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giovedì 24 settembre 2015

Esploriamo nuovi orizzonti, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Gli esseri umani sono creature piuttosto abitudinarie; pochi di noi possiedono un autentico spirito di avventura. Questa settimana, però dovremo allenarci a lasciare il nostro "porto sicuro" e salpare verso lidi sconosciuti.

  • Nei prossimi giorni dovremo provare a fare qualcosa di nuovo, che ci proietti fuori dalla solita routine. Qualcosa che non abbiamo mai sperimentato prima, che ci dia un brivido di eccitazione e ci permetta di esplorare più a fondo i nostri sensi
  • Siamo dotati di cinque sensi: vista, udito, gusto, tatto e olfatto. Chi ne ha qualcuno in meno spesso sviluppa una particolare sensibilità con uno degli altri: chi non possiede il dono della vista, per esempio, può avere un olfatto o un udito più acuti del normale. Oltre ai cinque sensi ce n'è un sesto, più o meno pronunciato in ciascuno di noi, che se viene esercitato ci fa avvicinare a gradi più alti di comprensione
  • Ogni volta che viviamo una nuova esperienza, i sensi vengono sollecitati e attivati. Provare qualcosa di diverso dal solito ci permetterà di rafforzare l'intuito e la ricettività: i sensi diventano più acuti e noi diventiamo più coscienti delle loro potenzialità. Il sesto senso si affina, regalandoci più consapevolezza e armonia spirituali
  • Il nostro obiettivo è diventare più sensibili alle nostre necessità e imparando a prevenirle attraverso utili azioni
  • E' importante che alleniamo i nostri sensi appena ne abbiamo la possiblità. Esploriamo nuove attività: non devono per forza essere complicate o costose: vanno bene anche le esperienze più semplici ed elementari, per esempio cimentarsi per la prima volta con la pittura, leggere un libro mai affrontato, assaggiare un piatto mai provato, imparare a cucinare, darsi al giardinaggio, al ricamo, ad un nuovo hobby, imparare a suonare uno strumento. Non limitiamoci: potremmo anche decidere di lanciarci in qualcosa di più movimentato, come il paracadutismo, il freeclimbing o lo sci d'acqua
  • Ci stupiremo di scoprire quanto sia appagante esplorare nuovi orizzonti. Facciamo questa prova e condividiamo la nostra esperienza con gli altri: ricordiamo che dovremmo sempre cercare di indicare a chi ci circonda le stesse fonti d'ispirazione che sono state utili a noi. Lanciamoci dunque in questa nuova esperienza settimanale

martedì 7 luglio 2015

Il pensiero positivo, il presupposto essenziale per la guarigione dalle mlattie, Conscio, Inconscio e Subconscio

L'essere umano ha il grande vantaggio di poter essere conscio di sè. Grazie a questa facoltà noi possiamo conoscere la nostra realtà e rifletterci sopra; diciamo nostra in quanto tale dal momento che è condizionata e limitata dalla percezione dei nostri sensi. I sensi ci permettono di prendere coscienza solo di una piccola parte dell'universo; più allarghiamo il campo della conoscenza, più possiamo intervenire per trasformare favorevolmente il nostro mondo, tenendo saldamente in mano le redini della nostra vita

La nostra realtà è qualcosa che creiamo noi stessi ad ogni istante con i pensieri sui quali ci sintonizziamo, con le parole che pronunciamo e con le scelte che facciamo. Nella differenza fra lo stare al timone del proprio strumento, il cervello, o essere ai suoi ordini, sta la scelta di essere il programmato o il programmatore della propria esistenza. Quest'ultimo dovrà stare ben attento a ciò che lascia entrare attraverso le porte sensoriali, in modo da non influenzare negativamente l'inconscio e il subconscio.

L'inconscio corrisponde a ciò che non è cosciente ed avviene a nostra insaputa; a ciò che pur essendo stato dimenticato continua a manifestarsi. La maggior parte delle nostre azioni sono inconsce e sono in rapporto con uno o più ricordi annidati nella nostra memoria emozionale. Possiamo affermare che l'inconscio è la posizione automatica del cervello, che fa appello al cervello limbico e all'ipotalamo. La maggior parte degli esserei umani, parla e agisce in modo automatico e non è conscia della portata dei propri pensieri e delle proprie parole. 

Il subconscio è invece l'esecutore. Non riflette ma obbedisce; una sorta di servo incredibilmente potente, ma privo di discernimento. Esso comprende messaggi semplici, immagini, direttive precise; fa appello all'ipotalamo, ma non solo. Esso ha la capacità di collegarsi all'intero sistema  che governa tutta l'attività cerebrale per manifestare nel nostro mondo l'ordine che ha ricevuto. Funziona in automatico, ma può ricevere ordini sia dal conscio che dall'inconscio

La differenza principale fra inconscio e subconscio è che il primo può essere risvegliato e diventare cosciente, ma ciò che li accomuna e che rappresenta per noi un'enorme opportunità da cogliere è che entrambi sono incapaci di distinguere fra un'immagine reale e un'immagine immaginaria e, quindi, in entrambi i casi, essa viene percepita come reale dal cervello, dal sistema nervoso e dal corpo in generale. Infatti se sognamo che qualdìcuno ci rincorre per ucciderci, sentiamo la sensazione di paura, il cuore ci batte forte e tutto l'organismo ne accusa le ripercussioni. Da tutto ciò si comprende che noi abbiamo la capacità di riporgrammarci in modo da predisporre il nostro organismo al superamento degli stati di malattia. Ciò è possibile grazie al pensiero positivo. Domani vedremo come.


domenica 31 maggio 2015

Garofani in bollicine - Abracadabra

Mie adepte, parliamo oggi dei filtri d'amore. Essi occupano un posto molto speciale nell'immaginario collettivo, se non altro perchè evocano un che di magico e attraente. Si tratta di semplici misture di vini forti ed erbe accuratamente selezionate che alterano un poco lo stato di coscienza di chi le ingerisce. Andate dunque in cucina e scoprite l'arte delle pozioni.

GAROFANI IN BOLLICINE
In Italia il garofano è un potente simbolo d'amore, e per lungo tempo si è creduto che, aggiunto al vino, avesse proprietà afrodisiache. Alla stessa stregua la borragine gode dell'antica reputazione di "infondere coraggio" e di risvegliare i sensi. I suoi effetti sono eccezionali.

Occorrente: i petali di nove garofani rosso scuro, due o tre foglie di borragine e altrettanti fiori, una bottiglia di champagne o vino frizzante

Unite i petali e le foglie allo champagne o al vino e lasciate il composto a macerare in firgorifero per alcune ore. Affinchè rimanga frizzante, infilate un cucchiaino d'argento nel collo della bottiglia. Filtrate la bevanda in due bicchieri e servitela al vostro amato. Dato che lo champagne entra in circolazione prima di altri vini, in men che non si dica, vi predisporrà entrambi all'amore.


sabato 14 dicembre 2013

ECHI











Echi,
voci multicolori
dentro il mio io.
Rimbalzano,
rimbombano,
rotolano,
parlano di te.
Echi che mi cullano,
e benevoli accarezzano
pensieri sorridenti.
Voci corifee,
da te guidate dentro
sentieri di un cuore che ti apparitene.
Echi,
voce guida la tua,
verso il tuo profondo,
ove sperdo sensi,
e vibra il corpo,
che gli echi tuoi,
leggeri,
sfiorano.

domenica 5 maggio 2013

LE MANI










Vorrei vestirmi delle tue mani,
potenti e delicate,
dita che sfiorano la pelle.
Le tue mani,
piccoli brividi sull'epidermide bianca.
Mani che conoscono ogni recondito angolo del mio corpo,
che sapienti si muovono seguendo la strada dei nei,
delineando costellazioni,
che scivolano vellutate sulle gambe,
che si soffermano sui fianchi,
che massaggiano le braccia.
Mani che riscaldano il fresco del mio essere,
che infuocano i miei sensi già perduti dentro te.
Mani che seguono il profilo del mio viso,
le linee del collo,
che indugiano sulle fossette della  colonna vertebrale.
Mani che seguono i miei muscoli tesi verso te,
ascolto le loro vibrazioni,
che sentono i miei pensieri,
che abbracciano la  parte sottile,
che parlano al mio cuore.
Mani come occhi.
Solo le tue mani.

venerdì 15 marzo 2013

INCONTRI DI OCCHI

 
 
 
 
 
 
 
Quando incontri certi occhi, tutto si ferma,
perché quegli occhi ti appartengono da sempre, dall'inizio del mondo.
Sono occhi che ti leggono, perché vanno nell'ima parte di te.
Sono occhi che hanno mani,
e ti entrano dentro così violentemente che per un attimo fermano il respiro.
Occhi che scrutano un'altra dimensione,
mondo celato al mondo,
pensieri imprigionati, sogni intimi,
ardori incatenati alle rocce infuocate di un volto mai mostrato.
Occhi che demoliscono le tue fortificazioni,
che ti respirano dentro, che volano sulle tue praterie,
che sciolgono i tuoi ghiacciai,
 scalano le tue cordigliere,
navigano i tuoi oceani,
attraversano le tue paludi,
sopravvivono alle tue sabbie mobili.
Occhi, che infiammano i tuoi sensi,
quando giungono nella tua terra di mezzo, dove da infinite vite,
li aspettavi.

lunedì 29 ottobre 2012

Sensi

31/10/2008

Guardo il mondo
come se non vi partecipassi,
umanità, azioni, fatti, parole.
Respiro affannosamente, cerco aria pulita,
chiudo gli occhi, placo i sensi.
Tutto urla dentro, tutto freme.
Chi prenderà la mia mano?

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