Simply

lunedì 16 novembre 2015

Ave color vini clari, ave sapor sine pari

Se come me amate degustare il buon vino, non potete non fare vostro questo adagio. E' un motto di origine medioevale che si cantava allegramente nelle taverne, di fronte ai boccali ricolmi di succo d'uva.

Si abbina molto bene a incontri a tavola dove si possono assaggiare vini di qualità, bianchi, frizzanti, secchi, con cui brindare insieme ad una buona compagnia di amici o parenti. Potrebbe diventare un inno alle vostre serate in compagnia, quando vi sentite ispirati a cantare anche le canzoni dei cartoni animati della vostra infanzia.

Ave color vini clari, ave sapor sine pari: Salute o colore del vino bianco, salute sapore senza pari
E io aggiungo altrettanto allegramente l'acqua fa male e il vino fa cantare.

Patate al forno, consigli casalinghi

Se avete cotto in forno le patate al cartoccio, mettete da parte le bucce: fatele rosolare sotto la griglia e avrete uno spuntino croccante e salutare. Provate a farcire le barchette di bucce di patate con un composto di formaggio, oppure carne, pesce o verdure: volendo, si potrà mescolare al composto un po' di patata.


Giocate d'astuzia: prima di passare in forno le patate, bucherellate la buccia con i rebbi della forchetta solo là dove avete intenzione di tagliarla per ottenerne striscioline o barchette da farcire. Così il ripieno non uscirà da fori inutili.

Quando estraete con un cucchiaio la polpa cotta della patata, lasciatene un po' accanto alla buccia, in modo che questa non si laceri o bruci quando la riutilizzerete con il ripieno.

Per conservare le barchette di patate, farcite o no, lasciatele congelare allineate su una teglia d'alluminio. Quando saranno congelate, raccoglietele e riponetele in un sacchetto di plastica nel congelatore fino al momento dell'uso.

Erba cipollina, in cucina e nella medicina popolare

Allium viene dal celtico con significato di "caldo bruciante"; schoenoprasum per via delle foglie cilindriche simili a un giunco. Considerata uno stimolante dell' appetito e diffusa allo stato spontaneo, pare sia stata usata come condimento fin dai tempi antichi. Fu nota ai Romani che ne usarono sia il bulbo sia la parte verde. Apicio la prescrive in alcune ricette, dicendo però di gettare via la parte superiore verde. È solo nel medioevo che l'erba cipollina comincia a essere coltivata e usata in modo sistematico e crescente. I tedeschi amano molto questa pianta, al punto di attribuirle proprietà magiche. Fin dai tempi antichi, lo sfregare la pianta intera, comprese le radici e ifiori, se ci sono, equivale a togliere qualsiasi malocchio o incantesimo operato dai cattivi gnomi delle foreste.


Caratteristiche e proprietà 

Si tratta di una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Liliacee. E originaria delle zone europee umide e fredde oltre i 600 m; si trova coltivata e spesso si naturalizza nell'Italia settentrionale. Può raggiungere un'altezza di 50 cm, il bulbo è piccolissimo, le foglie cilindriche, cave, verde tenero, fragili, avvolte alla base da guaine biancastre. Possiede un'infiorescenza di piccoli fiori rosa-lilla con sei petali acuminati, detti scientificamente tepali, protetta da una membrana che cade alla fioritura. E portata da un gambo cilindrico e cavo. E una pianta che gode sempre di ottima salute, malattie e parassiti non la colpiscono e forse per questo è un aiuto alle piante che le stanno vicino. Non c'è un periodo preciso per la raccolta; le foglie sono sempre profumate e molto aromatiche, ricordano un poco la cipolla pur essendo molto più delicate. Sopporta poco l'essiccazione, perdendo quasi tutto l'aroma; molto meglio allora la surgelazione. Il principale componente dell' erba cipollina è un olio essenziale del tipo della cipolla e possiede proprietà digestive, antisettiche, lassative, cardiotoniche e stimolanti.

Utilizzo 

Innumerevoli sono gli utilizzi culinari dell'erba cipollina. Cruda in salse, con le uova, in frittate, sulle patate, per aromatizzare torte salate, formaggi di pasta tenera e minestre o sughi ai quali va aggiunta all'ultimo momento, nelle insalate verdi o di pomodoro, nei soffritti al posto della cipolla. Salsa trentina d'erba cipollina: far sciogliere dello strutto, unire un po' di farina e far arrossare. Aggiungere un trito d'erba cipollina, soffriggere un  attimo, diluire con brodo e far sobbollire un quarto d'ora. E ottima sui pesci d'acqua dolce.
Nella medicina popolare, l'erba cipollina è tuttora usata in alcune preparazioni.
Infuso contro la stitichezza: 15 g di foglie in mezzo litro d'acqua bollente. Filtrare il liquido, addolcirlo e berlo prima di coricarsi. La dose indicata è sufficiente per due porzioni.
Decotto digestivo: far bollire 10 g d'erba cipollina in una tazza d'acqua bollente, filtrare il liquido, zuccherarlo e berlo dopo il pasto.

Artiglio del Diavolo, potente antidolorifico naturale e non solo

I dolori osteo articolari sono una piaga infernale per chi ne soffre e si sa non basta certo una cura per farli scomparire e non pensarci più. Le terapie contro i dolori non sono mai definitive e spesso i farmaci di sintesi hanno spiacevoli effetti collaterali. Io che mi definisco anti medicina, fin là dove è possibile evitare i farmaci, ho sperimentato su di me un efficace rimedio: l'artiglio del diavolo.

Ne avrete certo sentito parlare, anche solo per il suo nome così particolare e forse per alcuni anche inquietante, ma che è dovuto alla forma particolare dei frutti della pianta in questione: harpagophytum procumbens. Originaria dell'Africa questa pianta è da tempo immemore conosciuta per le sue proprietà antidolorifiche antinfiammatorie.


Il principio attivo a noi utile si trova nelle radici, si tratta apunto dell'arpagoside. L'estratto secco si usa in particolare per dolori muscolari, reumatici, artrite reumatoide, reumatismo infiammatorio, osteoartriti, tendiniti, contusioni, dolori di schiena, sciatica, torcicollo, mal di testa, dolori cervicali, contusioni, micro traumi e altre infiammazioni muscolari.

Oltre alle proprietà appena descritte però l'artiglio del diavolo se assunto sotto forma di infuso ha proprietà digestive, abbassa il colesterolo ed è utile ad eliminare l'acido urico, tanto che viene consigliato a chi soffre di gotta. Tali proprietà derivano dai principi amari che sono stimolanti dei succhi gastrici e della bile. Devono astenersi però coloro che soffrono di gastrite, ulcere duodenali e gastriche e le donne in gravidanza.

La sua efficacia è stata paragonata a quella dei farmaci tradizionali, ma come sempre è bene parlarne prima con il medico o con l'erborista di fiducia, in particolare se già è in corso una terapia farmacologica. Fra l'altro è possibile trovare creme e pomate a base di artiglio del diavolo, che applicate localmente possono alleviare molti dolori.



domenica 15 novembre 2015

Tempus edax rerum

Quante volte ci lamentiamo del fatto che il tempo ci manca, e corriamo e corriamo, trafelati da tutto, perchè non ci basta mai. Questo maledetto, che nessuno vede, falcia tutto, inesorabile, senza nessuna pietà

Troveremo mai il modo di ingannarlo? Sono dell'idea che la fretta alimenta la crudeltà del tempo, è la lentezza che è sua nemica e con essa plachiamo in un certo senso la sua voracità.

Tempus edax rerum: il tempo tutto divora  (Ovidio, Metamorfosi, XV, 234). Il poeta con questa espressione evidenzia il trascorrere inesorabile del tempo, indipendentemente dalle vicende umane.
Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.