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martedì 3 maggio 2016

Come e quando lavare i capelli

Come e quando lavare i capelli? Sembra una semplice domanda e sono sicura che tutti noi siamo convinti di saperlo fare alla perfezione. Anche se non abbiamo problemi, meglio seguire qualche semplice consiglio, per curare i nostri capelli al meglio. 


Che ci si debba prendere adeguata cura dei capelli è evidente e logico, ma per farlo è bene seguire il buon senso e la logica per non rischiare di creare poi seri problemi ai capelli e al cuoio capelluto. Il cuoio capelluto infatti è sede di ghiandole sebacee che producono naturalmente sebo, il quale si accumula sia sulla cute che sui capelli. Per mantenere un tasso di sebo ideale i capelli vanno lavati regolarmente. Ma cosa significa? Gli shampoo normalmente in commercio e ormai lo sappiamo tutti, sono costituiti da miscele di tensioattivi che a contatto con l'acqua liberano il cuoio capelluto e i capelli dalle impurità. 


E' necessario però non lavarli troppo perchè questo potrebbe disidratare i capelli e renderli stopposi dando vita anche ad un fastidioso prurito. Non solo, fare troppi shampoo può anche aumentare la produzione di sebo, rendendo quindi i capelli sempre più grassi, soprattutto se già si hanno capelli molto sottili o grassi di per sè. L'igiene dei capelli dipende dalla loro natura, vediamo dunque come trattarli.

Capelli normali: i meno difficili da gestire. Un paio di shampoo alla settimana bastano e avanzano. Ogni tanto, applicare un po’ di balsamo idratante dopo lo shampoo per mantere i capelli in buona salute.

Capelli secchi: vanno lavati una o due volte alla settimana con shampoo e balsamo idratanti, a base di acidi grassi essenziali. Va poi aggiunta una crema senza risciaquo, un balsamo nutriente o un olio per capelli, dopo ogni shampoo o ogni giorno sui capelli asciutti per nutrirli e ripararli. Inoltre, una volta alla settimana si può fare una maschera.

Capelli crespi: significa che il cuoio capelluto produce meno sebo di quel che dovrebbe. Quindi bisogna lavare i capelli una o due volte alla settimana con dei prodotti pensati apposta per questo tipo di capelli. Applicare il balsamo ad ogni lavaggio e fare impacchi idratanti (per esempio a base di avocado o noce di cocco), è importante.

Capelli grassi: i capelli grassi devono essere lavati più spesso, perchè c'è un eccesso di sebo. Quando molto grassi questi capelli vanno lavati tutti i giorni, ma attenzione  con shampoo a base di piante purificanti o di zinco piritione, un agente antifunghi e antibatteri.

Capelli non sono grassi di per sé ma tendono ad avere un aspetto unto ogni tanto vanno lavati  più di due volte alla settimana, con uno shampoo delicato, dal pH neutro che ripristina l’equilibrio capillare

Se si vogliono lavare meno i capelli ci sono in ogni caso delle alternative, come ad esempio lo shampoo secco, da cui però non bisogna aspettarsi miracoli, poichè non sostituisce un lavaggio vero e proprio, semplicemente perché non lava i capelli. Non dev’essere utilizzato tutti i giorni perché rischia di soffocare il cuoio capelluto. Ma, ogni tanto, un ritocchino può essere una buona opzione per evitare lo shampoo.

Oppure c'è sempre il no-poo, il metodo di chi abbandona definitivamente lo shampoo. I capelli vanno lavati meno spesso e con un preparato a base di bicarbonato di sodio (per eliminare le impurità) e di aceto di sidro (per rendere i capelli più setosi e brillanti). Piano piano, si diminuisce l’utilizzo di questa miscela per lavarsi solo con acqua. Ma in questo caso bisogna prestare particolare attenzione ai preparati fatti in casa. Farli da sé implica conoscerne con esattezza gli ingredienti e le dosi. Ad esempio, l’argilla, utilizzata in maniera eccessiva sui capelli grassi per assorbire l’eccesso di sebo rischia di seccare troppo la cute.

lunedì 2 maggio 2016

La pesca del Giunti, la poi segnà ner buo al gatto, ,'arzo nn'è bello, lasciarsi scoscendere

La pesca del Giunti, la poi segnà ner buo ar gatto, l'arzo nn'è bello, disse quel rospo, lasciarsi scoscendere sono tutti straordinari modi di dire nati da altrettante situazioni particolari, tutte da scoprire.


LA PESCA DEL GIUNTI: cioè "acqua fino ai coglioni e pesci punti". E' un modo di dire proverbiale per prendere in giro i pescatori che tornano a casa con le mani vuote

LA POI SEGNA' NER BUO AR GATTO: la prevedibile difficoltà di convincere il gatto a sottoporsi a un'operazione del genere dà l'idea della cosa eccezionale, che avviene raramente. E' un modo di dire analogo a "segnarla con carbon bianco", ma quanto più efficace! Molto diffuso a Livorno

L'ARZO NN'E' BELLO, DISSE QUEL ROSPO: in genere si sottintende il resto della frase che precisa la circostanza, e cioè: "quando vide il contadino che auzzava un palo". Si dice nel Casentino per indicare una faccenda che promette male, come appunto dovette intuire il rospo vedendo il contadino che appuntava il palo per infilzarlo.

LASCIARSI SCOSCENDERE: cedere, lasciarsi persuadere






Il croco: simbolo di passione e amore

Il croco: simbolo di amore e passione sensuale è un fiore che ben si presta ad arricchire di colore le aiuole, i giardini e i balconi. Perciò se volete che la primavera sbocci in casa vostra dovrete procurarvi per tempo i bulbi di questi bei fiori.


Eccomi qua, vediamo se quest'anno riusciamo ad abbellire i nostri balconi o per i più fortunati, il giardino, anticipandoci piantando bulbi di fiori che coloreranno la nostra primavera. Fra questi il croco, bello, armonioso e delicato esso simboleggia la passione e l’amore sensuale, non è un caso quindi che appartenga a quelle specie in grado di prosperare nei giardini rocciosi.


Il croco è un fiore molto versatile e si presta molto bene ad essere coltivato tanto in aiuola quanto in vaso su balconi e terrazze cui non mancherà di dare un tocco di raffinatezza e di colore. E l’autunno è il periodo giusto per mettere a dimora i cormi (tipi di bulbo) da cui nascerà la pianta fiorita. Più precisamente, da Settembre fino a Novembre possono essere piantati i crochi a fioritura invernale-primaverile (crocus aurens, crocus bifloreus, crocus angustifolius) che sbocceranno già a fine febbraio, mentre per quelli a fioritura autunnale bisognerà aspettare il mese di Luglio.

I cormi andranno interrati a 5-7 cm di profondità e possono essere esposti sia in penombra che in pieno sole purchè il terreno sia ricco di materiale organico e venga mantenuto sempre umido. Le innaffiature dovranno essere costanti, ma moderate in modo da evitare ristagni idrici. Curiosità: dagli stimmi del crocus sativus si ricava lo zafferano, la preziosa spezia viene usata sin dall’antichità anche per tingere i tessuti del tipico colore giallo-arancio e che oggi è alla base di tante gustose ricette.


Il miglio: il cereale d'oro

La coltivazione del miglio (Panicum miliaceum), il cereale d'oro, si perde nella notte dei tempi, e testimonianze se ne ritrovano persino fra gli antichi egizi. Esso però è originario dell'India, e viene coltivato in tutta l'Asia Minore. In Europa è poco utilizzato, e a torto, perché è un vero "toccasana". Scopriamo intanto le sue proprietà nutrizionali.


Fonte di carboidrati, contiene vitamine – in particolare la A, quelle del gruppo B e la PP – e sali minerali come ferro, fosforo e magnesio; presenta una componente proteinica più alta di quella degli altri cereali, ed è ricco di acido salicilico, che migliora le funzioni di milza e pancreas, supporta l’organismo durante lo sviluppo e rafforza capelli (nelle erboristerie, potete trovare ottimi shampoo a base di miglio), ciglia, denti e unghie.

Se vi sentite affaticati, sia fisicamente che mentalmente, siete in convalescenza, gravidanza, allattamento, il miglio può farmi ritrovare il benessere. Consigliato durante la crescita dei ragazzi e per gli studenti. Un altro grande vantaggio è che il miglio è privo di glutine, il che lo rende facilmente digeribile e adatto anche ai celiaci. Lo potete trovare nei supermercati e nei negozi specializzati (io lo compro sia al supermercato che in negozio) in chicchi, molto piccoli e tondi, che sono stati decorticati: privati cioè della parte più esterna non edibile.

Si presta a moltissime preparazioni, in particolare sformati e crocchette perché tende ad addensare, senza bisogno di aggiungere altri leganti. Si trova anche in farina e fiocchi, utilissimi per preparare creme e pappe per bimbi. Potete trovare sul web le più svariate modalità di prepararlo e tante gustose e semplici ricette, ve lo consiglio!


La Pelle ci dice quali Organi curare

La pelle è un organo che troppo spesso trascuriamo, anzi, viene frequentemente maltratta, esposta agli agenti atmosferici senza l'adeguata protezione, detersa con prodotti poco adatti, graffiata, tirata. Eppure dovremmo stare molto attenti perché è proprio  osservandola che possiamo capire tanti segnali che il nostro organismo di manda.

La pelle, diciamoci la verità, la guardiamo solo in funzione delle rughe, e facciamo male, perchè essa rivela molto, ma molto di più. E' un organo la pelle e come tale può rivelarci come sta il nostro corpo. Ce lo insegna la Medicina Cinese che considera la pelle come l'interfaccia tra energia interna ed esterna.  Quando i nostri organi o uno di essi è affaticato, la pelle ce lo segnala con segni specifici di invecchiamento che se impariamo a leggere possono aiutarci a capire come risolvere alcune problematiche.


Segni sugli  zigomi: dobbiamo prestare attenzione ai polmoni. Essi infatti possono risentire degli eccessi di caldo o di freddo, oppure una scorretta  respirazione dovuta a un blocco del diaframma dà come risultato finale una sofferenza della pelle, che si intasa di scorie e di radicali liberi.

In questi casi ci viene in aiuto un’infusione di acqua calda con due o tre fettine di radice di zenzero lasciate riposare per 15-20 minuti nel liquido. Bere due tazze al giorno d’infuso per cicli di un mese.

Solchi tra labbra e naso: in questo caso sono la milza e il pancreas che si stanno indebolendo. La funzione della milza è quella di occuparsi di tutti i tessuti connettivi, regolando il trasporto dei nutrimenti che li alimentano e le scorie da eliminare. Se l’energia a carico di milza e pancreas si indebolisce, uno dei primi effetti è una diminuzione della sua capacità di sostituire i tessuti e, sul viso, la comparsa di rughe nella zona tra labbro superiore e naso. Ma la natura ci viene in aiuto, perciò è bene  bere due volte al giorno un bicchiere di succo d’uva biologico, che si può ottenere anche in casa centrifugando gli acini privi di semi: è tonificante per la milza e ha anche un effetto depurativo per la pelle.

Guance cadenti:  dobbiamo stare attenti al fegato, il quale, fra le varie funzioni ha anche quella di regolare la microcircolazione e quindi di nutrire la pelle. Stanchezza, dieta grassa, stress disturbano la funzionalità epatica a scapito anche della salute della pelle del corpo e del viso, dove possono comparire rughe nella zona delle guance. Come rimedio, si prende una tazza di tisana con olio essenziale di arancio amaro per uso alimentare (3 gocce) e menta (un cucchiaino di foglie essicate), una volta al giorno: migliora la digestione a livello epatico.



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