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mercoledì 6 aprile 2016

Gli oli essenziali per contrastare la rabbia

Tutti noi sappiamo quanto sia difficile controllare la rabbia, e lo stress che subisce il nostro corpo a seguito di una forte arrabbiatura. Ma possiamo, pur lavorando su noi stessi aiutarci anche con gli oli essenziali. Ecco come. 

RABBIA

Inalazione secca e diffusione ambientale: Arancio dolce, Benzoino, Camomilla blu, Lavanda, Lemongrass, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa, Sandalo, Storace, Ylang-Ylang. Miscela calmante (ciascun olio in quantità uguale agli altri): Lavanda, Palmarosa, Sandalo.

Massaggio e bagno: Arancio dolce, Benzoino, Ginepro bacche, Lavanda, Lemongrass, Palmarosa,
Sandalo, Storace, Vaniglia, Ylang-Ylang. Per il massaggio e il bagno conviene provare oli diversi da
quelli usati in inalazione secca e diffusione ambientale.

Uso interno: Arancio dolce, Camomilla blu, Galbano, Melissa, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa,
Vaniglia.

sabato 2 aprile 2016

UNA LETTERA D'AMORE (illusioni di gioventù)

Ogni tanto, mi capita di riordinare libri e vecchi quaderni che riposano placidi sugli scaffali delle mie librerie. Nel tentativo di dare un ordine logico a pagine che sembrano sconclusionate, trovo qualche vecchio pezzo di una vita che mi appare lontana e quasi sognata, come questa lettera d'amore che scrissi tanto tempo fa per qualcuno che nemmeno ne comprese il significato.

01/03/1999
Non chiedermi perché ti sto scrivendo adesso, non chiedermi perché ho ripreso a scrivere, non chiedermi perché ho meccanicamente aperto questo quaderno, dopo averne riempiti tanti e dopo averli abbandonati alla polvere di uno scaffale nascosto in una stanza ancora all'alba dell'infanzia.

Non ti saprei rispondere, ora so solamente una cosa: ti amo.
Ma non dell'amore che ci hanno insegnato, non quello dei romanzi, non quello che si sogna quando ancora non si è capito cosa sia veramente.
Io parlo di un sentimento così forte, che fa male, che fa soffrire e che, come una lama affilata e gelida, affonda proprio lì, in mezzo al cuore.

Niente romanticismo, poche sbavature da film, è la vita di questo poderoso sentimento che ci nutre; ed è come un nettare dolce, quasi un inebriante profumo che porta dentro di sé il peso e il seme di uno strazio lacerante.
Non voglio essere felice se questo porta con sé la superficialità e l'ipocrisia, il canovaccio di una fattispecie inquadrata nei canoni che la società ci rovescia addosso. Non voglio vivere la virtualità di una realtà alla quale appartengo per il solo fatto di esserci caduta.
Se l'amore è sofferenza, è disagio, è rabbia, è pianto, è capriccio, allora per quanto possa essere duro da vivere, è questo che voglio.

E se la lontananza può avere effetti così devastanti dentro me, accetto anche la devastazione, perché trionfi quel sottile dolore misto a felicità che è fiorito in quel piccolo paradiso che io stessa ho creato nel mio cuore.
Ho perso anche questa battaglia verso e contro di me, poiché avevo giurato e spergiurato che non ci sarebbe stato più spazio nella mia vita per il dolore: no, non per il dolore, ma per il vuoto lancinante e profondo che ho e che sento grande, più grande!

Probabilmente stai dormendo, e io invece sono qui, a pensare che non ci sei, che mi manchi, e che quasi non ha senso il trovarmi qui.
Vorrei dividere con qualcuno tutto questo mio arrovellio, un rimuginare continuo, ma non resta altro che scriverlo, non ho altra scelta non credi?
Ho paura che questo incendio mi consumi, ho paura che tu te ne vada con questa storia e sai perché? Lasceresti dietro di te un deserto.

L'amore che c'è in me è così grande che non può essere rinchiuso in ordinati e forti argini, devi essere tu a trovare il modo di sfruttare l'energia che da esso promana; non troverai mai acque calme, ma una laguna che riposa su un vulcano ancora in piena attività.
Riconosco di avere dei lati che sono oscuri anche a me stessa, che sono lunatica, collerica, intollerante, dispettosa; a volte, e sono molte quelle volte, mi fingo indifferente.

Ma io devo nascondermi, devo ripararmi, se non voglio essere soffocata dai miei stessi sentimenti: al centro di tutto ci sei tu.
Guardami, e non fermarti agli occhi, ogni respiro, ogni sguardo, ogni battito di questo cuore ballerino, prima che per me, è per te.


sabato 5 marzo 2016

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, è come cercare di far prendere a qualcuno una palla, che inevitabilmente rimbalza su un muro trasparente e torna indietro. Cerco invano di far capire che la mia vita è totalmente cambiata da un anno a questa parte e che vi sono cose che forse, non potrò fare mai più. Spiego, cercando le parole più semplici affinchè il ricevente comprenda che la mia vita è su una strada diversa, ma son parole buttate al vento.

Quando il tuo corpo subisce un trauma importante a seguito del quale si è dovuto intervenire chirurgicamente, ne scaturiscono alcune conseguenze, inevitabilmente. Tutto ciò che eri abituato a fare, tutto quello che caratterizzava la tua vita cambia, e di conseguenza, si è costretti a cambiare le proprie abitudini. Coloro che ci circondano dovrebbero essere in grado di capire, anche solo osservandoci, ma non sempre è così. Se sei  costretto a convivere con il dolore fisico tutti i giorni, se devi stare attento ai movimenti che fai, se devi costantemente tenere una speciale tabella di marcia di esercizi fisici, se quando devi alzarti dal letto devi mettere in atto una serie di azioni particolari, la tua vita non è più quella di prima. Ma con alcune persone è come parlare al vento. La loro mente è predisposta a pensare che fatto l'intervento tutto è risolto. Si può essere così ciechi e ottusi? Come far capire che anche la nostra mente e non solo il corpo subisce le conseguenze di tale radicale cambiamento? 

E' semplice: non si può. Si potrebbero usare tutte le lingue del mondo,  fare un disegnino,  usare il linguaggio più basso ed elementare, questo non porterebbe assolutamente a niente. 
In principio è incredulità, poi rabbia, quindi delusione, e infine rassegnazione
E' come trovarsi di fronte ad un bivio,  la biforcazione di una strada familiare che si si divide e ti costringe a scegliere, o da un lato o dall'altro, è la via di mezzo che manca.

L'obbligatorietà di questa scelta, comporta l'acquisizione e la perdita. L'acquisizione di nuove abitudini, di una nuova visione della vita da parte del soggetto agente, la perdita di ciò che era prima e di coloro che non accettano questo cambiamento. 
La mia strada adesso è nuova, profondamente diversa, ed esclude sordi e ciechi all'evidenza. Il mio percorso adesso lascia alcuni ed acquisirà altri, perchè su questo treno, che è la vita, fatto di stazioni, nel nostro scompartimento ci sono viaggiatori che salgono, altri che scendono, ma solo pochi che ci accompagnano fino in fondo.


mercoledì 11 novembre 2015

Fegato e suoi disturbi: un aiuto dagli oli essenziali

FEGATO

Oli con effetto stimolante per il fegato pigro (persone lente, stanche, poco attivE ): Basilico, Geranio, Ginepro bacche, Menta piperita, Pepe nero, Rosmarino, Verbena odorosa.

Oli con effetto calamante per squilibri di fegato che provocano nervosismo, euforia, tendenza ad arrabbiarsi: Camomilla romana, Mimosa, Neroli, Rosa, Vetiver.

Oli armonizzanti utili in certi disordini epatici: Elicriso, Galbano, Salvia.

Scegliere, secondo il caso, 2 oli diversi della stessa categoria da utilizzare separata mente in inalazione secca e diffusione ambientale (più volte durante la giornata), e da miscelare invece in parti uguali per il massaggio e il bagno.


Miscela stimolante per disturbi di fegato che inducono letargìa, stanchezza, scarso interesse per
il mondo circostante: in inalazione secca e in diffusione ambientale utilizzare in parti uguali Ginepro
bacche, Menta piperita e Rosmarino (sul fazzoletto bastano 2 gocce di ciascuna essenza stillate l'una
sull'altra); in 50 ml di crema base neutra aggiungere 8 gocce di ciascuna delle 3 essenze, mescolare
a lungo con un cucchiaino di vetro, ceramica, legno o plastica (non utilizzare strumenti di metallo:
meglio di tutto è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce). Applicare la crema così creata 2 volte
al giorno sulla zona del fegato e massaggiare .

Miscela calmante per disturbi di fegato che inducono agitazione, rabbia, iperattività, eccitazione
sessuale: in inalazione secca e in diffusione ambientale utilizzare in parti uguali Bergamotto, Maggiorana e Nardo (sul fazzoletto bastano 2 gocce di ciascuna essenza stillate l'una sull'altra); in 50
ml di crema base neutra aggiungere 8 gocce di ciascuna delle 3 essenze, mescolare a lungo con un
cucchiaino di vetro, ceramica, legno o plastica (non utilizzare strumenti di metallo: meglio di tutto
è il vetro, ad esempio una pipetta contagocce). Applicare la crema così creata 2 volte al giorno sulla
zona del fegato e massaggiare .

Uso interno con effetto stimolante: Basilico, Ginepro bacche, Menta piperita, Pepe Nero, Rosmarino.

Uso interno con effetto calmante: Camomilla romana, Mimosa, Neroli, Rosa, Vetiver. Se
il profilo della persona rispecchia almeno in parte quello dell'essenza, per uso interno si possono
anche sperimentare: Elicriso, Galbano, Salvia.




domenica 6 settembre 2015

Il volto senz'anima

Voglio un viso che non ha mimica, uno di quei visi che non si capisce mai che espressione hanno. Son quei visi in cui non si legge l'ombra di un'emozione, in cui non c'è riso, e se le labbra si atteggiano a riso, il resto del volto non ride con le labbra; non si vedono mai lacrime, visi in cui la fronte non si acciglia, gli occhi che sembrano senza vita anche quando piangono, nei quali non si accende mai luce alcuna, neanche il bagliore dell'ira,  dell'odio, o la radiosità.

Sì, bonariamente li invidio, perché sono quei volti che non permettono a nessuno di decifrarli, e quindi sono al riparo dagli sguardi indagatori altrui, e  non possono essere interpretati.
Non è il mio caso. Sul mio viso si legge tutto, basta un movimento di un sopracciglio, la piccola contrazione di un muscolo della bocca, e il mio viso rivela al mondo quello che la mia anima prova.

E se mai riesco a concentrarmi sul  super controllo di ogni nervo, i miei occhi non fanno che tradirmi.
Posso urlare al mondo intero che non ho nulla, farci un bel comizio, ma il mio viso parla al posto mio come la peggiore delle comari. E convivere con una becera comare non è affatto utile, poiché essa mette in piazza ciò che tu non vorresti mai far sapere al mondo.

Del resto è sicuro che il mondo di questo se ne approfitta e gioca con questa debolezza come se niente fosse. Quando rido o sorrido non lo faccio solo con la bocca, ma con le guance, gli zigomi, la fronte, gli occhi da cui si sprigiona luce, e che accompagno con una gaia voce; allo stesso modo la mia espressione cambia con la rabbia, la bocca si distorce, le mascelle si serrano, le sopracciglia si contraggono, gli occhi emanano piccoli lampi.

Il pianto disfa i miei tratti, li devasta, il sangue affluisce alle guance, la pelle si chiazza di rosso, le lacrime seccano la mia pelle, le labbra tremano, e trema tutto il corpo. Impossibile mentire, si vede benissimo che ho pianto anche ore dopo....

Ecco perché vorrei avere una gomma con cui poter cancellare e ridisegnare il mio viso all'occorrenza, acconciarlo a mio piacere, in modo da non lasciar trapelare il benché minimo spasmo.
Il salvifico viso senz'anima, con cui puoi sempre presentarti, qualunque sia l'occasione, che non parla per te, che mente spudorato.
Marmoreo viso, fermo, incorruttibile, sibillino, senza dubbi, senza domande, senza perché.


domenica 28 giugno 2015

Calluna vulgaris o Heather, il fiore di Bach per egocentrici ed ipocondriaci

I nomi inglesi dei fiori di Bach non sono molto belli, io preferisco di granlunga quelli latini, ma è pur vero che in questo modo si identificano meglio. Così è per Heather o Calluna Vulgaris/Erica, fa parte della famiglia delle Ericacee ed è comune in Europa e Sud Africa. E' un piccolo arbusto ed i suoi fiori sono di colore lilla, violaceo, decorativa e selvaggiamente bella. Questo fiore è carattersitico delle personalità  richiestive, bisognose di attenzione ed affetto, sono sempre al centro dell’attenzione attraverso una predominante loquacità si mettono in mostra.


Il dott. Edward Bach le definisce in questo modo: “… coloro che sono sempre alla ricerca di qualcuno che possa far loro compagnia, perché hanno bisogno di parlare delle proprie cose con gli altri, qualunque possa essere l’argomento… ” per questo temono la solitudine, che è provocata poi dal continuo allontanamento degli altri. Si preoccupano dei problemi esterni,  di quelli quotidiani, lo fanno sempre con ottime intenzioni, amano prendersi cura delle persone in difficoltà, ma nel cercare di fare tutto ciò rischiano di essere aggressive e predominanti e di non aiutare poi concretamente chi ha realmente necessità.

Talvolta  reagiscono con la rabbia se si rifiuta il loro aiuto o consiglio, pertanto scovano tutti i mezzi che hanno a disposizione affinché l'altro si possa convincere e spronare che sia giusto il loro suggerimento. La tendenza caratteriale è che vorrebbero che la gente dipendesse sempre da loro, sperimentando piacere nel sentire che sono utili e di aiuto nelle avversità altrui. Il beneficio che emerge dall'assunzione di questo rimedio  è che gli interlocutori degli Heather non vengono più assorbiti dalla loro vitalità eccessiva, ma si sentono compresi e realmente aiutati, poiché la trasformazione con questo fiore porta a prendere in considerazione i problemi del prossimo, senza sfociare in monologhi continui, dunque questi caratteri riescono a divenire empatici e generosi.

 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Il dott. Edward Bach descrive anche l’uso di Heather così: “… quando qualcosa dentro di noi, una malattia per esempio, si focalizza la nostra attenzione, è molto utile l’uso di Heather, perché oltre a non sentirci bene, può darsi che non vogliamo sentirci bene e ciò che vogliamo è pensare al nostro io ed a quanto “sto soffrendo”, Heather è indicato per sradicare quell’io…”. Egocentrismo, eccessiva concentrazione su se stessi e logorrea.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Empatia, altruismo, generosità con comprensione e capacità di ascoltare l’altro.

E' dunque il rimedio adatto per coloro che si fanno talmente prendere da loro stesse, da non essere più in grado di creare una vera comunicazione con l’esterno ed il prossimo. Sono persone sanguigne, vigorose, piene di energia. Vivono in uno stato iper-eccitato ansioso per il benessere degli amici e parenti che disperatamente provano con violenza a correggerli e a portarli su una loro strada. Di conseguenza, le persone Heather, soffrono di problemi di cuore, palpitazioni, mal di testa lancinanti, isterie, crisi d’asma, indigestioni, causate sempre da un'ansia emotiva, in verità non presentano patologie gravi, bensì hanno malattie leggere costantemente nella quotidianità per tutta la vita, perciò si notano in loro innumerevoli fastidi e disturbi che le fanno vivere male. Fiore prezioso per coloro che si sentono egocentrici e ipocondriaci, che hanno desiderio di ascoltare di più il prossimo, che hanno tanto fiducia in sé e che si sentono competenti da non dubitare mai delle proprie capacità di consigliare o dare supporto.



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