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mercoledì 8 luglio 2015

Pietre e cristalli, Azzurrite


Il nome di questa splendida pietra, Azzurrite, deve la sua origine alla parola persiana "lazhward", una zona conosciuta per i suoi giacimenti di un'altra pietra blu, i lapislazzuli. Attraverso l'arabo la parola divenne in latino "lazurium" poi " azurium", dandoci poi definitivamente il nostro "azzurro".

AZZURRITE
Caratteristiche: idrossicarbonato di rame; sistema monoclino; si presenta in forma in forma di cristalli prismatici allungati o tabulari, striati, spesso concresiuti di colore azzurro o blu intenso e lucentezza vitrea, ma anche in masserelle reniformi, granulari o concrezionarie; idratata si trasforma in malachite.

Proprietà: porta chiarezza mentale, favorisce le intuizioni e l'ispirazione; aumenta il senso del dovere e combatte le negatività; mette in contatto con le vite precedenti.
Disturbi: rafforza il sangue, aumenta l'energia e grazie al rame che contiene combatte i dolori reumatici e articolari. Agisce sul sistema nervoso.
Associazione con i chakra: quinto e sesto.

Timo, straordinario in cucina, e di un bagno rinforzante per bambini, e poi infuso, decotto

Thymus deriva dall' egizio tham, una specie di timo usato nelle imbalsamazioni, ripreso dai Greci col significato  di "pianta profumata" e Thymus vulgaris tradotto in latino da Virgilio che usò questo nome per primo; vulgaris perché molto comune. I Greci apprezzavano moltissimo un miele ricavato dai fiori di herpillon, una specie di timo molto frequente sui monti presso Atene, e al timo in genere riconoscevano virtù straordinarie nelle malattie di petto, così come affermato successivamente dal medico filosofo greco Galeno che, oltre a suggerirlo in polvere a chi soffriva di dolori articolari, lo considerava il più potente antisettico conosciuto.

 I Romani cominciarono a introdurre il timo in cucina e a profumare con esso vini e formaggi tramandandolo così ai posteri. Nel medioevo è sempre in auge e il naturalista Jambobino da Cremona lo gratifica di "erba di molto buon odore e di grande dolcezza" . Le dame usarono donarlo al cavaliere del cuore perché fosse da esso protetto in battaglia. Le fanciulle, il 20 gennaio, lo ponevano sotto il cuscino per conoscere il ragazzo che avrebbero poi sposato. Quando non esistevano i frigoriferi, il timo veniva impiegato per la conservazione degli alimenti,. vista la notevole presenza di olio essenziale ad azione antiputrida, quindi non per niente gli Egizi lo usavano nelle imbalsamazioni.

Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di un arbusto perenne, aromatico, appartenente alla famiglia delle Lamiacee (ex Labiate) originario dell'area mediterranea. L'apparato radicale è a forma di cono rovesciato (fittone) da cui si diparte il fusto abbondantemente ramificato, legnoso alla base ed erbaceo alle sommità: i rami sono bianchi per l'abbondante presenza di peli, ed eretti. Le foglie sono opposte, appuntite, senza gambo, di colore verde-cenere, disposte in mazzetti sui nodi dello stelo. I fiori, di colore bianco-roseo, sono riuniti in specie di spighe in cima ai rami. Il frutto, diviso in quattro, è di color marrone. Cresce bene dal mare alle regioni montane fino a 1500 m. Si trova di preferenza nei luoghi aridi, pietrosi e soleggiati. Preferisce i climi caldi, non sopporta i freddi prolungati e si ottiene un prodotto più aromatico se cresce in terreni ricchi di calcare. Si raccolgono le sommità fiorite, o i giovani ramoscelli quando sono in fioritura, in maggio-luglio. La raccolta deve avvenire nelle prime ore del pomeriggio" tagliando i rametti a 5 cm dal suolo, evitando di recidere le parti legnose. E da tener presente che le foglie più basse sono più ricche di olio essenziale rispetto a quelle della parte superiore. L'essiccazione avviene all'ombra in un luogo aerato disponendo i rametti sopra un foglio di carta poiché tendono a perdere le foglie. Si conserva in recipienti di vetro o porcellana. I principi attivi del timo hanno proprietà digestive, balsamiche, depurative e efficaci nella cura della tosse.

Utilizzo

Il suo impiego alimentare è dovuto non solo alle sue caratteristiche aromatiche, ma anche a quelle antisettiche che facilitano la conservazione dei cibi. Per marinare la carne o il pesce si può usare l'olio o l'aceto al limo facendo macerare qualche rametto di timo, per almeno 20 giorni, in un buon olio extra vergine di oliva o in un buon aceto di vino.
Numerosi gli impieghi nella medicina popolare.
Bagno rinforzante per bambini: far bollire in due litri d'acqua 100 g di foglie di timo e versare il liquido filtrato nella vasca contenente l'acqua calda necessaria per un bagno.
Infuso per lavare ferite o piaghe: versare in una tazza d'acqua bollente un pizzico di timo, poi filtrarlo quando è tiepido e adoperarlo per lavare le ferite che si cicatrizzeranno rapidamente.
Digestione difficile: al termine di ogni pasto bere una tazzina d'acqua calda in cui sia stato lasciato in infusione per 5 minuti un pizzico di timo.
Contro la tosse spasmodica giova un decotto ottenuto facendo bollire per alcuni minuti 25 g di sommità fiorite di timo in un litro d'acqua. Dolcificare con del miele e berne 3 tazze al giorno lontano dai pasti.
Per diminuire l'irritazione determinata dalla puntura di un insetto bisogna eliminare il pungiglione, quindi frizionare sulla puntura delle foglie fresche di timo.
Per eliminare i segni di affaticamento del viso sono consigliabili dei suffumigi ottenuti da una manciata di timo posta in un catino d'acqua bollente.

martedì 7 luglio 2015

Pietre e cristalli, Avventurina

Il suo nome significa “ventura” (per caso) derivante da un vetro molto simile scoperto per caso, appunto, nel XVIII secolo nella città di Venezia.

AVVENTURINA
Caratteristiche: biossido di silicio; sistema trigonale; famiglia dei quarzi; si presenta in forma di cristalli; il colore è verde intenso, contenente inclusioni di mica e fuchsite verde che alla luce creano il tipico fenomeno dell'avventurinamento; si può tuttavia presentare anche in grigio, giallo, rosso e bruno scuro.

Proprietà: favorisce le nuove amicizie e l'ottimismo e combatte le paure
Disturbi: cura tutti i tipi di malattie della pelle come acne, prurito, psoriasi, eczemi e cicatrici
Associazione con i chakra: quarto 


Vivere felici tutti i giorni

Vivere felici tutti i giorni può sembrare impossibile, forse perché pensiamo che la felicità non sia altro che l'assenza di problemi. Ma non è questa la felicità.


Le persone sono spesso sconcertate all'idea di render la loro vita più felice cambiando i propri punti di vista.

Supponiamo che un giorno, mentre accompagnate in macchina qualche amico attraverso la campagna non vi sentiate bene. Uno di essi vi indica un lago incantevole, ma, a causa del vostro malanno, non prestate interesse allo spettacolo. Un altro fa notare una magnifica montagna, ma voi non lo sentite neppure. Vi sono bellissimi scorci di paesaggio ma voi non li notate neppure. Poiché il vostro malanno ha assorbito tutte le energie, non ve ne restano più per poter godere quelle bellezze. E' come se esse non esistessero. 


Ma il giorno dopo vi sentite bene, siete guariti. L'attenzione, non più assorbita dal malessere interiore, può tornare ad interessarsi delle cose esteriori. Ripartite per visitare gli stessi luoghi del giorno prima. Ma ora è tutto differente. Potete godere del paesaggio, del lago, e della montagna che incontrate. Che significa ciò? Il paesaggio era sempre lo stesso, ma nella seconda escursione eravate diversi. Vedevate in altro modo. Avevate la libertà interiore di vedere e apprezzare il vostro punto di vista mentale ha cambiato per voi il mondo [Immagine mentale 53]

Quando non siamo a posto interiormente, non vediamo veramente le cose come esse sono. Noi le sentiamo come noi siamo. E c'è molta differenza tra i due punti di vista. Innalzando il nostro punto di vista mentale, noi innalziamo il nostro mondo. Come mai? Perché la soddisfazione viene dalla eliminazione e non dall'acquisizione. Eliminazione di che cosa? Delle stesse cose che noi vogliamo eliminare, le attitudini negative acquisite. La gioia di vivere non è la presenza di qualcosa che è al di fuori di noi stessi. La tristezza è uno stato che blocca il nostro vero Io; la gioia lo rimette in cammino.

Gli anticellulite senza alghe, efficaci anche per coloro che soffrono di tiroide

Fra i tanti rimedi anticellulite, la maledetta, molti sono quelli a base di alghe. Ma se si soffre di tiroide l'uso delle alghe è sonsigliato. Non per questo non possiamo abbattere la maledetta. Quindi possiamo optare per l'uso di piante altamente efficaci fra cui  l’estratto secco d’ananas, che è antinfiammatorio e diuretico, la ben nota betulla, in decotto o estratto secco, con effetto drenante ed anti edema  e la centella, che, in estratto secco o infuso, combatte la cellulite irrobustendo i vasi sanguigni e contrastando l’insufficienza venosa, combattendo in questo modo anche il fenomeno delle gambe pesanti.

Fra le meno note ci sono la papaya, che, assunto in opercoli, oltre a drenare evita l’assimilazione di sostanze inutili al nostro organismo in modo da evitare l’accumulo d’adipe, il marrubbio, che svolge un importante azione drenante se assunto tramite infuso, la potente pilosella, in infuso o in estratto idroalcolico, svolge un’azione altamente diuretica ed anti edema e la spirea olmaria, che in infuso è un potente alleato contro la ritenzione idrica. Forse sono ancora pochi coloro che per il problema cellulite conoscono anche i gemmoderivati, gocce e opercoli ottenuti dalle lavorazioni dei germogli.

 
Le posologie e le associazioni variano a seconda del vostro problema e le quantità sono a discrezione dell’erborista, ma per questo increscioso problema i rimedi saranno sempre a base di carpino bianco (una sottospecie di betulla), di frassino e di ribes nero.

Se volete combattere la cellulite dall'esterno, ottimi sono alcuni oli essenziali, utilizzati come olio da massaggio, puro o diluito in olio vegetale, sulla zona interessata. Tra i più efficaci, quello d’edera si usa per le celluliti con sintomi dolorosi e non va usata per più di una settimana consecutiva, dato il suo alto tasso di acidità; quello di cedro per stimolare la circolazione linfatica e quello di cipresso nel caso di cellulite con presenza di vene varicose (ma piuttosto che varicose direi vanitose...).

Anche gli scrub  sono importantissimi, ed il più efficace si può facilmente preparare in casa miscelando 400 gr di caffè (il più economico che trovate), 100 gr di sale da cucina e dell’olio, fino ad ottenerne una “crema”. Alla prima applicazione la pelle sarà più liscia e morbida, mentre dopo un paio di settimane i risultati saranno già visibili.

Per chi ama  il bagno, vale sempre il famoso ed intramontabile rimedio della nonna: 2kg di sale grosso in uuna decina di centimetri d’acqua per 2/3 volte alla settimana, avendo cura di sciacquarvi con getti d’acqua calda e fredda ad intermittenza orientando il getto dalle caviglie per farlo risalire fino alle cosce.

Se odiate i fanghi, poteteusare l’argilla verde (acquistabile in erboristeria o su internet) miscelata con caffè o cacao (100 gr di polvere ogni 500 gr di argilla) svolge lo stesso identico compito di quelli d’alga. Ora abbiamo tutto quello che ci serve per arrivare alla prova bikini belle come il sole estivo!


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