gli studi in merito sono davvero molti, tutti con l'intento di prevenirla. Attualmente, uno studio pubblicato su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association ha messo in evidenza il ruolo fondamentale giocato dalla dieta nello sviluppo di questa malattia.


Un’alimentazione, ricca di frutta, di verdura, di cereali e di olio d’oliva e povera di grassi animali: non per niente, la dieta mediterranea è riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità sembra essere una delle chiavi della prevenzione.

Gli effetti benefici della dieta mediterranea sono da ricondurre alla combinazione degli acidi grassi insaturi contenuti ad esempio nell’olio d’oliva, o nelle noci, e dei nitrati contenuti in verdure quali spinaci, sedano e carote. La combinazione di questi due elementi provoca una reazione chimica che a sua volta dà il via alla formazione di una nuova molecola, gli acidi grassi “nitro” che abbassano la pressione arteriosa.


La dieta MIND si ispira alla dieta mediterranea e alla dieta DASH (una dieta specifica contro l’ipertensione) dando origine a un tipo di alimentazione sana e completa a base di frutta, verdura, carni bianche, pesce, noci, bacche, semi da consumare quotidianamente, in proporzioni variabili. Le verdure e le noci vanno mangiate tutti i giorni, mentre le carni bianche e la frutta possono essere mangiate sono un paio di volte alla settimana. Tra le bacche, vengono raccomandate soprattutto le fragole e i mirtilli, che proteggono il cervello.


Oltre a questi alimenti di base, la dieta MIND elenca alcuni cibi da evitare, anche se non completamente. Carni rosse, grassi animali, fast food, fritti, alimenti non del tutto vietati ma da limitare il più possibile. Ad esempio, non bisogna superare un cucchiaio di burro al giorno.


La dieta MIND presenta due vantaggi: il primo è di ridurre del 53% il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer se seguita alla lettera. Il secondo, è che anche se seguita non proprio alla lettera autorizzandosi alcuni sgarri questa dieta protegge comunque, anche se in maniera leggermente minore, dall’Alzheimer: infatti, chi l’applica un po’ meno rigorosamente corre comunque il 35% di rischi in meno di ammalarsi rispetto a chi non la segue per niente.

martedì 12 gennaio 2016

Pelle secca: metodi naturali per curarla

Si dice che la pelle secca sia una pelle molto bella perchè sottile e senza brufoli, ma a tanta bellezza si associano i problemi di nutrimento e idratazione, soprattutto in inverno quando le basse temperature la arrossano e la scrapolano più di quanto non lo sia già di suo. Perciò perde elasticità e tonicità. 
Una delle sensazioni più fastidiose è quella di sentirla tirare, un problema quello della pelle secca che non è sempre e solo del viso ma anche del resto del corpo, io ne sono un esempio. Allora quali rimedi?



Fermo restando il fatto che io sono sempre per i rimedi naturali ove possibile, possiamo far qualcosa anche nel senso della prevenzione:
-Mantenere la pelle sempre ben idratata, bevendo molta acqua, almeno 2 litri al giorno;
-Consumare cibi ricchi di fibre e acqua, quindi consumare molta frutta e verdura;
-Non esporsi a fonti di calore intense e dirette come stufe e camini, anche se il freddo è eccessivo questo causerebbe un forte sbalzo di temperatura che non farebbe altro che peggiorare il danno;
-Evitare di utilizzare acqua eccessivamente calda quando ci si lava poiché questo priverebbe la pelle dei suoi olii naturali;
-Evitare l’ uso di detergenti e saponi aggressivi;
-Evitare il profumo;
-Consumare alimenti ricchi di minerali e vitamine, soprattutto quelle del gruppo A ed E.

Detto questo si può creare una propria crema idratante davvero efficace:
-1/4 di burro di cacao;
-1 cucchiaio di olio di cocco;
-2 cucchiai di olio di mandorle dolci;
-1 cucchiaio di olio di sesamo;
-1 cucchiaio di cera d’api grattugiata.

Sappiate inoltre che vi sono molti prodotti naturali estreamamente adatti alla cura della pelle secca, ad esempio l’Olio di Cocco Vergine,  quello di oliva, di mandorle dolci; questi tre oli hanno un forte potere idratante ed emolliente e ne bastano poche gocce al giorno per ridonare elasticità e tonicità alla pelle danneggiata. L’ olio di oliva è molto indicato anche per la prevenzione, se usato quotidianamente rende la pelle più morbida e vellutata. In generale tutti gli olii hanno proprietà emollienti e idratanti e se combinati con altri prodotti appropriati si riesce a creare una maschera e un prodotto ottimo per la nostra pelle.

Tra gli alimenti per la pelle secca ci sono il miele, lo yogurt, l’ avocado e la farina di avena. Il miele lo si può utilizzare anche puro e lo si può applicare anche direttamente sul viso o sulla zona da trattare, bisogna lasciarlo agire per circa 15 minuti per ottenere gli effetti benefici ed emollienti sulla nostra pelle. Una miscela di miele, olio di rosa mosqueta e un tuorlo d’ uovo è un’ ottima maschera da lasciare in posa per circa 10 minuti. La farina di avena aiuta a reidratare la pelle in quanto la deterge e la nutre a fondo, aiuta a rimuovere le impurità e libera i pori.

Poi c'è l’avocado è alla base di molte maschere idratanti perché è ricco di fibre e acqua ed ha proprietà ammorbidenti e lenitive. Non dimeticate l’ Aloe vera,  molto utilizzata nella prevenzione e nella cura della pelle secca e screpolata in quanto è una pianta rinfrescante e tonificante e aiuta a dare sollievo in questi processi di arrossamento.

NOTATE BENE: tutti i trattamenti naturali devono avere una certa continuità nel tempo perché per agire c’è bisogno di diverse applicazioni giornaliere. Bisogna inoltre ricordare di evitare il fumo, la caffeina e gli alcolici che accellerano l’ invecchiamento della pelle.

venerdì 18 dicembre 2015

Prevenzione dei tumori: due ricette con il tè verde

Nel 1985, un medico giapponese, Hirota Fujiki, direttore dell'Istituto Saitama di ricerca sul cancro, a Komuro, ha condotto uno studio sulle proprietà anticancerogene del tè verde. Nel tè verde infatti è stata isolata una sostanza: l'Epigallocatechingallato che sembra inibire la cancerogenesi.

Per prevenire l'insorgere dei tumori, possiamo usufruire di due infusi di tè verde, il primo come preventivo dei tumori al seno e ai polmoni, mentre il secondo è preventivo dei tumori allo stomaco, all'esofago e al seno. Ecco le de ricette:
Tè anticangerogeno all'asparago:
8 grammi di Tuber Asparagi cochinensis
1 grammo di tè verde
Tagliate l'asparago in pezzi, aggiungetevi le foglie di tè verde e coprite con acqua bollente per l'infusione: consumate a piacere dopo 5 minuti
Tè all'aglio antitumorale e antinfiammatorio:
9-25 grammi di bulbo d'aglio
1 grammo e mezzo di tè verde
25 grammi di zucchero di canna
Ridurre in poltiglia l'aglio pestato, miscelato con le foglie di tè e lo zucchero di canna. Mettete in infusione per 110 minuti in mezzo litro d'acqua bollente e assumete la tisana a qualsiasi ora. Con gli stessi ingredienti si ottengono tre infusioni giornaliere.


lunedì 17 agosto 2015

Erbe e cure, la medicina nell'epoca moderna

In questi ultimi quattro secoli la medicina passa da una visione fondamentalmente galenica ad una strettamente scientifica. Sotto lo l'influsso delle scienze si capillarizza la sperimentazione e vengono fondate accademie per la conservazione e trasmissione dei dati. Si precisa l'anatomia e la funzione specifica dei vari organi. Si cominciano a diversificare le varie branche della medicina; dapprima la iatromeccanica (la circolazione sanguigna, sistema scheletrico muscolare), la semeiotica (descrizione dei sintomi diagnostici), la fisiologia, l'igiene, l'epidemiologia...; più tardi la genetica, la psichiatria, la neurologia, la farmacologia, la biochimica, la micorbiologia.

 Le altre scienze forniscono una strumentazione sempre più puntuale: dal microscopio al termometro chimico, allo stetoscopio che soppianterà il tradizonale "colpo d'occhio", all'oftalmoscopio, allo sfigmomanometro, al microscopio elettronico, dai raggi X all'ecografia, alla TAC, alla risonanza magnetica, al laser.... Insomma, nel giro di quattro secoli, si opera il passaggio irreversibile da una medicina "artigianale" ad una medicina scientifica. Ma a fianco di questa medicina ufficiale, ha continuato a camminare una medicina più antica e più povera, meno eclatante, meno rapida ma anche meno invasiva che, utilizzata alla luce delle moderne acquisizione scientifiche, può svolgere una funzione importante nella cura di tante fastidiose malattie e soprattutto nella loro prevenzione.

 E' la fitoterapia, la medicina derivata dalle piante e da tante erbe ricche di elementi curativi. Gli stessi utilizzati spessissimo dalla medicina ufficiale per la preparazione dei suoi prodotti farmaceutici.
MEMENTO: con l'aiuto della chimica e della biologia si sono isolati i principi attivi delle piante medicinali. Dagli inizi del XIX sec. si sono introdotti nuovi farmaci con larielaborazione chimica di detti principi. Nel XX sec. il medicinale chimico prende il sopravvento. Negli ultimi decenni  rivalutazione dei rimedi  naturali  e nuovi studi di settore.


venerdì 15 maggio 2015

Capelli grigi, prevenzione e rimedi naturali

I capelli grigi oggi non piacciono più, inutile stare a pensare a simbolismi di saggezza, maturità, sobrietà e quant'altro, li consideriamo antiestetici e poco giovanili. Ovviamente l'alternativa è la tintura, che possiamo fare nel salone del parrucchiere o a casa con prodotti che solitamente hanno contenuti chimici piuttosto aggressivi, come l'ammoniaca. Ma anche Madre Natura ha i suoi rimedi, e noi possiamo passarli in rassegna per vedere quale di questi fa per noi. Prima però cerchiamo di spiegare perchè i capelli perdono il loro colore naturale.


Quando le cellule chiamate melanociti smettono di produrre melanina, il pigmento che colora i capelli, compaiono quelli bianchi. Un processo questo che è inevitabile con il passar del tempo e con l'età, ma se per gli uomini spesso coincide con l'aumento del fascino, a noi donne invece fa l'effetto opposto.

Come prevenzione possiamo introdurre nella nostra dieta cibi o integratori ricchi di vitamina B, ad esempio uova, cereali integrali, succo di carota. Un precoce imbiancamento può anche essere dovuto a mancanza di ferro, però i fattori che influenzano la produzione di melanina sono di solito genetici ma dipendono anche dal grado di esposizione ai raggi ultravioletti. Inoltre un oligoelemento importante nella prevenzione è il rame, che si può trovare sia sottoforma di integratore che in alimenti come lenticchie, cereali integrali, avocado, madorle e farina di soia.  E ora vediamo i rimedi naturali.


Cipolla:  massaggiate il cuoio capelluto con succo di cipolla,  la catalasi, un enzima della cipolla, diminuisce il perossido di idrogeno che si accumula nei follicoli dei capelli e causa ingrigimento.

Avocado: grazie ai minerali, acidi grassi e vitamina E con proprietà ristrutturanti, idratanti e antiossidanti previene l’invecchiamento dei capelli. Macinate un avocado maturo e applicate la pasta sul cuoio capelluto, lasciare agire per 20 minuti e risciacquare.

Henné: è polvere risultante dalla macinazione dell'arbusto chiamato henné, ed è un colorante naturale dei capelli molto popolare. Miscelate la polvere con un po’ d’acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo, applicate sui capelli e lasciate agire.

Foglie di noce: mettete le foglie di noce in acqua bollente per 15 minuti e applicare ai capelli.

Lozione alla salvia: è adatta per i capelli scuri. Fate bollire per 30 minuti foglie di salvia, fate raffreddare e applicate sui capelli.

Rosmarino: per il tono del colore e indebolire il grigio, un infuso di rosmarino è la soluzione ideale, grazie ai suoi alti livelli di acido caffeico e acido rosmarinico, due potenti antiossidanti. La preparazione è molto semplice, dovete solo fare l'infuso, lasciar riposare e applicare sui capelli senza risciacquo.

Zenzero: si utilizza per aumentare la circolazione del cuoio capelluto aiutando la crescita dei follicoli piliferi (ghiandole che producono il capello). Mettete a bollire dell’acqua e quando bolle aggiungete dello zenzero grattugiato. Fate bollire 15 minuti e applicate al cuoio capelluto.

Edera: l’estratto di foglie di edera è ottimo per coprire i capelli bianchi. Aggiungete tre manciate di foglie d’edera in un litro d’acqua e fate cuocere a fuoco basso, lasciare raffreddare e applicare.

Olio di jojoba:  facilmente assorbito dal cuoio capelluto, un massaggio è un ottimo modo per dare un’idratazione profonda e combattere i capelli grigi.

Germe di grano: mescolato a yogurt e miele, per le sue proprietà antiossidanti previene la comparsa dei capelli grigi. Applicate su capelli asciutti mezz’ora prima di lavarli con leggeri massaggi penetranti.





giovedì 16 aprile 2015

Gravidanza e Disidratazione: riconoscerla e combatterla

Anche in gravidanza si può essere soggetti a disidratazione, soprattutto nei primi tre delicati mesi di gestazione. E' bene capirne le cause e i segnali per combatterla, quindi vediamo alcuni suggerimenti per non farsi sorprendere impreparate.


Durante i primi mesi, se non viene garantito il giusto apporto idrico, possono presentarsi due problemi:
Per la mamma: la disidratazione può causare nausea. Se la mamma non beve abbastanza per evitare la disidratazione potrebbe essere necessario un ricovero.
Per il bambino: può verificarsi una mancanza di liquido amniotico che può portare il bambino a giacere contro l'utero (invece di galleggiare nel liquido amniotico) e, quindi, c'è il rischio che possano insorgere di eventuali deformità per braccia, gambe e piedi.

Ecco quali sintomi non vanno sottovalutati e che sono spia di squilibrio idrico:
Sete: ascoltate il vostro corpo, se hai sete, il corpo sta cercando di dirvi qualcosa. L’ideale è bere almeno un bicchiere d'acqua all'ora (o più se necessario).
Vertigini: la disidratazione può portare a sensazioni di vertigini o stordimento, in particolare quando si sta in piedi o in procinto di chinarsi. Ciò è dovuto alla bassa pressione sanguigna causata dalla disidratazione.
Mal di testa: fondamentale assicurarsi di bere almeno 10 bicchieri di acqua al giorno.
Urine giallo scuro: in gravidanza l’assunzione di vitamine può causare anche delle urine più scure, quindi bere la giusta quantità di acqua permette a queste vitamine di essere “utilizzate” dal corpo nella maniera più corretta.

Perciò in gravidanza è necessario aumentare l’assunzione giornaliera di acqua, specialmente anche in vista della stagione estiva quando vi esporrete al sole, ma non solo quando viaggiate o quando ci sono alti tassi di umidità. Una spruzzata di limone, lime o mirtillo può aiutare anche l’assimilazione da parte dello stomaco e la gradevolezza del gusto. Limitare al massimo il consumo di quelle bevande che facilitano la diuresi e quindi la perdita di liquidi.

lunedì 17 febbraio 2014

Utilizzi della Propolis

Ultimo capitolo di questa nostra breve indagine verterà su come utilizzare la benefica Propolis.

COME UTILIZZARLA
Associata all'echinacea, la propolis può essere utilizzata per la prevenzione delle sovrainfezioni batteriche durante le infezioni virali (anche nei bambini). A queste infezioni virali, molto comuni nella stagione fredda, possono infatti sovrapporsi anche delle infezioni batteriche, dette appunto "sovrainfezioni". La propolis, conosciuta come antibiotico naturale, rappresenta in questo ambito una importante opportunità. Se il medico dovesse, a causa della malattia, iniziare una terapia antibiotica, non è necessario sospendere l'assunzione di propolis. Anzi, questo rimedio fornisce all'organismo un aiuto in più. Qui di seguito alcuni consigli per l'assunzione
Adulti: 30 gocce  3 volte al giorno, a digiuno. Perchè sia efficace la propolis va assunta per almeno dieci giorni consecutivi. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, la propolis si può usare localmente in caso di gola arrossata e dolente,se non ci sono complicazioni come febbre. A questo scopo si possono utilizzare preparati in spray o in soluzione, oppure sciacqui con 10-30 gocce di propolis diluite in un bicchiere d'acqua.
Bambini: è preferibile non utilizzare le soluzioni alcoliche, meglio orientarsi sull'estratto analcolico. La quantità da assumere varia con l'età.
La porpolis esiste in viarie formnulazioni, non solo gocce, ma anche capsule, sciroppi, colluttori ecc.

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