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sabato 18 giugno 2016

Querciola, racca, ragia, regger l'anima co denti

Querciola, racca, ragia, regger l'anima co'denti per dire capriola, gentaglia, inganno e debolezza cronica


QUERCIOLA: capriola. "Far querciola" è stare a testa in giù e gambe in aria. Si dice anche "quercia ritta". E' famosa la storiella di quel prete piemontese che venne mandato in una parrocchia della campagna toscana. Uno dei primi giorni, un bambino, in confessione, fra i suoi peccatucci gli disse di aver fatto una "querciola" in classe mentre la maestra era voltata alla lavagna. Il prete, non sapendo cosa fosse la "querciola", chiese spiegazioni e il ragazzo si offrì di darne un esempio subito, lì sul posto. Così l'incuriosito sacerdote si affacciò alla tendina del confessionale e il ragazzo si mise in testa a giù e a gambe in aria. Due vecchine che aspettavano il loro turno per confessarsi pensarono che fosse una penitenza nuova di quel prete forestiero e colte dal panico scapparono a casa a mettersi le mutande.


RACCA: gentaglia; compagnia equivoca. "Far racca" significa far baccano smodato e anche mettersi d'accordo con qualcun poco raccomandabile

RAGIA: inganno; astuzia. "Scoprire la ragia"; "Capire la ragia". Ragia, per l'esattezza, è la resina del pino e serve, tra l'altro, a preparare la pània per catturare gli uccelli i quali vi rimangono invischiati e prigionieri: da qui il significato di "inganno"

REGGER L'ANIMA CO' DENTI: modo di dire per definire una persona estremamente debole, magra, rifinita. Come "star ritti per scommessa"

venerdì 21 agosto 2015

Benzoino, olio essenziale |

Nome botanico: Styrax benzoin
Famiglia: Stiracee
Provenienza: Asia
Estrazione: dalla resina
Profumo: balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: cicatrizzante, antisettico, energizzante, tonico, espettorante
Principali indicazioni: cura della pelle, ferite, dermatiti, tosse, bronchite, tensione nervosa, stress, dolori reumatici

Il benzoino è un grande albero originario delle Indie orientali. La resina da cui si ottiene l'essenza fuoriesce dal tronco dell'albero, in seguito a tagli praticati lungo il fusto, che poi si indurisce a contatto con l'aria. Questa gommaresina è uno degli ingredienti classici dell'incenso di Giava e sprigiona il suo aroma, intenso e vigoroso, se sottoposto all'azione del calore. Fin dall'antichità era rinomato per le sue doti disinfettanti e curative. Gli abitanti del Borneo curavano l'emicrania aspirando il profumo della resina di benzoino e massaggiandosi con l'olio le tempie e la fronte.

Provenendo da un grande albero sotto il governo del Sole, l'essenza concentra in sè le caratteristiche di forza, calore, vitalità e vigore proprie di questa pianta. Il profumo è dolce e piacevole, l'azione è delicata tanto che può essere applicato anche sulla pelle con ulcerazioni, screpolature, bruciature, dove esercita un'eccellente azione cicatriziale e riparativa. E' efficace per i problemi respiratori, tosse, influenza, bronchite, per frizioni, bagni, inalazioni, vaporizzazioni e per infezioni delle vie urinarie. Agisce favorevolmente sulla psiche, dissipando le tensioni, rilassando, facendo da cuscinetto ammortizzatore tra noi e le situazioni stressanti.

Un massaggio avvolgente o un bagno corroborante con l'aggiuntadi qualche goccia di benzoino riportano l'equilibrio emotivo e riconciliano con se stessi e con il mondo, allo stesso modo in cui, da migliaia di anni, l'incenso di Giava continua a essere bruciato in Oriente per creare un ambiente energeticamente favorevole e propizio per la manifestazione della divinità.





mercoledì 12 agosto 2015

Erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Benzoino

Non ha nulla a che vedere con la benzina ovviamente. Non pensate a qualcosa di strano, anche il benzoino è stato creato da madre natura.

BENZOINO
Se ne usa la resina ottenuta per incisione dalla corteccia. Ha proprietà balsamiche, espettoranti, antisettiche, diuretiche, rilassanti, dermopurificanti. Si usa in caso di infiammazioni del cavo orale, faringiti, laringiti.  Assumere 20 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, fino al miglioramento. Usare la tintura madre per fare gargarismi (20 gocce in un bicchiere d'acqua).
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