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mercoledì 27 aprile 2016

Donne e Idratazione

Abbiamo visto quanto sia importante il tema dell'idratazione per il nostro benessere e per un corretto funzionamento del nostro organismo, ma anche a scopo preventivo. Oggi invece andremo a considerare il "Fattore Donna", cioè il particolare rapporto che la donna ha con l'idratazione. E' noto che quando sudiamo perdiamo elettroliti e fluidi che sono comunque necessari ad alcune fondamentali funzioni del corpo e  che è necessario reintegrare. Ora non sempre colmiamo certe perdite solo con la quantità, e la donna ne è un esempio. 


Secondo gli esperti americani del portale Yahoo, la fisiologia femminile durante un mese è sottoposta a variazioni di estrogeni e progesterone e questo influisce sulla sua capacità di idratazione. Stacy Sims, Ph.D., exercise physiologist–nutrition scientist spiega: “Le donne non sono ‘piccoli’ uomini. Hanno cinque volte più probabilità rispetto a loro di avere problemi gastrointestinali durante gli sforzi fisici, nonché più probabilità di soffrire esaurimento da calore”.

La spiegazione sta nel volume di sangue, e per mantenere le prestazioni femminili alte, il volume di sangue va tenuto alto. Nel momeno in cui i livelli di estrogeni e progesterone di una donna sono elevati (durante la fase luteale o premestruale del ciclo), si perde circa l’8% del volume plasmatico (in parte acqua e in parte sangue). Ma non solo, il loro alto livello rende problematico il trasporto dei nutrienti attraverso l’acqua nel sangue. Ecco perchè per equilibrare queste specifiche fluttuazioni femminili è necessaria l'idratazione giusta e un’intelligente alimentazione. Rispetto agli uomini, spiegano gli esperti di Yahoo, le donne hanno maggior bisogno di sodio e potassio, elementi che lavorano per prendere l'acqua presente negli zuccheri e per reidratare correttamente.

Per lo stomaco, l'Aneto

Oggi parliamo di una pianta utilissima per lo stomaco, e in generale per l'apparato gastrico: l'Aneto. Grazie alle sue proprietà è un rimedio naturale di tutto rispetto per molti disturbi dell'apparato digestivo. Quindi conosciamolo meglio.

Originario dell'Asia Minore, l’aneto, o Anethum graveolens,  si è felicemente naturalizzato in Europa. E' una pianta dalle importanti proprietà medicinali e si usa per la cura di diverse patologie, soprattutto a carico dell'apparato digerente.


Le sue proprietà si esplicano grazie al contenuto di olio essenziale, tannini, resine, mucillaggini e sostanze azotate; in particolare, contiene l’anetolo. Per il contenuto di vitamine del gruppo B e dei flavonoidi, l’aneto è utile attivare la secrezione di alcuni ormoni ed enzimi dall’azione calmante; inoltre contiene fibre e minerali e, per questo, è un buon alleato delle donne in allattamento che vogliono aumentare la secrezione lattea.

Si usa come antispasmodico, stomachico, carminativo e per la sua azione diuretica e vermifuga. Dell'aneto si usano le radici e i frutti. Principalemente è ottimo come rimedio contro il bruciore di stomaco, ma si rivela utile anche in caso di crampi allo stomaco, diarrea, di insonnia, per combattere l’influenza e per favorire la digestione.

Se ne usano i semi sotto forma di tisana, che aiutano a calmare il singhiozzo, le coliche e ad favorire la secrezione lattea; le radici in tisana servono a combattere le malattie da raffreddamento, mentre gli sciacqui esterni aiutano in caso di infiammazioni cutanee.

La tisana raffreddata va bene anche per fare dei gargarismi in caso di infiammazioni della gola. Molto usato in cucina come condimento aromatico, basta cospargere dei semi di aneto al cibo per favorire la digestione e combattere aerofagia e meteorismo. Masticare i semi di aneto aiuta a combattere l'alito cattivo.

Acqua di Rose: come farla in casa

Se amate le rose e il loro delizioso profumo allora saprete anche che le rose hanno straordinarie proprietà per la bellezza della pelle. Del resto chi non conosce l'acqua di rose?

Tutte le donne conoscono l'acqua di rose, un tonico ottimo per la pelle delicata e sensibile, rinfrescante, idratante e piacevolmente profumato. Se siete amanti dell'autoproduzione e desiderate risparmiare, potete fare l'acqua di rose in casa, a patto naturalmente che possiate procurarvi i petali di rosa. 


Fase 1: l'ingrediente base è costituito da 100 gr di petali di rosa, possibilmente di colore chiaro e mature: scegliete  i petali migliori, dovete evitare quelli anneriti,  scuri o macchiati. I petali devono essere delicatamente puliti con un panno leggero di cotone al fine di eliminare polveri ed eventuali animaletti. Conclusa la pulitura poneteli in una pentola abbastanza capiente e copriteli completamente con acqua distillata. Per regolarvi sulla quantità di acqua considerate che deve coprire tutte le rose, se è maggiore il tonico sarà più diluito e meno profumato.

Fase 2: ora ponete sul fuoco, medio basso, coprite la pentola con un coperchio per non disperdere le sostanze aeree e lasciate cuocere per un'ora circa. Nel frattempo disinfettate alcuni barattoli di vetro con dell’alcool, uno o più dipende dalla grandezza. Le rose durante la cottura scoloriranno del tutto, mentre l'acqua acquisterà un certa tonalità, è il momento di spengere il fuoco. Attendete 15 minuti e versate il liquido ancora caldo con i petali nel barattolo; chiudete e lasciate riposare per qualche ora: maggiore sarà il tempo, più scura sarà l’acqua di rose.

Fase 3: a questo punto filtrate l’acqua dalle rose, aiutandovi con una garza e strizzando bene i petali, mettetela in un contenitore di vetro scuro al riparo dalla luce. Così senza conservante alcuno per mantenerla fresca per  qualche giorno dovete tenerla in frigo. Altrimenti dovete ricorrere ad un conservante come l'alcool puro, alimentare, in quantità pari al 20% della soluzione.

Fase 4: versatelo su dischetti di cotone idrofilo e picchiettando sul viso. Per eliminare le borse sotto gli occhi e ridurre il gonfiore, applicate i dischetti con acqua di rose freddissima sugli occhi per almeno 10 minuti


martedì 26 aprile 2016

In barba di micio, in bernecche, incappellata, incavolata

Dagli atteggiamenti degli animali, alle ubriacature, ai piatti tipici...motti e detti traggono ispirazione da tutto

IN BARBA DI MICIO: oziando, senza far nulla. Dice il Rigutini e Fanfani: "Stare agiatamente e quasi pavoneggiandosi a suo agio, come fa il gatto satollo, che se ne sta seduto, leccandosi ogni tanto i baffi"

IN BERNECCHE: un po' ubriaco; sbronzo, ma non in modo sconcio. Secondo il Giacchi deriverebbe da "bernesco", perchè "apesso gli avvinazzati scherzano e cianciano lietamente". Dice il Camaiti in Parva selecta:
Vogliono dir ch'io sono un crapulone,
perchè amo il Chianti e adoro le bistecche;
ma non mi busco mail l'indigestione
e nessuno mia hamai visto in bernecche 


INCAPPELLATA: raffreddore, costipazione. "Prendere una incappellata"

INCAVOLATA: non è, come i pochi toscani sospeterebbero, un'arabbaitura, dal gergale "incavolarsi" eufemistico di "incazzzarsi" e, quindi, "incazzzatura". A Serrevezza e a PIetrasanta, in Versilia , si chiama INCAVOLATA la minestra tradizionale nella quale, oltre alla farina di granoturco, alla salvia, al lardo e ai fagioli freschi, entra il cavolo nero



Olio essenziale di limone per la pelle grassa

Chi ha la pelle grassa spesso tende a non curarla, convinto del fatto che sia meno delicata, ma non è così. La pelle grassa, va sempre curata e a questo scopo possiamo trovare un utile alleato nell'olio essenziale di limone.

Anche la pelle grassa e impura deve essere curata al fine di prevenire le rughe, anche perché pur con una pelle grassa bisogna ricordare  che il contorno perioculare è sempre un po' più secco. Un alleato naturale è l'olio essenziale di limone, un toccasana anche per combattere l'acne. Ci sono modi semplici per usarlo, vediamo quali.

Contro acne, pelle grassa e impura aggiungete qualche goccia di olio essenziale di limone nella preparazione di maschere di bellezza. L'olio essenziale di limone ha proprietà astringenti e schiarenti, caratteristiche che lo rendono adatto a combattere l'invecchiamento della pelle e le antiestetiche macchie solari.

Va bene anche per contrastare le borse, potete applicarlo puro dopo aver fatto impacchi di camomilla e tiglio, ma prima provatene una goccia nella parte interna del polso, perchè le pelli sensibili potrebbero irritarsi. Se non vi sono reazioni massaggiatelo delicatamente la sera a pelle pulita in senso circolare intorno agli occhi. Mi raccomando è una prassi da farsi a cicli: 20 giorni per 3 volte l'anno.

Ecco una semplice ricetta per una maschera fai da te per pelli grasse: frullare 3 cucchiai di yogurt con 6-7 fettine di cetriolo e aggiungere 4-5 gocce di olio essenziale di limone. Tenere sul viso per una ventina di minuti. Da ripetere per due o tre volte alla settimana.

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