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venerdì 26 giugno 2015

Gli oli essenziali, proprietà generali

L'aromaterapia è la cura delle malattie e lo sviluppo del potenziale umano mediante l'utilizzo degli oli essenziali, estratti in modo da conservare le caratteristiche e le proprietà. Da millenni le essenze sono state sfruttate per le loro proprietà antisettiche, potere generale pur con composizioni chimiche molto differenti, e si realizza sia in presenza dei loro vapori, che per contatto diretto. 


Le essenze che hanno maggiore potere antibatterico allo stato di vapore sono, in ordine decrescente: limone, timo, arancio, bergamotto, ginepro, citronella, lavanda, niaouli, menta, rosmarino, sandalo, eucalipto. Per contatto diretto, l 'ordine è leggermente diverso: timo, limone, ginepro, menta, niauoli, arancio, citronella, lavanda, rosmarino, bergamotto, eucalipto, sandalo. Gli antichi pur senza conoscere i dati sperimentali, utilizzavano i fumi delle essenze per arginare e combattere le epidemie.

Le essenze sono inoltre dotate di una capacità atossica, cioè di inattivazione dei prodotti di deteriormento delle cellule: nelle piaghe infette si legano alle tossine e le inattivano, non per coprire i cattivi odori, bensì per impedire i processi di decomposizione (ricordiamo i processi di imbalsamazione). Tali proprietà antisettiche sono completate dal potere cicatrizzante; il richiamo sanguigno che esse provocano stimola infatti la rigenerazione cellulare. Soluzioni acquose di oli essenziali (lavanda, salvia, rosmarino, timo), facilitano i processi di riparazione dei tessuti e stimolano la cicatrizzazione di piaghe e ulcere cutanee. Le proprietà antiparassitarie (timo, geranio, alloro) si esplicano utilmente nell'allontanamento di insetti, tarme, zanzare e nel trattamento di pediculosi e scabbia. 

Si possono inoltre riscontrare proprietà antitossiche e antivelenose: contribuiscono a neutralizzare il veleno di cespe, api, ragni (lavanda e geranio). I cacciatori usavano strofinare della lavanda sui loro cani nella sede del morso di vipera per inattivare il veleno. Molte essenze possiedono capacità antireumatiche e antinevralgiche (rosmarino, camomilla), utili nel trattamento di affezioni dolorose articolari (artrosi, gotta). Agiscono anche applicate localmente attraverso impacchi o per massaggio, grazie alla loro grande capacità di propagazione dalla pelle ai tessuti profondi. La maggior parte delle essenze (pino, geranio, basilico, santoreggia, rosmarino) è stimolante e tonificante a livello di ghiandole endocrine, tra cui la corteccia surrenale, responsabile della capacità di resistere allo stress. 

Molte hanno proprietà stimolanti sull'apparato genitale e sulla sessualità (gelsomino, neroli, patchouli). Comune a molte essenze (lavanda, maggiorana, verbena, melissa) è l'attività antispastica, che permette di trattare condizioni di spasmi viscerali, quali coliche, colon irritabile, singhiozzo, tendenza alle coliche epatiche o renali. Alcune (salvia, cipresso, verbena, finocchio), hanno proprietà ormonali: esercitano un'azione di regolazione sulle ghiandole endocrine, senza sostituirsi ad esse. L'essenza di cipresso agisce sulle ovaie, pino e basilico sulla corteccia surrenale.


giovedì 25 giugno 2015

Olio di germe di grano: l'antiossidante che favorisce il dimagrimento

A tutti voi saranno noti gli usi cosmetici dell'olio di germe di grano, che si ottiene spremendo a freddo i chicchi di frumento e, grazie a questo procedimento, mantiene inalterata tutta la sua composizione e il prezioso contenuto di vitamina E. Ha un bel colore giallo scuro, un sapore gradevole e un buon odore. E' ricchissimo di sostanze benefiche per la nostra salute, scopriamole insieme. 




Vitamina E e tocoferoli misti: si tratta di sostanze liposolubili, che, per l'alta affinità con la pelle, penetrano in profondità ed esplicano un’azione nutritiva per i tessuti, fungono da protettrici delle membrane cellulari (fosfolipidi) contro l'attacco dei radicali liberi;

Flavonoidi e carotenoidi: contrastano l’invecchiamento e sono alla base di creme e sieri per il trattamento di inestetismi come invecchiamento cutaneo, perdita di tono dei tessuti;

Minerali: potassio, magnesio, calcio, rame, zinco e manganese, essenziali per garantire il corretto equilibrio idrico;

Octacosanolo: è una sostanza presente in molti vegetali, in grado di ringiovanire e rinvigorire le cellule, in grado di aumentare le prestazioni fisiche, donando più forza, resistenza alla fatica, acutezza visiva, prontezza di riflessi;

Acidi grassi insaturi, acido linoleico e Omega 3: ottimi contro la secchezza cutanea,  perdita eccessiva di acqua ed insuperabili nel contrastare l’accumulo di grassi.

Questo olio si rivela eccellente per lo smaltimento dei lipidi, grazie alla presenza dell’acido linoleico, che il nostro corpo non produce e va introdotto attraverso gli alimenti. Da diversi studi è emerso che questo elemento favorisce lo sviluppo della massa magra, cioè dei muscoli, controllando  la formazione della massa grassa.

L'olio di germe di grano non può essere assunto dai celiaci.



Lavare le cavità nasali con la lota

Raffreddore, sinusite, naso chiuso, riniti, voce cavernosa..... Sono tutti disturbi che irritano le cavità nasali, che andrebbero lavate spesso e mantenute ben pulite  per evitare ulteriori peggioramenti o il trascinarsi nel tempo degli strascichi che queste patologie comportano. Esiste un metodo molto efficace per lavare le cavità nasali e trovare sollievo: sichiama Jala neti, e fa parte della tradizone dell'Hata yoga.


Il lavaggio del naso effettuato con questa tecnica è ottimo anche per il drenaggio dei seni frontali e più in generale per disinfettare le vie respiratorie e pulirle dall’inquinamento atmosferico oltre che, naturalmente, per sciogliere il muco e poter così respirare meglio. Per effettuare questa operazione si usa la lota.  Il funzionamento della lota è semplicissimo e serve a far fluire dolcemente una soluzione di acqua e sale da un narice all’altra. Ma vediamo meglio come fare...


COME USARE LA LOTA Il piccolo recipiente va riempito con acqua tiepida a cui bisogna aggiungere un cucchiaino di sale marino integrale ogni 500 ml di acqua utilizzata (ottimo per le sue proprietà anche il sale rosa dell’Himalaya). Non superate le dosi perché altrimenti il sale potrebbe causare bruciori. A questo punto mettetevi sul lavandino piegatevi un po’ in avanti e infilate il beccuccio della lota in una narice piegando leggermente la testa dal lato opposto e fate fluire l’acqua che entrando da una narice uscirà da quella opposta (ovviamente per fare questo dovrete respirare dalla bocca).

Finita la pulizia da un lato, soffiate dolcemente il naso e procedete nuovamente infilando il beccuccio nell’altra narice. Se la testa è inclinata correttamente e si respira con la bocca, l’acqua fluisce naturalmente da una narice all’altra. All’inizio magari vi occorrerà un po’ di tempo per trovare la posizione ideale ma poi vedrete che si tratta di una tecnica semplicissima e che richiede pochi minuti. Finito il lavaggio soffiate delicatamente ma bene il naso per lavare via tutte le impurità.

Questa pratica può essere eseguita ogni giorno anche più volte soprattutto se avete il raffreddore, soffrite di sinusite o riniti allergiche. Mentre possono bastare un paio di volte alla settimana se volete semplicemente pulire il naso dalle polveri inquinanti e dagli allergeni che avete respirato. Buona regola è praticarla ogni mattina insieme alla pulizia della lingua. Questa tecnica viene sconsigliata solo a chi soffre di emorragia cronica.

DOVE SI COMPRA Non è semplicissimo trovare la lota in erboristeria o farmacia a meno che non siano particolarmente specializzate.


Eliminare il glutine e i passi successivi


E' un grosso sacrificio, ma è l'unica strada percorribile: il soggetto intollerante al glutine deve eliminarlo, proprio come fa il celiaco. Al bando quindi tutto ciò che è a base di frumento, farro, avena, orzo, kamut, segale; attenzione anche a tutti gli alimenti che contengono il glutine fra gli ingredienti (alcuni insaccati, salse di vario genere, preparati già pronti), quindi attenzione alle etichette.

Ma una volto tolto, per quanto tempo va tenuto lontano dalla dieta? In realtà no nsi sa. Infatti, mentre per la celiachia, intolleranza permanente, l'eliminazione è vita natural durante, per la sensibilità al glutine non è ancora chiaro. Le teorie sono svariate, o meglio c'è chi sostiene che la sospensione può essere temporanea, mentre altri sostengono un'eliminazione protratta nel tempo. Probabilmente la reintegrazione dovrebbe essre valutata caso per caso e comunque non prima di aver risolto completamente l'infiammazione della mucosa e di aver ripristinato l'integrità e la salute dell'intestino. 

La natura dispone di un rimedio straordinario la cui attività riparatrice è stata scientificamente dimostrata: si tratta dell'Estratto dei semi di pompelmo (GSE). Grazie ad uno studio dell'Università di Cracovia, è emerso che il trattamento con il GSE accelera la guarigione delle lesioni della mucosa gastrointestinale. E non solo, ma effettua anche una "pulizia" selettiva che libera dai patogeni e preserva la flora batterica fisiologica. Da associare al GSE, l'Agar Agar, la cui ricchezza di mucillagini lenisce la mucosa infiammata.  Non dimentichiamo che è necessario integrare con fermenti lattici, magnesio ed enzimi digestivi per ottimizzare il "terreno intestinale". Via allora all'assunzione di Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium bifidum, i due colonizzatori principali del nostro intestino. Indicato anche un apporto adeguato di enzimi digestivi (quali le maltodestrine fermentate), che favoriscono il processo di digestione degli alimenti e infine ultimo ma non meno importante, il Magnesio che un ruolo fondamentale in oltre 300 reazioni enzimatiche tra cui funzionamento e secrezione degli enzimi digestivi. Domani alcuni consigli per la detossificazione dell'organismo.


Fai una lista di dieci cose che ami, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il proposito di questa settimana consiste nel compilare un elenco di cose che rendono più piacevole la vostra vita. Scoprirete che è un modo costruttivo e illuminante per imparare. 


  • Appena iniziate a svolgere questo compitino vi sorprenderete  di scorpire quante cose belle ci siano nella vostra vita. Ogni giorno prendetevi cinque minuti per riflettere e aggiungete nuove voci all'elenco. Pensate a tutto ciò che vi appaga e rende il vostro mondo un luogo migliore


  • Tra le preferenze possono esserci gli elementi più diversi: dalle comodità che la vita moderna garantisce ai piaceri più incorporei, come la manifestazioni di bontà emotiva e spirituale che circondano tutti noi. La lista può includere piccole gioie molto semplici, come apprezzare le meraviglie della Natura, il sorriso di un bambino, un nuovo lavoro, dei buoni amici....o una bella fetta di torta
  • Mettere per iscritto 10 cose che amiamo ci dà la possibilità di guardare il mondo con occhi nuovi e più consapevoli, e ci rammenta che non dobbiamo mai dare niente per scontato. 
  • Mentre stendete la lista, ascoltate ciò che vi suggerisce il cuore. Non pensate a che cosa dovreste amare, o a ciò che vorrebbe sentirsi dire chi vi osserva, siate consapevoli che la vostra individualità, la vostra unicità e la vostra umanità inducono glialtri a volerci bene

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